Cresce l’attesa sempre più febbrile in vista delle semifinali degli Us Open che vedranno scendere in campo per primi attorno alle ore 22 circa (ora italiana) Rafael Nadal contro Juan Martin Del Potro e a incontro in ..ghiaccio, Novak Djokovic e Key Nishikory.
Dei 4 sopravvissuti, in tre hanno già assaporato la gioia di alzare almeno un trofeo dello slam e in questo caso tutti e 4 hanno già raggiunto la finale a Flashing Meadows: l’intruso comunque all’epoca finalista(nel 2014 contro Cilic) risponde al nome del giapponese Nishikory. La fase calda dell’ultimo slam stagionale, in cui ci si gioca punti maledettamente pesanti, presta il fianco ad una sbirciatina di quello che recita oggi il ranking Atp in campo maschile e di quello che potrebbe prospettarci non più tardi di lunedì quando i riflettori a New York si saranno definitivamente spenti.
Ad oggi la classifica dei primi 10 è la seguente:
1) Nadal 8760
2)Federer 6900
3)Del Potro 5500
4)Djokovic 5165
5)A. Zverev 4890
6)Cilic 4715
7)Dimitrov 3755
8)Thiem 3665
9)Anderson 3595
10)Isner 3470
Di questa graduatoria in tre, essendo ancora in lizza a New York, possono migliorarsi ancora, mentre gli altri 7 conteranno lunedì gli stessi punti di oggi ma non necessariamente la stessa posizione dal momento che Key Nishikory ad oggi al n.12 della classifica, con 2475 punti, potrebbe spingersi, essendo ancora in palio 1280 punti, fino alla posizione n. 7 in griglia impattando il bottino del bulgaro Dimitrov, uscito di scena prematuramente e apparso notevolmente sottotono qui negli States.
Evidente di come la leadership di Nadal non sia a rischio: nella situazione peggiore, il maiorchino essendo detentore dello slam in corso, in base alla cinica legge dei punti in entrata(ogni prestazione migliore rispetto allo stesso torneo dell’anno precedente consente di guadagnare punti) e punti in uscita( ogni risultato peggiorato porta viceversa la perdita sanguinosa del bottino accumulato l’anno precedente) avrebbe da difendere 1280 punti che, persi, non lo priverebbero per la 17esima settimana consecutiva della prima posizione conservandone 7480; viceversa Djokovic non avendo punti da difendere(l’anno scorso era assente a New York) potrebbe sensibilmente avvicinarsi al podio argentato di Roger Federer, il quale potrebbe essere insidiato da vicino pure dalla torre di Tandil che ha smesso di difendere i punti dell’anno scorso avendo bissato al momento lo stesso risultato ed ora, se dovesse fare percorso netto, sarebbe il tennista ad avvicinarsi di più allo svizzero arrivando in potenza fino a 6780, 120 punti in meno di chi oggi staziona al secondo posto.
Un’ultima dinamica da considerare sono i 480 punti destinati al finalista perdente;ergo emerge come Djokovic possa tornare sul podio solo ottenendo un risultato migliore di Del Potro: ad esempio se Del Potro stasera le busca da Rafa, gli basta battere il giapponese per scavalcare Del Potro e paradossalmente l’eventuale vittoria non migliorerebbe la sua posizione visto che il massimo che può ottenere sono 1280 punti da sommare a quelli già in suo possesso. Viceversa se il gigante argentino dovesse sbarazzarsi del campione di Manacor ciò gli garantirebbe di conservare il gradino più basso del podio a scapito del serbo che è il massimo a cui potrebbe ambire anche in caso di successo finale.
In definitiva dei 4 a scendere in campo questa sera, quello che rischia di più è senz’altro Nadal, il quale sarà impegnato nella strenua salvaguardia dei punti da difendere che sono ancora molti, per la precisione 1280.
Per quanto riguarda il serbo, risulta chiaro di come ormai sia una mera questione di tempo il suo arrivo se non in vetta almeno in seconda posizione; pare possibile ipotizzare una discesa dello svizzero attorno alla 5a posizione alla vigilia delle Atp World Tour Finals di fine anno (quasi certamente la sua ultima partecipazione) che sarà un affare invece tra lo spagnolo e il serbo.
In conclusione nota di merito per Andy Murray, il quale pur uscendo al secondo turno per mano del latin lover Verdasco, si attesterà, da lunedì al numero 307 del ranking. Ad oggi la situazione dell’ultimo dei “fab four”, pesantemente condizionato dagli infortuni, risulta fortemente compromessa tanto da ritenere difficilmente praticabile se non proprio da escludere fermamente un suo ritorno in top ten.