Se esistesse una classifica per gli ATP250 l’Italiano di Arma di Taggia sarebbe il numero uno al mondo incontrastato.
Questa settimana Fabio è al numero 11 della Race, lasciandosi dietro giocatori con curricula pesanti. Da Goffin a Dimitrov passando per Carreno Busta e Milos Raonic, oltre ad ottimi prospetti come Tsitsipas e Coric. Tuttavia c’è qualcosa di strano nella classifica di Fognini, dico strano senza nessuna accezione negativa lasciando ad ognuno una valutazione personale. L’italiano raccoglie nei tornei “mandatory”, Grandi Slam e Master Series, appena 830 punti, all’incirca il 43% del suo bottino personale. Tra quelli che lo precedono nessuno ne raccoglie meno di 2.000 mentre tra quelli che lo seguono tutti superano quota 1.000. In termini percentuali la differenza è ancora più marcata, il peggiore dei primi 15 e il greco Tsitsipas, classe 1998, che raccoglie nei tornei più importanti il 60% dei punti. Quelli che lo precedono stanno tutti oltre il 75%.
Fabio non spicca neppure nei pochi ATP500, un solo torneo giocato e 180 punti frutto della semifinale di Rio de Janeiro.
Ma se nei tornei maggiore non tiene il passo con i primi, nei più modesti ATP250 è un vero mattatore, primo assoluto, almeno tra i primi 15 della race, con 930 punti che rappresentano il 48% del totale. Nessuno come lui. Pensate che il secondo è Isner che nei tornei ATP250 raccoglie il 15% dei suoi punti.
Solo numeri. Nessun giudizio.
Lillo Fede