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Audi A8 Avant , quando l'ammiraglia diventa Allroad

La contaminazione finale, oppure il segnale che gli steccati tra le auto austere di ieri e la voglia si Sport Utility di oggi non ci sono più. A nessun livello. Tocca alla storica Carrozzeria Castagna di Milano, raffinato atelier di design sfatare l’ultimo tabù e trasformare l’ammiraglia per eccellenza Audi nella sua versione Allroad, mai lontanamente prevista dal marchio di Ingolstadt, nonostante il successo di A6 e A4 in questa configurazione.

Protezioni in plastica a vista per passaruota, minigonne e tutta la parte bassa della carrozzeria, immancabilmente in edizione station wagon. A8 Allroad sembra non manchi di nulla, neppure di dimensioni clamorose, essendo derivata dalla variante A8L della precedente generazione, ovvero a passo lungo. E si vede, con una lunghezza di 527 cm e una distanza tra le ruote anteriori e posteriori a quota 312, una enormità che lascia piuttosto di stucco se poi la abbiniamo ad un nuovo terzo volume. Il bagagliaio viene rimpiazzato e moltiplicato da un terzo montante posteriore molto sfuggente che contiene il profilo del portellone, il tutto senza toccare il design delle portiere posteriori originali extralarge. Di alto livello la soluzione per compensare il peso maggiorato della vettura, ovvero un tetto in fibra di carbonio.

La meccanica invece resta quella spumeggiante di sempre, con un motore V doppia dodici cilindri aspirato di 6.3 litri con una potenza di 500 cv e ben 625 Nm di coppia che sfrutta il cambio automatico Tiptronic a sette marce e la trazione integrale quattro: da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi, velocità massima limitata elettronicamente a quota 250 km/h.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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