More stories

  • in

    Grottazzolina, Petkovic: “Vogliamo continuare a fare questa pallavolo anche contro Perugia”

    Ha messo a terra 29 punti nel successo contro Milano, conquistandosi con pieno merito il titolo di miglior giocatore di giornata. Ancora più meritato se si considera quello spavento a inizio partita con la caviglia che gira e che fa tremare tutto il PalaSavelli. Ma il conto con lo sfortuna Dusan Petkovic lo ha già saldato in stagione e non ha alcuna intenzione di mollare. Torna in campo nel finale del primo set e inizia a spingere a terra palloni pesanti nei momenti chiave di ogni parziale.

    “E’ stata un’emozione molto bella giocare davanti a un pubblico che spinge sempre in questa maniera. Siamo contentissimi di aver vinto contro una squadra fortissima come Milano che esprime un’ottima pallavolo. La mia gioia è veramente per la squadra che si impegna al massimo e lavora tantissimo ma soprattutto per questi tifosi che ci seguono sempre e senza sosta”. 

    Quattro tappe ancora sul cammino della Yuasa per blindare la permanenza in Superlega e la prima di queste tappe è il big match di domenica prossima contro Perugia, in programma alle ore 16 in un PalaSavelli che si preannuncia stracolmo di passione. 

    “Secondo me adesso stiamo giocando veramente ad alto livello, come stiamo cercando di fare da inizio campionato. Per una formazione che arriva per la prima volta in Superlega non è assolutamente facile, il livello è veramente altissimo e tutte le gare sono di un livello incredibile. Noi vogliamo continuare su questi livelli anche contro Perugia, ma in generale vogliamo continuare a fare questa pallavolo. Ci proviamo sempre, in ogni gara: tutti i match sono assolutamente intensi e contro Perugia giocheremo al massimo”.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

  • in

    Grottazzolina ai Playoff: possibile o impossibile? E chi è stata l’ultima neopromossa a riuscirci?

    Un girone d’andata maltrattata peggio di Cenerentola in versione sguattera (2 punti). Un girone di ritorno principesco da 13 punti: gli stessi di Trento e Civitanova, uno in meno della sola Piacenza, uno in più (udite udite) di Perugia. E ancora siamo ben lontani dai titoli di coda. Ma che favola è mai questa per Grottazzolina?

    Nelle ultime stagioni, complice un mercato che penalizza oltre misura chi sale dalla Serie A2 e prova ad attrezzarsi solo a promozione acquisita, raccogliendo le briciole di chi invece si è mosso sei mesi prima, le neopromosse in Superlega hanno sempre avuto in mano sia il biglietto d’andata che quello di ritorno. L’ultima eccezione è stata Taranto.

    La novella Cenerentola Yuasa Battery, però, quel biglietto di ritorno lo ha tirato fuori dal taschino il 13 dicembre scorso stracciandolo e cestinandolo nel secchio della spazzatura dello spogliatoio ospiti dell’Opiquad Arena. Prima storica vittoria nel massimo campionato, arrivata a fagiuolo come regalo di compleanno di Massimiliano Ortenzi, che alla mezzanotte di quella sera da incorniciare di candeline ne ha spente 44.

    Ok, vincerne una ci può anche stare, ma tanto sono già condannati, avranno pensati in molti quella sera. E invece… Di cosa fosse fatta la torta di compleanno di Ortenzi non è dato sapere, fatto sta che da Monza in poi Grottazzolina ha tirato fuori numeri da big, e come una big potrebbe anche rompere l’incantesimo di mezzanotte e continuare a danzare, facendo addirittura ‘after’. Tradotto, qualificandosi ai playoff.

    Possibile o impossibile? Le prossime avversarie di Grottazzolina, che attualmente di punti in classifica ne ha 15 al pari di Padova, saranno Milano (casa), Perugia (casa), Cisterna (trasferta), Piacenza (casa) e infine Civitanova (trasferta). Sfide di un certo peso specifico che i ragazzi terribili di coach Ortenzi giocheranno però col braccio sciolto senza nulla da perdere. Le avversarie, invece, con la tensione di chi avrà paura di fare una figuraccia. L’ottavo posto al momento è occupato da Cisterna, appena due punti più su (17). Modena è invece settima, ma anche lei a sole tre lunghezze di vantaggio (18).

