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F1, Analisi Tecnica Ferrari SF71-H: i segreti della sua velocità

immagine copertina sf71-h con scritte
La Ferrari SF71-H è agli occhi di molti la monoposto migliore del mondiale F1 2018 con il pacchetto telaio, motore, e aerodinamica migliore di tutto il Circus.

Tecnici e ingegneri di Maranello sono riusciti a migliorare molti dei punti deboli della monoposto del 2017, soprattutto per quanto riguarda la velocità massima in rettilineo.

Una gara emblematica, che fa emergere in maniera netta questo miglioramento, è il Gran Premio del Belgio, corso domenica scorsa sullo storico circuito di Spa-Francorshamps.

Nell’edizione del 2017, più di una volta Vettel, pur essendo in scia alla Mercedes di Hamilton e con l’ausilio del DRS, non riuscì a portare un’attacco decisivo all’inglese sul lungo rettilineo del Kemmel. Nell’edizione 2018 invece è bastato il primo giro al pilota Ferrari per sopravanzare il rivale, senza DRS e ben prima di arrivare al punto di staccata della curva successiva. Un miglioramento marcato che ha ribaltato le forze in campo rispetto alla stagione precedente.

Analisi Tecnica Ferrari SF71-H: a cosa si deve questo netto miglioramento in una sola stagione?

Un aspetto fondamentale, che ha migliorato la ricerca della prestazione sui rettilinei, è sicuramente l’allungamento del passo. La Ferrari SF71-H  ha difatti allungato la distanza assiale fra pneumatico anteriore e posteriore, rispetto alla monoposto dell’anno precedente, passando da 3.594 mm, a 3.714 mm.  Questi 120mm in più sono frutto di una attenta analisi e comparazione della rivale Mercedes, che nel 2017 metteva in mostra un passo fra i più ampi in griglia.

L’allungamento del passo permette, oltre a una maggiore velocità in rettilineo, una migliore stabilità nei curvoni veloci.
ferrari sf71h passo

Il segreto dell’efficienza in rettilineo della Ferrari SF71-H non è da ricercarsi solo nell’allungamento passo, ma anche nello sviluppo apportato a livello aerodinamica, soprattutto all’inizio dell’estate quando, dopo il Gran Premio del Canada sulla monoposto di Maranello sono arrivate molte novità tecniche per migliorare l’efficienza. Dalla pista veloce di Montreal in poi sulla Ferrari F1 2018 sono stati introdotti i nuovi barge board, un nuovo fondo, un cofano rastremato, e nuova ala anteriore.

I barge board sono elementi aerodinamici molto importanti, che hanno il compito di schermare il corpo vettura dalle turbolenze e accompagnare i flussi nella zona posteriore della monoposto. I nuovi elementi che sono stati montati in Canada (nota pista veloce abbastanza simile a Monza per via dei rettilinei e chicane)  sono stati studiati anche per ridurre il forte drag generato dagli elementi stessi. Lo si evince dalle innumerevoli feritoie e canali studiati indirizzare i flussi senza incidere troppo sulla resistenza all’avanzamento.
barge board ferrari new confronto jepg

Nell’appuntamento Canadese (pole e vittoria per Vettel) la Ferrari ha fatto registrare velocità di punta fra le più elevate, davanti a Mercedes. Nelle piste veloci la Ferrari ha sempre lavorato sull’efficienza ottenendo o pole position o vittoria (Cina, Azerbaijan, Canada, Belgio), sintomo di un grande balzo evolutivo rispetto al 2017.

Un altro importantissimo step in avanti rispetto al 2017 riguarda la Power Unit 062 EVO che, con tutta probabilità, è la miglior unità fra tutte quelle dei quattro motoristi.

Il progetto 669 equipaggia la Ferrari SF71-H (da regolamento) di un motore endotermico V6 a 90° da 1600 cm³ dotato di ben 840 CV. A questo si aggiunge tutto il sistema ibrido ERS (Batteria da 4MJ, MGU-H ed MGU-K), che sovralimenta il motore a combustione, dando quasi 180 CV aggiuntivi. Lo sviluppo della Power Unit ha permesso ai team di riuscire ad apportare ad ogni aggiornamento circa una decina di cavalli in più.

La Ferrari, sia in Canada che in Belgio, ha portato step importanti di aggiornamento della Power Unit, con un miglioramento prestazionale dalla prima gara stimato in circa 20 – 25 CV.

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Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


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