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    Marcon non riabbraccia l’Uyba e resta tra le fila di Bergamo?

    Di Redazione E’ nell’aria da tempo: Francesca Marcon doveva accasarsi all’Uyba e l’accordo sembrava sempre più vicino. Nelle ultime ore, però, un altro accordo è stato firmato ed è quello che permette al Volley Bergamo di rimanere in massima serie, grazie all’acquisto del triumvirato Veneziani, Rovetta, Bolis. Secondo La Prealpina, la schiacciatrice classe ’83 avrebbe quindi deciso di temporeggiare per decidere se completare il passaggio alla società bustocca o vestire ancora la maglia rossoblù orobica. Con grande dispiacere della curva Uyba, Marcon sembra più propensa a rimanere a Bergamo e lasciare scoperto quel posto “di esperienza” che Piccinini ha liberato tra le fila di Busto Arsizio. Dopo cinque stagioni dal 2010 al 2015, due da capitana e protagonista durante il triplete del 2012, per Francesca Marcon non pare ancora tempo di tornare a riabbracciare la società del dg. Enzo Barbaro. LEGGI TUTTO

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    Buona la prima in amichevole per l’Italia contro la Tunisia

    Di Redazione Si è tenuto ieri sera a Roma presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti il primo dei tre allenamenti congiunti in programma tra Italia e Tunisia. Le due squadre, che si ritroveranno a Tokyo per i Giochi Olimpici (la formazione nordafricana allenata da Antonio Giacobbe è inserita nella pool B; l’Italia è nella A), hanno poi disputato quattro set durante i quali i due commissari tecnici hanno potuto valutare e testare lo stato di forma dei loro atleti dopo questo lungo periodo di preparazione che li condurrà al Torneo Olimpico in Estremo Oriente. Per la cronaca Zaytsev e compagni hanno chiuso la sessione di lavoro con il punteggio di 3-1 (25-19, 23-25, 29-27, 29-27) dopo circa due ore. ITALIA-TUNISIA 3-1 (25-19, 23-25, 29-27, 29-27)ITALIA: Anzani 4, Giannelli 10, Juantorena 21, Piano 10, Zaytsev 14, Kovar 5, Colaci (L). Vettori 8, Lanza 5, Ricci 3, Antonov 4, Candellaro, Saitta, Lavia, Ne: Mazzone. All: Blengini.TUNISIA: Ismail 9, Omar 9, Hamza 8, Elyes 14, Salim 1, Khaled 5, Saddem (L). Ahmed 4, Kassis (L), Miledi 5, Aymen 6, Wassim 8, Ali 2. Ne: Mehdi, Mohamed, Maktouf. All: GiacobbeDurata set: 26’, 28’, 35’, 34’Italia: a 8 bs 14 mv 13 et 24Tunisia: a 7 bs 16 mv 10 et 22 (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Italia fa la voce grossa e travolge l’Argentina in tre set