    Insomma, magari non succede, ma se dovesse succedere, qualificarsi ai playoff da neopromossa rappresenterebbe in Superlega una impresa che ha avuto pochi precedenti in passato. Basti pensare che per trovare l’ultima squadra capace di riuscirci siamo dovuti andare a ritroso di quasi un decennio.

    2023-2024: Campionato a 12 squadre. La neopromossa Farmitalia Catania retrocede chiudendo all’ultimo posto con 9 punti. Penultima la Gioiella Prisma Taranto con 14.

    2022-2023: Campionato a 12 squadre. La Emma Villas Aubay Siena, iscrittasi alla Superlega acquistando il titolo dall’avente diritto Volley Tricolore Reggio Emilia, retrocede chiudendo all’ultimo posto con 15 punti. Penultima la Gioiella Prisma Taranto con 16.

    2021-2022: Campionato a 13 squadre, retrocedono la Consar Ravenna, ultima con 2 punti, e la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, penultima con 22. Terzultima la Kioene Padova con 24 punti. La neopromossa Prisma Taranto chiude al decimo posto con 26 punti.

    2020-2021: Campionato a 12 squadre, nessuna retrocessione causa Covid. Per la cronaca arriva comunque ultima la Top Volley Cisterna con 7 punti, preceduta dalla Kioene Padova con 15.

    2019-2020: Campionato sospeso l’8 aprile 2020 causa Covid. Nessuna retrocessione.2018-2019: Campionato a 14 squadre. Retrocedono la BCC Castellana Grotte, ultima con 10 punti, e la Emma Villas Siena (neopromossa), penultima con 17. Prima tra le salve la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia con 20 punti.

    2017-2018: Campionato a 14 squadre, nessuna retrocessione prevista. La squadra neopromossa, la BCC Castellana Grotte, aveva comunque chiuso il campionato in ultima posizione a quota 10 punti, tre in meno di Sora e Vibo Valentia.

    2016-2017: Campionato a 14 squadre, nessuna retrocessione prevista. Due le squadre neopromosse: la Biosì Indexa Sora, vincitrice dei playoff di A2, e la Tonno Callipo Calabria Vibo Valencia su licenza concessa dalla Lega. Sora chiuse la stagione penultima con 20 punti. Vibo Valentia, ottava con 32, si qualificò ai PlayOff. Ultima, per la cronaca, si piazzò la Revivre Milano con 18 punti.

    Grottazzolina. Paesino nelle Marche che di anime ne conta 3.218, Erasmus permettendo, e che in Superlega gioca al PalaSavelli di Porto San Giorgio che di posti a sedere ne offre 4.000. Nel film “In equilibrio precario” del regista Giovanni Panozzo, nella parte in cui si racconta Grottazzolina e la sua promozione in Superlega, Mauro Berruto dice che “se fosse stata una cittadina americana, a Hollywood ci avrebbero fatto un film con un cast stellare”. Come dargli torto. Non resta che mettersi comodi, munirsi di pop corn e vedere come va a finire questa storia. Per il film, al massimo, ci si attrezzerà più avanti.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Grottazzolina, Petkovic: “Ci davano per morti, ora fanno bene a temerci”

    Ad una manciata di ore dal suo compleanno (trentatré primavere compiute lunedì 27 gennaio), Dusan Petkovic ha le idee molto chiare sul finale di stagione che attende la sua Yuasa Battery Grottazzolina. L’opposto serbo, sicuramente tra gli elementi più esperti e carismatici del team guidato da coach Ortenzi, sta recuperando da un problema alla schiena che, aggiunto alla precedente lesione agli addominali, lo ha tenuto fuori per svariati match. Tutto ciò non ha impedito alla squadra di riemergere dalle sabbie mobili in cui si era inevitabilmente cacciata nel girone di andata, ma è altrettanto inevitabile non pensare a cosa sarebbe potuto essere se il gigante di Nis avesse potuto dare il suo miglior contributo in pianta stabile. A Grottazzolina però non piace fare dietrologia, si bada al sodo e questo significa solo e soltanto concentrarsi sull’oggi e sul domani, che nella fattispecie si chiama Milano.

