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    Serie A1, presentato il nuovo trofeo per le future Campionesse d’Italia

    A pochi giorni dall’inizio dei Playoff Scudetto e dopo aver presentato le nuove medaglie e i trofei della Supercoppa e della Coppa Italia, fa il suo ingresso ufficiale nel mondo della Lega Volley Femminile il nuovo trofeo che verrà consegnato alla squadra Campione d’Italia. Parte del processo di creazione che ha rivoluzionato le coppe LVF grazie ai preziosi contributi di Bartoccini Premiazioni e la Facoltà di Ingegneria, Laurea in Design, dell’Università degli Studi di Perugia, il trofeo dello Scudetto è stato concepito dagli studenti Ibtissam Alaoui, Romeo Damiano Scotto Di Cesare e Filippo Agostinelli e realizzato da Federico Fondacci.

    L’idea della coppa ruota intorno al parallelismo tra il simbolismo dei fiori e l’etica dello sport. La modellazione della morfologia del trofeo si lascia condurre dalle forme naturali e sinuose della calla, uno dei fiori più apprezzati per la sua bellezza quasi perfetta, discreta ed elegante. Nel linguaggio dei fiori moderno, la calla è associata sempre a significati positivi quali purezza e virtù ma è anche simbolo di libertà e di cambiamento, due principi cardine del nostro movimento. I colori ben visibili sulla parte frontale sono il fucsia, identificativo del campionato, e il tricolore, che farà da cornice al nome della squadra vincitrice, inciso direttamente prima della consegna su una targhetta in argento 925.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Il caso Gioiella Prisma Taranto: anatomia di una retrocessione che poteva essere evitata

    Mai stata ultima, tranne al termine dell’ultima drammatica giornata di regular season. Retrocedere così fa malissimo, ma è quello che è accaduto alla Gioiella Prisma Taranto. Una squadra che, per come era stata costruita, avrebbe potuto tranquillamente ambire a un piazzamento da Play-Off. E invece…SQUADRA COSTRUITA BENE, MA…Quello costruito dal ds Vito Primavera era un roster che, sulla carta, mixava alla perfezione esperienza e talento. Gente dalle spalle larghe come Pippo Lanza e il libero Marco Rizzo, un palleggiatore di esperienza internazionale come Jan Zimmermann e una chioccia come Aimone Alletti da una parte. Dall’altra giovani che adesso finiranno sicuramente nel mirino di tante squadre, big comprese. Parliamo dei due centrali Wout D’Heer, un gigante a muro, e Roamy Alonso, più offensivo nell’interpretazione del ruolo. Parliamo dei due martelli Brodie Hofer, canadese classe 2000, e Tim Held, italiano classe 1998. Parliamo di un opposto come Fabrizio Gironi, anche lui del 2000, che dopo aver ben figurato lo scorso anno a Piacenza, quest’anno aveva la grande opportunità, e voglia, di consacrarsi. Tutti giovani, sì, ma comunque nel giro delle rispettive nazionali e già con diversi campionati di alto livello alle spalle.Eppure una sua identità ben precisa questa squadra forse non l’ha mai avuta, finendo col perdersi strada facendo invece che strutturarsi, costruirsi delle certezze, trovare continuità nei risultati. Ne è dimostrazione il girone di ritorno. Dopo i 10 punti conquistati in quello d’andata, nelle successive undici giornate Taranto ha fatto sua una sola vittoria, da due punti contro la Vero Volley, e appena 5 punti.

    BILANCIO SCONTRI DIRETTIAlla fine della fiera, guardando i confronti diretti con le altre squadre alla sua portata, si scopre che i rossoblu hanno raccolto 3 punti nel doppio confronto con la Yuasa Battery, 3 in quello con Monza (due tie-break, il primo vinto, il secondo perso), 1 in quello con Cisterna, 1 in quello con Modena, addirittura 0 contro Padova. Largamente insufficienti le appena 4 vittorie conquistate in tutta la stagione, ben due in meno rispetto a Monza. Sanguinose, a conti fatti, si sono rivelate le occasioni non colte già prima della sfida da ultima spiaggia contro Verona, ad esempio i due tiebreak mancati sia a Civitanova che a Modena nelle due giornate precedenti: terzo set perso contro la Lube 26-24, quarto set perso contro la Valsa Group per 25-23.

