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    Grottazzolina ingaggia il canadese Danny Demyanenko: “Sapremo stupire”

    Dopo la meritata conferma di Andrea Mattei, il primo volto nuovo della Yuasa Battery Grottazzolina nel reparto dei centrali è Danny Demyanenko.

    Canadese di Toronto, classe 1994, è un centrale che ha già alle spalle ben sette stagioni nella massima serie francese, della quale è ormai un vero e proprio punto di riferimento nel ruolo. Non è giocatore cui piace cambiare spesso casacca Demyanenko, visto che le sette annate in Francia le ha vissute indossando due sole maglie: quella prestigiosa dello Spacer’s Toulouse, nel triennio dal 2017 al 2020, e quella non meno nota del Montpellier, dove ha passato gli ultimi quattro campionati.

    In precedenza, in patria, ha svolto tutto il suo percorso formativo di atleta all’interno della Mc Master University di Hamilton, i “Marauders”, dove peraltro, per quattro anni (dal 2012 al 2016), ha condiviso lo spogliatoio con Stephen Maar, ormai una stella della Superlega italiana, nell’ultima stagione a Monza ed in questa sessione di mercato passato all’ambiziosa Piacenza.

    Quello di Demyanenko è un percorso di crescita vertiginosa, che nell’ultimo biennio lo vede stabilmente tra i centrali top del massimo campionato francese, la Marmara SpikeLigue. Nella stagione da poco conclusa il canadese ha messo a referto 92 set in 25 match di regular season, con 70 muri, 20 battute vincenti ed una percentuale di oltre il 60% nel novero degli attacchi punto, numeri che lo rendono uno degli atleti più completi nel suo ruolo e che, inevitabilmente, ha attirato su di lui le attenzioni della Yuasa Battery.

    Interessante anche il suo palmares, che lo ha visto eletto miglior centrale ai NORCECA Championships del 2023 insieme ad autentici mostri sacri del volley, come gli statunitensi Micah Christenson (palleggiatore ex Lube), Miguel Angel Lopez (stella cubana), oltre al già citato Maar. Ma la bacheca di Demyanenko è arricchita anche da uno scudetto francese nella stagione 2021/22, una French Supercoupe nel 2022/23, un argento ed un bronzo in French Cup, rispettivamente nella stagione appena conclusasi e nel 2019/20, oltre ad un bronzo in CEV Cup nel 2020/21. Ricchissimo anche il suo medagliere all’interno del percorso universitario, con cinque ori nelle Ontario University Athletichs in altrettante edizioni dal 2012 al 2017, circostanza che di fatto lo ha fatto emergere nel professionismo schiudendogli le porte del massimo campionato transalpino.

    Non meno ricco è anche il percorso in nazionale canadese, che lo vede attualmente impegnato in Volley Nations League (torneo preolimpico tra le migliori nazionali del mondo) insieme a molti colleghi che conoscono bene la Superlega italiana: dagli attuali protagonisti Loeppky, Maar e Szwarc, agli altri che in passato hanno calcato i campi italiani come Hoag, Van Berkel e Barnes, sono tanti i compagni di nazionale che hanno avuto modo di consigliare a Demyanenko l’approdo nella massima serie italiana, per misurarsi in uno dei campionati indiscutibilmente più prestigiosi del pianeta. Con la sua nazionale il centrale ha disputato anche le qualificazioni olimpiche FIVB 2023, centrando l’obiettivo e dunque i tifosi della Yuasa Battery potranno vederlo all’opera nella più prestigiosa delle vetrine sportive mondiali, le Olimpiadi di Parigi 2024, al via il prossimo 26 luglio.

    Al termine, via alla sua prima avventura italiana, per la quale ha scelto la maglia di Grottazzolina dopo un serrato corteggiamento da parte del club fermano: “Sono davvero entusiasta di vivere la mia prima esperienza in Italia, uno dei campionati indiscutibilmente più prestigiosi del mondo. Dopo le ultime stagioni vissute da protagonista in Francia sentivo l’esigenza di misurarmi in un campionato dal livello ancora più alto, e sono davvero onorato delle attenzioni che Grottazzolina ha riversato su di me sin dal primo istante in cui ha centrato la promozione in Superlega. Molti compagni di nazionale mi hanno parlato e tuttora mi parlano con entusiasmo di questo campionato, sono davvero felice di poterlo vivere anche io da protagonista. Sarà senz’altro un occasione importante di crescita, misurarsi contro campioni e squadre di livello così alto è un privilegio e sono sicuro che se saremo bravi a creare un bel gruppo anche noi potremo dire la nostra e, perché no, stupire tutti. Da parte mia spero di poter dare una grande mano alla squadra, non vedo l’ora di conoscere i nostri tifosi e di farmi conoscere. Verrò a Grottazzolina con mia moglie, so che si tratta di un paese piccolo ma molto accogliente, sarà un piacere vivere questa nuova esperienza.” 

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    Andrea Mattei confermato da Grottazzolina: “Riconquistare la Superlega è stato molto importante per me”

    Classe ‘93, con sei campionati già disputati nella massima serie distribuiti tra Padova, Latina, Sora, Siena e Cisterna, Andrea Mattei può essere considerato tra i veterani della Superlega. Nel 2024/25 il forte centrale continuerà a vestire la maglia della Yuasa Battery Grottazzolina.

