ROMA – “La coppa Davis non può diventare la coppa Piquè”. Roger Federer non ha usato giri di parole per commentare la riforma del celebre torneo per nazioni varata dal gruppo Kosmos, fondato e presieduto Gerard Piquè. Il nuovo format, che ha ottenuto il via libera dall’Itf, farà della Davis una sorta di Mondiale di tennis con la previsione di una sede unica, gare concentrate in una sola settimana e partite al meglio dei tre set.
La prima edizione dovrebbe andare in scena a Madrid nel 2019 e nei piani del gruppo Kosmos c’è anche la possibilità di spostarla da novembre a settembre. Nello stesso mese è però prevista anche la Laver Cup, la sfida tra i tennisti di Europa e Resto del Mondo di cui Federer è il promotore. Una ‘invasione di campo’ che lo svizzero non ha preso bene: “La parte migliore di questo imbroglio -dice senza giri di parole al Daily Mail- è che tutti dovranno sedersi intorno a un tavolo e ascoltare gli altri: la Itf, l’Atp e la Laver Cup”, avverte il campione di Basilea.
“Le prossime settimane potrebbero essere molto interessanti. Non ho ancora parlato con Piquè, ma ammetto che è un pò strano vedere un calciatore intromettersi così negli affari del mondo del tennis”, dice a chiare lettere Federer, che pur dicendosi a favore delle innovazioni ricorda al giocatore ‘blaugrana’ che “il nostro sport è un pò come il gioco del Jenga: devi stare attento a non rimuovere il mattone che farà crollare l’intero edificio”.