    TROPPI ALTI E BASSIPer non parlare di come la squadra di Taranto si sia accesa e spenta troppe volte, anche nel corso di una stessa partita. Alcuni esempi andando a ritroso in questo girone di ritorno. Avanti due set a uno contro Verona, invece di chiudere il conto perde il quarto a 17. A Modena perde il primo a 15 prima di iniziare a dare battaglia dal secondo set in avanti. A Civitanova vince il primo di forza (17-25), salvo poi subire pesantemente nel secondo (25-11). Contro Cisterna, in casa, lotta per quattro set, ma ancora una volta manca di killer instinct (tie-break perso 11-15). Contro Padova un match da aggredire finito invece con l’essere aggredita (25-20, 25-21, 24-26, 25-19). Contro Trento partenza a tutta birra, due set giocati alla pari, se non meglio, poi altro black-out (30-32, 25-19, 20-25, 15-25) e altra occasione persa di muovere la classifica anche con un solo punto. RICEZIONE TALLONE D’ACHILLEChe dire poi dei numeri di Taranto nel fondamentale della ricezione: prima come errori totali (176), prima per numero di ricezioni negative (907 su un totale di 1668), ultima per numero di ricezioni perfette (279 e appena il 16,7%), ultima per efficienza (0,06).

    SI SAREBBE POTUTO EVITARLO?Alla luce di tutte queste evidenze, forse l’unica colpa della società è stata quella di non fiutare il pericolo per tempo e agire di conseguenza. I 2 punti fatti da Grottazzolina nelle prime undici giornate probabilmente hanno gettato fumo negli occhi, alimentando la speranza che, male che fosse andata, alla fine a retrocedere sarebbe stata come al solito la neopromossa “sacrificale”. A ridosso del giro di boa, poi, scoprire dalla stampa che il proprio allenatore aveva già firmato per un’altra squadra per la stagione seguente forse non ha contribuito a mantenere un clima sereno, o quanto meno lo stesso focus sull’obiettivo da raggiungere.

    IN PUGLIA LA STORIA NON CAMBIACi ritroviamo così a salutare l’unica rappresentante di tutto il Sud Italia in Superlega. Purtroppo, sotto le Marche sembra proprio che la pallavolo di alto livello o la si fa in Puglia o non la si fa da nessun’altra parte. Per di più, quando la si è fatta in Puglia (Taranto, Gioia, Molfetta, Castellana Grotte) la storia e le cronache raccontano che con Vincenzo Di Pinto in panchina si sono raggiunti determinati risultati, senza Vincenzo Di Pinto in panchina se ne sono raggiunti altri.Fortunatamente, voci di corridoio di queste ore dicono che la pallavolo a Taranto questa volta non dovrebbe chiudere. La società avrebbe intenzione di giocare in A2 il prossimo anno. Una notizia che la città ionica, che ha già visto i fallimenti quest’anno del calcio e del basket, paradossalmente in prossimità dei Giochi del Mediterraneo che si disputeranno nel 2026, si augura venga confermata al più presto.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Bergamo torna a giocare in città. Gara-2 dei play-off sarà ospitata alla ChorusLife Arena

    Al termine di una stagione sorprendente, che riporta Volley Bergamo 1991 a disputare i play-off Scudetto, le rossoblù tornano protagoniste a Bergamo e, per l’occasione, l’evento andrà in scena su un palcoscenico speciale: la ChorusLife Arena. L’appuntamento è per domenica 16 marzo, alle 17.00, per la gara-2 dei Quarti di Finale: la sfida alla Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano, campione del mondo e detentrice dell’ultimo Scudetto, sarà il match perfetto per inaugurare “sportivamente” il nuovo complesso.

    “Siamo emozionati – spiega Stefano Rovetta, Direttore Generale di Volley Bergamo 1991 – per il ritorno in città. È chiaramente una sfida speciale, in tutti i sensi: sia agonistica, perché andremo a confrontarci contro campionesse di spessore mondiale come quelle dell’Imoco Conegliano, sia logistica, perché l’organizzazione dell’evento in una location per noi tutta da scoprire è un’autentica sfida nella sfida, sia per il fatto che ritroviamo il pubblico cittadino. I nostri tifosi non ci hanno mai lasciati soli e credo che questa gara, su un simile palcoscenico, sia un premio soprattutto per loro. Bergamo merita di riabbracciare la pallavolo. Per quanto riguarda il futuro, siamo disponibili a giocare nel posto migliore per i nostri tifosi, compatibilmente con le esigenze del budget della nostra Società. Qualora si riuscisse a incrementarlo, sarebbe un bene, sia per i risultati sportivi che per quelli logistici”.

