Camila Giorgi è uscita di scena nelle semifinali del “Toray Pan Pacific Open”, torneo WTA Premier in corso sul veloce indoor dell’Arena Tachikawa a Tokyo, in Giappone. Nella sua terza semifinale in un torneo di categoria Premier (Sydney 2018 e New Haven 2014), la 26enne di Macerata, numero 37 del ranking mondiale, ha ceduto per 6-2, 6-3, in un’ora ed 11 minuti di partita alla giapponese Naomi Osaka, numero 7 del ranking mondiale e terza testa di serie, al rientro nel circuito dopo il trionfo a New York, che allunga la sua serie positiva da 10 incontri. In finale troverà la ceca Karolina Pliskova, numero 8 Wta e quarta testa di serie, che ha faticato per battere la croata Donna Vekic, numero 45 Wta, superata con lo score di 6-2, 4-6, 6-3 dopo due ore e 4 minuti di partita. Uno pari il bilancio dei precedenti tra Osaka e Pliskova, con la giapponese a segno quest’anno nei quarti ad Indian Wells e la ceca vincitrice negli ottavi a Toronto nel 2017.
La cronaca di Giorgi-Osaka
L’incontro è stato in equilibrio solo fino al due pari del primo set, poi l’incredibile solidità della nipponica ha cominciato a fare la differenza: la Giorgi ha subito due break consecutivi (quinto e settimo gioco) ed il primo set è andato 6-2. Nella seconda frazione l’azzurra ha tenuto nel game d’avvio, dove ha annullato una palla-break, poi in quello successivo per la prima ed unica volta nel match ha costretto la Osaka ai vantaggi nel suo turno di servizio ma la padrona di casa non ha tremato. Fatale a Camila ancora una volta il quinto gioco dove ha ceduto il servizio, complici anche due doppi falli: la giapponese ha allungato sul 4-2 e poi ha archiviato la pratica nel nono gioco con un altro break. Giornata poco felice per la Giorgi al servizio, con 5 ace contro 8 doppi falli e bassa percentuale con la seconda (37%). Quarta finale per la 20enne nippo-americana di Osaka, la terza stagionale, la seconda al “Toray Pan Pacific Open” dopo quella di due anni fa quando poi perse in finale dalla Wozniacki. Due i trofei già messi in bacheca da Naomi: quello del Premier Mandatory di Indian Wells (superando Daria Kasatkina) e quello degli Us Open, battendo Serena Williams nel famoso match dell’arbitro Ramos.