Di fronte alla possibilità di chiudere e a una frenetica attività per cercare nuovi investitori che non sembrano apparire all’orizzonte, gli storici soci della Vuelle Pesaro hanno di fatto rilanciato la loro presenza in società, forse dimenticando per una estate complessa le tante contestazioni abbastanza ingenerose subìte durante l’ultima stagione.
L’impegno della dirigenza si è tradotto in una serie di scelte che, sulla carta, stanno consegnando al tecnico Massimo Galli un roster migliore del precedente. Tra gli stranieri, sotto la voce rookies, cioè giocatori al primo anno di professionismo senza esperienza del basket europeo, si legge zero. Tra gli italiani le conferme per Diego Monaldi e Andrea Ancelotti danno un minimo di continuità nello spogliatoio e tutti avranno l’opportunità di ritagliarsi minuti. Molto conterà il trovare la famosa “chimica di gruppo”
Non si dovrà dimenticare però che l’obiettivo possibile è una complessa salvezza e il pareggio del conto economico. La concorrenza si è rinforzata, qualche avversaria ha pure un roster più lungo, per il primo aspetto. Per il secondo si dovrà vedere se i messaggi del sindaco, che aveva offerto anche la vetrina dell’Adriatic Arena, porteranno in città progetti concreti che possano davvero attirare investitori. La sensazione che si cerchi soltanto qualcuno a cui consegnare il cerino acceso per lasciarlo in balìa degli eventi e della stampa è palpabile.
