“È stato con lo sport che, per la prima volta nella mia vita, ho frequentato qualcuno che fosse bianco. Ho avuto l’opportunità di conoscerli e loro hanno avuto l’opportunità di conoscermi. E siamo diventati ottimi amici. Mi sono detto, ‘Oh, tutto grazie allo sport.’ Lo sport non è mai stato qualcosa che divide le persone. È sempre stato qualcosa che unisce le persone.” Fra le tante domande cui LeBron James ha dovuto rispondere all’inaugurazione del suo progetto scolastico “I promise”, il tema del razzismo è stato presente come non mai, con la sua dura presa di posizione contro il presidente Donald Trump: “Quello che ho notato negli ultimi mesi è che usa lo sport per dividerci in qualche modo”, riferendosi al movimento di protesta nato dalla NFL con Colin Kaepernick.
“La vita per gli afroamericani è sempre stata complicata. Ma con questo presidente molte persone non si vergognano più nel mostrare apertamente le loro posizioni razziali. Lo dicono apertamente. Non importa quanto tu sia importante grazie al tuo successo o a quello che fai nella vita, essere afroamericani in America è difficile, e ci sarà sempre qualcuno che te lo ricorderà. Quando pensi ai più grandi leader del nostro tempo, Mohammed Ali e Martin Luther King, dopo tutte le difficoltà che hanno attraversato, ricordi che non hanno mai mollato. L’hanno usate come una forma di motivazione per essere più potenti, ed è per questo che siamo qui oggi.”
LeBron presidente degli Stati Uniti? Un giornalista gli chiede cosa direbbe a Trump se il presidente fosse di fronte a lui, James è categorico: “Non starò mai seduto di fronte a lui”. A meno che i due uomini si incontrino faccia a faccia un giorno … durante un dibattito presidenziale. LeBron, presidente? “Non penso, non lo so”, spiega il neo-Laker con un grande sorriso. Ma il giornalista insiste sulla possibilità che il Partito Democratico non riesca a trovare un candidato, e che la sua “discesa in campo” come si dice in Italia sia l’unico modo per sconfiggere Trump … “Bene, in questo caso, potrei andare. Ma spero che trovino qualcuno! “
Nel frattempo, James intende approfittare del suo status negli sport americani e, più ampiamente, nella società americana per esprimersi di nuovo: “La mia voce deve andare oltre lo sport. “