Foto: Federvolley
Di Nello Mosca
LA BATTUTA IN SALTO FLOAT
Nella battuta salto float la palla può essere colpita nella sua fase di ascesa o nel suo punto morto, e di conseguenza per questo varierà il tempo del lancio che potrà avvenire dopo, prima o durante la ricorsa. Se ben eseguita creerà difficoltà alla ricezione avversaria per la sua traiettoria tesa, veloce e non uniforme causata dall’assenza di rotazione della palla. Generalmente questo tipo di battuta viene ricevuta da tre giocatori, lasciando generalmente uno spazio minore da coprire a quello meno competente in quella tecnica o al ricevitore attaccante di prima linea. E’ bene però dire che ci sono anche squadre (vedi la Polonia maschile agli ultimi Europei) che preferiscono riceverla con soli 2 giocatori.
Un’interessante variazione tecnica è quella di effettuare questo tipo di battuta con lo stesso lancio della salto-spin, cosi da indurre la formazione avversaria a utilizzare un terzo ricettore in un sistema inizialmente a due. Questa variante tecnica, inoltre, è molto utile anche contro ricevitori che utilizzano prevalentemente la tecnica della ricezione in palleggio partendo così da una posizione in campo molto corta(sui 34 m.): effettuando lo stesso lancio della battuta spin vengono costretti a partire più lunghi e cosi più facilmente obbligati ad utilizzare la tecnica della ricezione in bagher a loro meno congeniale.
LA BATTUTA IN SALTO SPIN
Una di queste è sicuramente la Sir Perugia che, grazie soprattutto ad Atanasijevic, Zaytsev e Russell, è stata la squadra dell’ultimo campionato di Superlega con il maggior numero di media punti in battuta per set (2,10) e con l’efficienza più alta (0.09).
Tuttavia penso che la battuta debba sempre essere rapportata e correlata alle altre tecniche della fase break, in particolare al muro e alla difesa. Non deve essere in una squadra l’unica discriminante tra una vittoria o una sconfitta.
Postilla: Le squadra che forzano la battuta non hanno fiducia nel resto del sistema! Ci sono partite o momenti in cui va bene forzarla (per esempio contro squadre che basano il loro gioco sul centrale, su delle rotazioni molto positive in attacco per gli avversari o in posizioni di muro non buone della nostra squadra), altre situazioni in cui bisogna far lavorare il rapporto muro-difesa con una battuta più conservativa (per esempio in una rotazione negativa in attacco per i nostri avversari, una rotazione molto forte a muro per la nostra squadra, dopo un cambio effettuato per rinforzare il muro, dopo un errore di un compagno,dopo un time-out..). Una squadra che fonda il proprio gioco esclusivamente sulla battuta può vincere una partita una partita contro qualsiasi squadra, anche la migliore in assoluto, ma difficilmente vincerà una competizione lunga o un campionato.
QUALCHE NUMERO
Infine, riguardo all’allenamento della battuta, bisogna ricreare nelle esercitazioni quella tensione della gara, le situazioni e le richieste che poi vengono fatte in partita ai giocatori, bisogna penalizzare l’errore , soprattutto il doppio errore personale e di squadra.