    “Stiamo organizzando eventi collaterali che accompagneranno il pomeriggio del match con Conegliano – continua Andrea Veneziani, Amministratore Unico di Volley Bergamo 1991 – tra questi, la presenza dei grandi ex del passato, storici attori protagonisti della storia dei trionfi di Bergamo nella pallavolo italiana ed europea. Rivedremo tante amiche e tanti amici che hanno contribuito a crescere questa Società. Ci auguriamo possa essere una festa per tutti”.

    “Sono molto contenta che Volley Bergamo torni a gareggiare in città per i play-off Scudetto, partita che si disputerà nella ChorusLife Arena da poco inaugurata. Auspico che questa collaborazione sia la prima di una serie che ci consentirà di godere di queste straordinarie atlete che stanno dando davvero moltissimo alla squadra, ai tifosi, alla pallavolo femminile e al prestigio sportivo della nostra città. Noi vi aspettiamo a Bergamo con grande entusiasmo”  Marcella Messina, assessora allo sport del Comune di Bergamo.

    “Grazie a ChorusLife Arena, la città può contare su un nuovo polo d’eccellenza per i grandi eventi, che, come in questo caso, insieme al Comune di Bergamo, apre le porte a una competizione sportiva di alto livello. Il debutto di un evento di questa portata rappresenta un’occasione straordinaria per la pallavolo bergamasca e, al tempo stesso, una conferma della missione di ChorusLife: offrire alla città un’infrastruttura all’avanguardia e inclusiva, capace di ospitare eventi di rilievo nazionale e internazionale. Siamo lieti e orgogliosi di accogliere la Volley Bergamo 1991 per un match così atteso e, compatibilmente con il palinsesto in evoluzione della ChorusLife Arena, ribadiamo la nostra disponibilità, come già dichiarato, a ospitare il prossimo campionato qualora la società desiderasse proseguire questa collaborazione. ChorusLife, con la sua Arena, si afferma come un nuovo luogo di incontro e aggregazione per il territorio e la comunità, aperto ai grandi appuntamenti di intrattenimento e non solo” dichiara Paolo Cervini, amministratore delegato del gruppo Polifin (Gewiss, Costim e Choruslife).

    (fonte: Volley Bergamo 1991) LEGGI TUTTO

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    Resovia-Conegliano 0-3, impresa delle pantere che nel terzo set rimontano dal 14-3

    Nella gara d’andata dei Quarti di finale di CEV Champions League la Antonio Carraro Imoco Conegliano, in trasferta in Polonia, ha battuto 3-0 la Developres Resovia. La settima sfida tra le due formazioni ha quindi premiato ancora una volta le pantere.Coach Daniele Santarelli ritrova Sarah Fahr tra le titolari, al centro con Chirichella, la diagonale è Wolosz-Haak, Gabi e Zhu sono le bande, De Gennaro è il libero. Dall’altra parte, coach Masek schiera la diagonale Werneska-Honorio, Jurczyk e Fedusio sono le bande, Jasper e Korneluk sono le centrali,  Szczyglowska è il libero.1° set – Le pantere portano mattoni e malta nel primo set, l’equilibrio viene spezzato dal muro (5 di squadra sullo 0-1) : Fahr, Haak, Gabi e Zhu, 4 in successione garantiscono il primo parzialone della partita della Antonio Carraro (8-1 che porta al 9-15). Machado fa riavvicinare le polacche (15-17), Fedusio pareggia i conti (22-22): nel momento più caldo Zhu fa la voce grossa, chiudendo il set con 8 punti nel tabellino e il 50% in attacco (chiuderà da top scorer del match a quota 17 con 2 errori). Lukasik e Seki entrano già nel primo set per rinforzare battuta e difesa delle Pantere.2° set – Chirichella sale sul pulpito e guida l’attacco della Antonio Carraro Imoco quando insegue Resovia a inizio secondo set (3 punti sull’8-6), poi Fahr torna a macinare muri (4 in totale al termine della gara, almeno il doppio di tutte le altre) e le pantere piazzano il primo break (9-12). Zhu bacia prestissimo la doppia cifra (9-13, 11 punti), Haak sfonda da posto 2 (devastante nel secondo set con 5 punti e il 56% in attacco) e Wolosz fa un punto alla spider-man di puro istinto, spalle alla rete. Un altro muro di Gabi galvanizza l’Imoco, dominante con il 62% di ricezione positiva (12-20), Fahr scrive 0-2 con un primo tempo per il 17-25.3° set – Resovia trova fiducia nel terzo set partendo sul 9-2, poi Gabi mette a terra un punto che prova a darne altrettanta alla Antonio Carraro Imoco quando lo svantaggio supera la doppia cifra (14-3). Da qui le Pantere trovano una rimonta leggendaria con un parziale di 13-26. Haak spacca con le diagonali e Chirichella trova un ace per il -5 (21-16), Gabi pulisce la riga per il -4 subito dopo, la brasiliana ha commesso solo 2 errori attaccando. Adigwe tiene in vita il set (22-18), Fahr fa sognare con il -2, Haak punge per il 23-23 (20-9 di parziale per ritrovare l’equilibrio): si va ai vantaggi, le Pantere annullano 3 set point e ribaltano la situazione chiudendo sul 27-29. È una risalita da annali che consente alla Antonio Carraro di chiudere la gara dopo il terzo set, con un’esaltante Gabi (15 punti e premio di mvp della gara) e una De Gennaro stoica anche nei momenti più palpitanti della contesa.

