L’aria di Pesaro esalta Andrea Pecile. Che nella cittadina marchigiana ha giocato per quattro stagioni e nella quale, in un weekend all’insegna di sport e divertimento, ha guidato la sua Trieste alla vittoria nella prima edizione dell’Elev8 Basket City Kings. Manifestazione ideata, voluta e realizzata da Daniel Hackett che ha visto otto realtà della pallacanestro italiana (oltre a Trieste e Pesaro Milano, Torino, Bologna, Treviso, Siena e Bari) sfidarsi in una location particolare, un’Arena da 700 posti sul mare. Otto città, otto capitani, squadre composte da otto giocatori. Per Trieste, al fianco del capitano Pecile, sono scesi in campo Cavaliero, Coronica, Pipitone, Mastrangelo, Donda e i fratelli Enrico e Gianmarco Gobbato. Quarto di finale vinto in scioltezza contro Treviso (51-33), semifinale vinta 57-55 contro Torino con il canestro decisivo del Pec a poco più di un secondo dalla fine, successo in finale contro Milano, 79-57, con Andrea autore di 40 punti e premiato (con tanto di standing ovation) Mvp della kermesse. «Tre giorni tra mare, basket, musica e divertimento – racconta Pecile – in una location bellissima nobilitata da un pubblico numeroso e caloroso. È stato bravo Hackett a realizzarla. Con Daniel i primi contatti sono avvenuti già a gennaio, gli ho dato immediata disponibilità a lavorare assieme. È stata un’ottima prima edizione. Certe cose sono riuscite alla perfezione, altre un po’ meno ma il tempo per migliorare non manca».
LOCATION Trieste vincitrice della prima edizione e dunque possibile città ospitante il prossimo anno? Una manifestazione del genere in piazza Unità darebbe al tutto un valore ancor più speciale. «L’Elev8 non è stato pensato come una manifestazione itinerante – sottolinea Pecile – è nato grazie a una intuizione di Hackett ed è giusto che rimanga a Pesaro anche nelle prossime edizioni».
MVP Ciliegina sulla torta di un weekend lungo e divertente il successo che ha portato Pecile a essere premiato come miglior giocatore della finale. «Diciamo che dopo un anno di riposo – scherza – ero il più fresco di tutti e ne ho approfittato. Ci tenevo a far bene e ho dato il massimo. Poi nella finale mi è entrato davvero tutto».
SPIRITO Si è giocato per vincere, ma sempre nello spirito di una iniziativa che ha coinvolto tutti i partecipanti. Trieste ha partecipato centrando il bersaglio al primo obiettivo. «Non tutti hanno potuto partecipare. Tonut e Bossi avevano impegni personali, Ruzzier ha dovuto dare forfait complice la convocazione nella nazionale sperimentale, Ferraro non ha avuto l’ok dalla società. Ci siamo rinforzati con chi, come Pipitone, era da queste parti e si è unito a noi. Un piacere ritrovarlo».
ALMA Un’ultima battuta del Pec sull’Alma che, proprio nei giorni in cui il torneo di Pesaro si è consumato, ha concluso il suo mercato definendo la rosa per la prossima stagione. «Mi sembra una squadra costruita con intelligenza, composta da giocatori che conoscono il basket italiano. Chi, come Peric e Wright, a un livello più alto chi invece reduce da esperienze in A2 ma con la voglia di fare un salto di qualità e rimettersi in gioco».