Reyer Venezia
Pur lottando con cuore e grinta, con grandissima disponibilità dei giocatori a giostrare anche in posizioni e con compiti non abituali, l’Umana Reyer paga le attuali problematiche di roster, tra assenze e problemi fisici, e non riesce a centrare la finale del torneo di Caorle, battuta 83-94 dai forti russi dell’Avtodor Saratov.
Degli acciaccati, restano ai box Daye e Watt (le cui assenze si sommano a quelle dei nazionali Tonut e Biligha), mentre rientrano Washington e Stone (sia pure con minutaggio limitato), che trovano posto in quintetto insieme a Haynes e Bramos (la panchina veneziana prova comunque, quando possibile, a gestire entrambi nell’arco dei 40’ per non rischiare il sovraccarico) e al giovane Possamai, a cui De Raffaele dà fiducia e minuti in campo (quasi 15’!) dopo la buona prova di Cittadella con Cantù. A partire meglio sono i russi (0-5 in 2’), poi Washington e una tripla di Bramos (canestri intervallati da una gran stoppata di Stone) impattano. Dal 7-8 di Haynes al 4’, l’Avtodor allunga fino al 7-15 ma, dopo la tripla di Mazzola, gli orogranata rimontano con otto di fila del capitano (18-19 al 7’30), impattano a quota 20 con i liberi di Kyzlink e sorpassano con una tripla di un ispirato Giuri (23-20 al 9’), andando in vantaggio al primo intervallo, sul 23-22.
L’Umana Reyer fatica in attacco in avvio di secondo quarto, con time out De Raffaele al 12’ sul 23-24. Washington sblocca gli orogranata da 3, ma Moore risponde con un gioco da tre punti (26-27 al 13’30”). I liberi di Golden (4/4) trascinano l’Avtodor sul 26-31, con Mazzola che risponde da 3 (29-31 a metà quarto) ma poi spende il quarto fallo e la panchina orogranata è costretta al nuovo time out sul 29-35. Al rientro in campo, anche per l’antisportivo subito da Giuri, l’Umana Reyer si riavvicina fino a un solo possesso (32-35 al 16’30”), poi però paga l’imprecisione dalla lunetta e, nonostante la tripla di Bramos, Saratov torna sul 35-43 al 18’. Nel finale di tempo, per gli orogranata arrivano solo due liberi di Giuri, così Buford, con la tripla sulla sirena, manda i russi all’intervallo col massimo vantaggio: 37-50.
Al rientro in campo, capitan Haynes prova a ribattere ai canestri russi, con Saratov a +16 (39-55) dopo meno di 2’ e poi a +17 (47-64) al 24’, con pronto time out orogranata. Subito dopo metà periodo è l’Avtodor a chiamare interruzione del gioco dopo il 2/2 dalla lunetta di Mazzola (49-64). Un gioco da tre punti di Giuri e una penetrazione di Bramos riavvicinano l’Umana Reyer a -10 (54-64 al 26’30”) e poi è di nuovo time out Saratov sul 56-66 al 28’. Mazzola esce per falli e, nel finale di quarto, a protagonista si erge Giuri, che prima trova il canestro del 58-67, poi quello che chiude al 30’ sul 60-71.
Buford sale a 16 personali in apertura di ultimo periodo, ma De Nicolao fa 3/3 dalla lunetta (63-73 al 31’). Il divario però rimane sempre nell’ordine della decina di punti, con le squadre che si ribattono colpo su colpo. Moore prova a riallungare con due canestri di fila (69-83 a metà periodo), ma l’orgoglio orogranata si traduce nella tripla di Bramos, il canestro di Cerella e il libero di Haynes, per il -8 (75-83) al 36’30”. L’Avtodor si affida a Mc Lean e Moore per riportarsi velocemente sul +12 (75-87), ma Giuri non ci sta e mette la tripla del 78-87 al 37’30”. Anche Washington, però, commette la quinta infrazione, con 2+1 di Buford e non basta la penetrazione di orgoglio di Bramos per entrare nell’ultimo minuto sull’80-92, che diventa 83-94 alla sirena dopo la tripla di De Nicolao e l’appoggio finale di Buford.
Parziali: 23-22; 37-50; 60-71
Umana Reyer: Haynes 16, Stone, Bramos 18, De Nicolao 6, Jerkovic, Washington 13, Giuri 16, Mazzola 10, Kyzlink 2, Cerella 2, Favaretto, Possamai. All. De Raffaele.
Avtodor: Golden 18, Zaryazkho 2, Carmichael 2, Petenev ne, Buford 19, Makarov ne, Mc Lean 14, Mikailovskii 9, Kvitkovskikh 2, Zabelin 1, Kravish 8, Moore 19. All. Mokin.