ROMA – Per la Ducati avere due piloti competitivi è un fattore positivo e dimostra la bontà del progetto. Per puntare al mondiale piloti però è molto importante cercare di disperdere meno i punti, concentrandoli su un unico soggetto. Proprio in quest’ottica è stato scelto un pilota non di primissima fascia come Petrucci, come conferma lo stesso AD di Borgo Panigale, Claudio Domenicali al quotidiano spagnolo As: «La ragione per cui abbiamo scelto Petrucci e non Lorenzo per il 2019 è stata la volontà di non dividere le vittorie tra due piloti, ma di averne uno solo capace di cogliere un successo quando la moto è in grado di vincere. Nelle altre marche oggi è così. Non si dividono i punti. Quindi abbiamo scommesso su questo per l’anno prossimo e ce la giocheremo con Dovizioso, perché, nel momento in cui abbiamo preso la decisione, era il pilota più solido sul quale costruire una simile strategia».
MIGLIORE MOTO «Non posso dire se la Ducati sia il migliore in griglia, ma sicuramente quella di quest’anno è la migliore Ducati di sempre. Preferisco non parlare del resto. Altri hanno moto eccellenti, c’è molto equilibrio. I grandi costruttori giapponesi sono molto forti. Li rispettiamo molto perché hanno molta esperienza e forza. Hanno fatto un buon lavoro. Alla fine è il risultato della moto e del pilota insieme. È difficile da giudicare. Con questa Ducati e questi piloti possiamo vincere molte gare e divertirci e fare in modo che i ducatisti e gli italiani si sentono orgogliosi». Ha concluso l’amministratore delegato Ducati.