    Developres Resovia 0A. Carraro Imoco Conegliano 3(22-25, 17-25, 27-29)

    Developres Resovia: Honorio 6, Korneluk 5, Jasper 13, Machado 4, Centka ne, Wenerska 2, Szczyglowska (L), Chmielewska, Fedusio 4, Dudek 9, Vicet ne, Fedorek ne, Kubas (L) ne, Jurczyk 6 . All. Masek.A. Carraro Imoco Conegliano: Gabi 15, Zhu 17, Seki, Eckl ne, Lubian ne, De Gennaro (L), Haak 12, Wolosz 1, Adigwe 1, Lanier ne, Lukasik, Chirichella 4, Fahr 8, Bardaro (L) ne. All. Santarelli.Arbitri: Dobrev (Bul) e Bensimon (Isr)Note – Durata set: 29′, 22′, 34′. Errori battuti Re 9, Co 7; aces 5-1; muri 7-10. MVP: Gabi.

    (fonte: Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Novara-Istanbul 3-0. Bernardi: “Il miglior risultato possibile anche se abbiamo sofferto troppo”

    La Igor Gorgonzola Novara supera per 3-0 le turche del THY Istanbul nella gara d’andata delle semifinali di CEV Cup femminile 2024-2025 compiendo un importante passo verso la finale. Per raggiungere l’atto conclusivo della seconda più importante manifestazione europea per club le Zanzare di Lorenzo Bernardi dovranno vincere con qualsiasi risultato o perdere al tie-break il return match, da giocare sul Bosforo tra 8 giorni. Diversamente, la contesa andrà al Golden Set di spareggio.Non inganni il risultato finale di stasera, il THY se la gioca con determinazione riuscendo a dare filo da torcere alle igorine nel primo e nel terzo parziale. Queste, però, non si innervosiscono, tengono mentalmente il campo con il piglio della grande squadra e alla fine fanno la differenza, come spesso capita, soprattutto dai nove metri con 4 ace diretti e con una pressione costante sulla seconda linea avversaria e a muro (10 block). Lina Alsmeier e Tatiana Tolok sono le mattatrici della serata, capaci di trasformare in oro ogni pallone ricevuto: 15 punti a referto per la schiacciatrice tedesca (con il 50% in attacco, il 68% di ricezione positiva, 2 ace e il titolo di MVP) e 14 quelli del martello russo (che però esce dopo la seconda frazione per un risentimento muscolare alla coscia). Da registrare anche l’ottima prova di Francesca Bosio in regia: vince il confronto con Roberta Ratzke, si mette in mostra con alcune alzate davvero pennellate e riesce a tenere caldi i suoi bombardieri, chiamando al tempo stesso in causa le centrali con una buona continuità.Dall’altra parte, il THY (in campo con una formazione rimaneggiata a causa dei problemi fisici di Julia Bergmann e dell’impossibilità di schierare Hanna Orthmann in questa competizione) dà battaglia, facendo vedere il proprio potenziale offensivo con Anthi Vasilantonaki (18 punti) e Tugba Ivegin (9 punti). Buona anche la prestazione di Diana Duarte (7 punti): in attacco, pur al cospetto del muro novarese, non sfigura affatto con un positivo 50% e a muro si dimostra solida. Alla fine, però, manca il killer instinct per portare dalla propria parte l’inerzia di un match a lungo equilibrato.LA CRONACA – Per l’occasione Bernardi schiera un 6+1 con Bosio al palleggio, Tolok opposto, Ishikawa e Alsmeier schiacciatrici, Aleksic e Bonifacio al centro, e Fersino libero. Soz risponde con la diagonale Ratzke-Durul, Ivegin e Vasilantonaki in banda, Duarte e Aksoy centrali e Yilmaz nel ruolo di libero.1° set – Partenza aggressiva di Novara che trova subito un break grazie a Tolok e alle imprecisioni delle avversarie (4-2). Le Zanzare provano a imporre il proprio ritmo con Bonifacio e Bosio (6-3). Vasilantonaki riporta le turche in scia, ma Alsmeier ristabilisce immediatamente le distanze (8-5). Poco dopo Tolok mette a segno due punti consecutivi: così, sull’11-7, coach Soz corre ai ripari e chiama il primo timeout della serata. Al rientro in campo il THY reagisce, trova un parziale di 0-4 grazie alle centrali Duarte e Aksoy, e impatta sul 12-12. Tuttavia, la Igor non si perde d’animo e, dopo alcuni scambi equilibrati (15-15), torna a spingere sull’acceleratore con Tolok e Ishikawa (19-16). La giapponese deposita a terra anche la botta del 20-17, prima del controbreak delle biancorosse (20-19). Nel finale, il THY riesce anche a pareggiare grazie a un pallonetto di Ivegin (22-22), ma Novara mostra tutto il suo carattere e si aggiudica il set in volata (25-23).2° set – Il secondo parziale parte con un errore di Ishikawa, l’attacco al centro di Aleksic e prosegue con il botta e risposta tra Alsmeier e Durul (2-2). Tolok spara out, anche se rimedia immediatamente mettendo a segno il 4-3. Vasilantonaki ribalta il risultato con due punti consecutivi, ma Bosio impatta subito sul 5-5 e poco dopo le Zanzare rimettono il musetto avanti grazie ad Alsmeier e Tolok (9-7). A questo punto, la Igor spinge sull’acceleratore e vola a +4: sul block di Bosio, coach Soz decide di richiamare le sue giocatrici (13-9). Dopo l’interruzione, Aksoy e Vasilantonaki dimezzano le distanze (14-12), anche se la risposta delle azzurre non si lascia attendere (18-13). La panchina del THY decide di fermare di nuovo il gioco e, dopo il ‘tempo’, Tolok e Ishikawa fanno volare Novara a più 6 (20-14). Ivevin prova a suonare la carica risolvendo uno scambio prolungato, ma le Zanzare amministrano il vantaggio grazie ai punti di Aleksic e agli errori delle ospiti (22-15) e poco dopo chiudono il set con Alsmeier (25-18).3° set – Aksoy segna il primo punto della terza frazione, Aleksic e Mims (entrata al posto di Tolok) rispondono subito, ma Vasilantonaki deposita la botta del 2-2. Il THY si porta in vantaggio, anche se la risposta della Igor non si lascia attendere (5-3): a questo punto, coach Soz corre ai ripari e si gioca le carte Akin e Kilicli al posto di Ratzke e Durul. Novara spinge di nuovo sull’acceleratore e vola a +4 grazie a Mims e Ishikawa: così, sul 9-5, la panchina biancorossa decide di chiamare timeout. Dopo la pausa, Kilicli e Vasilantonaki accorciano le distanze, poi Ratzke sbaglia dai nove metri (10-8). La Igor si fa raggiungere a quota 12, ma rimette immediatamente il musetto avanti con una magia di seconda di Bosio e un block di Alsmeier (14-12). Il THY non si arrende, impatta sul 16-16 e poco dopo mette la freccia del sorpasso: così, sull’errore di Ishikawa, coach Bernardi decide di chiamare l’interruzione. Al rientro in campo la schiacciatrice giapponese mette a segno il 18-18, poi si fa murare due volte (18-20). Novara non molla e riporta il risultato in equilibrio grazie ad Alsmeier (21-21), che mette a segno anche il 22-22 e il 23-23. È un finale di match al cardiopalma: Ivegin spara out, Vasilantonaki rimedia, alla fine la Igor trova il break decisivo grazie a Ishikawa e Mims (26-24).

