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    Serie A1, 13^ giornata: Novara batte Scandicci, definiti gli accoppiamenti di Coppa Italia

    Termina decretando ufficialmente i quarti di Coppa Italia Frecciarossa il girone d’andata della Serie A1 Tigotà. Conegliano ospiterà al Palaverde Vallefoglia, ottava con 17 punti, dallo stesso lato del tabellone in cui Novara, quarta con 27, affronterà Busto Arsizio, quinta a quota 26. Dall’altra parte della griglia, Scandicci, seconda a -9 dalla capolista, se la vedrà con Bergamo, settima (21), mentre Milano (terza, 28 punti), accoglierà Chieri (sesta, 23 punti).In coda, Roma resta ultima con 7 punti, Cuneo sale a 8 ma rimane dietro Talmassons (9). Sfuma la Coppa Italia per Pinerolo, nona con 15 punti, e Firenze, decima con 12 e a +1 su Perugia.I Quarti di Finale si giocheranno tra domenica 29 e lunedì 30 dicembre, con programma e orari che verranno ufficializzati in settimana.Risultati Serie A1 – 13^ giornataPinerolo-Roma 3-0(25-15, 25-23, 25-18)Novara-Scandicci 3-2(24-26, 25-13, 25-19, 22-25, 15-10)Cuneo-Vallefoglia 2-3(23-25, 25-18, 27-25, 13-25, 12-15)Firenze-Bergamo 1-3(26-24, 20-25, 23-25, 17-25)Talmassons-Busto Arsizio 2-3(26-24, 20-25, 21-25, 25-21, 12-15)Giocate il Milano-Chieri 3-1 (giocata il 16-10-2024)(25-20, 26-24, 25-27, 25-14)Perugia-Conegliano 0-3 (giocata il 17-10-2024)(14-25, 17-25, 21-25)Classifica Serie A139 Conegliano30 Savino Del Bene Scandicci28 Numia Vero Volley Milano27 Igor Gorgonzola Novara26 Eurotek Uyba Busto Arsizio23 Reale Mutua Fenera Chieri21 Bergamo17 Megabox Ond. Savio Vallefoglia15 Wash4green Pinerolo12 Il Bisonte Firenze11 Bartoccini-Mc Restauri Perugia9 Cda Volley Talmassons Fvg8 Honda Olivero Cuneo7 Smi Roma VolleyProssimo Turno Serie A1 Sabato 21-12-2024Vallefoglia – Firenze (ore 20:30)Domenica 22-12-2024Novara – Chieri (ore 15:30)Cuneo – Scandicci (ore 16:00)Talmassons – Roma (ore 17.00)Bergamo – Perugia (ore 17:30)Milano – Pinerolo (29-01-2025, ore 20:00)Busto Arsizio – Conegliano (29-01-2025, ore 20:30)(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Sada Cruzeiro è Campione del mondo: Trento superata in quattro set

    Non c’è l’ha fatta la Trentino Itas a salire sul tetto del mondo dopo la Champions vinta an Antalya. In finale del Mondiale per Club maschile la squadra di Fabio Soli è stata superata in quattro set (25-22, 20-25, 25-16, 25-22) dal Sada Cruzeiro, che la raggiunge anche nell’albo d’oro a quota cinque titoli iridati.La formazione di Fabio Soli, dopo avere concesso il primo set, ha saputo riequilibrare il conteggio dei parziali aggiudicandosi il secondo, salvo poi cadere nei due parziali che regalano il titolo ai brasiliani. Soddisfazioni per Alessandro Michieletto e Marco Pellacani, inseriti nel migliore sestetto della competizione internazionale rispettivamente come miglior schiacciatore e miglior centrale. Per i dolomitici nuovo appuntamento internazionale questa settimana, quando per la CEV Cup Sbertoli e compagni accoglieranno tra le mura amiche il Benfica per il ritorno degli Ottavi di Finale, con il match programmato per giovedì 19 dicembre. Starting Players – La Trentino Itas conferma lo starting six utilizzato nella semifinale del giorno prima contro la Lube: Sbertoli in regia, Rychlicki opposto, Michieletto e Lavia schiacciatori, Flavio e Pellacani al centro, con Laurenzano libero. Il Sada Cruzeiro replica con Matheus al palleggio, Wallace opposto, Vaccari e Rodriguinho in posto 4, Otavio e Saatkamp centrali, Alexandre libero.1° set – Ad aprire le danze è un break point di Wallace (2-4); il Sada si carica subito e scappa via con Vaccari che firma l’allungo suo +5 con un ace e un attacco (5-10, time out Soli). Alla ripresa due muri consecutivi di Lavia alimentano le speranze gialloblù (8-11), ma poi i brasiliani non concedono a lungo più nulla (11-15). Serve una ottima rotazione di Michieletto, condita anche da tre ace in fila, per ritrovare la parità proprio a quota 15 e poi mettere la freccia (16-15). Il vantaggio dura però un attimo, perché il Cruzeiro riaccelera col muro e la battuta (17-20) e si porta a casa il parziale grazie alla consistenza del proprio cambiopalla (22-25), nonostante il buon ingresso di Gabi Garcia (subito a segno due volte) per Rychlicki.2° set – Nel secondo set Soli