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    L’Italia continua a sorridere e ferma anche la Germania

    Di Redazione Dopo la prima vittoria dell’Italia nella Volleyball Nations League, ottenuta nella giornata di ieri contro la Corea, questa sera arriva la replica delle ragazze di coach Bregoli. Bastano solo tre set di cui l’ultimo chiuso 25-11, e un’ottima gara dell’opposto Camilla Mingardi, per fermare la Nazionale tedesca di Orthmann. Chiave del match è stato sicuramente il gioco di squadra, con la regia di Francesca Bosio che ha coinvolto tutte le attaccanti a disposizione, Mingardi autentica trascinatrice con i suoi 21 punti, Guerra e D’Odorico autrici rispettivamente di 10 e 7 punti. La vittoria di oggi con la Germania porta le azzurre a quota 2 vittorie con un salto in classifica che significa soprattutto fiducia in un torneo, come la VNL, inteso in casa Italia come un momento di crescita per un gruppo che gara dopo gara sta mostrando segnali positivi. Dopo la vittoria di ieri e di oggi domani impegno con gli Stati Uniti per continuare a macinare gioco ed esperienza contro un’avversaria che sino ad ora ha lasciato per strada un solo set conquistando 8 vittorie e 24 punti. La gara tra Italia e USA, ultima della terza settimana di VNL per le azzurre, sarà trasmessa in diretta TV su La7d. Azzurre in campo con Mingardi nel ruolo di opposto in diagonale con Bosio, D’Odorico e Guerra schiacciatrici e dal centro Mazzaro e Bonifacio con Fersino nel ruolo di libero. Set che inizia con il primo punto assegnato alle azzurre per invasione a rete delle tedesche. L’errore in attacco di Alsmeier porta le azzurre sul 3-1. L’ace di Mazzaro porta a 3 le lunghezze di vantaggio per le azzurre avanti 5-2 prima del punto di Mingardi che manda le azzurre sul 6-2, massimo vantaggio nella prima pare di set. Prima un ace poi un errore al servizio di Weitzel portano il punteggio sul 7-4 a favore dell’Italia. Il time out tedesco arriva sul punteggio di 8-5 per le azzurre in una fase di set in cui le tedesche hanno raccolto qualche errore di troppo. Bosio opta per un gioco variegato sfruttando al meglio tutte le sue attaccanti. Il secondo tocco vincente di Kastner e l’invasione di Bosio portano il punteggio sul 10-10 con le tedesche che raggiungono la parità per la prima volta nel set. Mingardi e D’Odorico fanno la voce grossa riportando le azzurre sul +3 (13-10) con due attacchi vincenti consecutivi. Il gioco di Bosio passa per il centro con il primo tempo vincente di Mazzaro per il 14-11 che diventa 15-11 con l’attacco di Mingardi dopo la ricostruzione azzurra partita dal muro di Bonifacio. Le difese di Fersino portano effetti positivi alle azzurre che tengono gli attacchi tedeschi e ricostruiscono con pazienza, l’attacco vincente di D’Odorico vale il 16-12. La pipe di Alsmeier accorcia le distanze con le tedesche a due lunghezze sul 16-14 per le azzurre. A mantenere il vantaggio sulle tedesche ci pensano Anastasia Guerra con un attacco, prima, e Sara Bonifacio con un ace dopo per il 19-15. Bregoli interrompe il gioco sul 19-17 con le tedesche che tornano in campo continuando la rincorsa alle azzurre. La parità arriva sul 19-19 con un muro di Weitzel su Mingardi. Dentro Lubian per Mazzaro e Melli per Guerra con le tedesche per la prima volta in vantaggio nel set 20-19. Melli mette subito la doppia firma sul tabellino con un pallonetto vincente ed un muro che riporta avanti le azzurre 22-20. Mazzaro torna in campo per Lubian, Mingardi a segno in attacco e a muro per il 24-20. L’ottima difesa di Fersino permette a Bosio di servire D’Odorico che chiude il set sul 25-20. Stesso 6+1 nel secondo set per le azzurre di Giulio Bregoli, set che inizia con le tedesche avanti 2-0. Un errore di Alsmeier dal centro porta in parità il set sul 2-2. Il Challenge vede un tocco al muro da parte delle azzurre che vale il 3-2 a favore della Germania. Due errori della Germania, uno al servizio e uno in attacco, portano avanti le azzurre 6-5. Il gioco si ferma sul 6-6 per un infortunio al libero tedesco Pogany. L’attacco di Guerra si infrange sul muro tedesco e vale il +1 Germania sul 8-7 per le ragazze di mister Koslowski. Costruisce con pazienza l’Italia che passa per le vie centrali con il punto di Mazzaro che vale la parità 8-8. Italia e Germania avanti a braccetto in questa fase di set. A riportare avanti le azzurre è un errore in attacco della Germania che si riscatta subito con Stigrot per l’ 11-11. Mingardi protagonista anche nel secondo set, il suo ace vale il 13-11 per l’Italia. Il primo tempo di Sara Bonifacio e il muro di Guerra su Scholzel vale il 16-13 per l’Italia, massimo vantaggio azzurro nel set. Mingardi ancora a segno grazie al tocco del muro avversario per il 17-15. Ancora un tocco a muro, questa volta ravvisato dal Challenge, su attacco di Mingardi, vale il +3 per le azzurre che si portano sul 18-15. Uno scambio da copertina, fatto di difese e ricostruzioni, chiuso da D’Odorico porta l’Italia al massimo vantaggio +4 sul 21-17. Una grande difesa di Fersino, due errori in attacco di Orthmann valgono il 24-18 per le azzurre. A chiudere il set ci pensa la D’Odorico per il 25-19 finale. Nessuna novità nel 6+1 di Bregoli per il terzo parziale che inizia subito con il 2-0 per le azzurre firmato da Anastasia Guerra che gioca bene con il muro avversario. Tedesche in confusione nell’avvio di set con l’ace di Bosio che vale il 4-0. Mingardi, in evidenza oggi, mette a terra il 6-1 con un block out vincente che porta le azzurre al time out discrezionale chiesto dal tecnico tedesco Koslowski. Il gioco riprende con il servizio vincente di Anastasia Guerra per il 7-1, il successivo errore in attacco di Vanjak segna l’8-1 per le azzurre. Non riesce il muro tedesco a fermare l’avanzata azzurra, D’Odorico chiude il 9-2 per l’Italia, l’ace di Mazzaro segna il 10-2 per un +8 per le azzurre che racconta di una prima parte di set a senso unico. Bosio continua a cercare tutte le sue attaccanti, una palla spinta al centro permette a Bonifacio di mettere a terra il 12-4 per le azzurre. La Germania cerca di accorciare le distanze ma l’errore in attacco delle tedesche mantiene avanti le azzurre 16-6 al secondo time out tecnico. Le azzurre, sulla scia dell’entusiasmo mantengono, un ampio vantaggio sfruttando anche gli errori delle avversarie fino al +12. Bregoli manda in campo De Bortoli per Fersino. Mazzaro, con l’aiuto del nastro, mette a terra al servizio il punto del 21-8. Il largo vantaggio permette alle azzurre di avere 13 palle match e di chiudere agevolmente terzo set e match sul 25-11 con l’attacco vincente di Guerra. Dichiarazioni Francesca Bosio: “Sono molto contenta dell’approccio che abbiamo avuto oggi come squadra. Sapevamo che la gara con la Germania era alla nostra portata. Abbiamo spinto da subito in battuta e lavorato bene nel fondamentale di muro difesa. Sono molto orgogliosa di questo gruppo. Domani con gli USA sappiamo che sarà una sfida difficile ma proveremo a fare bene”. Tabellino: Germania – Italia 0-3 (21-25, 19-25, 11-25) Germania: Kastner 3, Drewniok 8, Alsmeier 13, Stigrot 2, Scholzel 1, Weitzel 5, Bock L. (L), Imoudu 1, Orthmann 6, Vanjak 3, Poll, Pogany (L). N.e. Ambrosius, Gryka, Bock J., Cekulaev. All. KoslowskiItalia: Bosio 3, Bonifacio 5, Guerra 10, Mingardi 21, Mazzaro 8, D’Odorico 7, Melli 2, Fersino (L), Lubian, De Bortoli (L). N.e. Nwakalor, Battistoni, Furlan, Omoruyi. All. Bregoli Arbitri: Kang (KOR), Makshanov (RUS)Durata Set: 28′, 34′, 22′. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il procuratore Raguzzoni: “Paola Egonu ha fatto una scelta di cuore”

