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    Ballottaggi olimpici: Sbertoli, Michieletto e Galassi provano a convincere il CT

    Di Paolo Cozzi In attesa del prossimo trittico di partite per la nostra “nazionale B”, impegnata in VNL nella bolla di Rimini, il CT azzurro Gianlorenzo Blengini ha diramato ieri la lista dei 20 papabili per Tokyo 2020, una riduzione dall’elenco allargato dei 28, che non genera sorprese e lascia aperti quegli interrogativi che tutti i tifosi stanno ponendosi, ovvero: chi saranno i nostri 12 corazzieri che dal 23 luglio all’8 agosto proveranno ancora una volta ad andare all’assalto di quell’oro olimpico che troppe volte abbiamo annusato da vicino per poi vederlo sfumare sul più bello? La premessa: la sensazione è che Blengini voglia affidarsi allo zoccolo duro di Rio 2016 e che preferirà puntare, anche per i ruoli di rincalzo (che poi rincalzi non sono, visto che parliamo di Olimpiadi e di top player) su giocatori più maturi e di sicuro affidamento, piuttosto che su alcune promesse di valore certo che si sono messe in luce tra campionato e VNL. Il CT lascerebbe quindi agli Europei il compito di lanciare sul palcoscenico internazionale i nostri talenti. Inutile sottolineare che in un torneo olimpico non ci sono spazi per grossi sconvolgimenti, che il sestetto titolare resterà fisso in campo salvo qualche cambio tattico per battuta o ricezione e che in un quarto di finale, semifinale o finale prima di cambiare giocatori come Zaytsev, Giannelli, Juantorena, Anzani ci vorrà un autentico tsunami… o un attimo di lucida follia da parte del nostro coach. Primo dubbio che sorge scorgendo la lista è su chi verrà portato a Tokyo come vice Giannelli. Un giovane emergente come Sbertoli, che ormai è consacrato nel volley italiano e pronto ad esplodere sul palcoscenico europeo grazie a Trento, oppure un palleggiatore navigato e senza “pretese” da titolare come Saitta, in grado di dare una mano a livello di gruppo e riproponendo scelte fatte già in passato con Boninfante e Sottile? Pur riconoscendo a Saitta una grandissima stagione a Vibo, credo che il talento di Sbertoli sia una spanna al di sopra e che non si possa puntare tutto sul solo Giannelli, perché gli imprevisti possono sempre accadere… Per il ruolo di schiacciatore, direi che in lizza ci sono Juantorena, Lanza, Kovar, Antonov e Michieletto. La sensazione, dando per acclarato che i primi tre hanno già il biglietto pronto, è che Antonov parta favorito sul giovane talento trentino in virtù della sua maggior esperienza internazionale e di una propensione di Blengini ad affidarsi ad atleti già maturi. Personalmente credo che il pur bravo attaccante italo-russo abbia già fatto il suo corso in maglia azzurra, e che Michieletto meriti ampiamente quella maglia anche perché il quarto attaccante difficilmente andrà in campo a Tokyo, ma farà tanta esperienza a livello mentale per gli anni successivi quando diventerà uno dei leader del futuro. Semmai si potrebbe pensare ad un Antonov come quinta banda/secondo opposto, visto che Nelli e Pinali (seppur quest’ultimo in gran forma in VNL) paiono leggerini a livello internazionale e Vettori lascia qualche dubbio sulla continuità soprattutto a livello mentale. E veniamo ai centrali, ruolo in cui Anzani, Piano e Mazzone erano pressoché certi di andare a Tokyo (e resta ancora questa la sensazione), ma qualche dubbio spero che Galassi lo abbia instillato nel coach, perché da outsider sta facendo una VNL preziosa e soprattutto si sta ponendo prepotentemente come centrale d’attacco, figura che un po’ manca nel terzetto sopracitato. Se Anzani è il centrale più equilibrato, bravo in attacco, preciso a muro e temibile in battuta, Piano è decisamente un centrale di muro che a livello internazionale paga però un attacco non proprio potentissimo, mentre Mazzone di contro è il centrale più abile in attacco, e proprio fra lui e Galassi credo ci sarà un testa a testa fino all’ultimo per chi salirà sull’aereo… Blengini si affiderà ad un usato sicuro che ben conosce o proverà la voglia di emergere del centrale di Monza per tenersi una freccia nella sua faretra nel giorno in cui le bande faticheranno a trovare varchi in attacco? Da valutare anche l’intesa con Giannelli, che sul gioco al centro ha caratteristiche particolari. Ultimo dubbio quello nel ruolo di libero: qui Balaso, nonostante una grande stagione e una crescita personale importante, sembra destinato a restare a casa e lasciare il posto al più esperto e rodato Colaci, uomo squadra dal rendimento assicurato. LEGGI TUTTO

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    Classe ed esperienza per la Megabox. Ecco Kenia Carcaces