conferma in campo l’opposto portoricano mentre la contesa si articola sul punto a punto sino al 13-13 suon di cambiopalla, poi ci pensa Michieletto a consegnare il primo vantaggio gialloblù (15-13). Alessandro è scatenato in posto 4 e firma anche il +3 (18-15) che costringe i verdeoro a rifugiarsi in un time out. Alla ripresa Gabi Garcia affonda il colpo (19-15) e Trento riesce a proteggere il proprio margine sino in fondo (21-19 e 25-20) anche grazie al buon ingresso al servizio di Bristot (anche un ace diretto).3° set – Nel terzo periodo i brasiliani tornano ad avere in mano le redini del gioco, approfittando anche di qualche errore a rete di troppo dei gialloblù: quello di Gabi Garcia apre la forbice (4-6), quello di Pellacani successivamente manda in fuga il Sada (9-13). Soli allora spedisce nella mischia Bartha, Acquarone e di nuovo Rychlicki; la mossa sembra fruttare effetti, perché la Trentino Itas risale da 11-16 a 15-16 anche grazie alle battute di Michieletto. Nel momento decisivo però i Campioni d’Europa tornano nella buca: il regista Matheus va al servizio sul 16-18 e fa segna una lunghissima rotazione, sino al 16-25 condita anche da quattro ace personali.4° set – Anche il quarto set parte nel segno verdeoro, con Wallace e Roriguinho che firmano subito il +3 (3-6). In campo è rimasto Bartha, ma c’è di nuovo Rychlicki che prende il posto di Gabi Garcia dopo un errore a rete del portoricano. La Trentino Itas soffre, va sotto per 5-9 sotto i colpi dell’opposto brasiliano ma poi si rianima con il muro (8-9). Il Sada fiuta il pericolo e riparte col solito Wallace (9-13 e 11-15); Michieletto spedisce out un paio di attacchi e per la Trentino Itas è notte fonda. Serve un muro di Flavio ed un servizio vincente di Sbertoli per tornare nella scia dei locali (16-17); è solo un attimo, perché Otavio mura Flavio (16-19) e Michieletto spedisce out la diagonale che vale il 17-21. Soli interrompe il gioco ma Trento rialza la testa troppo tardi, annullando due palle match (22-25). Alla terza (battuta in rete di Michieletto) esplode la festa dei brasiliani.Sada Cruzeiro 3Trentino Itas 1(25-22, 20-25, 25-16, 25-22)Sada Cruzeiro: Vaccari 12, Saatkamp 5, Matheus 4, Rodriguinho 5, Otavio 7, Wallace 23, Alexandre (L); Oppenkoski, Batista, Rodrigo. N.e. Felipe, Velasco, Douglas, Martos. All. Filipe Ferraz.Trentino Itas: Sbertoli 1, Lavia 10, Flavio 10, Rychlicki 6, Michieletto 21, Pellacani 5, Laurenzano (L); Gabi Garcia 9, Bristot 1, Acquarone, Bartha 4, Magalini. N.e. Pesaresi. All. Fabio Soli.Arbitri: Ortiz (Portorico) e Casado (Argentina).Durata set: 30’, 29’, 25’, 36’; tot. 2h.Note: 6.000 spettatori circa. Sada Cruzeiro: 6 muri, 5 ace, 15 errori in battuta, 9 errori azione, 51% in attacco, 49% (12%) in ricezione. Trentino Itas: 9 muri, 7 ace, 19 errori in battuta, 5 errori azione, 48% in attacco, 44% (19%) in ricezione.Mvp: Wallace.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Una Novara tutta cuore e grinta batte 3-2 Scandicci nel big-match della 13^ giornata

    Cuore e grinta, ma anche tanta qualità tecnica e preparazione tattica, sono le caratteristiche vincenti che portano la Igor Gorgonzola Novara a imporsi per 3-2 sulla Savino Del Bene Scandicci nel match più atteso della tredicesima giornata di regular season della Serie A1 femminile 2024-2025 e a mettere nel borsone due punti fondamentali per chiudere il girone di andata al quarto posto in classifica e restare in scia proprio alle rivali toscane e alla Numia Vero Volley Milano.È festa grande al Pala Igor per i tifosi novaresi dopo il tocco vincente di Maja Aleksic (per lei 11 su 14 in primo tempo) che chiude la contesa. Festa meritata e maturata al termine di una partita ben giocata e soprattutto ben interpretata dalle azzurre (oggi senza le indisponibili Federica Squarcini e Francesca Villani), scese in campo molto attente, concentrate e determinate, sapendo di avere di fronte una corazzata come Scandicci. Alla fine, è facile sottolineare l’efficienza del servizio (9 ace) e dell’attacco (47% di squadra), ma Novara mostra qualità anche nella fase break, lavorando molto bene a muro (7 blocks) e trovando tante soluzioni in contrattacco.A far legna ci pensano le bocche da fuoco, servite a meraviglia da Francesca Bosio: 21 punti per Tatiana Tolok (con il 37% di