Marco Cecchinato nella storia: il 25enne siciliano si è qualificato per i quarti di finale del Roland Garros. Battuto in quattro set il belga David Goffin, numero 9 della classifica mondiale e ottavo favorito del seeding, con i parziali di 7-5, 4-6, 6-0, 6-3. Cecchinato, che prima di Parigi non aveva mai vinto un match in uno Slam, sfiderà il serbo Novak Djokovic, numero 22 della classifica mondiale e 20esimo favorito del seeding, vincitore qui nel 2016 e finalista nel 2015, 2014 e 2012: non ci sono precedenti tra i due. Prosegue dunque al Bois du Boulogne il momento magico dell’azzurro, che dopo il primo titolo Atp conquistato a Budapest a fine aprile, ha centrato per la prima voltai quarti di uno Slam, sulla terra rossa di Parigi, dove un italiano mancava da sette anni (nel 2011 l’impresa era riuscita a Fabio Fognini). Il 25enne di Palermo, numero 72 del ranking mondiale (ma entrerà nei primi 50 dalla prossima settimana), alla seconda presenza nel tabellone principale di Parigi (quinta complessiva nei Major), diventa il nono italiano dell’era Open a centrare i quarti di finale di uno Slam. Primo successo per l’azzurro contro Goffin, che aveva raggiunto per la terza volta negli ottavi a Parigi (in precedenza ci era riuscito nel 2012, e nel 2016, quando poi raggiunse i quarti) e aveva vinto entrambe le sfide precedenti con il siciliano, disputate sempre sul rosso: al terzo turno delle qualificazioni di Casablanca nel 2014 e un paio di settimane fa al secondo turno degli Internazionali d’Italia a Roma.
Cecchinato: “Per me è un sogno”
E’ ancora sotto choc Marco Cecchinato subito dopo il punto che gli ha regalato i quarti di finale del Roland Garros: “Al primo turno ero sotto due set a zero e adesso invece mi ritrovo nei quarti, dopo aver eliminato due giocatori di alto livello come Carreno Busta e Goffin. Per me è come vivere un sogno – le prime parole, a caldo dell’azzurro, intervistato sul campo da Fabrice Santoro – Affrontare Djokovic una sfida? Più che altro per me è un onore potermi misurare con un campione del genere…”.
Edizione storica, come ai tempi di Panatta
Era già un’edizione storica quella del 2018 per il tennis italiano, ancora prima dell’impresa con Goffin. Due azzurri insieme agli ottavi del Roland Garros, Fabio Fognini (che lunedì sfiderà Marin Cilic) e Marco Cecchinato, non si vedevano dal 1976. Quarantadue anni fa Adriano Panatta conquistò il titolo battendo in finale lo statunitense Harold Solomon, mentre Corrado Barazzutti si fermò nei quarti sconfitto dall’argentino Guillermo Vilas. Ed era addirittura da 60 anni che non se ne trovavano due in due tornei dello Slam consecutivi: nel 1960 toccò a Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, capaci di approdare fra gli ultimi 16 sia a Parigi che a Wimbledon, mentre agli ultimi Australian Open abbiamo avuto lo stesso Fognini e Andreas Seppi, La conferma del buon momento del tennis maschile azzurro, tra volti noti e gradite novità. Sempre nell’Era Open l’Italia ha avuto due rappresentanti negli ottavi di uno Slam maschile in altre tre occasioni e sempre al Roland Garris. Nel 1972 Panatta fu eliminato nei quarti da Metreveli, mentre Nicola Pietrangeli si fermò agli ottavi. Nel 1973 Pilic superò Paolo Bertolucci nei quarti e poi Panatta in semifinale. Infine nel 1975 Panatta fu battuto da Borg in semifinale, mentre Tonino Zugarelli si fermò agli ottavi di fronte a Dibbs. Prima dell’era open, invece, questo evento (almeno due italiani agli ottavi di un Major) si è verificato due volte a Wimbledon (1949 e 1955) e altre dieci volte al Roland Garros.