Dopo la pausa di una settimana la Formula 1 torna in pista questo week-end con il Gran Premio di Germania che mancava ormai dal 2016.
Il ritorno all’Hockenheimring può essere visto come un esordio per queste nuove vetture, ma anche per la Brembo che rispetto al 2016 ha fatto in netto passo avanti sulle prestazioni dei propri freni.
Nonostante il tracciato non sia più lungo e veloce come i primi anni 2000, i tecnici della Brembo, che hanno classificato tutti i tracciati presente sul calendario di Formula 1, hanno definito la pista tedesca come altamente impegnativa per i freni.
Guardando superficialmente i dati, la pista non sembra molto impegnativa dato che delle 17 curve, soltanto 7 richiedono l’utilizzo dei freni suddivise in: 5 altamente impegnative, 1 di medio impegno e 1 considerata “light�.
Nel 2016, con le “vecchie� vetture, la Pole-Position di Nico Rosberg fu di 1:14.363 e considerando il miglioramento di queste monoposto, i tempi potrebbero arrivare tranquillamente al muro del minuto e 10 secondi. Il giro di pista dovrebbe quindi essere abbastanza breve, ma il 16% del tempo sul giro viene speso in frenata.
La decelerazione media è di 3,9g, complice le frenate poco impegnative del terzo settore, mentre dal semaforo verde alla bandiera a scacchi i piloti utilizzeranno i freni per ben 469 volte con una forza totale sul pedale del freno di 53 tonnellate.
GP Germania F1 2018: Le frenate più importanti
Come detto prima sono ben 5 le frenate considerate impegnative di cui 2 nel primo settore, 2 nel secondo settore e una nel 3° settore.
Curva 1
Ad un occhio meno esperto, questa curva può sembrare semplice e veloce, ma i piloti vi arrivano con oltre 300 km/h di velocità e perdono ben 50 km/h in appena 30 metri, frenando per poco più di mezzo secondo.
La decelerazione raggiunge subito un valore oltre la media (4g), mentre il carico sul pedale del freno è di 99 kg.
Curva 2
Come detto prima i piloti escono veloci da curva 1 e dopo un rettilineo si trovano davanti alla staccata più impegnativa del tracciato.
La velocità iniziale di 309 km/h e in 128 metri, frenando per 2,22 secondi, i piloti raggiungono i 113 km/h necessari per affrontare la curva. La decelerazione è di 4,4g e il carico sul pedale del freno supera i 130 kg. Questa curva è molto complicata anche in fase di percorrenza perché richiede una traiettoria molto particolare.
Curva 6
Entrati nel secondo settore con la curva 4 da percorrere in piena accelerazione, i piloti si trovano davanti al rettilineo più lungo del tracciato che comprende anche curva 5.
Alla fine del rettilineo però c’è la curva più stretta e più lenta della pista tedesca dove i piloti arrivano con 320 km/h e perdono ben 245 km/h in 160 metri, frenando per 2,65 secondi. La decelerazione è di 4,3g e il carico sul pedale del freno arriva a 130 kg.
Il lungo rettilineo che precede questa curva può far raffreddare in modo eccessivo il materiale di attrito dei freni danneggiandone le prestazioni e creando problemi in frenata.
Curva 8
Usciti da curva 6, le vetture vengono spinte al massimo per il successivo breve allungo e per curva 7 da percorrere in pieno, per giungere così alla curva 8.
Anche questa è una curva con una traiettoria molto particolare in quanto i piloti devono “toccare� il cordolo, poi allargarsi verso l’esterno e di nuovo stringere verso l’interno per raccordarsi con curva 9.
La curva 8 vede arrivare le vetture con una velocità di 293 km/h e richiede una velocità di 117 km/h. I piloti frenano quindi per 116 metri con 4,3g di decelerazione per 2,08 secondi caricando il pedale del freno con 130 kg.
Curva 13
La curva 13 è l’unica curva impegnativa del 3° settore ed è un lungo tornante verso sinistra proprio davanti alle tribune dei tifosi.
La velocità iniziale è di 280 km/h, ma dopo una frenata di 2,10 secondi in 103 metri i piloti raggiungono i 125 km/h necessari per affrontare questa curva. La decelerazione massima è ancora una volta oltre i 4g e il carico sul pedale del freno è di 130 kg.
Brembo Brakes Facts Formula 1 2018: EMIRATES GROSSER PREIS VON DEUTSCHLAND
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