positività in fase offensiva), 20 per Lina Alsmeier (MVP del match con il 42% in attacco e 4 ace) e 18 per Mayu Ishikawa. Da registrare anche l’ottima prestazione di Eleonora Fersino (50% di ricezione positiva), che in seconda linea dà tranquillità alle compagne: è davvero ovunque e sempre dove va il pallone.Dall’altra parte, mastica amaro Scandicci che se la gioca a viso aperto (con l’unica eccezione della seconda frazione), ma non riesce a sfruttare alcune occasioni propizie per portare dalla propria parte l’inerzia di una sfida decisa da piccoli dettagli. In particolare, le toscane tengono botta grazie alle qualità di Ekaterina Antropova (20 punti con il 32% di positività in attacco) e di Britt Herbots (13 punti di cui 1 muro e 2 ace), risolvendo situazioni complicate su palla alta (nonostante 11 errori), ma non trovando sempre soluzioni ottimali in difesa e in ricezione (41% di positiva e 23% di perfetta).LA CRONACA – La Igor scelta per questa occasione da coach Bernardi prevede Bosio in regia, Tolok opposto, Ishikawa e Alsmeier schiacciatrici, Aleksic e Bonifacio centrali, Fersino libero. La Savino del Bene risponde con Ognjenovic al palleggio in diagonale ad Antropova, Herbots e Mingardi in posto 4, Nwakalor e Carol al centro, Castillo libero.1° SET – Tolok segna il primo punto della partita, Nwakalor risponde subito e Antropova deposita a terra la botta dell’1-2. Tolok impatta sul 3-3 e la Igor è in parità anche sul 4-4, prima di mettere le freccia del sorpasso grazie a Ishikawa (7-5). Herbots accorcia le distanze, anche se poco dopo Scandicci subisce un parziale di 0-3: sul muro di Bonifacio, coach Gaspari corre ai ripari e chiama timeout (10-6). Al rientro in campo, Nwakalor ed Herbots riportano le toscane in scia; così, tocca a Bernardi richiamare le sue giocatrici (10-9). Novara non riesce proprio a reagire e scivola a meno 3 (10-13). Dopo il secondo timeout chiamato da Bernardi, Alsmeier ferma l’emorragia di punti e, dopo un altro break scandiccese (11-15), le azzurre pareggiano i conti con un controparziale di 4-0 (15-15). Si prosegue sui binari dell’equilibrio: Mingardi ed Herbots regalano il break a Scandicci (16-18), anche se la risposta della Igor non si lascia attendere (19-19). A questo punto, Scandicci rimette il musetto avanti grazie a un errore di Alsmeier (19-21), ma Novara replica a ogni tentativo delle ospiti (23-23). Alla fine, però, è la formazione di Gaspari ad avere la meglio ai vantaggi (24-26).2° SET – Dopo un avvio equilibrato (3-3), Novara trova il primo break della frazione grazie a un errore di Antropova e a un attacco vincente di Tolok. Scandicci impatta subito su 5-5 ed è in parità anche sul 6-6, prima di mettere la freccia del sorpasso (7-8). Tuttavia, la risposta delle padrone di casa non si lascia attendere: così, sul 12-9 firmato da Alsmeier, coach Gaspari decide di chiamare l’interruzione. Al rientro in campo, Tolok risolve uno scambio prolungato che fa esplodere i 2960 del Pala Igor; poi ci pensa Antropova a fermare l’emorragia di punti (14-10). Le Zanzare continuano e spingere sull’acceleratore e volano a più 6 (16-10). Dopo il secondo timeout della Savino del Bene, prosegue l’ottimo momento delle padrone di casa: il gap arriva addirittura in doppia cifra (20-10). Nel finale le toscane riescono a sbloccarsi grazie ad Antropova, ma l’inerzia non cambia e Novara si porta a casa il set senza patemi (25-13).3° SET – Partenza aggressiva di Scandicci che trova un break, ma la Igor impatta sul 2-2 con Ishikawa e mette subito la freccia del sorpasso (3-2). Herbots e Mingardi ribaltano il risultato (4-5), ma il vantaggio delle ospiti dura solo il tempo di uno scambio: infatti, le Zanzare pareggiano con Aleksic e si portano avanti con Tolok (8-6). Si prosegue punto a punto fino al break di Scandicci, che riporta il risultato in equilibrio (10-10). Le ospiti passano in vantaggio, ma ancora una volta Novara replica immediatamente (14-13). Scandicci resta aggrappata alle avversarie grazie alle iniziative di Antropova e Mingardi (16-16), anche se è imprecisa dai nove metri (18-17). Coach Gaspari chiama timeout, ma al rientro in campo Novara alza i giri del motore e trova un parziale di 3-0 (21-17). Dopo il 21-18 messo a segno da Herbots, le azzurre allungano ulteriormente e portano a casa il