Tra gli effetti positivi della serie A2 che il Gruppo Stanchi Athena si troverà ad affrontare dal prossimo 29 settembre, c’è senz’altro il ritorno in campo di Gaia Raveggi, classe 1991, 172 centimetri. Perché nella stagione passata Gaia aveva lasciato la pallacanestro per motivi personali.
“Avevo bisogno di staccare la spina, era una necessità dettata da motivazioni personali molto importanti. Non ho smesso di fare sport tanto che ho iniziato a giocare a Paddle. Non riuscivo nemmeno ad entrare in palestra, ho visto forse due o tre partite della passata stagione. Poi però mi sono accorta che stare lontana dalle mie compagne di sempre, dall’ambiente nel quale sono cresciuta sportivamente parlando e stare lontana dalla pallacanestro era un po’ troppo e piano piano ho ricominciato ad allenarmi. Quando poi coach Goccia mi ha chiamato per chiedermi se avevo voglia di rientrare nel gruppo per la A2 ero già convinta della risposta:sì”.
Tra le caratteristiche di Gaia Raveggi c’è quella di essere una grande rimbalzista. Come spiega questa dote?
“Io la chiamo istinto di sopravvivenza…Ho voglia di giocare, di partecipare al gioco ma me la sono sempre dovuta vedere con gente molto più alta di me così se volevo toccare il pallone ed essere presente nel gioco dovevo per forza sviluppare una propensione naturale verso una fase del gioco. Sono contenta che sia questa dei rimbalzi perché mi diverte andare a caccia del pallone sotto canestro”.
La parola ed il concetto di gruppo sono molto presenti quando si parla della vostra squadra. Qual è la sua visione da questo punto di vista?
“La voglia e la determinazione sono concetti comuni a molte squadre. Non siamo particolari credo. Siamo cresciute davvero insieme e ci hanno cresciute in un certo modo all’Athena : lavoriamo ognuna per le nostre compagne. C’è sempre un atteggiamento positivo, mai astio, chi viene a giocare con noi deve sapere che i problemi si affrontano tutte insieme. Perché i problemi ci sono non siamo un’isola felice ma succede che se c’è un problema il martedì lo si affronta il prima possibile ed è difficile che il giorno dopo o due giorni dopo quel problema sia ancora presente. Ecco cosa intendo per atteggiamento positivo”.
Siete una squadra che corre molto dunque a che punto è la preparazione di gaia Raveggi e che vi siete dette alla notizia del ripescaggio?
“Sì sì correre ci piace molto, la nostra squadra si esalta nel gioco in velocità. Io sto bene, sto lavorando e voglio arrivare al giorno del raduno nelle condizioni giuste per iniziare il lavoro con le mie compagne. Cosa ci siamo dette? Nulla, a proposito di quell’atteggiamento positivo, il giorno dopo eravamo tutte in palestra ad allenarci!”.
L’allenatore del Gruppo Stanchi Athena, Francesco Goccia, esprime così la soddisfazione personale e della società per questo importante ritorno:” Sono molto felice di riabbracciare Gaia nella squadra perché è una giocatrice che conosco benissimo. Ho avuto il piacere di allenarla per tanti anni e so bene quello che può dare al gruppo. Conosco i suoi pregi ed i suoi difetti…in campo dà sempre il massimo, non solo in partita ma anche in allenamento ed il suo agonismo riesce a trasmetterlo anche alle compagne. In un campionato impegnativo come la A2 avere una giocatrice che può ricoprire diversi ruoli è sempre un vantaggio. In questa stagione le riaffideremo la “sua”canottiera numero 4 che l’anno scorso abbiamo gelosamente custodito”.