    Lorenzo Bernardi (coach Igor Gorgonzola Novara): “Oggi la squadra non si è espressa come fatto sabato a Scandicci. Abbiamo sofferto troppo anche perché loro avevano un’assenza importante come quella di Bergmann. Comunque a livello di risultato è il miglior risultato possibile che potevamo fare. Questa sera abbiamo fatto particolarmente fatica nei primi tempi. Dobbiamo sicuramente trovare una soluzione a questa dinamica perché noi ci basiamo su questo tipo di gioco. Per il resto potevamo gestire meglio alcuni frangenti che sono quelli che hanno permesso loro di rientrare in gioco quando avevamo due o tre break di vantaggio. Penso per esempio all’ultimo set: eravamo sempre a +2 poi ci sono state due nostre imperfezioni, non se le sono guadagnate loro ma sono arrivate da noi. Adesso che le partite diventano tutte determinanti e si gioca contro avversari di primo livello dobbiamo sicuramente migliorare questi aspetti. Nella gara di ritorno Istanbul cercherà di ribaltare il risultato. Lo ha già fatto contro la squadra polacca. Certamente cercheranno di recuperare Bergmann e rimettere tutto a posto, oggi hanno giocato praticamente senza l’opposto. Mi aspetto un ritorno contro un’avversaria che di sicuro non si arrende. Sabato iniziano i quarti di play-off e affronteremo Chieri, una formazione molto agguerrita, ambiziosa e che cercherà di metterci in difficoltà per arrivare in semifinale. È sicuramente il quarto più equilibrato di tutti quelli in programma. Dobbiamo cercare di recuperare energie fisiche e mentali perché ormai si gioca così frequentemente che diventa quasi più importante avere energie mentali e fisiche piuttosto che allenarsi”.

    Igor Gorgonzola Novara 3THY Istanbul 0 (25-23, 25-18, 26-24)

    Igor Gorgonzola Novara: Akimova (L) ne, Villani ne, Bosio 6, Bartolucci ne, De Nardi, Fersino (L), Alsmeier 15, Ishikawa 9, Mims 5, Bonifacio 8, Aleksic 6, Mazzaro ne, Tolok 14, Squarcini ne. Allenatore: Lorenzo Bernardi. Assistente: Davide Baraldi.THY Istanbul: Yilmaz (L), Kayacan, Arici ne, Ivegin 9, Akin, Germen ne, Kilicli 2, Coskun ne, Vasilantonaki 18, Duarte 7, Durul 4, Bergmann ne, Ratzke, Aksoy 5. Allenatore: Mehmet Kamil Soz. Assistente: Hasan Celik.Arbitri: Mirza Basic (Bosnia) e Ioannis Ioannidis (Grecia)Note – Novara: battute vincenti 4, battute sbagliate 10, attacco 51%, ricezione 54%-27%, muri 10, errori 22. Thy: battute vincenti 3, battute sbagliate 7, attacco 40%, ricezione 53%-28%, muri 4, errori 13.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Lodz-Scandicci 0-3, Gaspari: “Un passo in più verso la Final Four di Champions League”