    Nella stagione che ha consacrato la squadra nelle grandi dell’Olimpo del volley, il mese di maggio ha visto Mattei fermo ai box, per un infortunio alla mano, occorsogli proprio nell’ultimo impegno stagionale con la finale della Supercoppa. Ora sta lavorando, sotto continuo controllo medico, per tornare in piena forma per la preparazione estiva: “Sono ormai senza fastidi, sto tenendo il tutore per facilitare la guarigione e tra qualche giorno iniziamo la riabilitazione attiva”.

    Con 71 muri vincenti e un’efficienza in attacco del 52,75%, nel suo ruolo Mattei è stato tra i migliori in A2. La prima promozione nella massima serie l’aveva vissuta dieci anni fa con Padova: “Riconquistare la Superlega è stato molto importante, voglio viverla fino in fondo e tornarci con una squadra che mi ha confermato fin da subito è qualcosa di straordinario, ti fa capire che quello fatto in stagione, non solo a livello sportivo ma anche umano, la società lo ha apprezzato e per un giocatore è qualcosa di molto gratificante”.

    Tanta esperienza, molto ampia la sua conoscenza nel massimo campionato italiano: “Ho vissuto i campionati con le retrocessioni bloccate. Le squadre avevano i famosi ‘giocatori scommessa’ che magari venivano fuori dal vivaio… Poi quando sono state reintrodotte le retrocessioni, sono esplosi i top player, vedi Leal, Grozer e tantissimi altri nomi che negli ultimi anni si sono affacciati nel panorama del volley italiano. Tutti i club si sono organizzati per essere competitivi e per questo possiamo definirlo il campionato più bello del mondo”.

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    Michele Fedrizzi al ritorno in Superlega: “Non avremo nulla in meno delle altre”

    E’ passato un anno esatto da quando Michele Fedrizzi fu annunciato e presentato nella sala consiliare del municipio grottese come il colpo di mercato della Yuasa Battery per lo scorso campionato di Serie A2. 

    Chi mastica pallavolo, infatti, sa quanto lo schiacciatore trentino classe ‘91 possa essere dominante nella categoria cadetta nazionale, e anche i vertici di M&G Scuola Pallavolo ne erano perfettamente a conoscenza, tanto da aver atteso tutto ciò che c’era da attendere, anche assumendosi dei rischi, pur di riuscire ad arrivare a lui. A

    dodici mesi di distanza quella attesa e quella scelta si sono rivelate più che mai azzeccate, visto che di lui e con lui oggi a Grottazzolina si parla di Superlega, categoria mai vissuta dal piccolo centro fermano in oltre cinquant’anni di storia. E Michele Fedrizzi ne sa parecchio di massima serie, avendovi militato per 6 stagioni e mezzo (distribuite fra Trento, Verona, Molfetta, Padova e Siena), per un totale di poco meno di duecento presenze condite anche da 14 gettoni in nazionale maggiore, con la quale si è concesso anche il lusso di una medaglia di bronzo alla World League del 2013. 

    Foto di Yuasa Battery Grottazzolina

    Il palmares di Fedrizzi è però ricco anche sul fronte dei club, visto che con la sua Trento (con cui ha esordito in serie A1 il 15 novembre 2009 in un vittorioso 3-2 casalingo contro Verona) ha conquistato Coppa Italia e Champions League nel 2010, una Supercoppa nel 2013 ed uno scudetto nel 2015.

    All’attivo anche una Junior League (2011), oltre a tutto ciò che si poteva vincere in A2, ovvero due Supercoppa, la prima a Bergamo nel 2021 e la seconda nel 2023 a Vibo, dove ha anche realizzato uno storico triplete con anche promozione e Coppa Italia di A2. Un vincente, che ora nel pieno della sua maturità tecnica si è anche regalato il ritorno nella massima Serie nazionale, entrando nella storia di Grottazzolina da protagonista assoluto.

    Ben 68 le battute vincenti messe a segno in stagione, capofila per distacco nella classifica degli ace-men di A2, Fedrizzi è in posizione d’onore anche sul fronte degli attacchi individuali, con una media ponderata di 7,18 ed un 51,08% di colpi vincenti, la più alta in categoria tra gli schiacciatori. Primo anche per numero di ricezioni perfette (259), ne emerge un profilo tra i più completi, tanto che ora queste sue doti le continuerà a mettere al servizio dei compagni, ma in Superlega.

    “E’ un’emozione grandissima ritrovare la massima serie” – rivela Fedrizzi – “perché erano anni che cercavo di ritornarci e riuscire a farlo con la stessa squadra con cui ho conquistato la promozione sul campo è motivo di orgoglio, soprattutto per come è arrivata. Un campionato dominato, in un ambiente caldo, con dei tifosi super, sicuramente meglio di una transizione di volley mercato”. 

    Foto di Yuasa Battery Grottazzolina

    Una Superlega che dopo anni lo schiacciatore trentino troverà profondamente cambiata: “Il livello è aumentato parecchio per quello che posso dire guardando i match dall’esterno. Il servizio è di alto livello, anche i fondamentali di seconda linea sono cresciuti, si assiste a molte difese ed ora in qualsiasi partita si assiste ad azioni prolungate, prima si vedeva quasi solo ai playoff”.

    Tanti i ricordi di Fedrizzi in massima serie: “la stagione più bella probabilmente l’ho vissuta a Molfetta, il primo anno in cui ho avuto più spazio soprattutto nei playoff; arrivammo a gara 5 contro la mia Trento, e tornare a giocare al palas della mia città è stato bellissimo. Ma non posso non nominare l’anno dello scudetto sempre a Trento, è stata una bella annata, anche se ho giocato meno le emozioni della vittoria sono ben impresse.”

