TARRAGONA – L’Italia chiude i Giochi del Mediterraneo del 2018 con un totale di 156 medaglie: 56 ori, 55 argenti, 45 bronzi. Sono trenta medaglie in meno rispetto all’edizione precedente, ma dovute all’assenza di diverse discipline presenti invece a Mersin. La leadership azzurra in questa manifestazione è comunque netta con la vittoria nel medagliere per la quarta volta di fila.
L’ULTIMO ORO NEL VOLLEY – Gli azzurri, trascinati dal capitano Luca Spirito (scelto come portabandiera per la cerimonia finale) in una Tarraco Arena Plaza quasi piena per l’occasione, riescono non senza qualche sofferenza (terzo set 35-33 Spagna) a battere gli iberici nella finale del volley. Il successo della di Gianluca Graziosi contro la Spagna rappresenta l’unico oro dell’Italia negli sport di squadra. In precedenza, gli azzurri hanno conquistato “solo” l’argento nel calcio e nella pallanuoto femminile oltre che nel basket 3×3 e nel beach volley.
NUOTO E ATLETICA D’ORO – Le assolute protagoniste nel conteggio delle medaglie sono stati il nuoto e l’atletica: 43 da una parte, 23 dall’altra costituiscono il 42% del totale del bottino azzurro, a cui non hanno preso parte solo canoa e pallamano. Nella prima parte del programma, protagonista la piscina dove l’Italia ha conquistato 22 ori, 13 argenti (compreso il Setterosa) e 8 bronzi: protagonisti su tutti Gregorio Paltrinieri e Simona Quadarella con due ori a testa. Nella seconda parte, dalla pista sono arrivati 7 ori, 8 argenti e 8 bronzi culminati con la staffetta 4×100 che ha avuto come protagonista Filippo Tortu fresco dal record italiano sui 100 metri in cui e’ sceso sotto i 10″ per la prima volta nella storia.
DOMINIO NEL CICLISMO SU STRADA – Vanno a braccetto ginnastica e ciclismo: 4 ori, 2 argenti e 1 bronzo a testa. In pedana da sottolineare il doppio oro di Lara Mori, sulla strada il dominio azzurro con il primo posto in tutte le gare. Simili anche i risultati di judo e pesi: 3 ori, 5 argenti e 3 bronzi da una parte con il contributo seppur minimo rispetto alle attese dell’olimpionico Fabio Basile (bronzo), 3 ori, 4 argenti e 2 bronzi dall’altra con la siciliana Jennifer Lombardo anche lei con due ori. Tre ori, un argento e un bronzo arrivano dal canottaggio; due ori, un argento e un bronzo dal pugilato dove non ha brillato qualche atleta atteso alla verifica. Le bocce che portano a casa 1 oro, 3 argenti e 3 bronzi con qualche rammarico ma con la conferma del buon lavoro intrapreso dalla nuova dirigenza. Un oro, tre argenti e un bronzo dalla lotta con Frank Chamizo assoluto protagonista, mentre si è andata bene anche la vela che torna con 1 oro, 1 argento e 2 bronzi oltre a diverse buone sensazioni sulla programmazione.
BRONZO STORICO NEL BADMINTON – La scherma ha fatto il suo come sempre (1 oro, 2 argenti e 1 bronzo) valorizzando qualche giovane, vanno anche a oro lo sci nautico (1 oro, 1 argento), il karate (1 oro, 4 bronzi) ed il tiro con l’arco che grazie a Lucilla Boari riscatta seppur in parte la delusione di Tokyo regalando la prima importante vittoria al neo dt Mauro Berruto. Quattro argenti arrivano dal golf, poi medaglie che attestano la presenza e incoraggiano per il futuro come quelle del tiro a segno (1 argento e 1 bronzo), quindi un bronzo per taekwondo, tennis, equitazione a triathlon. Infine, badminton e tiro a volo: nel primo caso bronzo storico che arriva dal doppio grazie agli altoatesini Kevin Strobl e Lukas Osele, che hanno regalato la prima medaglia assoluta della disciplina in una manifestazione multidisciplinare; nel secondo due bronzi sono poca cosa rispetto alla presenza di atleti come Giovanni Pellielo (portabandiera di bronzo) e Jessica Rossi (eliminata).