    Di Redazione Comincia con una vittoria netta e convincente la terza tornata di gare della VNL maschile per l’Italia: gli azzurri travolgono in tre set l’Argentina con una prestazione di grande determinazione e festeggiano la loro terza vittoria nella manifestazione, la prima da tre punti. Sudamericani di fatto in partita solo nel combattutissimo primo set, in cui l’Italia rimonta uno svantaggio importante, annulla tre set point sul 21-24 e chiude ai vantaggi; da quel momento in poi la supremazia, anche psicologica, di Sbertoli e compagni è totale. La vittoria permette agli azzurri di scavalcare in classifica proprio l’Argentina. Ancora un’ottima prova per Alessandro Michieletto, top scorer con 18 punti, e Francesco Recine. Bene anche Marco Vitelli, inserito da Valentini nel primo set e protagonista a muro insieme a Lorenzo Cortesia, con 4 punti a testa sui 15 totali azzurri. Spazio anche per Pinali in una gara che ha visto sicuramente prevalere il gioco di squadra dell’Italia, che ha trovato linfa positiva anche dalla panchina, ben orchestrata da Sbertoli e con un buon 75% di positività in ricezione di Fabio Balaso. La cronaca:L’Italia deve fare a meno di Gianluca Galassi, a causa di un affaticamento muscolare dell’ultimo minuto. Valentini da fiducia in avvio alla diagonale formata da Sbertoli e Nelli, Michieletto e Recine schiacciatori, Cortesia insieme a Mosca i centrali e Balaso libero. Mendez schiera Uriarte in cabina di regia, sostituito in corsa da De Cecco che non riesce però a cambiare la storia della partita. Il primo set comincia all’insegna del muro, Cortesia e Recine portano gli azzurri avanti 3-1. Argentina che ribalta il punteggio e si porta in vantaggio 4-3 con il pallonetto vincente di Ramos mentre il muro a uno di Lazo su Nelli porta a 2 le lunghezze di vantaggio per i ragazzi di Mendez. Il Challenge non vede il tocco a muro su attacco di Recine e da ragione a Mendez portando l’Argentina avanti 4-7. L’errore al servizio di Recine segna l’8-5 a favore dell’Argentina al primo time out tecnico. Sbertoli si affida a Nelli che trova però il muro di Solé per il 6-11 che porta Valentini a chiamare un time out discrezionale. Allunga l’Argentina, l’invasione a rete di Leandro Mosca manda a più 6 gli argentini. Valentini manda in campo Vitelli per Mosca. L’Italia prova ad arginare l’Argentina, lo fa con Recine che mette a terra il decimo punto contro i 14 dell’Argentina. Continua il tentativo di rimonta degli azzurri, l’ace di Nelli accorcia a due le lunghezze di distanza. Mendez decide di fermare il gioco sul 15-14 con un solo punto tra le due. Al ritorno in campo raggiunta la parità grazie ad un muro di Cortesia per il 15-15. Azzurri per la prima volta in vantaggio nel set con l’attacco vincente di Michieletto per il 17-16. Nelli protagonista in questo set, suo il punto del 19-17. Vitelli si infrange contro il muro di Solè, l’Argentina pareggia i conti 20-20. Lazo riporta avanti l’Argentina 21-22. Loser, entrato nel corso del set, mura Nelli e assegna la prima palla set all’Argentina 21-24. L’ace di Vitelli annulla l’ultima palla set degli argentini 24-24. Un altro ace, di Nelli questa volta, ribalta il punteggio con la palla set tra le mani dell’Italia 25-26. Spirito, dentro per lo scambio, brucia