Marco Cecchinato e Guido Pella in conferenza stampa, a 30′ dalla conclusione del match:
Guido Pella: “Nessuna chiave di lettura – esordisce il giocatore argentino, piuttosto deluso e di poche parole – Non ho vinto e perciò non posso essere felice: io ero venuto qui per vincere. Tuttavia, ho apprezzato molto Umago: il sole, la città, l’organizzazione. In futuro vorrei tornare”.
Marco Cecchinato: “Il sogno continua – gioisce il vincitore di Umago 2018 – Sono emozionato: il mio secondo titolo ATP, frutto di un’evoluzione continua. Tornavo sulla terra dopo Parigi e avevo addosso tanta pressione, ma ero anche determinato a dimostrarmi coraggioso e aggressivo. Questa sera sapevo di dover alzare ulteriormente il livello contro uno dei migliori giocatori sulla terra rossa. Ma ero ben preparato e sapevo bene cosa fare. Il servizio mi ha aiutato in alcuni frangenti”.
Poi torna indietro nei giorni e all’esordio contro il possente ceco Jiri Vesely, unico avversario in grado di strappargli un set. “Il tennis è strano, avrei potuto anche uscire al primo turno e, invece, adesso sono qui a festeggiare. Quello era stato il mio peggior match dell’anno e, da allora, sono migliorato in continuazione. Ecco perchè sono soddisfatto”.
Infine, i doverosi complimenti a distanza a Fabio Fognini. “Sono davvero felice per lui, un grande risultato. Ma anche una doppietta, la nostra, che può fare bene al tennis italiano. Uno deve trascinare l’altro. Per me è importante averlo davanti, perchè ho tanto da imparare da Fabio – aggiunge Cecchinato – Spero, tuttavia, di avvicinarmi il più possibile. Ormai sono lì: da domani sarò numero 22 al mondo, orgoglioso come non mai. Dopo il Roland Garros potevo accontentarmi; invece, sono venuto a Umago molto concentrato e convinto che il lavoro paga sempre. Adesso mi aspetta Amburgo per chiudere gli impegni sulla terra rossa, ma sono convinto di poter fare molto bene anche sul cemento. L’ho già dimostrato”.