Il Circus della F1 è ormai in vacanza. I motori sono spenti, le saracinesche dei box abbassate e per i piloti, seppur sotto l’ombrellone, è il momento di cominciare a tirare qualche somma e cominciare a programmare il loro futuro.
Diamo uno sguardo ai team di centro classifica che, nelle ultime nove gare da SPA ad Abu Dhabi, lotteranno in pista per riuscire a conquistare l’ambita quarta posizione nella classifica mondiale costruttori, senza dimenticare anche le altre “scuderie minori” in lotta per le posizioni meno nobili del campionato.
Renault
A favor di classifica partiamo proprio dai transalpini che non hanno di certo aspettato l’ultimo momento per assicurarsi saldamente la pole “degli altri” nella graduatoria delle scuderie. La costanza nell’ottenere risultati utili è stato il vero punto di forza dei gialloneri, a segno almeno con una vettura in undici dei dodici appuntamenti fin qui disputati. Non sono mancati però i grattacapi per i tecnici transalpini, che sicuramente avranno di che pensare anche nel corso della vacanza, visto che le loro Power Unit non sono certamente simbolo di assoluta affidabilità. Tante le debacle tecniche che non permettono al team d’oltralpe di adagiarsi troppo sugli allori, in una F1 dove tutto può succedere, sedici punti in nove gare sono facilmente recuperabili da chi sta in scia. Una certezza per il futuro c’è, eccome: il neo acquisto di lusso per il 2019, Daniel Ricciardo, affiancato ad una punta di tutto rispetto come Nico Hulkenberg, chiude le porte dei loro affari di mercato e piazza una coppia full throttle per il prossimo campionato.
Haas
Quanti rimpianti! È forse questa l’esclamazione per il team guidato da Mr. Steiner che probabilmente penserà a quelle sedici lunghezze che sarebbero state un facile boccone se tutto fosse girato per il verso giusto. Diversi errori hanno penalizzato i ragazzi del team italo-americano: dai pit stop dell’Australia ai crash di Grosjean. D’altro canto è proprio l’ottima vettura il maggior punto di forza della scuderia. La VF-18 sta rendendo onore ai due marchi tricolore: Dallara e Ferrari che stanno regalando un complesso di tutta performance che sta alzando notevolmente il livello delle prestazioni in qualifica, mettendosi in scia ai top team, talvolta insidiandoli.
Sul piano dei sedili per il 2019, sembra scontato il rinnovo di Kevin Magnussen che si è conquistato in pista la firma sul contratto 2019; molto più complessa la situazione per Romain Grosjean, che potrebbe essere lasciato a piedi. I pretendenti al sedile del francese di certo non mancano: Leclerc potrebbe essere il primo della lista se dovessero rimanere chiuse le porte di Maranello. Occhio anche a Giovinazzi, da tempo nell’orbita del team Haas. Si è parlato anche dell’opzione Sergio Perez che al momento rimane però la strada più tortuosa.
Force India
I grossi problemi economici e giudiziari non hanno di certo dato una mano ad un team che in questa prima parte di campionato ha avuto un ritmo altalenante in cui buone prestazioni si sono alternate a diverse delusioni. È davvero lontana la situazione di dodici mesi fa, in cui dopo l’Ungheria era stato già quasi ipotecato il piazzamento finale nei costruttori. Ora invece le due pantere rosa faticano non poco già dalla qualifica, trovando grandi difficoltà ad accedere al Q3 e talvolta rimanendo escluse persino dal Q2, come è accaduto più di una volta nel corso degli appuntamenti estivi. Sarà forse frutto della mancanza di risorse che non hanno permesso lo sviluppo? Intanto al termine dell’ultimo GP, il direttore generale della squadra Otmar Szafnauer, ha assicurato che approfitteranno della pausa per sistemare tutto ciò che non riguarda la pista, per potersi poi concentrare al meglio nella seconda parte del campionato. Sul lato del mercato, la Renault ha chiuso la porta in faccia ad Ocon che quindi probabilmente non vestirà colori diversi. Ci sono invece dubbi su chi sarà il suo futuro compagno: il nome principale è quello di Lance Stroll, ipotesi nata dal possibile acquisto della maggioranza delle azioni del team da parte del padre del pilota canadese. C’è infine una possibilità anche per il baby talento di Toto Wolff, George Russell: il giovane inglese che sta dominando il campionato di Formula 2 potrebbe approdare nella massima categoria per intraprendere una strada simile a quella del suo “predecessore” Charles Leclerc.
