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Nadal e le Finals: un amore mai sbocciato

Può un tennista che ha vinto praticamente tutto in carriera vivere una dolce ossessione per un torneo che gli è sempre sfuggito di mano? Certamente la mia risposta e con il finale di stagione che si fa realtà non si può non pensare al rapporto fra Rafael Nadal e le ATP Finals. Quello di Rafa Nadal non è ovviamente un caso unico ma è comunque peculiare: vincitore di 17 tornei dello Slam, di un’ottantina di tornei del circuito in singolare (più 11 affermazioni in doppio), numero 1 delle classifiche ATP, medaglie d’oro olimpiche tanto in singolare quanto in doppio, Coppe Davis a ripetizione con la sua amata Spagna eppure con il cruccio di un torneo che non è mai riuscito a vincere, nonostante abbia chiuso più di una stagione in vetta al ranking.

Una vita sportiva ricca di successi e di trofei esposti in una bacheca unica però uno 0 alla casella Finals che stona con un palmares di tal fatta: il rapporto fra il maiorchino dei record e l’appuntamento di fine anno si può definire perlomeno surreale, quello che un buon romanziere non farebbe fatica a definire un amore mai sbocciato. Due volte sconfitto in finale (2010 e 2013), tre semifinali (2006, 2007 e 2015) ma anche tante assenze per infortuni: proprio i problemi fisici sono stati il grande nemico di Rafa alle Finals, un fisico di cristallo che in chiusura di stagione non solo lo ha spesso portato a salutare il circuito anticipatamente, ma anche spinto a giocare l’evento degli 8 maestri malconcio e portandolo al ritiro, come l’anno scorso quando salutò Londra dopo un solo match giocato, dando la possibilità a Carreno Busta di esordire in un torneo così prestigioso.
Anche quest’anno Nadal arriva nella fase finale della stagione seminando dubbi sulla sua condizione fisica: dopo New York in cui per i noti problemi non ha potuto difendere la vittoria del 2017, Rafa ha deciso di saltare la trasferta asiatica di Pechino e Shanghai, mettendo a rischio il numero 1 delle classifiche, con Djokovic lanciatissimo e che potrebbe fare bottino pieno approfittando anche del fatto che Nadal non potrà confermare la vittoria nel 500 di Pechino e la finale nel 1000 di Shanghai, risultati importanti che contribuirono a mantenerlo stabile al numero 1 in chiusura di un magnifico 2017.

Proprio questo duello con Djokovic potrebbe però rappresentare un incentivo per la prima vittoria alle Finals: alzare il trofeo a Londra rappresenterebbe una seria ipoteca nella corsa al primato nella classifica ATP a fine anno. Quale migliore chiusura per Rafa Nadal se non quella di vincere le Finals e sugellare un anno per certi versi complicato con il numero 1 del ranking?
Molto dipenderà come sempre nel caso dello spagnolo dal fisico e dalle delicate ginocchia: qualora dovesse recuperare in questo lungo post New York, Nadal potrebbe essere avvantaggiato anche dai 2 set su 3, ma gli avversari saranno disposti a lasciargli spazio in questo cammino? Djokovic ma anche Federer, campione con un feeling particolare con le Finals, saranno ancora una volta gli avversari più forti. Per lo spettacolo non possiamo che augurarci che Rafa recuperi: Londra ha bisogno del re della terra per delle Finals che si preannunciano assai avvincenti.

Alessandro Orecchio


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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