la prima palla set azzurra. Si va avanti ai vantaggi, il muro di Vitelli vale il 29-28 per gli azzurri, muro bissato da Vitelli che chiude il set 30-28. Nelli rompe il ghiaccio nel secondo set con l’attacco che vale l’1-0. Valentini conferma Vitelli in campo dopo il buon primo set per il centrale di Padova. Il vantaggio argentino torna sul 4-5 con l’attacco vincente di Martinez. Il set mantiene l’equilibrio fino al primo time out tecnico con gli azzurri che arrivano avanti 8-7 grazie ad un altro muro di Vitelli. Lima riscatta alcuni errori mettendo a terra il punto del 12-12, Argentina che si porta avanti grazie ad un ace di Loser 12-13. Ancora un muro di Vitelli riporta l’Italia avanti 14-13. Mendez manda nuovamente in campo De Cecco, al posto di Uriarte, Italia avanti 16-13 al secondo time out tecnico. Michieletto in palleggio allunga sul 17-14. Valentini ci riflette su e chiama i suoi per un time out sul 20-18 per gli azzurri. Michieletto ferma a muro Lima per il 23-21 e poi 24-21 grazie ancora a Michieletto a segno in palleggio. L’attacco out di Martinez chiude il set a favore dell’Italia 25-21. L’errore in attacco di Facundo Conte apre il set con l’1-0 per gli azzurri. Nell’Argentina in campo Luciano De Cecco che regala uno dei suoi colpi con un’alzata ad una mano che taglia il campo e permette a Conte di mettere a terra il 2-3 per l’Argentina. Valentini manda in campo Pinali al posto di Nelli mentre Vitelli continua a macinare punti al servizio con l’Italia un punto dietro all’Argentina 5-6. Non passa il pallonetto di Recine che si ferma sul muro di Loser per il 6-9 per l’Argentina. L’Italia tiene la scia dell’Argentina, Sbertoli a muro firma il nono punto per gli azzurri sotto 9-10. Grande punto in diagonale di Giulio Pinali, entrato nel corso del terzo set, decimo punto Italia. Balaso in bagher per Michieletto vale il punto numero 11 per gli azzurri contro i 12 dell’Argentina. Michieletto pareggia i conti, 15-15, e poi ci pensa Sbertoli a mandare gli azzurri avanti 16-15 al secondo time out tecnico. Subito +2 per gli azzurri grazie al muro di Lorenzo Cortesia. Allungano ancora gli azzurri sul 19-15, vincente il servizio corto di Recine. L’Argentina entra in confusione, l’Italia ne approfitta per portarsi avanti sul 22-17. Qualche dubbio sull’attacco di Michieletto che lascia la decisione al Challenge. Prova a recuperare l’Argentina, Mendez mette a terra il 23-20, ma Solé sbaglia e dà all’Italia la prima palla set. Un altro errore in attacco di Mendez regala il set agli azzurri che chiudono 25-20.  Italia-Argentina 3-0 (30-28, 25-21, 25-20)Italia: Gardini ne, Balaso (L), Sbertoli 3, Michieletto 18, Nelli 8, Spirito, Pinali 2, Cavuto ne, Vitelli 7, Cortesia 7, Recine 14, Bottolo ne, Mosca 1, Federici (L) ne. All. Valentini.Argentina: Pereyra 1, Martinez Franchi 5, Uriarte, Conte 1, Loser 8, Danani (L), Lazo 6, Solé 8, Lima 10, De Cecco, Palonsky ne, Mendez 8, Ramos 1, Massimino (L) ne. All. Mendez.Arbitri: Gerothodoros (Grecia) e Cespedes Lassi (Rep.Dominicana).Note: Durata Set: 37′, 32′, 27′. Italia: 6 a, 15 bs, 15 mv, 19 et. Argentina: 1 a, 14 bs, 9 mv, 21 et. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sanja Djurdjevic squalificata per due turni dopo il gesto razzista contro la Thailandia