    Di Redazione Dopo la conferma ufficiale della permanenza di Paola Egonu all’Imoco Volley Conegliano, il procuratore della stella della nazionale, Marco Raguzzoni, svela i dettagli della sua scelta in un’intervista a Il Gazzettino Treviso. E conferma, se ce ne fosse stato bisogno, quanto detto all’epoca dell’offerta presentata dal Fenerbahce per aggiudicarsi l’opposta: “Sì, era reale, e ce ne sono state anche altre. C’è stato un club italiano che si è fatto sentire con un’offerta molto importante. Ma Paola ha ritenuto che la cosa migliore da fare fosse rimanere all’Imoco. La sua è stata una decisione di cuore“. “L’accordo con l’Imoco – spiega l’agente – era stato già trovato ad aprile. Paola aveva espresso l’intenzione di rimanere un altro anno e chiudere un percorso con Conegliano, che potrà eventualmente allungarsi in futuro. In quel momento ha detto: ‘Non ho quasi mai giocato davanti ai nostri tifosi. Andare via con i palazzetti ancora a porte chiuse mi sembrerebbe brutto, anche perché sono arrivata qui per quello che l’Imoco rappresenta come club e come tifoseria. Sarebbe un peccato non giocare un’intera stagione davanti al pubblico del Palaverde’. Questa è stata una delle ragioni fondamentali che l’hanno portata a decidere di rimanere dov’è“. Raguzzoni parla anche della decisione del Coni di non assegnare a Egonu il ruolo di portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi, come invece sembrava possibile alla vigilia: “Non le ha pesato. Per lei era un privilegio essere lì a giocarsi questa possibilità, vista anche la sua giovane età. Se fosse successo sarebbe stata contenta, non è andata bene, ma pazienza. Mi ha detto: ‘È giusto che la precedenza sia andata a chi in carriera ha già vinto medaglie olimpiche’“. LEGGI TUTTO

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    L’Italia si sblocca contro la Corea: primo successo per le azzurre

    Di Redazione Arriva finalmente la prima vittoria anche per la nazionale femminile alla Volleyball Nations League, dopo sei sconfitte consecutive. In apertura del terzo turno di gare l’Italia supera in quattro set la Corea del Sud, dopo che per due set e mezzo le asiatiche avevano messo in seria difficoltà la squadra di Bregoli, procurandosi due set point nel primo (poi vinto ai vantaggi dalle azzurre) e aggiudicandosi il secondo. A spezzare l’andamento del match, oltre al calo della formazione di Stefano Lavarini, sono l’ingresso di una Camilla Mingardi che toglie riferimenti alla difesa avversaria e l’efficacissima battuta di Francesca Bosio. La vittoria vale anche il sorpasso in classifica al terzultimo posto ai danni delle coreane. Nel complesso le azzurre faticano non poco a prendere le misure alle avversarie, soffrendo una difesa come al solito indomabile e la battuta velenosa di Lee So-Young, che si fa sentire anche in attacco. Una volta trovata la quadratura del cerchio, però, è l’Italia a fare la… Corea alzando il livello in difesa (super Eleonora Fersino) e a muro, dove brilla una grintosa Alessia Mazzaro. Il livello di pallavolo mostrato nel quarto set, a parte qualche patema di troppo nel finale, lascia davvero ben sperare in vista delle prossime gare, a partire da quella di domani contro la Germania (ore 19). La cronaca:Bregoli cambia nuovamente sestetto, dando fiducia dall’inizio sia a Nwakalor in diagonale con Bosio, sia a Bonifacio al centro con Mazzaro. Formazione titolare per Lavarini. Il primo set vede la Corea partire forte con due ace di Lee So-Young (2-4); le azzurre faticano molto e regalano anche parecchi errori (4-7), fino all’attacco out di Nwakalor che costringe al time out sul 5-10. Guerra prova ad accorciare le distanze con un ace (9-12) ma le risponde con la stessa moneta ancora Lee (9-14). L’Italia prova di nuovo a rientrare con un servizio vincente di D’Odorico (13-16) e un muro di Bosio vale il meno 2 (15-17). Mazzaro colpisce in attacco e a muro per il 18-19, Lavarini ferma il gioco, ma l’Italia riesce a completare la rimonta sul 20-20 con il muro vincente di Nwakalor. Sul 22-22 un incomprensibile fallo a rete fischiato a Bonifacio disorienta le azzurre, che subiscono il 22-24 di Lee, ma poi annullano i due set point con Nwakalor e Guerra; ai vantaggi è l’Italia ad avere due chance per chiudere e a sfruttare la seconda con il mani out di Nwakalor (27-25). Il punto a punto riprende nel secondo parziale (4-5, 7-6): un errore coreano regala il 9-7, ma Yang Hyo-Jin rimedia per la