    Milano è un’ottima squadra, con campioni esperti, un ottimo allenatore e giocatori giovani e talentuosi: come potrà Grottazzolina metterli in difficoltà?

    “Credo che dobbiamo pensare più a noi, giocando come stiamo facendo nell’ultimo periodo e focalizzando l’attenzione sulla nostra parte del campo. Milano sta giocando molto bene in questo periodo, sono in ottima forma; noi sappiamo che il nostro plus in questa seconda parte di stagione è la nostra energia e il fatto di non mollare mai, dobbiamo fare lo stesso contro Milano, mettendo in campo tutto quello che abbiamo e vedremo alla fine se sarà abbastanza”.

    Come vedi la corsa alla salvezza? Quanti punti credi siano ancora necessari per essere al sicuro?

    “E’ una lotta molto interessante, e spesso è così, è interessante la corsa per diventare campioni tanto quanto quella per la permanenza in categoria. Credo che non è tempo di fare calcoli, dobbiamo prendere punti ogni volta che se ne presenta la possibilità, ci sono molte possibilità in più per noi rispetto a qualche tempo fa, ma non possiamo pensare ora ai punti perché non sappiamo cosa può accadere la partita dopo. Dobbiamo solo pensare a fare il nostro massimo e credere che potrà essere sufficiente”.

    Come sta la tua schiena, e quanto pensi che questa pausa possa aver inciso per recuperare la forma?

    “Sto meglio, spero di continuare così, sto lavorando ogni giorno per migliorare il mio stato di forma, ho avuto un po’ di problemi in questa stagione, non appena arrivavo al mio top di forma sono stato costretto a fermarmi per qualche infortunio, non è una cosa a cui sono abituato ma capita. Sto lavorando per tornare al mio massimo ed aiutare la squadra in questo finale di stagione”.

    Sorpreso dalla vittoria della Lube in Coppa Italia? Cosa vi siete detti col tuo amico Podrascanin dopo la vittoria?

    “Sono molto felice per Marko, un amico vero e l’unico serbo in Final Four. Posso dirmi forse un po’ sorpreso perché tutti i team erano molto forti e chiunque avrebbe potuto vincere, ma Civitanova ha dimostrato un ottimo livello di gioco, hanno giocato una grande pallavolo non aggrappandosi ai singoli ma giocando di squadra, complimenti a loro”.

    Se potessi togliere un atleta al roster di Milano, chi elimineresti?

    “Anche Milano è un team che non gioca troppo sulle individualità, credo che abbiano un ottimo impianto di squadra, una volta gioca meglio uno e la volta successiva l’altro e credo che questa sia l’idea con cui lavora il loro coach. Spero che tutti i giocatori siano della partita e che noi possiamo mostrare la nostra migliore pallavolo. Ovviamente ho massimo rispetto per Kaziskyi, perché è sicuramente una leggenda della pallavolo e come Podrascanin gioca ormai da tantissimi anni al massimo livello”.

    Ti aspettavi un campionato così difficile e combattuto nelle parti basse della classifica e un Monza così in difficoltà?

    “Mi aspettavo esattamente questo, nessuna sorpresa. Credo che potevamo giocare meglio la prima parte di stagione, ma siamo stati molto sfortunati. Quello che abbiamo fatto nell’ultimo periodo è invece qualcosa di grande. Monza ha una situazione difficile che nessuno si aspettava, ma quando abbiamo giocato il primo match contro di loro ho avuto subito la sensazione che qualcosa dovessero cambiare per avere un trend diverso, dunque sorpreso sì ma nemmeno troppo. La Superlega è un campionato di livello altissimo e devi essere attento ad ogni match, ho notato che sin dall’inizio le squadre che lottavano per salvarsi hanno preso punti contro squadre più blasonate, è successo a Taranto, Padova e poi anche a noi. Il campionato è molto bello e divertente, è bello quando le squadre “piccole” rubano punti alle grandi squadre, è interessante per i tifosi e per chiunque segue il volley. Anche molti miei connazionali mi hanno scritto e chiamato per complimentarsi per quello che stiamo facendo in questa seconda parte di stagione, fino a qualche mese fa ci davano per morti e io ho sempre sostenuto ciò che dico ora: non siamo finiti, dobbiamo spingere e crederci, il campionato di quest’anno è veramente di livello altissimo, ma noi ci siamo e vogliamo dire la nostra fino in fondo.”

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

  • in

    Grottazzolina, Marchiani: “La salvezza è alla nostra portata, dobbiamo crederci fino in fondo”

    Tante le storie da raccontare nel 3-2 con cui Trento ha superato la Yuasa Battery Grottazzolina in una sfida che sicuramente rimarrà a lungo nella memoria dei tifosi di Grottazzolina perché far punti in casa dei Campioni d’Europa in carica non è affatto un evento banale. Una è quella di Manuele Marchiani, uno dei leader di questo spogliatoio, uno di quelli che la Superlega l’ha conquistata in campo e per il quale quella della Yuasa è una seconda pelle.

    Chiamato in causa da titolare per l’infortunio di Tsimafei Zhukouski, non ha battuto ciglio contro i colossi di Trento, gestendo bene il gioco e contribuendo in maniera determinante ad un risultato prestigioso ed estremamente importante per raggiungere l’obiettivo della permanenza in Superlega. Di certo per lui una bella scarica di adrenalina nella bolgia di Trento. 

    “In primis voglio ringraziare tutti i tifosi che sono arrivati a Trento per sostenerci, sono sempre fantastici ed è difficile trovare le parole per ringraziarli – sottolinea il palleggiatore di Grottazzolina – poi certo dispiace partire da titolare quando un compagno di squadra si fa male perché Tsimafei è un giocatore fondamentale per noi. Mi auguro sinceramente che recuperi prima possibile, io cerco di essere pronto per sostituirlo nel migliore dei modi. Le difficoltà di affrontare i Campioni d’Europa a casa loro le conoscevamo benissimo, oltretutto in un ambiente spettacolare ma non ci siamo mai dati per vinti. Quando loro hanno concesso qualcosa ce lo siamo presi, sfruttando al massimo le opportunità avute.

    Addirittura andiamo via con un pizzico di rammarico e francamente non me lo sarei mai aspettato ma alla fine questa è la pallavolo. Noi siamo una squadra adesso che ci crede sempre, contro ogni avversario. Vogliamo dare fastidio a tutti quanti e andare a prendere punti ovunque sia possibile e per questo un elogio va fatto a tutti quanti. Personalmente li ringrazio per il supporto che mi hanno dato per tutto l’arco della gara e siamo molto felici per il punto che portiamo a casa”.

    Continua il girone di ritorno super di Grottazzolina che va regolarmente a punti in ogni gara e lo fa anche nelle sfide più difficili in trasferta, come Verona e Trento, anche al netto dei diversi problemi legati all’infermeria. Un bel segnale ma anche nessuna intenzione di abbassare il livello di guardia. 

    “Siamo dove volevamo essere da sempre, abbastanza in sicurezza ma senza dubbio ancora non è assolutamente fatta. Non vogliamo guardare troppo la classifica ma cercare di prendere punti e mettere in difficoltà le squadre che ci troviamo di fronte, in casa o fuori. Ci attendono ora due sfide difficili in casa contro Milano e Perugia. Con il supporto di tutto il Palas, della gente del territorio, dobbiamo riuscire a strappare qualcosa, nonostante siano due squadre molto molto forti”.

    Intanto adesso un turno di riposo e l’occasione per rimettere benzina nel motore e recuperare ante tante energie mentali spese in questa lunghissima rincora. “Adesso c’è questa sosta ed è l’occasione per allenarci nel migliore dei modi. Vogliamo far bene tutti e crediamo insieme in questo sogno che è la salvezza. È lì alla nostra portata e quindi dobbiamo crederci fino in fondo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Grottazzolina, Fedrizzi: “E’ assolutamente vietato calare di intensità anche solo per un istante”

    Tra le tante storie che si sono intrecciate al Palasport di Trento domenica è chiaro che il ritorno di Michele Fedrizzi era una di quelle più attese. Indubbiamente grande emozione per lui che li è nato, sportivamente e non solo. Con quella maglia Fedrizzi ha fatto tutta la trafila del settore giovanile per poi vivere grandi stagioni e vittorie in prima squadra tra scudetto, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa che gli valgono anche la convocazione in maglia azzurra.

    Un ritorno a casa speciale dunque per lui che lo ha festeggiato come meglio era impossibile (quasi) fare con 16 punti messi a referto e una presenza costante in ogni fondamentale. Insomma una giornata speciale sia per lui sia per la Yuasa Battery, nel vortice di emozioni che lo hanno chiamato in causa davanti a 3200 spettatori. 

    “E’ stata una bellissima gara. Non solo perchè siamo riusciti a portare via un punto molto importante per la nostra classifica ma per tutto quello che si è visto in campo. Poi è chiaro che per me giocare in quel palas è sempre una grandissima emozione. Oggi più che mai mi sono realmente reso conto della bellezza del percorso che ho fatto qui fin dalle giovanili e questa gara me la sono goduta proprio tutta”.

    Emozioni importanti per Michele Fedrizzi che a Trento è cresciuto ma che da due anni è un idolo e riferimento assoluto per la Yuasa Battery Grottazzolina con cui ha conquistato la promozione in Superlega (impossibile dimenticare il suo storico ace decisivo a Siena in finale) ed ora marcia spedito in questo girone di ritorno fantastico per la Yuasa iniziato dal blitz di Monza. Nelle sei gare fin qui disputate nel girone di ritorno sono 13 i punti conquistati (15 in totale con iu due maturati nel girone di andata) dalla squadra di coach Ortenzi che mantiene un vantaggio di cinque lunghezze nei confronti dell’ultima piazza occupata da Monza.

    Ancora cinque giornate da giocare al massimo, spingendo in ogni gara per alimentare il sogno chiamato salvezza, che questa Yuasa insieme al suo pubblico vogliono raggiungere insieme. Ma le insidie ci sono in ogni momento e lo stesso Fedrizzi sa bene che occorre mantenere altissima l’asticella dell’attenzione. 

    “La continuità è molto importante perché in poche settimane si può ribaltare la classifica. Basta guardare la graduatoria e si vede che siamo ancora tutti li in zona salvezza e con addirittura i play-off neanche troppo distanti. E’ un equilibrio incredibile e un livello veramente molto alto. E’ assolutamente vietato calare di intensità anche solo per un istante e serve spingere sempre al massimo in ogni momento di ogni singola gara”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Grottazzolina fa punti anche a Trento, i commenti post gara di Michieletto e Marchiani

    Il primo confronto della storia di Grottazzolina alla ilT quotidiano Arena di Trento riserva cinque set e consente ad entrambe le squadre di muovere la propria classifica. Sul campo dei Campioni d’Europa la sorprendente matricola marchigiana ha ceduto solo al tie-break, confermando il suo ottimo momento di forma (sempre a punti da sei partite a questa parte) anche senza poter utilizzare il palleggiatore Zhukouski, fermo all’ultimo per un problema agli adduttori.

    Alessandro Michieletto (Itas Trentino): “C’è stato da soffrire anche perché Grottazzolina ha confermato di essere un’ottima squadra e di meritare tutto quello che di bello si dice di lei in questo periodo. Siamo stati molto discontinui, come ci era successo mercoledì in Romania; in quel caso eravamo riusciti a chiudere per 3-1, stavolta non ci è riuscito. Ci prendiamo la vittoria ma sappiamo che per ambire a fare bene in Coppa Italia ci servirà un altro piglio”.Manuele Marchiani (Yuasa Battery Grottazzolina): “Innanzitutto voglio ringraziare i tifosi che sono venuti da Grottazzolina e sono sempre fantastici. Dispiace partire titolare e giocare perché un compagno di squadra si fa male, spero che Zhukouski recuperi il prima possibile, è un giocatore fondamentale per noi. Io intanto cercherò di sostituirlo nel migliore dei modi. Sapevamo che contro i Campioni d’Europa in carica sarebbe stata una partita difficile, in un palazzetto spettacolare, ma non ci siamo dati per vinti. Ci hanno concesso qualche occasione e ce la siamo presa, sinceramente non me lo sarei mai aspettato. Però questa è la pallavolo, e questa è la nostra squadra adesso, vogliamo dare fastidio a tutti quanti e prendere punti dove possiamo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Grottazzolina, senza Zhukouski, strappa un punto prezioso sul campo di Trento

    La scure della sfortuna si abbatte ancora una volta sulla Yuasa Battery Grottazzolina, che recuperato Petkovic (pur visibilmente non ancora al meglio) deve fare i conti con il forfait di Zhukouski, fermo per un guaio muscolare all’adduttore e schierato per onor di firma come secondo libero; aggregato dunque il palleggiatore classe 2007 Andrea Romiti, ed esordio da titolare per Manuele Marchiani, grande protagonista della scalata trionfale della passata stagione.

    Alla resa dei conti, tuttavia, dopo un primo set di ambientamento la Yuasa Battery non si fa intimorire, e all’Itas Trentino serve ancora una volta un Michieletto in formato mondiale (27 punti) per spuntarla, stavolta al quinto set. Ma se Trento sorride per la vittoria, Grottazzolina lo fa non di meno per lo straordinario carattere dimostato.

    Rimanere attaccati alla partita anche quando, nel quarto set, il destino sembrava già scritto, è un merito importantissimo per chi deve lottare con le unghie e con i denti per il mantenimento della categoria. Avere addirittura qualcosa da recriminare è forse dire troppo considerata la caratura stellare dell’avversario, ma quando reagisci con questo piglio di fronte a qualsiasi situazione allora non c’è sconfitta che tenga, l’applauso te lo prendi tutto e i complimenti non di meno.

    Sestetti – Coach Soli, privo di Kozamernik al rientro dall’infortunio ma non ancora pienamente arruolabile, affida la regia a Sbertoli in diagonale con Rychlicki; Michieletto e Lavia la coppia “nazionale” di martelli, Flavio e Bartha centrali con Laurenzano libero; risponde Grottazzolina con Marchiani in diagonale a Petkovic, Tatarov ed il trentino Fedrizzi ad agire da posto quattro, Demyanenko e Comparoni al centro e Marchisio a dirigere le operazioni di seconda linea. 

    1° set – Il primo break del match arriva per Trento sul 4-2, muro a tre su Fedrizzi; allunga l’Itas sul 8-3 sfruttando l’inerzia del servizio di Rychlicki e il muro di Michieletto, subito time out per Ortenzi. La Yuasa non riesce ad uscire dal turno al servizio dell’opposto, sono sette le distanze da recuperare quando Tatatov mette a terra un pallonetto; circoletto rosso per la diagonale vincente di Lavia con muro a tre, che vale il 13-6.

    Grottazzolina soffre l’impatto al match, dilaga l’Itas che allunga addirittura fino al 18-6 con muro impenetrabile, battuta ficcante e difesa compatta, onestamente difficile contrastare i trentini quando giocano a questi ritmi. Sul 21-9 cambio fra ex, fuori Fedrizzi e dentro Antonov, accolto anche lui dall’applauso dell’Arena; sul finale di set Grottazzolina si prende un break “di riscaldamento” per il set successivo, chiude Trento sul 25-12 con Michieletto. 

    2° set – Il primo vantaggio di Grottazzolina arriva in avvio di secondo set con l’ace di Demyanenko seguito dal muro di Comparoni, 3-5; gioca col muro Petkovic per il +3 marchigiano. Trento reagisce subito, e grazie al servizio di Rychlicki impatta; applausi del pubblico per il tocco a muro ammesso da Marchiani che vale il 11 pari, un’invasione di Rychlicki riporta Grottazzolina in vantaggio.

    Comparoni mura Lavia per il 14-16, si ripete Demyanenko per il 16-19 che convince Soli a chiamare time out; show di Fedrizzi al servizio, doppio ace e Yuasa che allunga sul 16-21. Il 17-23 è un servizio corto e vincente diDemyanenko, Tatarov per il set point, sempre il giovane bulgaro a muro sbarra la strada a Rychlicki per il 18-25 che riporta Grottazzolina in parità.

    3° set – Parte forte Trento nel terzo parziale, subito sopra di due, Michieletto fa impennare il pallone sul muro per il 4-2 e poi allunga 8-5 attaccando a terra senza muro una palla staccata. Petkovic riavvicina la Yuasa, la lunga azione del 12-9 è però chiusa d’astuzia da Lavia; impatta nuovamente Grottazzolina con Demyanenko a muro dal centro, ma Bartha fa altrettanto per il 14-12 e sull’out di Petkovic è 16-13, di nuovo tutto da rifare.

    Trento spinge, la Yuasa perde efficacia in contrattacco e il gap aumenta, 19-15; Sbertoli al servizio scava il solco definitivo, 22-17 ed inerzia definitivamente spostata sul versante trentino, che chiude sul 25-17 senza lasciare a Grottazzolina nemmeno un respiro. 

    4° set – Il quarto set si apre con un muro di Demyanenko sulla pipe di Michieletto, mani out di Fedrizzi per il 1-3; Lavia impatta in pipe, si ripete poi sorprendendo tutti da posto uno il posto quattro della nazionale, 6-6. L’equilibrio viene interrotto nuovamente da Demyanenko col muro del 11-9, ma il vantaggio dura solo un istante, perché Trento non ci sta; ancora il servizio di Rychlicki a ribaltare l’inerzia, 15-13 e coach Ortenzi si rifugia in time out. Il servizio di Grottazzolina va in tilt, quattro errori consecutivi consentono all’Itas di gestire in scioltezza; toglie le mani dal muro al momento giusto Rychlicki e la furbizia vale il 20-17.

    Michieletto ci mette più che una pezza nel rush finale, la Yuasa prova a tornare sotto con Petkovic sul 22-21 ma quando il servizio tattico di Marchiani finisce out sulle residue speranze di Grottazzolina sembra scendere il gelo. Ma così non è: Tatarov sale in cattedra e diventa determinante, la diagonale strettissima che abbatte Lavia vale da sola il prezzo del biglietto; Marchisio vola a difendere un pallone impossibile poi gestito ottimamente da Fedrizzi, e ancora Tatarov dal servizio ribaltano tutto e consentono a Grottazzolina di allungare la contesa al quinto, 23-25 e Skapigliati indemoniati in curva. 

    5° set – Subito 0-2 al tie break, di Petkovic l’ace aiutato dal nastro; Michieletto in pipe accorcia, il muro di Bartha (saranno 9 alla fine per il gigante rumeno) cade sull’ultimo centimetro e l’Itas impatta. L’equilibrio rimane sostanziale nella fase iniziale, non c’è tocco a muro sull’attacco di Petkovic che vale il 6-5 locale; 8-6 al cambio di campo quando si chiude il muro trentino sul tentativo di palla spinta dello stesso opposto serbo.

    Demyanenko dal centro passa, il muro dell’Itas si compatta però su Fedrizzi per il 11-8; il ribaltone stavolta non riesce ai marchigiani, Michieletto attacca dal cielo, Tatarov lo imita per il 13-12 ma è sempre al gigante della nazionale che l’Itas si aggrappa nei momenti difficili, non a caso MVP del match né più né meno come nel match di andata. Un errore grottese chiude una contesa combattuta ben oltre le più rosee aspettative, 15-12 il finale.

    Itas Trentino 3Yuasa Battery Grottazzolina 2 (25-12, 18-25, 25-17, 23-25, 15-12)

    Itas Trentino: Sbertoli 3, Lavia 13, Bartha 13, Rychlicki 17, Michieletto 27, Resende Gualberto 7, Bristot (L), Garcia Fernandez 0, Laurenzano (L). N.E. Pesaresi, Kozamernik, Pellacani, Magalini, Acquarone. All. Soli.Yuasa Battery Grottazzolina: Marchiani 1, Tatarov 22, Comparoni 4, Petkovic 16, Fedrizzi 16, Demyanenko 12, Zhukouski (L), Antonov 0, Mattei 0, Marchisio (L). N.E. Cubito, Vecchi, Romiti, Cvanciger. All. Ortenzi.

    ARBITRI: Caretti, Canessa. NOTE – durata set: 21′, 24′, 26′, 28′, 19′; tot: 118′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Grottazzolina, la carica di Antonov: “Andremo a Trento cercando di fare la nostra pallavolo”

    Nella serata perfetta del record di presenze, del successo nello scontro diretto con Taranto e di un PalaSavelli che ha ruggito dal primo all’ultimo punto, c’è anche il tassello pesante di Oleg Antonov.

    L’esperto schiacciatore, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro con la Nazionale azzurra, è stato chiamato in causa nei momenti chiave della sfida per riportare equilibrio e dare serenità nei momenti caldi, in cui Taranto stava spingendo a mille per completare la rimonta. E lo ha fatto mettendosi a disposizione del gruppo con un grande lavoro in seconda linea dimostrando attaccamento enorme alla causa della Yuasa Battery Grottazzolina.

    Ma il suo rapporto con Grottazzolina è strettissimo quasi viscerale. Nasce da bambino con due anni vissuti proprio a Grotta, per seguire le gesta di papà Jari, una leggenda da queste parti, in quei primi anni di Serie A vissuti da protagonista. Un percorso che doveva per forza transitare di nuovo dalle parti di Grottazzolina, inevitabilmente e proprio nel primo anno in massima serie, quella che proprio all’epoca fu sfiorata ma non raggiunta.

    Un cerchio che si è chiuso ma che va difeso con i denti e il successo di domenica è stato un tassello pesante conquistato da una grande squadra e un grande collettivo, davanti ad una platea strepitosa come sottolinea lo stesso Oleg Antonov. 

    “E’ stata una grande serata e voglio ringraziare innanzitutto tutto il pubblico che è venuto a sostenerci, sono stati il settimo uomo in campo. E’ stata un’emozione enorme stare in campo in questo contesto e questi due punti conquistati sono molto importanti per noi. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno perché c’è stata una grande reazione da parte nostra. Loro sono stati bravi senza subbio ma noi ancor di più a portarci a casa questa sfida”.

    Un’annata dai due volti nei risultati: sempre a rincorrere all’inizio, sempre a punti in questo girone di ritorno con tanti successi importanti in cascina. Ma che sarebbe stata un’annata non facile lo si sapeva benissimo ma, nel corso dei mesi, anche la sfortuna e qualche imprevisto di troppo (vedi alla voce infortuni) non è affatto mancato. 

    “Sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stato difficile. Si è rivelato un po’ più complicato di quanto immaginavamo anche per gli infortuni che abbiamo avuto. E anche in allenamento è stato complicato gestire per questo i vari giocatori, soprattutto per il coach. La forza dello staff e del gruppo è quella di non aver mai mollato neanche nei momenti più difficili. Sembra facile da dirsi ma questa è la cosa che ci ha contraddistinto e ci continua a caratterizzare anche in questa fase”.

    Girone di andata complicato, squadra tra le più in forma nel ritorno e con la voglia di non fermarsi anche di fronte ai match sulla carta più complicati. Come quello di domenica prossima alle ore 17 in casa dell’Itas Trentino, che proprio domenica ha interrotto la lunghissima striscia di successi consecutivi da parte di Perugia.

    “Andremo a Trento – conclude Oleg Antonov – cercando di fare la nostra pallavolo. Chiaro che dobbiamo pensare a chi abbiamo di fronte e contro chi andiamo a misurarci ma contemporaneamente ad essere centrati e presenti su quello che avviene e facciamo nella nostra metà campo. Pensiamo a fare bene le nostre cose e poi anche a non mollare mai perché questo ci aiuta anche nei momenti difficili che possono capitare nell’arco di una gara ma in generale anche nel corso della stagione”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO