Lottare, combattere, vincere. Contro il proprio idolo da bambina, contro la tennista più forte di sempre: Naomi Osaka ha spezzato il sogno di Serena Williams, conquistando il suo primo Slam a Flashing Meadows. Lo US Open a una giapponese, perché c’è sempre una prima volta, anche per chi non parte coi favori del pronostico. Un’ascesa incredibile per la giovanissima (classe 1997) tennista, americana d’adozione e figlia di un haitiano e una giapponese, che porta il cognome della madre, casualmente identico a quello della sua città natale. Nonostante ciò, lo US Open è il “suo” Slam, visto che gli Stati Uniti sono casa sua dal 2000, quando si trasferì in Florida con la famiglia. E nella sua cameretta non poteva mancare un poster, anzi, il poster: quello di Serena Williams. Un’icona del tennis del terzo millennio, la giocatrice di punta di questo sport per chi è nato a ridosso degli anni duemila e diventata, nella notte dell’8 settembre 2018, attrice (non) protagonista dell’ascesa di Naomi Osaka. Che ora sogna una carriera da grande tra i grandi, al numero 7 in classifica WTA.
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Haiti, Giappone e Florida: che storia Naomi Osaka
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