    “Tu chiamale se vuoi emozioni”. Prendiamo in prestito le parole di Lucio Battisti, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 82esimo compleanno, per raccontare il successo ottenuto dalla Savino Del Bene Volley Scandicci in casa del Budowlani Łódź nella partita d’andata dei Quarti di Finale della Champions League. Tra le mura della ŁÓDŹ Sport Arena, impianto che nel febbraio 2019 ospitò la prima gara fuori dai confini italiani della Savino Del Bene Volley, arriva un successo 3-0 dal grande peso specifico, al termine di una sfida durata un’ora e diciassette minuti. Davanti ad un pubblico di 2300 tifosi, la squadra di coach Marco Gaspari ha fatto un deciso passo avanti verso un traguardo storico, l’approdo alla Final Four della CEV Champions League, “palcoscenico” mai raggiunto dalla società scandiccese.La vittoria centrata nella gara d’andata dei quarti di finale della massima manifestazione continentale, non è stata però semplice o scontata come si potrebbe pensare dal risultato finale.Nel primo set infatti la Savino Del Bene Volley è partita col piede giusto, ma superata a metà set (16-14), la formazione toscana ha dovuto fare uno sforzo aggiuntivo per riuscire ad imporsi al termine della prima frazione, vinta 22-25.Con lo stesso punteggio si è concluso anche il secondo set, un parziale di gioco in cui a partire meglio è stato il Budowlani Łódź e nel quale la Savino Del Bene Volley ha lungamente inseguito le avversarie prima di riuscire ad imporsi.Andamento diverso per il terzo set, nel quale dopo i primi scambi interlocutori sono state Herbots e compagne ha portarsi in vantaggio ed a condurre la sfida fino al 21-25 con cui si è conclusa la frazione e la gara.Al netto di qualche imprecisione, soprattutto in difesa, la Savino Del Bene Volley ha chiuso la sfida dominando in ogni aspetto statistico del match e, rispetto alle avversarie, ha fatto registrare ben nove punti percentuali in più per quanto riguarda la ricezione (43%-52%) e l’attacco (36%-45%).Al termine della gara il titolo di MVP è andato a Maja Ognjenovic, mentre sono state due le atlete scandiccesi a chiudere in doppia cifra: Antropova (17 punti) e Carol (14 punti con 9 muri vincenti).La top scorer dell’incontro invece è stata Paulina Damaske (21), che con Enweonwu (13) ha guidato l’attacco del Budowlani Łódź.Archiviata la gara con le polacche, la Savino Del Bene Volley tornerà in campo questa domenica. La squadra di coach Gaspari, dopo aver chiuso la regular season di Serie A1 al terzo posto, inizierà infatti il suo percorso nei play off del massimo campionato italiano, ospitando a Palazzo Wanny la Eurotek Uyba Busto Arsizio per la Gara-1 dei quarti di finale.

    Marco Gaspari (coach Savino Del Bene Scandicci): “Oggi sapevamo di trovare una squadra che sa battere molto bene, soprattutto in casa, e che sa essere ‘sporca’, abile a giocare sulle mani del muro e a gestire pallonetti, mani out e power tip, dunque avevamo improntato su questo la partita. Oggi mi sono preso il rischio di mandare in campo dall’inizio Britt Herbots, che aveva appena un allenamento sulle gambe, ma sappiamo che giocando ogni tre giorni è chiaro che l’allenamento diventa anche la gara. L’obiettivo è quello di di fare un passo in più verso la Final Four di Champions League, lo abbiamo fatto anche se con alcune imprecisioni, soprattutto in difesa. Al di là delle imprecisioni siamo comunque riusciti a portare a casa il primo step di questo quarto di finale”.

    PGE Grot Budowlani Łódź 0Savino Del Bene Scandicci 3(22-25, 22-25, 21-25)

    PGE Grot Budowlani Łódź: Wilińska, Druzkowska 4, Lisiak n.e., Wenerska n.e., Blagojevic 3, Planinsec 4, Enweonwu 13, Rozynska n.e., Sobolska-Tarasova 3, Drosdowska (L2), Lysiak (L1), Grabka 2, Manyang, Damaske 21. All.: Biernat M.Savino Del Bene Scandicci: Ribechi (L2) n.e., Herbots 6, Castillo (L1), Ruddins 3, Kotikova n.e., Mancini n.e., Ognjenovic 2, Bajema 8, Graziani 2, Nwakalor 9, Carol 14, Antropova 17, Mingardi n.e., Ung Enriquez n.e.. All.: Gaspari M.Arbitri: Eldar Zulfugarov (AZE) – Risto Strandson (EST)Note – Durata: 1 h 17′ (26′, 27′, 24′). Attacco Pt%: 36% – 45%. Ricezione Pos% (Prf%): 43% – 52% (28% – 32%). Muri Vincenti: 9-15. Ace: 4-6. MVP: Maja Ognjenovic. Spettatori: 2300.

    (fonte: Savino Del Bene Volley Scandicci) LEGGI TUTTO

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    Roma da impazzire, sbanca Chieri al tie-break nella finale d’andata di Challenge Cup

    Al termine di una battaglia incredibile, assolutamente degna di una finale europea, il primo atto del derby tutto italiano che vale la Challenge Cup femminile se lo aggiudica Roma al tie-break al Palazzetto dello Sport Gianni Asti di Torino, in ‘casa’ di Chieri. Una prova d’orgoglio e di carattere quella delle capitoline, paradossalmente già retrocesse in A2, che ora si giocheranno questo appuntamento con la storia la prossima settimana, martedì 11 marzo alle ore 20.00, sul proprio campo.

