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Basket: addio a Tex Winter, l'inventore del 'triangolo offensivo'. Jordan e Bryant: ''Un grande maestro''

KANSAS – Il mondo del basket e dell’Nba piange la morte di Fred Winter, per tutti ‘Tex’. Nato in Texas nel 1922 Winter, storico assistente di coach Phil Jackson, è ricordato soprattutto per aver inventato il celebre gioco d’attacco “triangolo offensivo”, che dagli anni ottanta ha fatto la fortuna dei Chicago Bulls e dei Los Angeles Lakers.

IDEE RIVOLUZIONARIE – Tex iniziò la carriera di allenatore con gli Houston Rockets nel 1971 ma con risultati modesti. La svolta avvenne nel 1985 quando diventò assistente di Jackson a Chicago. Oltre al mito del “triangolo”, Winter è stato un vero e proprio punto di riferimento per una generazione di campioni tra gli anni ’80 e ’90. Con i Bulls arrivarono 6 titoli Nba (dal ’91 al ’93 e dal ’96 al ’98) e successivamente altri tre anelli consecutivi (dal 2000 al 2002) con i Lakers, sempre al fianco di Phil Jackson. Tex è morto nella sua casa di Manhattan, in Kansas. La notizia della morte è stata data dalla Kansas State University dove Winter ha iniziato ad allenare.

JORDAN: “UN MAESTRO” – Tanti i messaggi di cordoglio per ricordare un grande personaggio dello sport americano. Su tutti Michael Jordan: “Era un pioniere, ho imparato tanto da lui. Un lavoratore instancabile, concentrato sui dettagli e sulla preparazione, il suo metodo triangolo è stata una componente fondamentale per i nostri titoli vinti. E’ stato un grande maestro: sono fortunato ad aver giocato per lui”.

My mentor. I sat with Tex & watched every minute of every game during our 1st season together. He taught me how to study every detail. He was a bball genius in every sense of the word. I’ll miss him deeply. Thank you Tex. I wouldn’t be where I am today without you. Rest In Peace. pic.twitter.com/qgjPgP7K95— Kobe Bryant (@kobebryant) 11 ottobre 2018
KOBE: “MI HA INSEGNATO TUTTO” – Se l’uomo copertina dei successi dei Bulls era Jordan, il grande protagonista a Los Angeles è stato invece Kobe Bryant, che lo ha ricordato così: “Mi ha insegnato come studiare ogni singolo dettaglio, è stato il mio mentore. Era un genio del basket, mi mancherà tantissimo. Grazie Tex: senza di te non sarei arrivato dove sono oggi”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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