set (25-19).4° SET – Il quarto set parte con un errore in attacco di Tolok e un ace di Ognjenovic, e prosegue con le diagonali vincenti di Alsmeier e Antropova (1-3). Novara resta in scia con pazienza e poi ribalta il risultato grazie a un parziale di 3-0 (7-5). Ai tentativi di allungo delle padrone di casa rispondono Herbots e Antropova, che mette a segno anche l’attacco dell’8-8. La Savino del Bene rimette il musetto avanti e così, dopo il block di Graziani, coach Bernardi decide di chiamare l’interruzione (8-10). Al rientro in campo Tolok suona la carica; poi si prosegue punto a punto fino al muro-punto di Antropova (11-14). Bernardi chiama il secondo timeout e, dopo la pausa, le Zanzare trovano un break grazie ad Aleksic e Alsmeier (15-16). Carol firma il 15-17, ma la Igor continua a spingere sull’acceleratore e ribalta il risultato con un parziale di 3-0 (18-17). La risposta di Scandicci non si lascia attendere, ma Alsmeier pareggia immediatamente (19-19). Nel finale, la Savino del Bene contiene la reazione novarese (21-22) e porta la contesa al tie break (22-25).TIE BREAK – Alsmeier e Ishikawa segnano i primi punti del tie break, ma Graziani accorcia le distanze con un block e pareggia con un ace. Ci pensa Ishikawa a riportare avanti le padrone di casa, ma Tolok incappa in un errore al servizio (4-4). Si prosegue punto a punto (6-6), fino a un break della Igor (8-6). Dopo il cambio di campo, Herbots si fa murare da Bonifacio: coach Gaspari corre ai ripari e chiama timeout (9-6). Scandicci reagisce e torna in scia grazie al block di Graziani, ma la risposta di Bonifacio è immediata (10-8). Poi Novara spinge sull’acceleratore e vola a più 4 (12-8). Antropova suona la carica, ma ormai è tardi e Aleksic chiude la contesa (15-10).Igor Gorgonzola Novara 3Savino del Bene Scandicci 2(24-26, 25-13, 25-19, 22-25, 15-10)Igor Gorgonzola Novara: Bosio, Bartolucci ne, De Nardi, Fersino (L), Alsmeier 20, Ishikawa 18, Mims ne, Orthmann ne, Bonifacio 12, Aleksic 14, Mazzaro ne, Tolok 21. Allenatore: Lorenzo Bernardi. Assistente: Davide Baraldi.Savino del Bene Scandicci: Magnani (L) ne, Herbots 13, Castillo (L), Ruddins, Kotikova, Ognjenovic 2, Bajema, Graziani 9, Nwakalor 10, Carol 6, Baijens ne, Antropova 20, Mingardi 12, Gennari ne. Allenatore: Marco Gaspari. Assistente: Sandor Kantor.Arbitri: Dominga Lot e Ubaldo LucianiNote: Novara: battute vincenti 9, battute sbagliate 12, attacco 47%, ricezione 52%-27%, muri 7, errori 21. Scandicci: battute vincenti 5, battute sbagliate 10, attacco %, ricezione 41%-23%, muri 11, errori 26.Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Futuro del Club Italia femminile: come lo vorrebbe Velasco, cosa chiede Manfredi

    Gli Stati Generali della Pallavolo (QUI per saperne di più) sono stati anche l’occasione per fare chiarezza sul futuro del Club Italia femminile, modello virtuoso in passato che ha sfornato otto campionesse olimpiche su dodici, ma che negli ultimi anni non ha dato gli stessi risultati. In più continua ad essere un costo rilevante per la Federazione. Non sarà chiuso, questo è certo, ma necessiterà di una revisione, di una profonda riflessione.Julio Velasco, durante il suo intervento sul palco dell’Innovation Center di Milano, ha detto chiaramente che l’obiettivo del Club Italia deve essere quello di avere “giocatrici di un livello tale che consenta loro di competere con le squadre di A2. Non che giocano e arrivano ultime, ma che competano”.Dunque in futuro, prossimo, non nell’immediato, il Club Italia femminile dovrà tornare a giocare in Serie A2 e tornare ad essere molto più simile a quel progetto che era in origine e che ha sfornato campionesse del calibro di Egonu, Orro, Danesi, solo per citarne alcune. Questa almeno è la “richiesta” di Velasco. In estrema sintesi, ma questo era ed è chiaro a tutti, una squadra nei campionati di B non serve alla nazionale.Richiesta che trova tutti d’accordo, ma che dovrà essere comunque “sostenibile”. Questa l’unica condizione posta dal presidente Manfredi: “Bisogna valutare bene costi e benefici” ha tenuto a precisare. E questo sarà un tema di discussione anche del prossimo Consiglio federale. Ci sarà poi da aprire un dialogo con la Lega Volley Femminile, ma anche su questo fronte c’è ottimismo.Dunque se son rose fioriranno, a patto che il conto del fioraio non si riveli troppo salato.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Civitanova, il rammarico di Boninfante e Medei: “Non ci siamo sicuramente espressi come potevamo”