    Col cuore pesante ma la mente leggera, Roma mette in campo le energie necessarie per piegare una Chieri discontinua e contratta che pur conquistando due set non riesce mai a esprimere la sua pallavolo. A differenza di tante altre partite, non incidono in positivo a favore delle biancoblù nemmeno i ripetuti cambi effettuati da coach Bregoli.Roma nel primo set non sbaglia nulla e sul 16-16 trova l’allungo decisivo per chiudere 20-25. Sempre in mano a Chieri il secondo set che termina 25-18 e il quarto che finisce 25-18, mentre nella terza frazione (conclusa 22-25) le ospiti hanno la zampata risolutiva sul 22-22. Senza storia il tie-break dove le biancoblù annullano tre palle match prima di arrendersi 12-15.Nel tabellino chierese spiccano i 21 punti di Skinner e i 20 di Gicquel. Più distribuiti i punti di Roma con cinque giocatrici in doppia cifra a partire da Salas (21), Adelusi e Ciarrocchi (16), per un premio di MVP assegnato a Mirkovic per la sua lucida regia.

    Reale Mutua Fenera Chieri 2Roma Volley 3(20-25, 25-17, 22-25, 25-18, 12-15)Reale Mutua Fenera Chieri: Skinner 21, Alberti 3, Van Aalen 4, Buijs 7, Gicquel 20, Gray 5, Spirito (L), Rolando, Guiducci, Lyashko 9, Anthouli 5, Omoruyi 10. Non entrate: Lavagnino (L), Bednarek. All. Bregoli.Roma Volley: Salas Rosell 20, Ciarrocchi 14, Adelusi 16, Schoelzel 12, Melli 11, Mirkovic, Zannoni (L), Provaroni, Rucli 1, Orvosova, Muzi. Non entrate: Costantini. All. Cuccarini.Arbitri: Yilmazgil, Salvati.Note – Durata set: 29′, 25′, 30′, 26′, 21′; Tot: 131′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mamma… le italiane! Milano asfalta l’Eczacibasi 3-0 nell’andata dei Quarti di Champions

    Mamma… li turchi? No, mamma… le italiane!! Il giusto titolo del remake del celebre film del 1973 di Renato Savino oggi dovrebbe avere questo titolo. Probabilmente è quello che avranno pensato a Istanbul guardando come la Numia Vero Volley Milano ha liquidato in tre set l’Eczacibasi nella gara d’andata dei Quarti di finale di Champions League. Una prova di forza e di grande carattere quella delle lombarde: letali dai nove metri (7 ace a 2), superiori a muro (11 a 5), molto più efficaci anche in attacco (49% contro 38%).

    Il primo set è una lezione durissima (10-5, 18-8, 25-18). Nel secondo le turche si rimettono in scia nel finale, dopo essere state sotto anche di sei (17-11, 19-13, 21-20), ma cedono sotto i colpi di Egonu (25-23). Nel terzo altra sgasata terrificante di Milano (12-5) e conto chiuso in tutta fretta (22-12, 25-14) sviscerando una pallavolo a dir poco stellare. Se Danesi chiedeva più cinismo alla sua squadra, viene da dire che questa sera la Vero Volley l’ha presa in parola!MVP Paola Egonu, autrice di 17 punti (50% in attacco). In doppia cifra per la Numia anche Sylla (10). Prova monumentale delle due centrali: 10 punti di Danesi con 4 muri, 9 di Kurtagic con 3 muri e 4 ace. Ne timbra 5 per sino Orro. Per l’Eczacibasi Boskovic si ferma a quota 15, unica in doppia cifra insieme a Gray (11).

    Numia Vero Volley Milano 3Eczacibasi Dynamit Istanbul 0(25-18, 25-23, 25-14)Numia Vero Volley Milano: Orro 5, Danesi 10, Kurtagic 9, Sylla 10, Egonu 17, Daalderop 9, Gelin (L), Fukudome (L), Cazaute, Konstantinidou, Smrek. Non entrate: Guidi, Heyrman, Pietrini. All. Lavarini. Eczacibasi Dynamit Istanbul: Boskovic 15, Baladin 2, Jack-Kisal 4, Sahin 1, Rettke 3, Plummer 3, Sebnem Akoz (L), Erkek 2, Arici 2, Gray 11. Non entrate: Ozel (L), Aydemir Akyol, Stevanovic, Nicoletti. All. Akbas.Arbitri: Pop, Simic.Note – Durata set: 25′, 27′, 22′; Tot: 74′.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO