Terminata la pausa estiva, è subito tempo di novità tecniche sullo storico circuito belga di Spa-Francorchamps, con i nuovi specchietti Red Bull subito nella nostra lente di ingrandimento.
Dopo la sosta estiva i tecnici di Milton Keynes, capeggiati dal genio della tecnica Adrian Newey, hanno sicuramente lavorato a fondo per migliorare la vettura e provare a tenere il passo di Ferrari e Mercedes. Già mercoledì mattina nella pit-lane del circuito di Spa-Francorchamps, si sono potute scorgere le prime novità tecniche sulla monoposto anglo-austriaca.
E’ balzato subito all’occhio il disegno degli specchietti retrovisori, che erano già stati modificati per la prima gara in Australia. Nel dettaglio i nuovi specchietti Red Bull presentano un soffiaggio interno, con lo specchietto inglobato in un vero e proprio rivestimento, al fine di creare dei canali per il deflusso dell’aria. Questo concetto è stato introdotto sin dalla presentazione dalla Ferrari SF71-H, copiato poi dalla Toro Rosso a Spielberg, e adesso dalla sorella maggiore Red Bull. Può dunque essere una buona notizia per i tecnici di Maranello questa novità, a dimostrazione del fatto che in questo 2018 la SF71-H ha fatto scuola.
Ma a cosa serve questo layout degli specchietti?
Il motivo principale è naturalmente quello di ridurre il Drag, avvero la resistenza all’avanzamento.
Con questa soluzione si riesce a ridurre in maniera rilevante la resistenza all’aria, permettendo anche di “pettinare” i flussi, e indirizzarli in maniera più efficace sopra le pance. Questa novità tecnica non a caso arriva su una pista veloce come quella di Spa-Francorchamps per la Red Bull, dove il team di Danile Ricciardo e Max Verstappen ha nella velocità pura in rettilineo il vero tallone d’Achille.
Gli specchietti in F1 sono sempre stati un componente di ostacolo alla buona fluidodinamica, a causa della loro forma e della loro posizione. Abbiamo spesso visto i vari Team, negli anni passati, collocare in svariate posizioni questi elementi.
Un esempio è la Ferrari di quest’anno che, dal Gp di Spagna in poi, ha posizionato sull’Halo gli specchietti retrovisori per una maggiore visibilità, e non solo. Infatti questa soluzione ha permesso alla SF71-H di ottenere una maggiore efficienza aerodinamica in quel punto specifico della monoposto.
Questa inedita soluzione degli specchietti “soffiati” permette anche di indirizzare parte dei flussi sulle bocche delle pance, per migliorare il raffreddamento.
Sulla Ferrari gli specchietti sono stati studiati per funzionare in simbiosi con le pance, con le bocche poste in una posizione più alta e arrettrata per raccogliere al meglio i flussi d’aria. Abbiamo visto spesso negli ultimi due anni soffrire di problemi d’affidabilità la monoposto di Adrian Newey. Le pance RedBull hanno le bocche di ingresso classiche, e dunque non sono state studiate per accogliere aria dalla parte superiore.
Ricordiamo che la pista di Spa-Francorchamps in Belgio mette a dura prova la resistenza meccanica: sul lungo rettilineo del Kemmel, per esempio, si sta per quasi 20 secondi col gas aperto al 100%. Questa condizione mette a dura prova la resistenza del motore e innalza le sue temperatura d’esercizio.