Kevin Anderson ha battuto Kei Nishikori 6-0, 6-1 in poco più di un’ora nel match che ha aperto la seconda giornata del gruppo Hewitt alle ATP Finals di Londra. Il sudafricano, numero 6 del ranking mondiale, alla sua prima partecipazione alle Finals, conquista così la seconda vittoria dopo quella conquistata con Thiem e si avvicina a grandi passi verso la semifinale. Giornata da dimenticare per il giapponese, appena rientrato in top ten, al nono posto, e qualificatosi per il Masters per la quarta volta in carriera, a cui non è riuscito davvero nulla, come dimostrano i numeri: 45% di prime in campo, 37% di punti con la seconda, 29 punti contro i 56 del rivale. Anderson vendica così la sconfitta incassata contro il nipponico agli ottavi del Masters di Bercy. Primo set totalmente senza storia, con Anderson che concede appena 3 punti sul proprio servizio e Nishikori, reduce dall’impresa con Federer, totalmente in balia dell’avversario: il giapponese perde la battuta nel secondo, quarto e sesto game, lasciando un bagel che non ammette repliche. Anche il secondo parziale comincia nel segno del sudafricano, che sfrutta un doppio fallo di Nishikori per piazzare il brek nel secondo gioco. Anderson resta con la testa nel match e, senza pietà, strappa la battuta al rivale anche nel quarto game, nonostante l’impegno di un incredulo Nishikori. Nel silenzio imbarazzato della O2 Arena, l’africano archivia la pratica 6-1, con il nipponico che conquista il game della staffa e che comunque ha ancora possibilità di accedere alla semifinale vincendo nell’ultimo turno in programma giovedì, quando incrocerà Dominic Thiem. Stessa cosa per Federer, che per centrare la semifinale sarà obbligato a vincere i due match rimanenti, pena la seconda esclusione della carriera nel round robin delle Finals.
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Finals, lezione di Anderson a Nishikori: 6-0, 6-1
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