McLaren
Dopo un inizio che aveva lasciato ben sperare, quando i chilometri macinati hanno cominciato a diventare sostanziosi, le vetture hanno cominciato a mostrare i primi problemi. I ragazzi di Woking sono così passati in poche settimane dal lottare per il quarto posto con la Renault, all’attuale settimo posto che vale anche la nomea di peggior team con la motorizzazione francese. I dubbi e le incertezze sul pacchetto MCL33 nascono quasi spontanei: è allora partito un percorso di rinnovamento dell’organico del team, partendo dai vertici e che proseguirà quindi da alcuni diretti collaboratori. Ovviamente a breve termine i cambiamenti non porteranno nulla in termine di prestazione, ma intanto una garanzia all’interno del team c’è eccome. Si tratta del ragazzo, così vogliamo chiamarlo per tenacia e voglia di lottare, numero 14. Fernando Alonso in questa prima parte di stagione è sempre arrivato dove la macchina non è riuscita a giungere, sfoggiando talvolta prestazioni che neanche il muretto poteva sognarsi. Per il 2019, tutto dipenderà proprio dalla scelta del pilota di Oviedo, che nella seconda parte di campionato sceglierà se cambiare orizzonte, intraprendendo una nuova avventura in Indy per centrare finalmente la Triple Crown. Intanto le sue vacanze dureranno meno rispetto ai suoi colleghi visto che il 19 di agosto sarà al via del quarto appuntamento del WEC a Silverstone. Alla porta della scuderia inglese i pretendenti non mancano: Carlos Sainz potrebbe essere in pole position ma tutto dipenderà da cosa decideranno per lui i vertici della Red Bull. Qualora Fernando decidesse di restare un altro anno, una coppia tutta spagnola sarebbe però una proposta poco allettante per eventuali sponsor.
Sono infine importanti le voci che vedono Lando Norris su un sedile McLaren. Il giovane pilota della scuola di Woking ha ben figurato nelle categorie propedeutiche ed attualmente è in lotta per il titolo di F2. Qualche ombra sul futuro in McLaren per Stoffel Vandoorne.
Toro Rosso
Non è stata una prima parte di campionato semplice per la scuderia Faentina. I risultati hanno faticato ad arrivare, nonostante questo, quando qualcosa è stato ottenuto, è stato fatto attraverso grandi prove di forza.
Gran parte del lavoro è stato compiuto da Pierre Gasly che ha portato a casa un quarto ed un sesto posto, senza contare altri piazzamenti a punti. Il francese può persino sperare in una decima posizione nella classificati piloti. Manca invece all’appello Brendon Hartley che ha raccolto soltanto due punti. Sarebbe ingiusto non riconoscere che è stato diverse volte vittima di sfortunati eventi. I numeri dicono però che il team emiliano si trova alle spalle della McLaren di ben 24 lunghezze e solo grazie all’ottimo risultato dell’Hungaroring è stato possibile tirare un sospiro di sollievo visto che l’Alfa-Sauber si era attrezzata per compiere un clamoroso sorpasso. Sul piano dei futuri sedili, è tutto un cantiere aperto, visto che Gasly potrebbe fare il grande salto in Red Bull, a discapito di Sainz che potrebbe anche approdare nuovamente a Faenza. Sembra incerto il futuro di Hartley che potrebbe venire rimpiazzato da qualche vecchia conoscenza del paddock come Pascal Wehrlein. La Red Bull sta cercando invece dei talenti all’interno del proprio vivaio da piazzare nel suo junior team: manca però qualcuno che abbia la superlicenza per correre nella massima categoria del motorsport.
Alfa-Sauber
Nessuno si sarebbe prefigurato un inizio di questa portata per il nuovo binomio tra il team svizzero ed il Biscione di Arese. Dopo i test invernali sembrava che la squadra si sarebbe dovuta appioppare il ruolo di materasso del gruppo. E invece, dopo un inizio di evidente ambientazione, troviamo delle vetture agili nel piazzarsi in Q2 e sempre più frequentemente all’interno della frazione della qualifica dedicata ai “grandi”. Sono diversi i fattori che hanno contribuito alla crescita: una motorizzazione del Cavallino Rampante che sta dando un boost non indifferente ai piloti e all’organico del team che, passo dopo passo, sta diventando sempre più tricolore come con l’acquisizione di Simone Resta che darà un buon supporto negli sviluppi futuri. Impossibile non menzionare Charles Leclerc che sta dimostrando pienamente il valore già visto nelle categorie propedeutiche. Il monegasco sta affrontando da top driver ogni situazione, comprese le numerose pressioni dovute al possibile approdo in Ferrari al fianco di Vettel. Con grande maturità ha sempre affermato di volersi concentrare sul suo presente, facendolo da vero campione, vista la costanza con cui sta ottenendo ottimi risultati per lui e per la squadra. Anche in questo caso, nell’orbita del team per il 2019, c’è Giovinazzi che potrebbe rimpiazzare il pilota del principato in seguito ad un eventuale cambio di casacca.
Williams
Le parole positive da spendere per un team che ha fatto la storia del Circus iridato sono prossime allo zero, come i punti in classifica: soltanto due lunghezze accumulate in dodici round. Molte scelte non si sono rivelate le migliori; la mancanza di sviluppi hanno fatto poi sprofondare la scuderia di Sir Frank fino al fondo della griglia. Bisogna inoltre evidenziare quanto non ci sia nulla di certo per il futuro, anche se i tecnici stanno già da tempo lavorando appieno sulla prossima stagione, quasi come se nei prossimi mesi non ci sia nulla da fare per cercare di chiudere il campionato in un modo meno amaro. La quasi certa partenza di Stroll e del suo gran supporto economico non delinea di certo nulla di buono per i prossimi mesi. Sul fronte piloti, ci sono comunque dei nomi che si potrebbero avvicinare al team inglese: uno potrebbe essere quello del russo Artem Markelov, attualmente impegnato in F2, che potrebbe affiancare il connazionale Sirotkin. Si fa anche il nome di Russel, senza dimenticare che al muretto siede un ragazzo di nome Robert Kubica che vorrebbe sfilarsi i panni di collaudatore per dimostrare che può ancora dire la sua in questa F1.