– Qual è stato il suo primo approccio con la nuova squadra?
«Ho trovato un bel gruppo, che ha voglia di lavorare e crescere insieme. Il clima è coinvolgente, i tifosi non fanno mai mancare il loro apporto e ci fanno sentire sempre il loro calore. Credo che rappresenti un valore aggiunto molto importante»
– Un suo giudizio sul precampionato fin qui. Su quali aspetti vi siete concentrati maggiormente?
«Quello della Fortitudo è un gruppo nuovo. Il precampionato è servito soprattutto per conoscerci meglio, senza perdere di vista l’obiettivo principale. Quello di lavorare per costruire una forte identità di squadra. I risultati, nella preseason, passano in secondo piano. Tuttavia, alcune prestazioni ci hanno confermato che siamo sulla strada giusta. Adesso sarà importante non accontentarsi, ma lavorare duramente per migliorare ancora. E, in tal senso, la Supercoppa sarà un test molto importante».
– Quali obiettivi vi ponete dalla Supercoppa LNP?
«Per prima cosa, speriamo di recuperare tutti. Nella finale dell’ultimo torneo, con Ravenna a Castel San Pietro, erano assenti Mancinelli, Benevelli e Cinciarini. Affrontiamo una tra le squadre più forti del campionato. E parlo di entrambi i gironi. È una gara che servirà anche per capire a che punto siamo a livello di percorso di crescita. In più, giochiamo davanti al nostro pubblico: un motivo in più per fare bene. Ci teniamo a fare bella figura».
– Cosa teme maggiormente della vostra avversaria in semifinale? Quali sono i loro punti di forza come fare per limitarli?
«Tortona è una squadra molto profonda. Ha giocatori esperti che hanno già vinto campionati. Sarà un test importante in cui conterà molto l’approccio alla gara. Partire bene potrebbe essere decisivo. Noi dovremo essere concentrati e giocare di squadra per tutti i quaranta minuti. Il modo migliore per superare gli eventuali momenti di difficoltà, che dovessero presentarsi, è questo: restare uniti e giocare di squadra».