    In Brasile la Cucine Lube Civitanova esce di scena dalla corsa al titolo iridato per mano della Trentino Itas, capace di battere i biancorossi in Semifinale per 3-0 (25-20, 28-26, 25-19). I cucinieri, che restano in lizza per il terzo posto, torneranno in campo all’Arena Sabiazinho di Uberlandia domenica 15 dicembre, alle 11 brasiliane (ore 15 in Italia con diretta DAZN, VBTV e Radio Arancia) contro gli iraniani del Foolad Sirjan per il remake della prima gara della Pool A. Le medaglie di bronzo passeranno per questa sfida, servirà quindi tanta voglia di riscatto per Balaso e compagni.Dopo la vittoria gialloblù nella Finalissima del 2018 in Polonia e il riscatto cuciniero nella Semifinale 2021 a Belo Horizonte, il bilancio dei derby italiani al Mondiale per Club diventa favorevole ai dolomitici con 2 vittorie a 1.GIAMPAOLO MEDEI (allenatore Cucine Lube Civitanova): “C’è grande rammarico per il secondo set, che ci ha visto condurre praticamente fino alla fine. Se fossimo riusciti a vincerlo, la partita avrebbe potuto avere una trama diversa. La squadra non si è sicuramente espressa come può, è successo anche nelle partite precedenti. Dobbiamo capire il motivo di tutto ciò, prima però abbiamo una sfida importante per il terzo posto da giocare, ci teniamo molto a vincerla per salire sul podio. Dopodiché faremo le valutazioni utili per il prosieguo della stagione”.MATTIA BONINFANTE (Cucine Lube Civitanova): “Peccato per il secondo set, che ci ha visto in vantaggio per quasi tutta la durata e ci è sfuggito alla fine. Potevamo sicuramente fare meglio, una migliore gestione degli errori da parte nostra avrebbe potuto portare a una gara diversa. Ora ci aspetta la sfida per il terzo posto, che è comunque importante. Dobbiamo farci trovare pronti, è nostro compito reagire”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento vince e trova il Sada Cruzeiro in finale; Civitanova-Foolad Sirjan per il bronzo

    Un nuovo appuntamento con la storia, della pallavolo e dello sport italiano! È quello che si è conquistata Trento all’Arena Sabiazinho di Uberlandia superando per 3-0 la Cucine Lube Civitanova nel derby italiano di semifinale del Mondiale per Club 2024.Grazie al rotondo successo ottenuto sui connazionali, la formazione gialloblù domenica 15 dicembre a partire dalle ore 18.30 in Brasile potrà giocare una nuova Finale iridata, andando a caccia del sesto titolo di Campione del Mondo di sempre. A contenderle il trofeo più ambito fra le squadre di tutto il pianeta ci sarà il Sada Cruzeiro, nel remake della sfida che assegnò a Doha l’edizione 2012.Trentino Volley si è guadagnata l’accesso a quella che sarà la settima finale mondiale in poco meno di venticinque anni di attività mettendo in campo ad Uberlandia una pallavolo concreta ed efficace, che non ha avuto bisogno di un servizio pungente (solo un ace diretto) per riuscire ad imprimere le accelerate necessarie per portarsi a casa primo e terzo set.L’ottimo lavoro svolto fra muro (a segno 10 volte) e difesa e la consueta efficienza in attacco (48% di squadra con appena cinque errori) hanno infatti consentito ai gialloblù di condurre le danze nei parziali di dispari e di recuperare uno svantaggio anche di tre punti a metà del secondo periodo (13-16), trasformandolo in un 28-26 che di fatto ha steso la Lube. Merito della bella prova a rete di ben quattro attaccanti, tutti finiti in doppia cifra: Michieletto (58%) e Rychlicki (52%) a segno 13 volte, Flavio (73% con 2 block) e Lavia (4 muri) a referto invece dieci.SESTETTI – La Trentino Itas si ripresenta con la formazione vista più spesso nelle ultime settimane in campo: Sbertoli in regia, Rychlicki opposto, Michieletto e Lavia schiacciatori, Flavio e Pellacani al centro, con Laurenzano libero. La Cucine Lube Civitanova risponde con Boninfante al palleggio, Lagumdzija opposto, Nikolov e Bottol in posto 4, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero.1° SET – La partenza dei gialloblù è sparata: Flavio (contrattacco e muro su Bottolo) e Rychlicki (schiacciata lungolinea) firmano subito un affondo pesante (5-1), che consiglia Medei di interrompere subito il gioco. Alla ripresa un muro di Chinenyeze su Pellacani ed il successivo primo tempo out del centrale gialloblù danno fiato alla Lube, che pareggia a quota 7 con la pipe di Nikolov. Serve un nuovo break di Flavio (block vincente su Podrascanin) per offrire un nuovo spunto gialloblù (11-9), che stavolta Trento si tiene stretta (15-13), prima di allungare grazie ad un errore a rete di Nikolov (17-14).I marchigiani ricorrono di nuovo ad un time out, ma subito dopo è ancora la formazione Campione d’Europa a fare la voce grossa (21-16) con i tocchi a rete di Pellacani e Sbertoli. L’1-0 arriva sul 25-20, con lo stesso regista trentino che mette in cassaforte il cambiopalla coinvolgendo in attacco Michieletto e Rychlicki.2° SET – Dopo il cambio di campo la Cucine Lube prova a voltare pagina, trovando subito con un paio di muri il vantaggio di due lunghezze (2-4 e 4-6). Trento cerca di reagire, ma fatica ad andare a segno in attacco e allora gli avversari allungano (6-9); Soli spende quindi un time out ma alla ripresa sono sempre i biancorossi a dettare il ritmo (9-12 e 12-15).Il finale è combattuto punto a punto perché un break point di Rychlicki riporta le squadre a stretto contatto (17-18), poi è un attacco a due mani di Flavio a garantire la parità a quota 22. I gialloblù mettono la freccia con una pipe di Lavia (24-23), ma devono attendere la quarta occasione per chiudere il conto e volare sul 2-0 (28-26, errore di Bottolo).3° SET – Nel terzo set la contesa riparte sul filo dell’equilibrio (5-5), poi è un acuto di Lavia a muro a garantire il +2 (8-6), imitato pochi istanti dopo da Flavio (11-8). Trento è un treno in corsa (15-11) che non arresta più la sua corsa, anche perché la Lube si innervosisce e sbaglia molto; Michieletto firma l’ace che vale il 18-11 e che fa partire i titoli di coda (22-16). Il 3-0 arriva sul 25-19: la Trentino Itas è di nuovo in Finale Mondiale!Trentino Itas 3Cucine Lube Civitanova 0(25-20, 28-26, 25-19)TRENTINO ITAS: Pellacani 4, Sbertoli 1, Lavia 10, Flavio 10, Rychlicki 13, Michieletto 13, Laurenzano (L); Gabi Garcia, Bristot. N.e. Pesaresi, Magalini, Bartha e Acquarone. All. Fabio Soli.CUCINE LUBE: Lagumdzija 10, Nikolov 10, Podrascanin 2, Boninfante 3, Bottolo 6, Chinenyeze 7, Balaso (L); Poriya, Dirlic, Loeppky 4, Orduna, Gargiulo 2. N.e. Bisotto e Tenorio. All. Giampaolo Medei.ARBITRI: Carbajal Mozzo (Uruguay) e Mahaven (Usa).DURATA SET: 26’, 31’, 24’; tot. 1h e 21’. NOTE: 2.500 spettatori circa. Trentino Itas: 10 muri, 1 ace, 16 errori in battuta, 5 errori azione, 48% in attacco, 55% (36%) in ricezione. Cucine Lube Civitanova: 5 muri, 0 ace, 20 errori in battuta, 7 errori azione, 41% in attacco, 48% (13%) in ricezione.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Busto Arsizio vince ancora, ma Talmassons le strappa un punto fondamentale in ottica salvezza

    Sofferta, soffertissima vittoria per la Eurotek UYBA Busto Arsizio che dopo 2 ore e 12 minuti di gioco riesce ad avere la meglio su una Cda Volley Talmassons Fvg davvero on-fire questa sera sul taraflex di Latisana. Finisce 3-2 per le farfalle, capaci di recuperare sotto un set a zero, ribaltare e portarsi avanti 2-1, soffrire il rientro delle friulane e chiudere con caparbietà il quinto.Con Piva giocatrice più continua (22 punti ed MVP per lei), Barbolini ha fatto oggi ampio ricorso al doppio cambio della diagonale principale con Scola e Frosini (13 a tabellino) caldissime alle chiamate e determinanti a rompere gli equilibri soprattutto nel secondo e terzo parziale, in cui anche Olaya ha dato il cambio a Kunzler. Il match in ogni caso è stato sempre equilibrato, perchè la squadra di Barbieri ha difeso tutto e attaccato con grande positività: non solo Storck (23), ma anche le due bande Shcherban (13) e Strantzali (17) hanno creato non pochi grattacapi al muro-difesa biancorosso.Positiva anche la prova della centrale Kocic (15 punti per lei). Anche nel tie-break conclusivo, in cui tutto sembrava chiuso ben presto (1-7, 3-8), con l’ingresso della centrale Gannar, Talmassons è riuscita a riaprire i giochi e a portarsi a -2 (8-10). Fondamentali nella fase clou i punti di Kunzler, un ace di Van Avermaet e un muro di Sartori. La UYBA è ora, almeno per una notte, al quarto posto e attende la partita di Novara per conoscere l’accoppiamento di Coppa Italia.SESTETTI – Starting six: Busto Arsizio parte con Boldini – Obossa, Sartori – Van Avermaet, Piva – Kunzler, Pelloni libero. Talmassons risponde con Eze – Storck, Botezat – Kocic, Shcherban – Strantzali, Ferrara libero.1° SET – Nel primo set Obossa forza il servizio da subito e Piva è continua da posto 4 (3-6), mentre Kunzler allunga ancora (3-7) e Piva realizza anche l’ace del 3-8. Strantzali (attacco + ace) riporta sotto le friulane (9-10), Shcherban mura il 10-10. Obossa non ci sta (10-12), Storck regala l’11-14, ma anche la UYBA commette qualche errore e si torna in equilibrio (13-14).Piva (7 punti nel set) e Van Avermaet scappano ancora (14-17), ma non è finita. L’ace di Kocic impatta ancora lo score (17-17), Sartori (5 punti nel parziale) e l’out di Strantzali rilanciano le farfalle (19-21). Proprio Strantzali (6 nel game) trova il 21-21, il muro delle padrone di casa vale il 23-22, Storck fa 24-23 (dentro Scola e Frosini), Piva annulla (24-24) ma l’ace di Kocic chiude i conti (26-24).2° SET – Nel secondo set la UYBA torna a stare avanti nel punteggio (5-8 bei muri di Boldini e Piva), con Obossa che alza l’asticella (5-9). Shcherban firma la doppietta dell’8-9, ma Piva e l’ace di Sartori fanno respirare le farfalle (8-11) con Obossa che sfrutta ancora il servizio di Benedetta per l’8-12. Proprio Jossa passa dai 9 metri (9-14), Boldini mura il 9-15, mentre sul 12-16 entra Olaya per Kunzler. Strantzali riporta sotto le sue (16-18), mentre nel finale entrano Scola e Frosini (18-21): Giorgia non sbaglia (tre su te + muro fino al 20-25).3° SET – Nel terzo set Barbolini conferma Olaya in posto 4 e Talmassons parte a mille con il muro di Kocic che vale il primo 6-3. Eze è ispirata e cerca Botezat per il 9-6, Obossa spara out il 10-6, Piva prova a recuperare (10-8); Storck ritrova il +4 (14-10), poco dopo rientrano Scola e Frosini: Storck per una volta sbaglia (15-13), Olaya trova la doppietta del 15-15.Frosini passa per il 15-16 e il 17-18, mentre rientra Kunzler per Olaya; Frosini passa anche da posto 1 (21-21), Scola mura il 21-22, Piva fa il mani-out del 21-23 e trova tre set ball (21-24). Chiude una grande Frosini (21-25).4° SET – Nel quarto set Barbolini conferma Kunzler e tiene in campo Scola e Frosini come diagonale principale. Talmassons parte ancora forte (7-4), poi la solita Frosini ritrova il -1 (7-6); Kunzler mura Storck ed è parità (7-7), ma due errori bustocchi portano il punteggio al 10-7. Storck allunga, Piva non vuole mollare (13-10), mentre rientrano Boldini e Obossa (13-11 muro Van Avermaet).Strantzali allunga ancora (15-11), ma l’ace di Piva rimette tutto in gioco (15-13); Sartori conferma il gap (17-15), Obossa firma l’ace del 17-16, poi rientrano di nuovo Scola e Frosini. Kocic fa 20-17 e mura il 21-17, mentre Storck tira il 22-17 nei tre metri. Sembra finita, il muro bustocco riapre le speranze (23-20) ma alla fine chiude Strantzali 25-21.5° SET – Nel quinto set la UYBA riparte con il 6+1 di inizio match: Kunzler batte bene, Piva e Obossa (2 punti a testa) fanno partire bene le farfalle (0-4), mentre Storck trova il primo punto friulano. Van Avermaet firma un altro break (attacco e muro fino all’1-7), si gira sul 2-8; rientrano Frosini e Scola mentre due muri e un ace di Talmassons riaprono i giochi (5-8).Al rientro in campo le padrone di casa murano ancora con la neo entrata Gannar, che va a segno anche per il 7-8. Piva trova il fondamentale cambiopalla del 7-9, Kunzler conferma il minibreak (8-10), Van Avermaet firma l’ace dell’8-11, Frosini allunga a +4 (8-12); Storck non molla (10-12), Sartori urla il 10-13 (dentro ancora Boldini e Obossa), Kunzler trova match-ball (11-14), Pamio (appena entrata) batte out e finisce 12-15.CDA VOLLEY TALMASSONS FVG 2EUROTEK UYBA BUSTO ARSIZIO 3(26-24, 20-25, 21-25, 25-21, 12-15)CDA VOLLEY TALMASSONS FVG: Strantzali 20, Botezat 4, Eze 2, Shcherban 14, Kocic 15, Storck 24, Ferrara (L), Gannar 4, Bucciarelli, Pamio. Non entrate: Gazzola (L), Piomboni, Feruglio. All. Barbieri. EUROTEK UYBA BUSTO ARSIZIO: Kunzler 8, Sartori 12, Obossa 14, Piva 22, Van Avermaet 9, Boldini 1, Pelloni (L), Frosini 13, Olaya 3, Scola 1. Non entrate: Van Der Pijl, Lualdi, Howard, Morandi (L). All. Barbolini.ARBITRI: Caretti, Piana. NOTE – Spettatori: 712, Durata set: 30′, 26′, 28′, 29′, 18′; Tot: 131′. MVP: Piva.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nazionali pallavolo, ufficiali i rinnovi di Velasco e De Giorgi (tra risate e sfottò)

    Gli Stati Generali della Pallavolo (QUI tutti i temi trattati) sono stati anche l’occasione, voluta dal presidente Giuseppe Manfredi, di porre la firma, che come detto ironicamente da De Giorgi “è l’unica che conta altrimenti i contratti non valgono”, sui nuovi contratti appunto dei due ct delle nazionali maggiori Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi. Un prolungamento che varrà per il prossimo quadriennio olimpico fino ai Giochi di Los Angeles 2028.Il resto degli staff verrà ufficializzato in seguito, ma entrambi i due ct hanno lasciato intendere che qualche novità dovrebbe esserci. Ad oggi l’unico che ha già firmato è Massimo Barbolini, secondo di Velasco nella nazionale femminile. Una firma “anticipata” su richiesta del tecnico per l’impegno negli Stati Uniti, nel nuovo campionato LOVB, che lo terrà impegnato fino ad aprile.Sia De Giorgi che Velasco, poi, hanno precisato quanto il doppio incarico non faccia per loro, ma comprendano ugualmente la necessità di altri allenatori di non staccare mai. “Io ho bisogno di tempo per studiare e per riflettere – ha argomentato Velasco –. Trovo difficile poter riflettere se appena finisco con la nazionale devo cominciare con un club, e viceversa. Oltre a caricare le pile, anche fisicamente, io durante l’inverno giro per tutte le società, parlo con gli allenatori, guardo gli allenamenti, prendo appunti, vado alle partite, oltre a guardare tutte, ma proprio tutte, le partite del campionato. Guardo meno la prima fase delle coppe europee perché è troppo facile per le squadre italiane, guardo quando arrivano più avanti. Per tutto questo ci vuole tempo, e io non potrei farlo se allenassi un club. Io devo guardare tutto con l’occhio dell’allenatore della nazionale, non dell’allenatore del club che deve preparare la partita”.Velasco ha poi chiuso con una battuta, che però tanto battuta non è. “A Ferdi (De Giorgi, ndr) ho detto: tu nei prossimi quattro anni devi perdere tutte le partite tranne quelle di qualificazione olimpica, altrimenti alle Olimpiadi non ci vai. Così poi se vinci un bronzo sei un eroe”. Questo a margine di un discorso sul famoso argento olimpico vinto con la nazionale maschile che lo fa arrabbiare ancora oggi perché, a suo dire, è stata la medaglia meno celebrata, a torto, della storia.“Perché quello che succede in Italia è che vincere non conviene. Se uno vince poi è condannato a vincere. Sempre. E se arrivi secondo in una manifestazione tutti a chiedersi come mai. E la cosa drammatica è quando a fare certe domande sono persone che hanno fatto sport. Noi abbiamo vinto 15-13 nella semifinale mondiale del 1990 col Brasile e sembra che abbiamo stravinto, ma abbiamo vinto per due palloni. E poi abbiamo perso per due palloni. E questo è il bello e il doloroso dello sport. La cosa che mi rende molto fiero è che quella squadra, dopo aver perso, non ha dato la colpa a nessuno. Nè tra di noi o all’arbitro o alla sfortuna. Che cosa abbiamo detto? Siamo stati zitti. Quel messaggio di educazione che ha dato quella squadra nel lontano 1996 dovrebbe essere preso a modello dalle nuove generazioni”.De Giorgi, ovviamente, grande uomo di comunicazione pure lui, umorista nato, ha subito colto la palla al balzo e rivolgendosi al presidente Manfredi ha detto “Oh, allora il programma per i prossimi quattro anni io ce l’ho, l’ha detto Julio. Mo, non è che stiamo a discutere pure quello che dice Julio”. Risate in platea e sul palco e occhiataccia, ironica anche questa, da parte del presidente federale.Poi De Giorgi ha concluso con un’altra battuta delle sue riguardo il contratto appena siglato: “Come categoria di allenatori bisogna ringraziare Julio perché lui, arrivando fino a Los Angeles, quindi alla sua veneranda età, ha alzato praticamente l’asticella. Adesso quando io firmo dei contratti e qualcuno mi dice che ho più di sessant’anni, dico ‘guarda che Velasco…”. Altre risate, altri applausi. Ora avanti tutta! Si riparte con lo spirito giusto, ma su questo non vi era dubbio alcuno.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO