L’head coach dell’Etrusca descrive la stagione alle porte. Mercoledì 22 agosto a Ponte a Egola il raduno della squadra.
Coach Barsotti, come giudichi la squadra che si presenterà al raduno del 22 agosto?
Nel corso di questa estate con la società ci siamo trovati a dover affrontare importanti cambiamenti rispetto al roster dello scorso anno. Per rinnovare il gruppo ci siamo concentrati su tre aspetti fondamentali: qualità umane, fame di emergere e disponibilità al lavoro. Partendo da questi principi abbiamo ricercato i profili più adatti alle nostre possibilità economiche e all’opportunità di poter concordare con alcuni di loro un lavoro pluriennale. Sono soddisfatto del gruppo che abbiamo costruito e sinceramente non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Adesso starà a noi dello staff unirli in una squadra il prima possibile e far sì che le loro aspettative individuali diventino il motore della nostra crescita.
Quest’anno non avremo più nel roster due bandiere della squadra delle ultime stagioni, due “fidi scudieri” come Bertolini e Zita. Una nuova sfida per la società e per tutto l’ambi9nete Etrusca. Come la giudichi?
L’affetto e il rispetto che nutro per Andrea e Roby mi terrà legato a loro per sempre e li seguirò con grande passione nelle nuove avventure che stanno per intraprendere. Il loro esempio e la loro abnegazione, che ci hanno dato in questi anni, sarà il costante metro di paragone per valutare quello che stiamo facendo. La loro assenza ci dovrà dare ancor più senso di responsabilità, perché verranno a mancare due vere e proprie colonne del percorso di questi anni. Anche per questo il 22 agosto, data del raduno, si apre una pagina nuova per la società, tutta da scrivere e avere la possibilità di esserne uno dei protagonisti mi dà uno stimolo enorme.
Siamo al quarto campionato di serie B nella storia dell’Etrusca. Quali sono le tue aspettative per questa stagione?
Al quarto anno dobbiamo essere bravi a trarre esperienza delle stagioni trascorse. Per questo l’aspettativa che ho e che vorrei trasmettere a tutti, giocatori e staff, è quella di non avere rimorsi in nessun momento della stagione, e non averli significa lavorare sempre al massimo delle nostre possibilità. Vorrei una squadra che fosse apprezzata dal proprio pubblico per un approccio alle gare generoso ed aggressivo, in modo da creare empatia con i tifosi, accendere il loro entusiasmo e far sì che siano orgogliosi di noi, sia nelle vittorie, che nelle sconfitte.
Siamo ancora nel girone con Toscana, Piemonte e qualche squadra lombarda. Come giudichi il campionato e le squadre al via?
Mi aspetto un girone più equilibrato rispetto allo scorso anno dove ci sono state due squadre che hanno totalizzato 50 punti e una zero, situazione che ha “allungato” la classifica. Sicuramente ci sarà una situazione più simile a quella di 2 anni fa, dove con 20 punti ci fu la retrocessione diretta e con 30 i play off. Parlando delle singole squadre ci sono compagini che hanno sicuramente allestito un roster con possibilità importanti e si presentano al via con i favori del pronostico: Omegna, Firenze, Piombino e Pavia credo saranno le indiscusse protagoniste del girone A.