    Di Redazione La Commissione Disciplinare della FIVB ha emesso la sua sentenza sul caso di Sanja Djurdjevic, il libero della Serbia che durante il match di VNL femminile contro la Thailandia si era rivolta a una compagna di squadra compiendo un gesto razzista nei confronti delle avversarie (mimando gli “occhi a mandorla”). La giocatrice è stata squalificata per due giornate: ha saltato la gara di ieri contro il Belgio e farà altrettanto sabato con il Canada. Inoltre la Federazione serba ha ricevuto una multa di 20.000 franchi svizzeri (circa 18mila euro) che la FIVB utilizzerà per finanziare programmi contro la discriminazione. Immediatamente dopo l’episodio, che ha avuto enorme risonanza in tutto il mondo, Djurdjevic si era scusata direttamente con le giocatrici thailandesi e successivamente con un post sui social network. Anche la Federazione serba aveva espresso le proprie scuse. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: le azzurre strappano un set agli imbattibili USA

    Di Redazione Pronostico rispettato, ma che Italia: le azzurre sono la seconda squadra (dopo il Brasile) a strappare un set agli USA in questa edizione della VNL femminile, confermandosi in grande crescita e uscendo sconfitte ma a testa altissima dalla sfida con la prima in classifica. Davvero un capolavoro di grinta e aggressività il terzo set vinto dalla squadra di Bregoli, anche se nei parziali restanti l’Italia soffre troppo in ricezione e commette troppi errori per reggere la potenza e la varietà di soluzioni delle statunitensi. Detto questo, sono tanti i segnali positivi per la nazionale italiana, dall’ottimo impatto di Marina Lubian dopo diverse partite in panchina alla prestazione superba di Giulia Melli in fase offensiva; bene anche Francesca Bosio nonostante la ricezione ballerina, ed eccellenti gli ingressi di Furlan e di Mingardi (al posto di una Nwakalor poco convincente). Tra le statunitensi davvero inarrestabile Annie Drews, e solita gran partita per Haleigh Washington, tanto in attacco quanto a muro e in battuta. La cronaca:Formazione nuovamente rivoluzionata per Bregoli, che schiera dall’inizio Nwakalor, De Bortoli, Melli e Lubian (Bonifacio ha la maglia del secondo libero). Titolarissime in campo per gli USA, con Poulter in regia, Drews opposta, Washington e Akinradewo centrali, Bartsch e Robinson in posto 4 e Wong-Orantes libero. L’avvio di gara è equilibrato, con l’ace di D’Odorico che regala anche il vantaggio alle azzurre (5-4). Poi però arriva il break statunitense sul servizio di Akinradewo, con i muri vincenti di Poulter e Bartsch che portano il punteggio sul 6-10. Washington conferma il vantaggio (8-12) e gli errori di Nwakalor e D’Odorico fanno volare le statunitensi (10-16). Lubian riduce il distacco a muro (12-16) ma Akinradewo giganteggia sottorete e allunga ancora sul 12-19. Malgrado il time out di Bregoli, Bartsch porta gli USA al massimo vantaggio (12-20); due ace di Lubian limitano i danni (15-20) ma poi Washington fa il vuoto a muro (16-22) e un errore di Nwakalor vale 8 set point. Le azzurre ne annullano due, la battuta sbagliata di Melli decreta il 18-25. Si apre il secondo set nel segno di una Washington devastante: attacco e muro per lo 0-3 e subito time out Italia. Dallo 0-4 però le azzurre risalgono al 4-4 con due muri di Nwakalor e un primo tempo vincente di Lubian. Si torna a lottare punto a punto e Melli porta in vantaggio l’Italia (7-6). Il servizio di Akinradewo mette in seria difficoltà la squadra di Bregoli (9-12), che inserisce Omoruyi e poi anche Guerra. Gli USA restano saldamente in vantaggio (12-16) e scappano sul 14-19 con Akinradewo, ma Furlan, appena entrata, accorcia a muro e in attacco (17-20). Drews è implacabile (17-22), Nwakalor c’è (20-23) ma ancora l’opposta chiude al secondo tentativo: 21-25. Dopo pochi scambi combattuti, nel terzo set arriva subito il break del 3-6 firmato da Poulter, che costringe Bregoli al tie break; al rientro le statunitensi allungano ancora, approfittando di un errore di Nwakalor (3-8). Entra Mingardi e accorcia subito le distanze (5-8), poi un ace di Lubian riporta le azzurre a meno 2. Altro servizio vincente di Bosio (8-9) ed è Melli a salire in cattedra con tre punti personali per il pareggio (12-12). Washington trova l’ace del 12-14, ma D’Odorico replica firmando la nuova parità (15-15) e poi addirittura il primo break azzurro della partita: 17-15. Bosio punge Bartsch in ricezione e Mingardi ne approfitta per allungare (19-16); Kiraly ferma il gioco, ma altri due punti dell’opposta valgono il 21-16. D’Odorico ferma la mini-rimonta degli USA (23-18), Furlan si procura il set point e Mingardi chiude con l’aiuto del challenge: 25-20. Reazione veemente delle statunitensi in avvio di quarto set con Drews e Robinson (1-3); Mingardi e Lubian (ancora un ace) riportano caparbiamente sotto l’Italia sul 5-6, ma l’indemoniata Drews risponde con tre punti consecutivi e Robinson sigla il 5-10. Gli USA mantengono il vantaggio con Washington (8-13) e allungano fino al 9-15 con l’ace di Bartsch. Mingardi non si arrende, ma le azzurre sbagliano troppo in battuta e sul servizio di Washington si fanno definitivamente staccare: 10-19. L’Italia non vuole mollare, D’Odorico e Furlan firmano il 14-20, ma il vantaggio statunitense è troppo ampio ed è Poulter a chiudere con l’ace del 16-25. Italia-USA 1-3 (18-25, 21-25, 25-20, 16-25)Italia: Bosio 1, Bonifacio (L) ne, Guerra, Nwakalor 8, Mingardi 9, Lubian 12, De Bortoli (L), Mazzaro 3, Battistoni, Furlan 5, Melli 12, D’Odorico 11, Fersino, Omoruyi. All. Bregoli.USA: Hancock ne, Poulter 3, Wong-Orantes (L), Dixon ne, Tapp ne, Larson ne, Drews 20, Thompson ne, Wilhite ne, Bartsch 19, Hill ne, Akinradewo 11, Washington 9, Robinson 11. All. Kiraly.Arbitri: Cespedes Lassi (Rep.Dominicana) e Maroszek (Polonia). LEGGI TUTTO

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    Dino Guadalupi è il nuovo allenatore di Olbia. “Non saremo semplici comparse”

    Di Redazione La Volley Hermaea Olbia comunica di aver affidato il ruolo di primo allenatore per la stagione 2021/2022 a Dino Guadalupi. Brindisino d’origine, classe 1976, Guadalupi inizia il suo percorso di tecnico appena 17enne nel settore giovanile dell’Amatori Pallavolo Brindisi, squadra che gli permette di maturare le prime esperienze nel campionato nazionale di Serie B1. Nel 2003 sale di un gradino entrando a far parte dello staff della Tra.De.Co. Altamura, prima come addetto alle statistiche, poi come vice allenatore. Da qui prende il via una gavetta d’alto livello, che lo vede protagonista anche in A1 tra Imola e Vicenza come assistente di Manuela Benelli. Nel 2009 approda a Parma – sempre nelle vesti di vice – per un biennio culminato con la promozione nel massimo campionato. Dopo l’esperienza di Giaveno, nel 2013, matura le decisione di lavorare unicamente come primo allenatore. L’anno successivo è dunque sulla panchina di Sala Consilina, in A2, dopo di che scende di una categoria per alcuni campionati di vertice tra Montella (secondo posto al termine della regular season e finale promozione contro Ravenna) e New Volley Brindisi (primo posto in classifica fino al ritiro dal campionato a causa di problemi societari). Una nuova chiamata dall’A2 arriva nell’estate del 2018 dalla P2P Baronissi, compagine guidata a un passo dalla Poule Promozione. Nelle ultime due stagioni, infine, il neo tecnico dell’Hermaea è stato a Offanengo, ancora in B1. Nel primo anno la squadra lombarda si trovava al primo posto nel Girone A e aveva centrato la qualificazione alle Final Four di Coppa Italia, prima che la pandemia portasse all’interruzione definitiva di tutti i tornei. Nell’annata appena conclusa, invece, Guadalupi ha guidato in acque tranquille una formazione ridimensionata rispetto alle ambizioni iniziali. “Tornare in A2 rappresenta un bello stimolo – afferma il coach – ma prima di ogni cosa a me interessa la possibilità di lavorare in maniera strutturata e professionale, e a Olbia ci sono tutti i presupposti. Arrivo con grande entusiasmo in una società che ha saputo costruirsi pian piano una credibilità a livello nazionale, come dimostrano le otto stagioni consecutive in Serie A. Questo aspetto, unito alla prospettiva di essere affiancato da uno staff di sicuro affidamento, mi ha portato ad accettare senza indugi la proposta del presidente Sarti, che ringrazio per la fiducia che ha riposto in me. Devo dire che la piazza di Olbia mi ha sempre affascinato, anche perché le particolari condizioni di lavoro la rendono, di fatto, una sorta di ‘collegiale’ permanente. Cercherò di impostare una squadra che abbia una maniacale attenzione nella costruzione della fase break. Per il resto non amo i dogmi, anzi, credo che un allenatore debba sapersi adattare al materiale tecnico che ha a disposizione. Abbiamo un’idea sulla costruzione dell’organico, ma solo a fine mercato potremo capire quali saranno i punti di forza da valorizzare. Di certo la prossima Hermaea sarà una squadra giovane: cercheremo, infatti, delle atlete che possano andare incontro a un processo di crescita durante la stagione. La nostra speranza è quella di aggiungere ogni giorno dei piccoli tasselli fino ad arrivare all’ultima giornata di campionato. Obiettivi? Parlarne è prematuro, almeno fino al completamento del roster. Stiamo affrontando un mercato difficile: due anni di pandemia non hanno agevolato il ricambio. Ci saranno delle squadre in più e dunque più giocatori, molti dei quali arriveranno dalle categorie inferiori. Al netto di tutto ciò, una cosa è certa: non vogliamo affrontare il prossimo campionato con un ruolo da semplici comparse”. Il presidente Gianni Sarti accoglie così il nuovo tecnico: “In primis tengo a ringraziare l’allenatore uscente Emiliano Giandomenico, persona speciale e ottimo coach cui auguriamo le migliori fortune – dichiara – quanto a Guadalupi, devo dire di aver ricevuto delle referenze ottime sul suo conto. In questo periodo, quando intavoliamo delle trattative per delle nuove atlete, il suo nome è sempre ben gradito da tutti. Questa ulteriore scoperta mi ha fatto molto piacere e mi fa ben sperare. Sono convinto che svolgerà un ottimo lavoro”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Zanini pronto a sedersi sulla panchina di Ravenna?

    Di Redazione Notizia di ieri la nascita del Consorzio per il volley a Ravenna che unisce le due squadre di punta romagnole: la Consar e l’Olimpia Teodora. Nella conferenza stampa di presentazione Giorgio Bottaro ha annunciato che entro un paio di giorni sarà ufficializzato il coach che prenderà il posto di Bonitta. Da quanto riporta oggi il Corriere di Romagna il nome è alle porte ed il favorito non sembra più essere Paolo Montagnani ma Emanuele Zanini o in alternativa Giampaolo Medei. Zanini vanta esperienze in Italia, Austria, Slovacchia, Turchia e Croazia, Paese del quale allena attualmente la nazionale. Parallelamente si è al lavoro per definire il nuovo roster, con ua rosa verrà completata da due o tre giovanissimi provenienti dal vivaio e, sempre da quanto riporta il quotidiano, uno di loro sarà Alessandro Bovolenta. Quasi certamente verranno inseriti anche Pirazzoli e Orioli. Per la cabina di regia possibile l’arrivo di Marco Falaschi e come libero si fa anche il nome dell’ex Goi. Per il discorso dei centrali, invece, l’obiettivo principale è l’ex Cortesia, che Trento ha deciso di cedere in prestito (così come l’altro ex Cavuto), anche se sembra più percorribile la strada che porta ad un altro ex, Elia Bossi, senza escludere a priori il giovane Mosca. LEGGI TUTTO

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    Bergamo rinasce come una Fenice: c’è l’accordo, si resta in A1

    Di Redazione Bergamo ce l’ha fatta: la serie A1 femminile è ancora di casa. La firma ufficiale ancora non c’è, ma è questione di ore e la pallavolo orobica può tirare un sospiro di sollievo, l’accordo si fa. Come riporta l’Eco di Bergamo, infatti, a breve si siglerà l’accordo tra la famiglia Foppa Pedretti e Andrea Veneziani, nuovo proprietario della società. Un lavoro di squadra ha permesso al Volley Bergamo di continuare la sua attività: il lavoro di 18 imprenditori ha permesso di rilevare il titolo di una squadra che ha fatto la storia della pallavolo italiana e internazionale. Il nome ancora non c’è, ma i colori probabilmente rimarranno il rosso e blu, proprio a ricordo dei numerosi successi che sono stata portati nella bacheca della società bergamasca. Andrea Veneziani, da sempre team manager di Bergamo, l’imprenditore Paolo Bolis e l’avvocato Stefano Rovetta hanno quindi potuto coronare il sogno di gestire la società, non prima di aver concluso l’arduo compito di raccogliere i 150mila euro necessari come capitale iniziale a cui ha collaborato, dietro le quinte, il sindaco Giorgio Gori. Una volta firmato l’accordo, ci sarò da costituire la nuova sede, il nuovo sito, il nuovo organico e, in ultimo ma certamente non meno importante, il roster. A tal proposito, ovviamente, ancora non si ha il quadro completo ma, sempre secondo il quotidiano, sono rimaste le schiacciatrici Sara Loda, Khalia Lanier e Stephanic Enright, mentre appare già sicuro l’arrivo dell’alzatrice Isabella Di Iulio. La famiglia Foppa Pedretti ha quindi mantenuto la promessa: “Noi chiudiamo il nostro cammino, ma chiunque vorrà farsi avanti sarà il benvenuto” aveva dichiarato a marzo, dopo l’annuncio dell’abbandono. E qualcuno si è fatto avanti. Ancora uno sponsor non c’è, ma l’importante per il Volley Bergamo è poter regalare ancora trionfi ai propri tifosi. LEGGI TUTTO