Si respira entusiasmo e tanta voglia di fare nella sala stampa del PalaCarrara, dove questa mattina si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Alessandro Ramagli come nuovo coach del Pistoia Basket. Il tecnico livornese, reduce da due stagioni sulla panchina della Virtus Bologna, nelle quali ha riportato in Serie A le “Vu nere” mancando di un soffio i playoff al termine della stagione di ritorno nella massima serie, si è concesso ai microfoni e alle telecamere della stampa affiancato dal neo presidente Massimo Capecchi e dal responsabile dell’area tecnico-sportiva Giulio Iozzelli. A fare gli onori di casa è stato proprio il presidente, che ha introdotto la conferenza di presentazione con un breve saluto al nuovo allenatore biancorosso: “Abbiamo mantenuto le promesse riguardanti le novità annunciate nella presentazione del CdA, e siamo contenti di annunciare la scelta di Alessandro Ramagli, un coach di esperienza che si lega a Pistoia con un accordo biennale. Gli faccio un grande in bocca al lupo per l’inizio di questa avventura”.
Dopo i saluti di rito, è toccato a coach Ramagli prendere il centro della scena, con le prime dichiarazioni da coach biancorosso. Parole sicure e piene di entusiasmo le sue, dalle quali traspare tutta la carica per la sua nuova avventura professionale:
“Un nuovo inizio non è mai banale e porta sempre in dote delle emozioni particolari, a maggior ragione considerando che potrò tornare ad allenare in Toscana a distanza di anni. Dentro di me c’è la sensazione che Pistoia possa diventare presto un luogo da poter chiamare casa: noi toscani siamo fatti della stessa pasta, la passionalità e il senso della sfida ci accomunano e aumentano anche il senso di responsabilità da parte mia. Come detto da Giulio, abbiamo impiegato pochissimo tempo a definire i termini del nostro accordo, e sono pronto a mettermi all’opera con l’unica ricetta che conosco: rimboccarmi le maniche e lavorare duramente, un concetto che dovrà passare a tutti coloro che ruotano intorno alla squadra. I giocatori che vanno in campo esprimono le qualità del contesto nel quale lavorano: quando un ambiente è positivo e entusiasta, è difficile che la squadra non consegua i risultati sperati. Raccogliere il testimone di due coach come Moretti e Esposito, ai quali va buona parte del merito dei risultati straordinari conseguiti da Pistoia negli ultimi anni, è un grande stimolo: confrontarsi con le aspettative della piazza è la parte bella di questo mestiere, e sapersi calare in contesti diversi è la chiave per poter cominciare col piede giusto una nuova esperienza professionale”.
Si è parlato anche della composizione dello staff, un elemento che sarà approfondito a cominciare dalla prima riunione operativa di oggi: “Il primo passo sarà quello di confrontarci con tutti i membri dell’area tecnica, persone che hanno mostrato il loro valore nel corso degli anni e con i quali si può parlare di pallacanestro a buon livello. Punteremo in primis sulle qualità professionali e sulla condivisione degli obiettivi da parte di chi dovrà comporre lo staff, anche se ovviamente l’appartenenza alla città è un fattore da non trascurare”.
“Spero di indire nei prossimi giorni una conferenza stampa per fare il punto della situazione su questo aspetto, per mettere al loro posto tutti i tasselli del caso” – ha aggiungto Iozzelli. Inevitabile un riferimento al mercato, che dovrà prendere quota nei prossimi giorni: “Cominceremo a lavorare partendo dai giocatori italiani” – spiega Iozzelli – “andando alla ricerca di giocatori che abbiano voglia di mettersi in mostra e di scommettere sulla loro crescita professionale con la maglia di Pistoia”.
“Il mercato dei giocatori italiani sarà particolarmente competitivo” – gli fa eco coach Ramagli. “L’aumento delle promozioni e delle retrocessioni in LegaDue fa si che i giocatori nazionali validi abbiano ancora più mercato. Per quanto ci riguarda, per costruire una squadra dobbiamo partire necessariamente da una idea cestistica di base. In questo senso, avere soltanto un giocatore sotto contratto”, (Severini, che incassa il gradimento del coach: “mi garba, è un ragazzo giovane sul quale dovremo fare le giuste valutazioni per farlo crescere”, ndr.), “facilita il nostro lavoro, perché possiamo partire da zero e costruire una base di giocatori funzionali al nostro progetto di gioco. Gli interpreti che sceglieremo non dovranno soltanto essere validi tecnicamente, ma dovranno sposare un progetto che prevede la loro crescita individuale in un contesto di squadra. Ancora non abbiamo un main sponsor, ma non possiamo permetterci di non essere operativi: già da oggi ci metteremo al lavoro con raziocinio e creatività, perché i soldi sono importanti ma credo che produrre idee sia la chiave per poter costruire qualcosa di importante. Se riusciremo a scegliere giocatori col ‘vestito giusto’, trovando per ciascuno il binario ideale per esprimere le loro qualità, riusciremo a comporre una grande squadra a prescindere dai nomi che arriveranno”.
In chiusura, coach Ramagli dedica una battuta anche agli organi di stampa presenti alla conferenza: “Il passato rappresenta una grande fonte di ispirazione, ma non sempre è facile ripercorrerne i fasti. Alla stampa chiedo di scrivere con libertà e buon senso, riportando le notizie con senso della realtà. Con questo atteggiamento anche chi racconta quotidianamente le vicende della squadra potrà dare un contributo importante alla riuscita della stagione sportiva”.