Dopo le fatiche alpine e la tappa di transizione a Valence, il Tour de France approda sul Massiccio Centrale per la 14esima frazione, 188 km con partenza da Saint-Paul-Trois-Chateaux e arrivo a Mende. E’ in particolare la seconda parte della tappa a presentarsi piuttosto difficile, con i GPM del Col de la Croix de Berthel e del Col du Pont sans Eau. Nel finale, poi, ci si giocherà tutto sulla breve, ma durissima, Cote de la Croix Nueve, un ascesa di 3 km al 10,2% di pendenza media, con la sommità posta a 1,5 km dall’arrivo. Probabile il tentativo di una fuga con uomini importanti ma fuori classifica, con i big pronti a sfidarsi negli ultimi 5000 metri. Come detto la prima metà di corsa sarà quasi completamente piatta, prima di 4 GPM negli ultimi 100 km di gara. In seguito la strada inizierà a impennarsi leggermente verso il Col de la Croix de Berthel, una lieve salita di 9 km (pendenza media 5,3%) ma che in realtà misura oltre 30 km complessivi dal fondovalle. Questa prima asperità immetterà il gruppo in un tratto ondulato che culmina con la salita conclusiva di Cote de la Croix Neuve. Si tratta di un muro di quasi 3 km metri al 10% di pendenza media che spiana soltanto in prossimità del triangolo rosso. Il finale poi verrà ospitato dall’aereoporto di Mende, come già avvenuto nel 2015 quando il successo andò a Cummings. In attesa dei Pirenei, qualcosa potrebbe muoversi in classifica generale, con la maglia gialla Geraint Thomas che dovrà stare attento a non perdere secondi preziosi dai suoi principali rivali come Froome, Dumoulin e Roglic.
