Alessandro De Marchi ha conquistato l’undicesima tappa della Vuelta, Mombuey-Ribeira Sacra di 207 km, frazione più lunga della Vuelta, precedendo Restrepo e Pellizzotti. Simon Yates mantiene la maglia rossa di leader della classifica generale, con un secondo di vantaggio su Alejandro Valverde. Tappa che si preannunciava spettacolare, sia per la lunghezza che per l’altimetria piuttosto mossa, e così è stato. Il gruppo è partito a razzo, tenendo medie impressionanti nelle prime due ore di gara. Questo non ha scoraggiato diversi attacchi, tra cui un paio di Vincenzo Nibali, utili allo Squalo più per testare la gamba che per un’azione vera e propria. La fuga vera e propria parte dopo un centinaio di km e vede 19 corridori in avanscoperta: tra loro Pellizzotti, De Marchi, Pinot, Henao, Mollema e Rolland. I fuggitivi accumulano un vantaggio che sfora i 4′ prima di cominciare l’ascesa dell’Alto do Trives, con la Movistar che controlla il ritmo nella seconda metà di gara, accelerando e ricucendo in parte il gap. A una ventina di km dall’arrivo, dopo vari attacchi tra i battistrada, è De Marchi a dare uno scossone con uno scatto improvviso che lo lascia da solo al comando. L’unico ad andargli dietro è Jhonatan Restrepo, con i due che allungano sui compagni di fuga e vanno a giocarsi la vittoria di tappa, sotto una pioggia battente che fa selezione nel gruppo Maglia Rossa (Aru in difficoltà). A spuntarla è De Marchi, che ai -3 km se ne va in solitario e va a imporsi per la prima volta in questa Vuelta, la terza affermazione in carriera sul suolo iberico dopo quelle colte nel 2014 ad Alcaudete e nel 2015 ad Alto Campoo. Invariata la classifica generale, con Simon Yates davanti a Valverde e Quintana. Giovedì 12esima frazione, Mondoñedo-Faro de Estaca de Bares/Mañón.
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Vuelta: De Marchi show a Ribeira Sacra
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