Stagione iniziata e proseguita per oltre due mesi e mezzo navigando veramente a vista, quella della Fiat Torino, tra sponsor da confermare, giocatori che non sono arrivati, allenatore che ha tardato. In questo bailamme la calma serafica del gruppo degli allenatori della passata stagione, rimasti a coronare Larry Brown in panchina, e Peppe Poeta in campo e nello spogliatoio a tenere insieme il gruppo – grazie anche al contributo di Cusin e Delfino. E all’approssimarsi della Supercoppa italiana e dell’Aquila Trento, ne parla in una intervista sul Corriere del Trentino a cura di Stefano Frigo. Due passaggi.
Qui Torino. Siamo indietro, inutile nascondersi. Il nostro nuovo coach Larry Brown è arrivato qualche giorno più tardi rispetto all’inizio della nostra preparazione, le facce nuove che compongono il roster sono molte, qualche problemino fisico lo abbiamo registrato e a questo sommiamo difficoltà logistiche legate alle strutture dove poter lavorare. Personalmente posso dire di star bene ma ovviamente conta poco rispetto al concetto di squadra che dev’essere sempre prioritario.
Qui Trento. Affrontare Trento è sempre molto difficile per tutti. È vero che anche loro registrano defezioni importanti e diversi giocatori non sono al cento per cento però possono contare su uno zoccolo duro di atleti che si conoscono a memoria e soprattutto conoscono a memoria i dettami tecnici di Maurizio Buscaglia. Quando la forma fisica non è al top sapere che tipo di movimenti farà il tuo compagno e poter puntare su un gioco di squadra già rodato e collaudato può risultare determinante.