    E’ l’uomo delle promozioni Fedrizzi, due consecutive dalla A2 alla Superlega prima con Vibo e poi con Grottazzolina; due stagioni però molto diverse tra loro: “L’anno di Vibo avevamo una squadra fuori categoria, con il club che aveva investito tanto e l’obiettivo era super chiaro. Per me era quasi scontato, quest’anno seppur l’obiettivo era ambizioso, il campionato si prospettava molto più equilibrato. Trovarci fin da subito in cima è stata una sorpresa e ci ha dato la spinta per crescere piano piano partita dopo partita. Durante il campionato siamo diventati la squadra da battere e questo ci ha un po’ gasato, vincere ti aiuta nell’entusiasmo.”

    Foto di Yuasa Battery Grottazzolina

    Una stagione, la sua prima in maglia Yuasa Battery, che ha in parte anche sorpreso lo schiacciatore: “Ero venuto a Grottazzolina solo lo scorso anno da avversario, della città non sapevo nulla ed è stata una bella scoperta, anche se piccola c’è tutto a portata di mano. I tifosi invece li avevo già apprezzati e sono stati una conferma ed una cosa super positiva, sono stati sicuramente l’uomo in più in campo. Come società tutti mi avevano parlato sempre bene dell’ambiente, come di una famiglia ed è stata una piacevole conferma perché, anche se molto professionali, ti fanno stare sereno senza mai metterti troppa pressione”.

    Un’oasi felice, che ora potrà vivere il sogno della massima serie con una squadra ormai in via di definizione, su cui però il saggio Fedrizzi non si sbilancia: “E’ sempre difficile dare giudizi su una squadra solo leggendone i nomi, io credo che i valori in campo saranno molto simili in tutte le formazioni ed a fare la differenza sarà il feeling che riusciremo a creare in campo e nello spogliatoio. Non posso dire quale posizione riusciremo a raggiungere, ma è importante creare un bel gruppo e poi giocarcela in campo a viso aperto, credo che non abbiamo niente in meno delle altre da questo punto di vista”.

    Ora dunque un piccolo ma meritatissimo periodo di riposo, poi da fine luglio si riprenderà a sudare con Fedrizzi che ha obiettivi molto chiari in mente: “Sto passando queste settimane a Grottazzolina con mia figlia, facciamo un po’ di mare e sto cercando di godermi le vacanze ma anche di tenermi in forma con un po’ di beach, di padel e naturalmente palestra. Voglio arrivare alla preparazione già ‘preparato’…”

    Una stagione che porterà con sé tanti cambiamenti, a partire dall’impianto di gioco che, per motivi di capienza e di regolamento, non potrà più essere il PalaGrotta: “Indipendentemente dal palazzetto, spero che si riesca a ricreare il “PalaBolgia”. Dovremo essere noi con le vittorie a creare entusiasmo e facilitare questo, ma son sicuro che i tifosi saranno bravi ad organizzarsi e farsi sentire anche nei grandi palasport della Superlega, d’altronde a Siena sembrava di giocare in casa…”

    Professionista esemplare, ma anche grande appassionato di musica, gli chiediamo se è vera la voce secondo la quale nel tempo libero non è raro vederlo alla consolle in veste di deejay: “Questa storia va avanti dallo scorso anno (ride), volevano anche farmi fare intrattenimento alla cena di Natale… nella mia gioventù mi divertivo con una piccola consolle e la passione per la musica è rimasta, ne ascolto davvero tanta durante il giorno ma la questione del dj è svanita perché il tempo lo utilizzo in un altro modo tra famiglia, università e molto altro”. 

    Foto di Yuasa Battery Grottazzolina

    Una promessa, però, riusciamo a strappargliela: se la Yuasa Battery dovesse mantenere la categoria il palaGrotta verrà trasformato in una maxi-discoteca stile Ibiza, con dj Friz alla consolle e il duo Marchisio-Cubito come vocalist: “Facciamolo, certo! È un incentivo fantastico sia per me che per gli altri!”.

    Una stagione che si preannuncia complessa, ma che Grottazzolina vuole provare a vivere con la caratteristica che da sempre la contraddistingue, il sorriso. Che a volte, almeno così affermava Shakespeare, sa essere più efficace della punta della spada

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina riporta in Italia Oleg Antonov: “Felicissimo di giocare qui”

    Oleg Antonov era un meraviglioso bambino di 8 anni quando suo papà Jaroslav decise, nel lontano 1996, di sposare la causa dell’allora Videx Grottazzolina regalando al piccolo club del territorio fermano una delle pagine più belle della propria storia. Primo straniero della storia del club in Serie A, Jaroslav sbarcò a Grottazzolina all’età di 33 anni ed è tuttora, indiscutibilmente, uno dei giocatori più amati e ricordati dai tifosi grottesi.

    Oltre alle valigie e ad uno straordinario bagaglio di esperienza, Jaroslav portò però con sé un bellissimo bambino, che non ci mise molto a legare con gli altri coetanei del paese. E non potrebbe essere altrimenti, visto che nei piccoli borghi ci si conosce tutti.

