ROMA – Alla vigilia della ripresa del Mondiale di Formula 1, dopo la pausa estiva con il weekend di Spa, Sebastian Vettel ha concesso un’intervista a Formula1.com in cui ha parlato della sua carriera e degli obiettivi futuri: «Sono passato attraverso diverse categorie ed è stato solo tardi che mi sono convinto di poter avere una carriera di successo nelle corse. Quando corri ti concentri solo su quello che fai in quel momento, sul singolo passaggio, e anche raggiunta la Formula 1 non ero convinto di poterne fare una carriera. Solo dopo un paio di anni e vincendo alcune gare, mi sono reso conto che potevo avere un futuro». Parlando della Ferrari e del suo mito Schumacher ha aggiunto: «Spesso le persone confondono il fatto che sono entrato in Ferrari mentre cercavo di fare qualcosa di simile a Schumacher. Se fossimo in grado di avvicinarci a quello che Michael ha ottenuto, sarebbe un grande successo, ma i tempi sono cambiati e quello che è successo in passato non è ciò che dovrebbe guidarci in futuro. Io non sto cercando di distinguermi, ma di cercare di essere uno dei ragazzi, uno della squadra, cercando di aiutarla a vincere».
DICONO DI LUI Anche i suoi ex mentori, Franz Tost e Christian Horner hanno parlato del quattro volte campione del mondo: «È cresciuto con la squadra, ha prodotto delle performance fantastiche. Quando ha ottenuto una posizione nella parte anteriore di una gara, la sua capacità di controllare un Grand Prix, gestire una gara è stato fenomenale. Stava migliorando ogni anno con la squadra». Ha detto il suo ex capo della Red Bull, Christian Horner. «Sebastian ha capito da Michael che gli ingredienti per diventare un pilota di successo non dipendono solo da quello che fai in macchina. Anche riunire la squadra e mantenere un livello elevato di motivazione è decisivo per il successo». Sono invece le parole di Franz Tost, che ha avuto Vettel ai tempi della Toro Rosso.