In mezzo ad un eccesso di venti mediatici sportivi, la prima semifinale della Supercoppa italiana prende il via al nuovo PalaLeonessa di Brescia. Una formazione nuova di zecca come l’Auxilium, senza voler ritornare a tutto il prestagionale complesso contro una formazione che nella continuità tecnica di Buscaglia, ma anche di Forray, Flaccadori ed Hogue esordisce con una importante variazione di approccio e con tanti nomi nuovi.
Brown gioca una pallacanestro davvero essenziale, con tanto campo aperto e tanti uno contro uno. La pallacanestro semplice di chi si ritrova al campino, e l’Aquila per buona sorte gli va dietro. Dopo 5′ quasi inguardabili (5-4 Torino), le due squadre rompono il ghiaccio grazie soprattutto a Poeta e Cotton che cominciano a produrre fatturato. L’Auxilium trae vantaggio da qualche canestro fortunoso e dall’atletismo con cui ricava una buona quantità di liberi (11/16 all’intervallo) e praticamente senza tirare da tre punti tanto che Cotton ci riuscirà solo in chiusura di secondo quarto con una cinquantina di secondi sul cronometro. Con Pascolo in panchina solo a fare numero, Buscaglia cerca di girare tutti i suoi, ma il suo basket più strutturato non è ancora molto efficace e sono i “senatori” Forray e Flaccadori, alla fine a rendere di più. 19-11 il primo quarto, con Torino che nei secondi 10′ si porta sul filo del +10 costante, con un McAdoo perno della difesa piemontese e Carlos Delfino inutilizzato. 40-30 all’intervallo.
Buscaglia riotrna in campo spiegando ai suoi di stringere in difesa. L’area si fa intasata e aumentano le difficoltà della Fiat: Mezzanotte trova la tripla del -4 50-46 al 27′ che riporta l’Aquila a contatto. Bene perché l’intensità si alza, ci sono diversi canestri con cui Trento va ai secondi finali mantenendo il piccolo svantaggio con la penetrazione di Forray 52-48 prima e rosica un altro punto nell’ultimo suo possesso con Hogue. Restano una manciata di secondi, Poeta ha l’ultimo tiro ma la tripla sorvola il ferro inutilmente. Al 30′ c’è partita piena sul 55-52.