Questa mattina coach Vincenzo Esposito ha presentato l’imminente sfida del Qualification Round di Fiba Europe Cup: domani, alle 20:30, al PalaSerradimigni sarà sollevata la palla a due del match di andata di qualificazione.
“Abbiamo chiuso un precampionato che ha mostrato l’atteggiamento e l’impegno profuso dai miei ragazzi. Credo che, nel passare alle gare ufficiali, se teniamo questo stesso atteggiamento sarà tutto più semplice. Da domani si inizia, sono partite che conteranno in termini di punti di campionato e passaggio di turno per coppa e spero che l’atteggiamento sia quello dimostrato in campo. L’inizio del percorso in una coppa europea rappresenta un passaggio importante per me e per alcuni giocatori, è una grande opportunità calcare i parquet continentali. Mi interessa disputare ogni partita con una mentalità vincente e l’impegno che ci ha contraddistinto dall’inizio del precampionato a oggi”.
Domani l’appuntamento è con il Benfica Lisboa…
“Affrontiamo una squadra che ha cambiato notevolmente roster nonostante abbia tenuto un sistema di gioco ben preciso; ormai il mondo cestistico si è evoluto e tutte le squadre vanno rispettate al massimo -anche quelle dei campionati meno conosciuti- perché in ogni lega ci sono tanti giocatori che sono passati dai campionati di prima fascia e ogni avversario è pericoloso. Il Benfica è una squadra di buon livello, che ha giocatori portoghesi molto interessanti uniti a pedine di esperienza -come Xavi Rey, lungo che in Spagna ha giocato ad alto livello- e talenti promettenti come Quentin Snider rookie che arriva da un’università di tutto rispetto e ha suscitato interesse in Nba. Non dobbiamo dimenticare che il Benfica è una società che ha fatto la storia del campionato portoghese, con regole e tradizioni da rispettare. Noi andiamo avanti per la nostra strada”.
La partita di domani rappresenta il primo tempo di una sfida di 80’. Qual è il suo approccio?
“Da questo punto ho ancora una visione da giocatore e credo che si debba affrontare una sfida per volta, senza guardare allo scarto. Bisogna andare in campo per vincere la partita e poi tra una settimana, al ritorno, valuteremo l’approccio. L’obiettivo è quello di passare il turno, scendiamo in campo per vincere”.
Che squadra è la sua Dinamo?
“Nel sangue di questa squadra c’è la voglia di combattere contro tutto e tutti anche quando si va sotto, e questa è una peculiarità che non dobbiamo perdere. Siamo una squadra che ha un discreto talento e abbiamo un ampio margine di crescita tecnica, con pedine che -come sottolineato già in corso di creazione del roster- possono giocare in diverse posizioni. Dovremo lavorare tanto e duro per crescere ma questo gruppo ha già mentalità e carattere”.
Situazione infermeria?
“La fortuna di avere un roster di 13 giocatori veri ci permette, nel corso di una stagione in cui gli acciacchi sono fisiologici, di poter contare su tutte le pedine a disposizione. Dopo il Città di Sassari Spissu, Cooley e Bamforth hanno lamentato qualche acciacco, valuteremo tra oggi e domani ma sappiamo di poter contare sugli altri per poter sopperire a eventuali assenze”.