nuova parità. Dal 10-9 arriva un parziale di 0-4 per le asiatiche, con Nwakalor in difficoltà contro il muro avversario. Bonifacio riesce però a ridurre il gap con un ace (13-14) e Melli, appena entrata per D’Odorico, pareggia i conti sul 16-16. A questo punto sale in cattedra Lee So-Young con tre punti consecutivi per il 16-19; Nwakalor la ferma a muro, ma la schiacciatrice insiste e firma anche l’ace del 17-21. L’opposta azzurra prova a limitare i danni (20-22), poi però l’errore in battuta di Bonifacio regala il 21-24. L’Italia ancora una volta annulla due set point, salvo poi capitolare al terzo sull’attacco di Lee (23-25). Il terzo parziale si apre alla grande per le azzurre sul servizio di Bosio: 5-0 con ace della palleggiatrice e 6-1. Entra Kim Da-In per Lee e la Corea prova ad accorciare (6-3), ma sono tre errori italiani consecutivi ad agevolare la rimonta conclusa da Kim Yeon-Koung (8-8). Dentro Mingardi per Nwakalor, il muro di Mazzaro ridà un minimo vantaggio alle azzurre (11-9) che poi allungano sul 16-12, proprio con l’opposta. Lavarini chiama time out, ma sulla battuta di Mazzaro arriva il 18-12. Kim prova subito a ricucire (18-15), l’Italia però resiste e allunga ancora con Mingardi (22-17). Park rimette in discussione il risultato con l’ace del 22-19 e Yang firma il 23-21 che costringe Bregoli a fermarsi. Al rientro Mazzaro si procura 3 set point e D’Odorico chiude al secondo tentativo (25-22). Grande equilibrio in avvio di quarto set, spezzato però dal servizio di Bosio per il primo break (8-6). L’Italia sale di tono in difesa e colpisce spesso e volentieri in attacco: doppio vincente di Mingardi per l’11-6. La Corea perde completamente la testa e i riferimenti, arriva un altro ace di Bosio e il parziale si allunga addirittura fino al 15-6 (per un complessivo 9-0). Il set è saldamente nelle mani delle azzurre, che volano sul 19-10 con Mingardi; solo nel finale la Corea riesce a recuperare qualcosa con il servizio di Park (22-16). Bregoli chiama un time out “precauzionale” e in effetti le avversarie si riavvicinano ulteriormente (23-18), ma ci pensa Mingardi a guadagnarsi 5 set point: al secondo tentativo l’errore di Park, confermato dal challenge, vale il 25-20. Italia-Corea del Sud 3-1 (27-25, 23-25, 25-22, 25-20)Italia: Bosio 5, Bonifacio 7, Guerra 9, Nwakalor 16, Mingardi 11, Lubian ne, De Bortoli, Mazzaro 14, Battistoni, Furlan (L) ne, Melli 1, D’Odorico 11, Fersino (L), Omoruyi ne. All. Bregoli.Corea del Sud: Lee S. 20, Lee D. 1, Yeum 1, Han D. (L), Kim D., Park E. 3, Oh (L), Kim Y. 12, Han S. 2, Park J. 8, Yang 7, Yuk 2, Jeong 3, Pyo. All. Lavarini.Arbitri: Gerothodoros (Grecia) e Mokry (Slovacchia). LEGGI TUTTO

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    L’Italia resiste alla rimonta del Canada e festeggia la seconda vittoria

    Di Redazione Secondo successo per l’Italia nella VNL maschile: gli azzurri hanno la meglio al tie break sul Canada al termine di una vera e propria maratona. Dopo aver vinto nettamente i primi due set, la squadra di Valentini subisce il ritorno degli avversari, che si aggiudicano il terzo e poi anche il quarto ai vantaggi; il parziale decisivo è però a senso unico. In una formazione rivoluzionata rispetto alle gare precedenti brillano Francesco Recine, top scorer insieme a Nelli con 19 punti, e Luca Spirito, schierato da titolare così come Bottolo e Mosca. Anche Federici trova spazio da subito nel cambio in difesa con Balaso. La cronaca:Set di partenza ben giocato dagli azzurri che hanno approcciato alla gara nel modo giusto riuscendo a mostrare buone trame offensive, ma soprattutto riuscendo ad arginare i canadesi con un muro efficace (6-3 nel fondamentale). Ciò che ne è scaturita è stata una conduzione con progressivo aumento del vantaggio fino al 25-19 che ha decretato la conclusione del primo parziale. Nella seconda frazione i giovani azzurri hanno dapprima continuato a giocare su buoni ritmi riuscendo a imporre la loro strategia per poi, nella parte centrale del parziale, lasciare progressivamente campo ai canadesi che sono riusciti a diminuire lo svantaggio (dal più 7 del 16-9 si è passati al più 1 del 19-18 per gli azzurri). Nel finale, però, Nelli e compagni hanno reagito al momento di difficoltà riuscendo a riallungare sul 23-18, vantaggio amministrato fino al 25-21 che ha decretato il 2-0 temporaneo nonostante qualche sbavatura di troppo in ricezione. Il primo vero momento di difficoltà per l’Italia è arrivato nel terzo set quando i canadesi si sono trovati avanti 3-8 riuscendo interrompere il buon momento degli azzurri. Con pazienza e calma, però, gli uomini di Valentini hanno dapprima lentamente recuperato per poi ribaltare la situazione portandosi sul 10-8. Il vantaggio acquisito sembrava poter ridare fiducia al gruppo tricolore che nelle fasi immediatamente successive, invece, si è fatto nuovamente riprendere dai canadesi bravi a spingere al servizio continuando così ad approfittare della ricezione non proprio esemplare degli azzurri. Complice poi una minore lucidità nel chiudere i colpi d’attacco, i ragazzi di Valentini hanno finito per cedere con il punteggio di 21-25.    L’andamento del terzo set ha inizialmente minato le certezze di Nelli e compagni che si sono trovati subito in svantaggio sul 3-6, un più 3 mantenuto per un po’ (9-12) dai canadesi che sono sembrati essere in controllo. La reazione dei ragazzi italiani però non si è fatta attendere e seppur con meno efficacia e lucidità rispetto all’inizio della gara sono riusciti riportarsi sotto nel punteggio (13-13 e 17-17). Nella fase conclusiva l’Italia ha continuato a soffrire il servizio del Canada dilapidando così quanto di buono aveva fatto; nonostante le grosse difficoltà incontrate però, gli azzurri hanno nuovamente impattato la gara sul 23-23. Il finale è stato incandescente, con gli azzurri che dopo aver fallito la possibilità di chiudere il match in proprio favore hanno lasciato il parziale agli avversari al terzo tentativo sul 26-28 con ben più di un rammarico. Nel tie-break, però, Nelli e compagni sono stati bravi a ricompattarsi e a trovare la forza di reagire nel momento di difficoltà che poteva davvero compromettere tutto e, giocando con grande carattere, hanno chiuso la gara sul 15-11 al terzo match point (2 nel parziale più uno nel quarto).   Italia nuovamente in campo mercoledì 9 giugno alle ore 16.30 contro l’Argentina (diretta tv su La7); il giorno successivo avversario di turno sarà il Giappone (ore 19.30 diretta streaming piattaforma FIVB) per poi chiudere il terzo turno contro l’Australia (ore 16.30 diretta streaming piattaforma FIVB). Francesco Recine: “Siamo molto felici per come si è chiusa questa partita che a un certo punto sembrava essersi complicata seriamente. Eravamo partiti bene, ma poi abbiamo sofferto la loro battuta e questo ci ha mandato un po’ in confusione. Nonostante tutto però siamo rimasti attaccati alla partita e abbiamo dimostrato di avere voglia di portarla a casa. Siamo consapevoli che qui stiamo giocando contro squadre molto più esperte, ma noi abbiamo bisogno di fare esperienza. Dobbiamo continuare così, con la consapevolezza che c’è tanto da fare“. Italia-Canada 3-2 (25-19, 25-21, 21-25, 26-28, 15-11)Italia: Gardini ne, Balaso (L), Galassi 1, Sbertoli, Michieletto 2, Nelli 19, Spirito 3, Pinali, Cavuto ne, Cortesia 7, Recine 19, Bottolo 14, Mosca 8, Federici (L). All. Valentini.Canada: Sanders, Perrin 10, Marshall ne, Hoag N. 18, Pereira (L), Blankenau 2, Sclater 3, Jansen Vandoorn 6, Van Berkel 8, Vernon-Evans 12, Loeppky 15, Bann (L), Szwarc 3, Demyanenko ne. All. Hoag G.Arbitri: Maroszek (Polonia) e Vera Mechan (Perù). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ravenna: maschile e femminile si consorziano per salvare la Superlega

    Di Redazione Sarà di nuovo Superlega per la Consar Ravenna. O, almeno, questo è l’auspicio del nuovo Consorzio tra la Porto Robur Costa 2030 e l’Olimpia Teodora di A2 femminile, la cui nascita è stata sancita in un incontro tenutosi in settimana con il sindaco della città romagnola Michele De Pascale. Come riferisce Il Resto del Carlino Ravenna, la gestione sarà unitaria e i ruoli di direttore generale e direttore sportivo saranno affidati a Giorgio Bottaro, anche se le due squadre manterranno le rispettive identità e – si spera – le proprie categorie. Il primo obiettivo del consorzio sarà infatti quello di trovare le risorse per iscriversi alla Superlega: servono almeno 1,2 milioni di euro, ma Bottaro è determinato a compiere l’impresa. Poi ci sarà da rifare totalmente la squadra, che ha ormai perso tutti i protagonisti della scorsa stagione: la promozione dei giovani Pirazzoli, Grottoli, Orioli e forse anche di Alessandro Bovolenta potrebbe essere il punto di partenza. Una delle poche certezze è la conferma dello sponsor Consar. Anche sul fronte femminile, del resto, c’è parecchio da lavorare: le uniche confermate della squadra protagonista di un brillante campionato dovrebbero essere la centrale Torcolacci e il libero Rocchi. LEGGI TUTTO

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    Giancarlo D’Amico è il nuovo allenatore dell’Avimecc Modica

    Di Redazione L’Avimecc Volley Modica da il benvenuto a Giancarlo D’Amico come nuovo allenatore della prima squadra. Il tecnico ha firmato per la formazione biancazzurra ed è subito pronto a mettersi al lavoro in vista di questa nuova avventura, affiancato a pieno dalla società.  Il coach di Potenza ha avuto una lunga carriera da secondo in A1 e vanta nel proprio palmares una Supercoppa Italiana nel 2009 sulla panchina della CoprAtlantide Piacenza, oltre ad un Campionato Italiano ed una Coppa Italia sulla panchina della Cucine Lube Civitanova. Ha iniziato la sua carriera da primo allenatore con la Cave del Sole Geomedical Lagonegro in A2 lo scorso anno e adesso ha scelto di sposare il progetto di crescita dei modicani, partendo dalla terza stagione consecutiva in A3. Sul suo arrivo si esprime il presidente della formazione modicana, Ezio Aprile, che da il benvenuto al nuovo mister dicendo: “Abbiamo lavorato tanto per trovare il profilo adatto, siamo felici di aver trovato la figura che cercavamo. D’Amico è un allenatore giovane che ha tanta esperienza nel suo bagaglio, con tanti anni da secondo in Superlega, in cui ha affiancato uomini come Grbic a Verona o Blengini alla Lube, allenando giocatori del calibro di Juantorena, Christenson o Podrascanin. Ha scelto di lavorare e di legarsi alla nostra famiglia che da anni punta a crescere e a migliorarsi. In questo senso, vista la sua esperienza, siamo certi che porterà a Modica una crescita totale a livello di ambiente, anche per le giovanili e la seconda squadra. Siamo tutti felici di metterci in gioco e di affiancarlo nel suo lavoro“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Italia lotta fino in fondo, ma l’Iran la lascia a bocca asciutta

    Di Redazione L’Italia non riesce a replicare contro l’Iran la vittoria ottenuta ieri contro la Bulgaria in VNL maschile. Ancora una volta i finali di set in volata sono fatali agli azzurri, che perdono i primi due parziali ai vantaggi: brucia specialmente il secondo, in cui Sbertoli e compagni restano avanti fino al 23-21 e hanno anche un’occasione per chiudere. Vinto con autorità il terzo set, l’Italia subisce però un immediato break in avvio del quarto, che non riesce più a recuperare nonostante gli ingressi dalla panchina di Pinali, Spirito e Michieletto (che aveva lasciato il posto a Recine). Non mancano comunque i segnali positivi per gli azzurri: su tutti il buon ritorno da titolare di Gabriele Nelli, incisivo anche in battuta così come Riccardo Sbertoli, e l’ottimo impatto sul match di Oreste Cavuto, schierato ancora una volta da titolare. A penalizzare l’Italia, protagonista di una prova incoraggiante in attacco, sono le carenze in ricezione e soprattutto a muro, con soli 3 vincenti contro i 10 messi a segno dagli iraniani. Nella nazionale di Alekno brillano l’inarrestabile Saber Kazemi, autore di altri 24 punti, e il regista Saeid Marouf, abile ad azionare tutti i suoi attaccanti. La cronaca:Valentini cambia schieramento rispetto alla sfida con la Bulgaria, riproponendo Nelli da opposto; confermato invece Cavuto in diagonale con Michieletto. Obbligato invece il cambio di Galassi, vittima di un sanguinamento dal naso nel riscaldamento: a suo posto Mosca. Cambi anche per l’Iran, che lascia fuori Mousavi e Salehi schierando dall’inizio Esfandiar e Mojarad. Partenza difficile per gli azzurri, che subiscono subito il break del 2-4 e poi un nuovo allungo pesante firmato da Ebadipour ed Esfandiar (4-9). Nelli e Michieletto limano il gap (7-10) ma poi l’opposto subisce il muro di Esfandiar per il 7-12. Ancora Nelli protagonista con la battuta vincente dell’11-13 e con l’attacco che riporta l’Italia a meno 1 (13-14). Kazemi allunga di nuovo sul 14-17, ma Sbertoli riduce di nuovo le distanze con un ace (16-17). Il lungo inseguimento dell’Italia – che nel frattempo ha recuperato Galassi – si completa sul 20-20 con un altro servizio vincente di Nelli; si arriva in parità sul 23-23, poi l’opposto con un errore regala il set point agli iraniani. Michieletto annulla (24-24), Gholami a muro si procura una seconda chance e il tocco (dubbio) di Balaso sul servizio di Ebadipour vale il 24-26. Si continua a lottare punto a punto anche in avvio di secondo set, con l’Iran che prova più volte a scappare (3-5 con l’ace di Kazemi, 10-12 con il muro di Gholami) ma viene sempre raggiunto dagli azzurri. L’Italia passa in vantaggio sul 15-14 con Michieletto, ed è proprio lo schiacciatore di Trento a firmare il primo break della partita per i nostri colori (17-15). Mojarad pareggia subito a muro, ma ancora Michieletto ristabilisce le distanze (19-17), vantaggio ribadito da Nelli e Galassi (21-19). Un lunghissimo challenge nega a Cavuto il possibile più 3, ma Cortesia tiene avanti gli azzurri (23-21). Proprio nella volata finale arriva l’ace di Gholami per il 23-23; Valentini chiama time out, ma è l’Iran a procurarsi il set point con il muro di Mojarad su Michieletto. Annulla Cortesia (24-24) e Galassi cancella una seconda chance. C’è un’occasione anche per gli azzurri, procurata da Recine (26-25), ma l’Iran annulla e se ne guadagna altre due (26-27, 27-28), chiudendo con il neoentrato Salehi sul 27-29. Resta in campo Recine per Michieletto nel terzo set. L’Italia parte forte e con Galassi e Nelli vola subito avanti 4-1, ma l’Iran ritrova subito la parità sul servizio di Gholami (5-5). Immediato il controbreak azzurro, ancora con la battuta di Nelli (8-5), e poi un errore avversario regala il massimo vantaggio sul 10-6. Salehi accorcia (10-8) ma l’Italia si mantiene avanti, con Recine e Cavuto sugli scudi (12-9, 15-12), contenendo i tentativi di rimonta avversari. Nel momento decisivo arriva l’allungo: attacco di Nelli, servizio vincente di Sbertoli e muro di Recine per volare sul 21-15. Qualche brivido nel finale con l’Iran che prova a rientrare dal 23-17 al 23-20, ma poi Cavuto si procura il set point e Cortesia al secondo tentativo chiude (25-21). Azzurri subito a costretti a rincorrere nel quarto parziale, dopo l’ace di Ebadipour (2-5). Recine riavvicina i suoi sul 6-8, ma l’Iran controlla e allunga nuovamente con un altro servizio vincente di Kazemi (7-11). Rientra Michieletto, stavolta al posto di Cavuto, e firma il punto del 10-13; sulla battuta di Marouf però arriva un nuovo break firmato da Salehi (11-16). Dentro anche Spirito e Pinali, ancora Michieletto prova ad accorciare con l’ace del 13-16. Gli iraniani pasticciano anche sul servizio di Cortesia e regalano il 15-17; Pinali tiene in scia gli azzurri (16-18), ma poi manda out la palla del 16-20. Galassi manda fuori la battuta del 18-22, gli iraniani fanno sperare ancora l’Italia (20-22), ma dopo il time out chiamato da Alekno è Kazemi a procurarsi tre match point (21-24) e a trasformare il secondo per il 22-25. Italia-Iran 1-3 (24-26, 27-29, 25-21, 22-25)Italia: Gardini ne, Balaso (L), Galassi 10, Sbertoli 2, Michieletto 14, Nelli 20, Spirito, Pinali 1, Cavuto 10, Cortesia 9, Recine 9, Bottolo, Mosca, Federici (L) ne. All. Valentini.Iran: Ebadipour 8, Abedini, Marouf, Mousavi ne, Fayazi, Hazratpour (L) ne, Gholami 8, Kazemi 24, Mojarad 10, Salehi M. 9, Vadi, Salehi A. (L), Esfandiar 6, Saadat 2. All. Alekno.Arbitri: Macias (Messico), Simonovic (Serbia). LEGGI TUTTO

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    Marco Fabroni in cabina di regia per Porto Viro

    Di Redazione Mani di qualità, mani con cui poter costruire una grande stagione. Il Delta Volley Porto Viro piazza il primo colpo di mercato in vista del prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca. Salutato il regista delle ultime due stagioni Martin Kindgard, la compagine nerofucsia trova la sua nuova guida in mezzo al campo in Marco Fabroni, palleggiatore classe 1981 che nell’ultima stagione si è diviso tra Lagonegro e, da gennaio in poi, Siena. Basta un dato su tutti per inquadrare il tasso tecnico e di esperienza del nuovo acquisto del Delta Volley: tra A1 e A2, Fabroni gioca ininterrottamente nei campionati di massima serie addirittura dal 2001. Vent’anni esatti in cui l’atleta nato a Castellanza, provincia di Varese, ha girato l’Italia in lungo e in largo vestendo maglie prestigiose come quelle di Perugia, Cagliari, Gioia del Colle, Castellana Grotte, Pineto, Latina, Modena, Segrate, Corigliano, Sora, Reggio Emilia, oltre alla già citate Lagonegro e Siena. Proprio ai colori della Emma Villas sono i legati i successi più recenti della straordinaria carriera di Fabroni, ovvero la promozione in Superlega conquistata nel 2018 e la vittoria della Coppa Italia di A2 l’anno precedente. Due stagioni magiche che lo hanno consacrato come “totem” della formazione toscana, che infatti lo ha richiamato lo scorso gennaio per raddrizzare una stagione fin lì piuttosto deludente. Con l’arrivo di Fabroni, Siena si è rilanciata chiudendo al quarto posto la stagione regolare e poi arrivando fino alle semifinali playoff. Avrebbe certamente voluto centrale un’altra promozione il palleggiatore varesino, ma chissà cosa gli riserverà il suo prossimo futuro in nerofucsia: “Trovo che il Delta sia una società molto ambiziosa, ha sempre fatto bene in questi anni fino a meritarsi la promozione in A2. Nei mesi scorsi ho visto la finale di Coppa Italia contro Bergamo e soprattutto la parte finale dei playoff, Sono bastate un paio di telefonate con il Direttore Sportivo Pavan per trovare un accordo ed entrare a far parte di questa realtà e di questo progetto. Dalle parole che ho scambiato con la dirigenza e con Matteo Sperandio, che è stato mio compagno a Sora, mi aspetto di trovare un ambiente professionale e con tanta voglia di fare bene”, sono le prime parole di Fabroni da nuovo giocatore di Porto Viro. La sfida che attende il Delta Volley sarà impegnativa, perché la A2 ha un altro ritmo rispetto alla A3: “Sarà sicuramente molto più dura rispetto alle ultime due stagioni, c’è un bel divario fisico e tecnico tra le due categorie – prosegue Fabroni –. In A2 devi tenere sempre molto alto il livello di gioco, ogni domenica e soprattutto in settimana, altrimenti rischi di perdere contro chiunque. Non ci sono partite facili”. Ma quale potrebbe essere la griglia di partenza del campionato? “Fare pronostici ai primi di giugno è sempre complicato. Molte squadre stanno ancora lavorando per completare il proprio roster, meglio aspettare qualche settimana per avere un quadro più chiaro di chi saranno le cosiddette ‘favorite’. Dal canto nostro, so che la società di sta muovendo molto bene sul mercato, allestendo una squadra competitiva. Daremo del filo da torcere a tutti”. Mentalità da campione quella di Fabroni, che solletica subito le ambizioni del Delta Volley: “Mi piace sognare in grande, uno ‘sfizio’ che vorrei togliermi è senz’altro poter disputare di nuovo una finale promozione. Nella passata stagione ci sono andato molto vicino, ma purtroppo non è andata come speravo. Chissà, magari con Porto Viro…”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO