E’ l’epica della fatica e della nostalgia, dei cappellini con la visiera di quel cotonaccio ordinario dai colori sgargianti. E’ muscoli e stanchezza che segna le facce. Pedalare, pedalare, salite e fiatone, senza competizione anche se i pensieri corrono ai campionissimi, a Gimondi, a Coppi, a Moser, a Saronni e al Paolo Conte di “io sto qui che aspetto Bartali scalpidando sui miei sandali…”. Accomodarsi a una curva prego, per vederli passare in gruppo o sgranati lungo le colline toscane. Tirate fuori le vecchie bici, i manubri con le manopole consumate, le magliette attillate, torna L’Eroica. Appuntamento per domenica 7 ottobre a Gaiole in Chianti (Siena). Imperdibile per gli appassionati del ciclismo com’era sulle strade sterrate, una questione di radici. Condizione per partire: le bici devono essere state costruite prima del 1987, ma se vengono dai primi del Novecento o da altre pagine di Storia vanno anche meglio, sennò che Eroica è? Conta pedalare certo, ma conta anche l’estetica del vintage, i reperti trovati nelle cantine o nelle palestre, nei garage o a casa dei nonni o dei bisnonni.
Cinque saranno i percorsi: dal più semplice – che è anche una novità dell’edizione 2018 – è di 32 chilometri (di cui 5 su strade bianche), poi ce ne è uno di 46 chilometri, uno di 78 (con dislivello di 1.500 metri), uno di 130 e il più estremo di 209 (che tocca la Val d’Arbia e Montalcino passando da Castiglio del Bosco e poi Asciano, Castelnuovo Berardenga, Radda, dislivello 3.800, 115 chilometri su strade bianche), ma con tappe consigliate e ristori. “I percorsi rappresentano gli scenari sui quali gli oltre 7.000 eroici realizzano le proprie gesta ogni anno a Gaiole in Chianti, mai fatte di competizione o agonismo ma di “bellezza della fatica e gusto dell’impresa” – ha sottolineato Alberto Gnoli, responsabile dell’organizzazione degli eventi Eroica in Italia – Per questa ragione abbiamo scelto il Touring Club Italiano come partner per realizzare il roadbook 2018 con le indicazioni tecniche sui percorsi, la raccolta dei timbri e una bella e chiara rappresentazione cartografica”.
Nel 1997 anno della prima Eroica erano partiti in novantadue da quell’idea lanciata da Giancarlo Brocci, oggi hanno messo il numero chiuso a quota settemila iscritti. Già sold out e pronti al via. “Una pedalata senza confini di tempo e religione, una partenza ed un arrivo anche di notte” dicono gli organizzatori pensando ai maratoneti della pedalata da 209 chilometri.
A L’Eroica si arriva in gruppo e anche da soli, si arriva col passaporto (un terzo degli iscritti dall’estero) da lontano o anche da molto vicino. Per correre, per sfidarsi o soltanto per il gusto di incontrare i vecchi amici e di unirsi al coro, di attraversare i silenzi della campagna senese. Gli stranieri più numerosi sono i tedeschi che hanno sfondato il muro dei seicento partecipanti, doppiando quasi inglesi e svizzeri. Subito dopo ci sono gli statunitensi che precedono francesi e polacchi. Dai Paesi più lontani si segnalano cento tra australiani e canadesi, quindici dal Brasile, dieci dal Giappone, sette da Argentina e sette dal Messico, questi ultimi accompagnati dal console in Italia. Poi via via tutti gli altri Paesi, ben cinquantotto per gli amanti della statistica.
Chi parte si attaccherà il numero sulla bicicletta, chi non parte, accompagnatori e altri ciclisti, potranno passeggiare per Gaiole tra le bancarelle (che aprono dal che vendono i vecchi souvenir, cimeli della Bianchi o quelli della Molteni, le gabbiette per i pedali, le bici con le leve dei cambi sul tubo obliquo. “A me dell’Eroica – ha detto nel presentare l’edizione 2018 il sindaco di Gaiole Michele Pescini – piacciono due momenti in particolare: l’incontro, il vociare di mille lingue, la confusione del giorno della partenza, la gioia di essere insieme, e la piazza di Gaiole vuota della “mattina dopo” l’Eroica”. Intanto lungo il percorso si prepara l’accoglienza: da Castelnuovo Berardenga ad Asciano, Murlo, Buonconvento, Montalcino, Radda in Chianti, le comunità del Chianti e della Val d’Orcia apparecchiano la festa di domenica allestendo i ristori in piazza e in campagna, cucinando ribollita e altri piatti della tradizione toscana.
In collaborazione con la Rai, Radio Techetè dedica l’intera programmazione settimanale al ciclismo eroico. In onda le radiocronache più belle del ciclismo senza tempo firmate da Alfredo Provenzali, Claudio Ferretti, Sandro Ciotti, Giacomo Santini, Enrico Ameri, Adone Carapezzi, Luigi Coppola, Enzo Foglianese, Giampiero Bellardi. Molte anche le iniziative collaterali, proiezioni di un film dedicato a Luciano Berruti, storico appassionato “eroico” e collezionista savonese recentemente scomparso nell’agosto 2017 e che Gaiole ricorda con un monumento el giardino antistante la Filarmonica, oppure al Castello di Brolio da giovedì 4 ottobre a domenica 7 ottobre la mostra delle bici storiche. La mostra di scambio di bici e accessori d’epoca per le vie di Gaiole da venerdì 5 a domenica 7 dalle 9 alle 19.
Informazioni per i corridori: il ritiro della busta tecnica di iscrizione avverrà nelle Ex Cantine Ricasoli, venerdì 5 ottobre: 9-13 e 15-19, sabato 6 ottobre: 9-19, domenica 7 ottobre: 4:30–9. Per il ritiro del pacco gara, la base Eroica (ex Consorzio Agrario) è per venerdì 5 ottobre: 9-13 e 15-19, sabato 6 ottobre: 9-19, domenica 7 ottobre: 4:30–18. Ulteriori informazioni sul sito www.eroica.it