    Da quel tempo di acqua ne è passata davvero tanta sotto il ponte del fiume Tenna, che collega idealmente oltre che geograficamente il territorio di Grottazzolina con i comuni limitrofi. E’ passata una vita, sono passate due vite.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    E’ così che Oleg e la pallavolo Grottazzolina, soltanto da pochi mesi affacciatasi al fantastico scenario della Serie A dopo tanti tanti anni nelle categorie inferiori, entrano per la prima volta in contatto. Anno 2024, ventisette anni dopo, queste due creature si reincontrano, più mature e consapevoli, e si prendono per mano per compiere insieme un percorso che mai, sinora, in oltre cinquant’anno di storia nessuno aveva percorso: la Superlega.

    Eppure, strano scherzo del destino, nonostante sia Grottazzolina ad essere pallavolisticamente la più anziana dei due, è proprio Oleg ad aver maggiore esperienza ai massimi livelli. E per spiegarlo, basta limitarsi ad un solo dato: 137 presenze in nazionale italiana, roba da far tremare i polsi.

    Classe ‘88 per 198 cm, nato a Mosca ma cresciuto pallavolisticamente a Treviso seguendo le orme del papà, Oleg Antonov è un vero e proprio pezzo da novanta del volley nazionale, ed il suo arrivo a Grottazzolina aggiunge al suo curriculum una magnifica nota di romanticismo.

    Dopo alcune esperienze maturate in A2 (Mantova e Genova) nel 2012 passa un biennio in A1 a Cuneo, dove arriva a disputare la finale di Champions League, per poi spiccare il volo destinazione Francia, dove a Tours vince Campionato, Coppa e Supercoppa. L’exploit gli schiude le prestigiose porte di Trento, dove resta un altro biennio. Nel 2017, dopo aver iniziato la stagione a Vibo Valentia, riceve un’offerta irrinunciabile dalla massima serie turca, trasferendosi nel prestigioso club dello Ziraat Bankasi.

    Nel 2018 passa all’Ural, Superleague russa, per poi concludere ancora una volta la stagione in Turchia, stavolta al Galatasaray. Il post pandemia è storia recente, Oleg rientra in Italia e per un biennio gioca a Piacenza, per poi passare nel 2022-23 alla Prisma Taranto. La stagione appena conclusasi la gioca ancora in Russia, al Nova, fino alla chiamata speciale di Grottazzolina, in massima Serie. Questione di cuore, e al cuor non si comanda. Giocatore solido e completo in tutti i fondamentali, nel 2017 viene premiato come miglior battitore in CEV Cup ripetendosi poi alla Grand Champions Cup.

    Straordinario anche il percorso in Nazionale, con un esordio curioso, risalente al 2012: è infatti il ct Mauro Berruto, giusto pochi giorni fa ospite a Grottazzolina, ad aprirgli per la prima volta le porte di un collegiale in azzurro. Da lì Antonov diventa un punto fermo dell’Italvolley, e dall’esordio del 29 maggio 2015 in World League arrivano una medaglia d’argento, nello stesso anno, in Coppa del Mondo, oltre ad un bronzo all’europeo. Nel 2016 conquista l’argento ai XXXI Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, seguito da un altro argento alla Grand Champions Cup 2017.

    Sposato, e padre di tre meravigliosi bambini, Antonov arriverà a Grottazzolina un anno dopo la toccata e fuga del 2023, quando in viaggio per le vacanze verso il sud Italia non mancò di fermarsi nel piccolo centro fermano per salutare gli amici di una vita, visitando anche il palasport.

    A fine luglio tornerà ancora, stavolta per restare, perché adesso Oleg Antonov e Grottazzolina hanno un pezzo di storia da scrivere insieme: “Non mi piace crearmi aspettative particolari, non amo le previsioni, la stagione va vissuta. Quello che so di sicuro è che ci attende una stagione difficile in un campionato molto competitivo, con squadre di alto livello. Anche noi però siamo competitivi, sarà importante stare uniti, creare un buon gruppo. Sono felicissimo di giocare a Grottazzolina, con tutta la storia che c’è dietro. Da parte mia farò tutto il possibile per centrare l’obiettivo e far divertire pubblico, tifosi e tutta Grottazzolina”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina conferma Andrea Marchisio: “Una grande emozione la prima volta da titolare in Superlega”

    Ribattezzato “capopopolo” per la sua straordinaria attitudine ad aizzare le folle, tra i “supereroi” che hanno condotto la Yuasa Battery Grottazzolina alla sua prima storica promozione in Superlega Andrea Marchisio è forse quello che più di tutti ha il potere autorigenerante, dettato dalla sua innata propensione a stimolare il tifo e, con esso, incrementare sempre di più il proprio rendimento. E’ uomo per le piazze calde Marchisio, giocatore perfetto per quei luoghi in cui squadra e tifosi, se opportunamente stimolati, possono diventare un blocco unico e granitico.

    Tecnicamente indiscutibile nei fondamentali di seconda linea, non ci vuole molto a capire che ad Andrea Marchisio la Serie A2 andasse un pochino stretta: nelle ultime due stagioni, infatti, la graduatoria individuale degli specialisti della ricezione ha avuto un solo “king”, lui. Annata 2022-23, Castellana Grotte, sponda New Mater, 25 partite disputate (99 set) ed un’eccezionale media di 41,40% di palloni messi in mano al proprio palleggiatore; numeri grossi, difficili da ripetere, che subito attirarono le attenzioni di una ambiziosa Yuasa Battery.

    Annata 2023-24, 26 partite disputate (100 set), quella stessa media sale addirittura al 41,81%. Impressionante, un automa della ricezione, più che uno specialista. Ed ora, meritatamente, il ritorno in Superlega, dopo il quinquennio vissuto in maglia Lube dal 2017 al 2022 come alter ego di autentici mostri sacri nel ruolo, prima il campione olimpico francese Jenia Grebennikov e poi il libero titolare della nazionale italiano Fabio Balaso. Stavolta, però, il ritorno di Andrea Marchisio nell’Olimpo del volley mondiale sarà un rientro da protagonista, forte della fiducia incondizionata che in lui ha riposto il club di Grottazzolina e che, a suon di prestazioni, l’atleta piemontese ha ampiamente ripagato.

    Marchisio, per lei sarà un ritorno in Superlega, questa volta da protagonista; emozioni e sensazioni?“Sicuramente una grande emozione, perché sarò per la prima volta titolare a 33 anni nella massima serie ed è un traguardo che sognavo sin da ragazzino, ho grande voglia di mettermi alla prova in questa nuova sfida e dimostrare anche a me stesso che è la categoria per me e per Grottazzolina”

    Per il momento il club ha ufficializzato un solo volto nuovo, Zhukouski, che lei conosce bene per averlo avuto come compagno di squadra alla Lube. Un giudizio su di lui?“Tsimafei è un ragazzo d’oro fuori dalla palestra e dentro porterà esperienza e talento, sono molto contento del suo arrivo perché sia in allenamento che in partita è un grande agonista e professionista che ci spronerà sicuramente a dare il meglio”

    Lei è sempre molto attento alle dinamiche di mercato dei vari club di Serie A: chi vede come favorita in Superlega?“Di sicuro la favorita sarà Perugia, ma vedo interessanti anche gli organici di Trento, Modena, Piacenza e Milano. Tutti, ad ogni modo, dovranno stare attenti all’outsider Verona che potrà dar filo da torcere alle grandi”

    Che ruolo pensa che possa ritagliarsi Grottazzolina in questo contesto così competitivo?“Secondo me bisogna essere realisti e chiari ed il nostro obiettivo sarà mantenere la Superlega, conosco il mercato che stiamo facendo e sono sicuro che se troviamo l’amalgama in campo potremo toglierci anche delle soddisfazioni, ma l’obiettivo primario è mantenere la categoria e crescere ogni domenica”Lei è un ex Lube, e per la prima volta nella storia questa stagione vedrà un “derby” tra Civitanova e Grottazzolina in Superlega…“C’è già ansia da derby con la Lube e non vedo l’ora di scendere in campo, anche se qui a Grottazzolina scherzando mi dicono che ho la divisa cuciniera sotto quella ufficiale, ma non preoccupatevi che non ho magliette sotto la maglia da gara, neanche quella salute”Suo figlio Alessandro è ormai la mascotte della squadra, come la vive?“Lui è super contento, ogni fine partita i tifosi me lo passano come fosse un vaso prezioso e quando arriva nelle mie braccia gli si illumano gli occhi vedendo tutte le palle, è proprio nel suo mondo!”

    Saranno diversi i protagonisti della promozione che resteranno anche in Superlega“Sono contento che ci siano stati dei rinnovi nella squadra della passata stagione, perché dimostra che eravamo un gruppo molto coeso che ha lavorato bene e che si è meritato questa promozione sia a livello tecnico che umano”I tifosi di Grottazzolina l’hanno ormai definita il “capopopolo”, come vive questa carica?“È un titolo che fa onore ed il prossimo anno resto il Capopopolo ma sarò più decoroso, perché siamo nell’Olimpo del volley italiano, magari solo al derby mi lascerò andare (ride) a tal proposito voglio fare un appello ai tifosi, venite numerosi perché abbiamo bisogno di voi a bordo campo più di quest’anno e perché vogliamo mostrare a tutti in Italia cos’è lo Yuasa Power”.

    Nel confermare Andrea Marchisio, Grottazzolina saluta e ringrazia Aleksandar Mitkov, protagonista della cavalcata trionfale che ha condotto Grottazzolina in Superlega.

    “Ti avevamo definito un mix tra Hulk ed Iron Man e non potevamo che aver ragione, sei stato il nostro supereroe da prendere ad esempio. Sempre professionale e pronto a metterti a disposizione della squadra, un ragazzo dal cuore d’oro. Questa Superlega arriva al termine di una stagione piena anche di gioie personali. Hai rubato un pezzettino di cuore di tutti noi, non vediamo l’ora di scoprire cosa ti riserva il futuro ed essere i tuoi tifosi più spassionati” si legge nella nota del club.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tsimafei Zhukouski è il primo colpo di Grottazzolina: “Non arrivo per accontentarmi della salvezza”

     Il primo volto nuovo della Yuasa Battery Grottazzolina in versione Superlega è Tsimafei Zhukouski. Classe 1989, nato a Minsk ma naturalizzato croato, Zhukouski è un palleggiatore che vanta una grande esperienza internazionale, suddivisa tra Italia, Germania, Russia e Polonia.

    Zhukouski, che arriverà a Grottazzolina nell’ultima settimana di luglio per unirsi ai suoi nuovi compagni di squadra in quella che sarà la sua ottava stagione nella massima serie italiana, non nasconde felicità ed ambizioni per la prossima annata sportiva, la prima in Superlega per il sodalizio grottese in oltre 50 anni di storia. “Sono contentissimo di tornare in Italia – racconta il campione croato in un italiano pressoché perfetto – paese dove ho già disputato sette stagioni in massima serie. Siamo riusciti a trovare l’accordo velocemente, sono rimasto molto colpito dal percorso di ascesa fatto da Grottazzolina nelle ultime stagioni ed il fatto che il club abbia deciso di legare le proprie ambizioni alle mie mi lusinga. Arrivo con grandissimo entusiasmo e non vedo l’ora di cominciare la stagione con i miei nuovi compagni di squadra. Sicuramente non arrivo per accontentarmi della salvezza, so che l’obiettivo primario è quello ma l’organico che sta nascendo mi sembra interessante, voglio provare a giocare per qualcosa in più. Un grande saluto a tutti i tifosi, ci vediamo presto.”

    Reduce da un biennio in Plusliga nelle fila dello Stal Nysa, dove ha disputato un totale di 65 partite con la bellezza di 119 punti all’attivo, di cui 31 ace e 39 muri, Zhukouski incarna alla perfezione il profilo del palleggiatore moderno, capace di abbinare ad una sapiente distribuzione di gioco anche ottime doti fisiche nei fondamentali di muro e battuta. Degna di nota, a tal proposito, l’ultima stagione disputata nella massima serie polacca, dove è stato protagonista della splendida cavalcata dello Tsimafei Zhukouski, che ha chiuso la regular season al 7° posto in piena zona playoff di uno dei campionati più importanti del mondo, unitamente alla Superlega italiana.

    Foto di Yuasa Battery Grottazzolina

    Il percorso in serie A di Zhukouski inizia nel 2006, quando ad appena 17 anni esordisce nel massimo campionato croato nella squadra dell’HAOK Mladost di Zagabria, club con il quale resta legato per quattro stagioni vincendo tre scudetti e due Coppe di Croazia. L’escalation del giovane palleggiatore non resta inosservata, e nella stagione 2010-11 arriva il primo campionato in Italia, a San Giustino in A1, con Zanini in panchina e Sartoretti nel ruolo di direttore sportivo. Chiusa la stagione all’ottavo posto con relativo accesso ai playoff, coach Zanini decide di portarlo con sé alla Gabeca, dove raggiungono il settimo posto centrando ancora una volta i playoff di A1. In questa stagione Zhukouski gioca anche una semifinale di Challenge Cup e una semifinale di Coppa CEV. Nella stagione 2012-13 passa a Ravenna, quindi arriva il trasferimento in Germania, all’Unterhaching in Bundesliga. Dal 2015 passa un biennio al Berlin Recycling, aggiudicandosi una Coppa di Germania, una coppa CEV e due scudetti con l’italiano Serniotti in panchina.

    Le grandi stagioni disputate in terra tedesca lo riportano all’attenzione dei club italiani, tanto che nel 2017 viene ingaggiato come vice Christenson dalla Lube con cui chiude la regular season al secondo posto masticando amaro per le quattro finali perse in campionato, Coppa Italia, Supercoppa e Champions League.

    Nell’annata 2018-19 la Tonno Callipo Vibo Valentia decide di affidare a Zhukouski le chiavi della propria squadra, con relativa salvezza anticipata, mentre nel 2019-20 passa a Perugia con cui vince la Supercoppa Italiana.

    La storia recente lo vede impegnato per un biennio (a partire dal 2020) in Superliga russa al Fakel Nova Urengoy, fino alle già citate ultime due stagioni in Polonia.

    Notevole anche il percorso nelle fila della nazionale croata, con cui nel 2008 disputa il campionato europeo under 20, mentre con l’under 21 partecipa alle qualificazioni ai mondiali 2007 e 2009. L’esordio in nazionale maggiore avviene già nel 2006, quando appena diciassettenne vince la medaglia d’argento alla European League, bissata poi nel 2013 in cui vince anche il premio individuale come miglior battitore. Nel 2018 arriva l’oro all’European Silver League, e nel 2023 conquista la medaglia di bronzo all’European Golden League.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mattei, pilastro di Grottazzolina: “Caduto l’ultimo pallone è partito il film della mia carriera…”

    Conosco il protagonista dell’intervista da dieci anni. Tra di noi abbiamo condiviso moltissimo delle rispettive carriere in ambiti diversi. Scrivo con cognizione di causa che questo è l’anno migliore di Andrea Mattei dell’ultimo decennio passato a dimostrare di essere il forte giocatore che è sempre stato. Sono trascorse così tante stagioni da quando questo armadio con gli occhi azzurri, a cui già a vent’anni stava stretto tutto, compresa la maglia dell’allora Kioene, urlando e combattendo con il coltello tra i denti, si conquistava due promozioni in due anni diversi. L’epilogo, dopo anni spesso in cui ha fatto fatica ad esprimere ciò che aveva dentro e fuori dal suo gioco sicuro e costante in posto tre, non è un caso sia arrivato in un’altra bella favola della pallavolo italiana, cioè alla Yuasa Battery Grottazzolina, compagine che quest’anno ha dominato la serie A2 e si appresta con l’entusiasmo di ogni debuttante al gran ballo, a disputare il suo primo campionato di Superlega, sempre con l’apporto dello stesso Mattei.

    “Quando è caduto l’ultimo pallone, è come se fosse partito un film lunghissimo, in cui ho ripercorso tutti gli anni in cui non sono riuscito a portare a casa ciò che mi ero prefissato dall’inizio della stagione. Sono stati anni difficili, non l’ho mai nascosto, e quest’anno sono arrivato a Grottazzolina per la prima volta, senza costruire alcun castello. Ero felice di essere qui, dovevo fare il mio lavoro come sempre al massimo, ma senza alcun retropensiero”.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Ha vinto il campionato, senza alcuna illusione iniziale.

    “Lo abbiamo voluto tutti. Molti di noi sono arrivati qui desiderosi di trovare un riscatto da anni un po’ più in salita di altri. Nel mio caso ha influito tanto l’essermi sentito non solo parte di un progetto, ma al centro del progetto stesso. Grottazzolina ha cercato di essere casa per tutti noi, e questo ha inciso nel far confluire tutte le energie verso l’inseguimento di un sogno per una piccola realtà marchigiana”.

    Per lei la Superlega arriva dopo la vittoria in finalissima contro Siena. Segno del destino?

    “Forse. Lei pensi che io la Superlega me la sono riguadagnata quest’anno e l’ultima società con cui l’ho persa è stata proprio Siena. Un momento catartico, perché mi sono ripreso ciò che volevo in un momento e proprio con la mia ex squadra. L’ho cercata proprio tanto e quest’anno per la prima volta ho detto vada come vada, poi è successo tutto”.

    foto Top Volley Cisterna

    Si era un po’ smarrito quel ragazzo che ho conosciuto dieci anni fa?

    “Non ero smarrito, avevo certamente maturato l’idea che a trent’anni si potesse stare bene anche senza pensare per forza al pensiero ossessivo della massima serie. Era un pensiero, stava lì, ma non più da non dormirci la notte”.

    Sono seguiti giorni di capelli rosa, festeggiamenti e celebrazioni.

    “Non mi era mai successo di essere invitato in comune e di essere insignito della cittadinanza onoraria. Non so se esistano dei precedenti nel volley. Per me è stato un momento molto emozionante quando il sindaco ha incontrato la squadra e ha fatto sentire quanto questa comunità sia legata al volley”.

    foto Instagram @a.mattei10

    La Superlega ora con quale obiettivo?

    “A livello societario sicuramente l’obiettivo è mantenere la categoria. Stanno dando tutti il massimo per fare sì che il progetto della Yuasa Battery possa piacere a tutti”.

    Il momento che tutti aspettano? L’esordio?

    “Credo il derby marchigiano contro la Lube sarà un momento storico curioso, perché qui la pallavolo è più importante del calcio”.

    Il suo?

    “Vorrei giocare con la stessa determinazione dei miei vent’anni quando debuttavo in questa categoria”.

    So che ha un sogno, ora che tornerà in A1.

    “Non ho mai abbandonato l’idea di essere convocato in azzurro. So che sono grande ormai, so che forse il treno per me è già passato. Ma continuare a sognarlo e a lavorare per tutto ciò, non costa niente”.

    Intervista di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Festa grande per Brescia, dopo la Coppa Italia arriva anche la Supercoppa

    La Consoli Sferc Brescia di coach Zambonardi espugna il campo della Yuasa Battery Grottazzolina in quattro set e mette in bacheca la Supercoppa. Per la formazione bresciana è il secondo trofeo in sette giorni: domenica scorsa è arrivata anche la Coppa Italia vinta in Finale con Ravenna.

    La cronaca

    Coach Roberto Zambonardi arriva al PalaGrotta schierando in avvio Simone Tiberti al palleggio, Niels Klapwijk in diagonale, Roberto Cominetti e Abrahan Alfonso Gavilan in banda, Alex Erati e Nicola Candeli al centro, Nicola Pesaresi nel ruolo di libero; dall’altra parte della rete coach Massimiliano Ortenzi deve fare a meno di Andrea Mattei, infortunatosi ad un dito, e risponde con Manuele Marchiani in cabina di regia, Rasmus Breuning Nielsen opposto, Michele Fedrizzi e Claudio Cattaneo schiacciatori ricevitori, Marco Cubito  ed Andrea Canella centrali con Andrea Marchisio a comandare le operazioni di seconda linea.

    Subito spettacolo in campo con Cominetti che mette a terra il pallone, dopo una lunghissima azione, firmando il primo punto in favore di Brescia mentre la difesa lunga di Gavilan sorprende Grottazzolina e vale lo 0-2; Breuning arma il braccio e segna il -1 (3-4), Cubito passa in primo tempo (4-5) ma è Klapwijk a fare la differenza in questi primissimi scambi stringendo il suo diagonale per il 4-7 in favore della Consoli Sferc. Fedrizzi mette in difficoltà Cominetti in ricezione con Breuning che ringrazia schiantando a terra il pallone del 7-9, lo stesso Cominetti non trova poi le mani del muro di Grotta e tira fuori il suo attacco (9-10) mentre va a segno quello di Cattaneo il quale rimette la sfida in perfetto equilibrio a quota 10; Cubito alza il muro per due volte consecutive e porta avanti la Yuasa Battery (13-11) costringendo Brescia a chiamare subito il suo unico timeout discrezionale per questo set, al rientro in campo Gavilan impatta a quota 13, Cubito invece è in stato di grazia e stampa a terra un gran primo tempo che vale il 15-14 ma è il block di Candeli a riportare avanti Brescia 15-16. Sulle ali dell’entusiasmo Gavilan infila due battute vincenti consecutive e spinge la Consoli Sferc verso il 16-19, Candeli chiude di prima intenzione il suo colpo dopo un’altra bella battuta di Gavilan (16-21) mentre è l’invasione fischiata al muro di Grottazzolina a porre fine al parziale di apertura con il punteggio di 20-25.

    Al cambio di campo sono i bresciani a condurre ancora le danze grazie al colpo in attacco di Gavilan (3-5) che si ripete poco dopo regalando il +3 ai suoi compagni (3-6); Breuning si carica la squadra sulle spalle, tira forte il suo attacco per il 4-6 e poi trova l’ace che vale il -1 (5-6) prima di consentire, con un’altra buona  battuta, a Cattaneo di pareggiare i conti a quota 6. E’ ancora Cubito ad alzare il muro e permettere alla Yuasa Battery di passare avanti 8-7, Gavilan cecchina Fedrizzi in ricezione e ribalta prontamente la situazione con Brescia ora avanti 8-9 ma è lo stesso schiacciatore di casa a trovare le mani del muro lombardo e a far guadagnare a Grottazzolina il nuovo vantaggio (10-9); dopo un’azione contestatissima che dà la momentanea parità a quota 10, i padroni di casa tentano l’allungo e guadagnano un paio di punti di margine (12-10) ma l’ace di Klapwijk impatta gli avversari (12-12). Fedrizzi si vendica dalla linea dei nove metri trovando impreparata la ricezione della Consoli Sferc siglando il 14-12 e così, grazie a questa bella azione, Grottazzolina continua a spingere con Breuning che sfonda il muro bresciano e guida i suoi verso il 17-13; Cattaneo passa facile dal quattro e mette a terra il 19-14, Fedrizzi sfrutta la buona alzata del neo entrato Mitkov e dà ai padroni di casa il +6 (21-15), il turno al servizio di Gavilan invece mette ancora in difficoltà la ricezione marchigiana ed accorcia le distanze (21-17) con il muro di Erati che vale il -3 (23-20) ma Breuning (24-20) e Fedrizzi trovano i punti decisivi i quali regalano a Grottazzolina  il 25-20 che così riporta la sfida in perfetto equilibrio.

    Nel terzo periodo i padroni di casa sono ancora costretti a rincorrere: Brescia prova a scappare sul 2-5, Cattaneo accorcia le distanze (3-5), subito seguito da Breuning (5-6), mentre è Fedrizzi ad impattare i ragazzi di Zambonardi a quota 6; Cubito continua ad esaltarsi a muro (7-7), le due squadre danno spettacolo al PalaGrotta e la partita si gioca sui minimi dettagli: regna il cambio palla in questa fase con le due formazioni che non riescono a distanziarsi e così si arriva dritti verso il 15-15 quando Fedrizzi trova l’ace che riporta avanti i padroni di casa 16-15 i quali vengono però immediatamente raggiunti da Cominetti che firma l’ennesima parità, stavolta a quota 16. Lo stesso schiacciatore dei lombardi, dai nove metri, permette ai suoi compagni di andare a condurre 18-19, il tocco di seconda di Tiberti dà agli ospiti il 18-20 ma ci pensa Cattaneo a trovare il punto che riaggancia la Consoli Sferc a quota 20; entra capitan Vecchi per il servizio e la sua battuta è da circoletto rosso tanto che vale un bell’ace il quale lancia Grottazzolina verso il 23-21, Gavilan risponde prontamente da posto 4 (23-22), Breuning trova invece due palle set (24-22) ma ci pensa Klapwijk ad annullarle entrambe e portare il set ai vantaggi (24-24). E’ largo il diagonale di Breuning che si riscatta immediatamente (25-25), Klapwijk passa invece con regolarità (25-26) ma è il muro di Erati a chiudere la frazione 25-27 riportando così avanti di un set la formazione di Zambonardi.

    Grotta non vuole cedere, soprattutto sul proprio campo, ed allora riparte andando a condurre 4-2 subito agganciata però da Gavilan che riporta i suoi in parità a quota 5; il muro di Candeli consente a Brescia di guadagnare un paio di punti di vantaggio (6-8), Breuning non riesce a passare e viene fermato da Klapwijk per il 7-11 ma poi il danese si riscatta prontamente e permette ai suoi di riprendere la marcia (8-11), la “pipe” di Fedrizzi mantiene la Yuasa Battery a -3 (10-13) ma è Gavilan a far volare la Consoli Sferc sull’11-16. Ci vorrebbe un miracolo ora a Grottazzolina per rigirare la partita: Breuning continua a martellare (14-18) ma poi sbaglia e regala il 14-20 a Brescia che ora vede più vicina la Supercoppa; Erati, di prima intenzione, sfrutta la buona battuta di Klapwijk per mettere a terra il 15-22, Gavilan firma il 18-24 mentre è l’errore al servizio di Cubito a regalare alla Consoli Sferc (19-25), dopo la Coppa Italia, anche la Supercoppa di Serie A2.

    Yuasa Battery Grottazzolina-Consoli Sferc Brescia 1-3 (20-25, 25-20, 25-27, 19-25)

    Yuasa Battery Grottazzolina: Marchiani 0, Fedrizzi 11, Canella 4, Nielsen 26, Cattaneo 13, Cubito 9, Romiti (L), Vecchi 1, Lusetti 0, Mitkov 0, Marchisio (L). N.E. Mattei, Ferraguti, Foresi. All. Ortenzi. Consoli Sferc Brescia: Tiberti 2, Gavilan 22, Candeli 6, Klapwijk 19, Cominetti 14, Erati 8, Braghini (L), Sarzi Sartori 0, Ferri 0, Franzoni 0, Pesaresi (L). N.E. Bettinzoli, Ghirardi. All. Zambonardi. Arbitri: Nava, Ciaccio.Note – durata set: 26′, 28′, 32′, 25′; tot: 111′.

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