Nella settimana in cui Fernando Alonso ha annunciato il ritiro dal circus iridato, lo spagnolo, assieme a Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima, ha conquistato la terza vittoria consecutiva nel mondiale endurance (WEC). Soddisfazioni anche per il cavallino rampante, grazie alla prima vittoria stagionale della Ferrari di AF Corse che ha trovato il gradino più alto del podio della categoria GTE Pro con la vettura numero 51 guidata da Alessandro Pier Guidi e James Calado.
Tra i piloti dell’equipaggio della casa nipponica, è stato Buemi a prendere il via della sei ore inglese e va proprio al pilota svizzero un gran merito, visto che complessivamente è stato al volante della TS050 per più di tre ore. Il team ha infatti deciso di far tagliare il traguardo proprio a lui, probabilmente in virtù del fatto che era l’unico dei tre dell’equipaggio che non aveva ancora portato al traguardo la vettura.
La 6 ore di Silverstone non è stata però una gara così “lineare”: nella prima parte di gara, la guidabilità della Toyota numero 8 non era delle migliori. Il sottosterzo ha portato alla sostituzione del muso anteriore già dopo mezz’ora di gara. Alonso nel finale ha commentato letteralmente quanto in quei momenti la vettura gemella li stesse “distruggendo” sul piano delle prestazioni, al termine del suo stint aveva però giudicato positivamente il bilanciamento della vettura.
A meno di due ore dalla fine, il gruppo era guidato saldamente dall’altra macchina, quella di Conway-Kobayashi-Lopez: l’assenza di problematiche e un passo migliore hanno poi portato all’ultimo dei diversi scambi di posizione fra le due vetture regine della classe LMP1.
La classe che più ha animato la gara è stata la regina delle granturismo: a dare spettacolo le varie battaglie tra le vetture di case diverse e a giocare un ruolo importante è stata la strategia, soprattutto dal punto di vista della gestione gomme. I piloti che hanno corso sul tracciato inglese nel corso del weekend hanno confermato le sensazioni sul nuovo asfalto che erano emerse nel corso del fine settimana della F1. La nuova asfaltatura ha portato ad un comportamento inaspettato da parte di vetture e pneumatici con anche un consumo più rapido del battistrata.
Alla fine la vittoria è andata al Cavallino Rampante, con il primo posto della berlinetta numero 51 di AF Corse, che ha ha avuto la meglio sulla Porsche numero 91 di Bruni-Lietz, alla Ford #67 di Priaux-Tnickell che ha conquistato il podio nelle battute finali, ai danni dell’altra vettura di Stoccarda. È stata fondamentale anche l’assenza di problematiche tecniche che hanno colpito i box dei competitors: una portiera sostituita all’altra Ford GT, dei problemi al cambio per l’Aston Martin numero 95 e gara negativa per BMW. I grattacapi non sono mancati neppure nell’altra metà del box tricolore, con la Ferrari 71 danneggiata gravemente nel corso di un doppiaggio da parte di una LMP2.
La 6 ore di Silverstone ha chiuso la prima frazione europea della stagione del WEC 2018/19 che si fermerà fino alla metà di ottobre, quando si farà tappa sul circuito giapponese del Fuji, per la gara casalinga di chi sta dominando in modo incontrastato questo campionato.