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia fa un pieno di classe ed esperienza dando il benvenuto a Kenia Carcaces, schiacciatrice cubana di 1.89 nata il 23 gennaio 1986 ad Holguin.  Kenia inizia a giocare a pallavolo nella squadra della sua città. Nel 2005 firma il suo primo contratto professionistico con le Hisamitsu Springs (Giappone), poi torna a Cuba, al Ciudad Habana, con cui si aggiudica cinque scudetti in sei anni. Poi si trasferisce nuovamente all’estero, al Volero Zurigo, con cui vince scudetto e Coppa di Svizzera. L’anno successivo va all’Osasco (Brasile), dove resta per due stagioni. Torna al Volero Zurigo, dove vince tutte e tre le competizioni nazionali, per poi fare la sua seconda esperienza giapponese al Saitama Ageo Medics. Nel 2018, finalmente, il suo arrivo nel massimo campionato italiano, ove gioca due stagioni a Casalmaggiore ed una a Perugia. Con la nazionale cubana ha vinto la medaglia d’argento al World Grand Prix 2008; nello stesso anno si è aggiudicata il Montreux Volley Masters 2008, competizione dove ha conquistato anche il secondo posto nel 2007 e 2011 e il terzo nel 2010; Così presenta la nuova atleta biancoverde l’allenatore Fabio Bonafede: “Arriva una giocatrice che ci darà una grossa mano in termini di esperienza e duttilità. Conosce bene il campionato italiano, avendo già giocato in  A1 da diversi anni. Siamo contentissimi che abbia accettato la nostra proposta nonostante ne avesse numerose altre dall’estero. Benvenuta, Kenia!”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Emanuele Zanini siederà sulla panchina di Ravenna

    Di Redazione La Consar Porto Robur Costa 2030 Ravenna annuncia di avere raggiunto l’accordo con Emanuele Zanini per la guida tecnica della prima squadra nel prossimo campionato di SuperLega. Nato il 15 aprile 1965 a San Giovanni del Dosso, in provincia di Mantova, Zanini è un coach di grande esperienza, maturata sia In Italia sia, soprattutto negli ultimi anni, all’estero. Dopo 5 annate da secondo a Montichiari e con la nazionale azzurra coincisa con la partecipazione alle Olimpiadi di Sidney nel 2000, Zanini comincia il percorso nel massimo campionato italiano proprio da Montichiari, per poi passare ad allenare, tra gli altri club, Ferrara, Perugia, Santa Croce e Verona, con l’intervallo di un’annata (nel 2004/05) in Austria al Tirol Innsburck, con tanto di scudetto e Coppa di Austria conquistati. Durante l’esperienza a Verona assume l’incarico di ct della nazionale maschile della Slovacchia, che guida per quattro annate ottenendo risultati di squadra e personali rilevanti: due medaglie d’oro vinte nel 2008 e nel 2011 nell’European League e un quinto posto all’europeo 2011, il riconoscimento come miglior allenatore della Slovacchia nel 2010. Nel frattempo guida Modena, San Giustino e Monza (2011/12) e in coincidenza con la stagione 2012/13 torna all’estero per allenare il Team Unicef Bratislava, i francesi del Beauvais, la nazionale maschile della Turchia (con tanto di qualificazione all’europeo e un argento ai mondiali Under 23 a Dubai nel 2015) e i polacchi dell’Aluron Virtu Warta Zawiercie (nono posto da neopromossa in serie A). Nel 2018/19 assume l’incarico di ct della nazionale maschile della Croazia, che guiderà a settembre agli Europei. Nel 2020 diventa coach dell’Asseco Resovia, ma il deflagrare del Covid lo ferma dopo un mese o poco più. L’ultima esperienza con squadre di club è quella della stagione appena conclusa, con il Mladost Zagabria, con cui ha vinto lo scudetto. “Tornare a lavorare in Italia, un Paese che amo profondamente e uno dei posti migliori in cui allenare, dopo molti anni di esperienze all’estero – sono le prime parole del neo coach della Consar – e guidare un club come Ravenna, in una piazza affascinante, che rappresenta un pezzo importante di storia del volley, sono state le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare questo incarico, complicato, difficile, ma anche stimolante. Ho già vissuto sfide di questo tipo in passato e spero di poter mettere a disposizione della società la mia esperienza e la conoscenza dei giocatori che ho maturato nella mia carriera a livello internazionale”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gli azzurri strapazzano l’Australia e festeggiano il quarto successo

    Di Redazione Successo pesante per l’Italia a conclusione della terza tornata di gare di VNL maschile: gli azzurri si impongono nettamente sull’Australia, vincendo per 3-0 una partita mai in discussione. È il quarto successo della squadra di Antonio Valentini nella competizione, un risultato che permette a Sbertoli e compagni di riagganciare a quota 4 vittorie e 11 punti l’Argentina (oggi vittoriosa sul Giappone). Ottima prova per tutti gli azzurri, ma da evidenziare soprattutto la grande serata di Gianluca Galassi, autore di 13 punti personali con 12 attacchi vincenti. Bene anche Giulio Pinali e Alessandro Michieletto, ben orchestrati da Sbertoli in regia. L’unica cattiva notizia è l’assenza di Gabriele Nelli, fermato da un risentimento muscolare alla coscia sinistra. La cronaca: Galassi ritrova il campo dopo lo stop a causa di un affaticamento muscolare che lo ha tenuto fuori nelle ultime due gare e fa coppia con Leandro Mosca che riceve ancora la fiducia di Valentini mentre la diagonale palleggiatore opposto è affidata a Sbertoli e Pinali. Spazio ad Oreste Cavuto in banda insieme al miglior realizzatore azzurro di questa VNL, Alessandro Michieletto con Fabio Balaso libero. La firma del primo punto del match è di Giulio Pinali che a muro ferma l’attacco australiano per l’1-0. Un’invasione aerea sul tentativo di palleggio di Sbertoli vale il 3-2 per l’Italia. Il feeling tra Sbertoli e Mosca, insieme a Milano, vale il punto del 4-2. La difesa di Balaso prima e la palla spinta bene sul muro avversario di Michieletto, portano l’Italia avanti 7-3. Al primo time out tecnico Italia avanti 8-4 grazie ad un primo tempo vincente di Mosca. Sbertoli si inventa attaccante e sull’alzata di Michieletto non ci pensa su un attimo e chiude con il block out che vale il 9-4. L’Australia accorcia le distanze e si porta a cinque lunghezze dagli azzurri che mantengono il vantaggio 11-6. L’ace di Smith, il miglior realizzatore tra gli australiani fino ad oggi, vale l’ottavo punto per l’Australia contro i 12 dell’Italia. Al secondo time out tecnico Italia avanti 16-11 con un primo tempo vincente di Mosca, cercato spesso oggi da Sbertoli. Al ritorno in campo ancora Mosca a segno, suo il muro del 17-11. L’Italia mantiene il vantaggio ma l’errore di Michieletto al servizio porta gli australiani sul 16 contro i 20 dell’Italia. Michieletto attacca out dopo un recupero fantastico di piedi di Perry, Italia avanti 21-17. L’Australia non molla, il primo tempo di O’Dea vale il 23-20 ma Michieletto consegna all’Italia la prima palla set sul 24-23. L’errore in attacco di Graham chiude il set a favore degli azzurri 25-23. Nel secondo set Valentini conferma il 6+1 iniziale. Fase di avvio abbastanza equilibrata, l’attacco vincente di Smith vale il 3-4 con gli azzurri avanti di una lunghezza, parità raggiunta con un errore in attacco di Michieletto che manda out il pallone del 4-4. Un altro errore di Michieletto in attacco, funziona il muro australiano, porta in vantaggio Smith e compagni 4-5. Cavuto porta l’Italia avanti 8-7 al primo time out tecnico ma l’Australia ritrova il vantaggio su errore dello stesso Cavuto in attacco. L’ace di Pinali riporta l’Italia avanti di una lunghezza 11-10. Squadre avanti a braccetto fino al secondo time out tecnico che vede l’Italia avanti di una lunghezza 16-15. L’Italia prova ad allungare, il primo tempo di Galassi vale il 17-15. L’australia tiene testa all’Italia, gli azzurri mantengono però i due punti di vantaggio 21-19. Valentini chiama Cavuto, al suo posto Recine e Pinali continua a macinare punti, 22-20 a favore dell’Italia. Spazio anche per Vitelli che prende il posto di Mosca. Il muro di Galassi e Michieletto ferma l’Australia e firma il 23-20 per l’Italia che manda in campo Spirito per Sbertoli per una sola rotazione, torna in campo subito Sbertoli. L’errore al servizio di Aubrey vale il 24-21 per gli azzurri. Un gran primo tempo di Galassi chiude il secondo set 25-22.  Il terzo set comincia con il 6+1 iniziale, col ritorno in campo di Oreste Cavuto. Sbertoli sfrutta Galassi che mette a terra il 4-2 a favore dell’Italia. Michieletto prova a staccare l’Australia, il suo ace porta gli azzurri sul più 3, 5-2, e ancora il centrale del Vero Volley, questa volta con un pallonetto, firma il 6-3.  Il vantaggio azzurro aumenta, al primo time out tecnico Italia avanti 8-4 col pallonetto vincente di Cavuto. Michieletto da seconda linea mette a terra il punto dell’ 11-5 per l’Italia che diventa più 7 sul 12-5. Giallo per proteste a Dosanjh da parte di Maroszek, primo fischietto di questa gara. Sale il nervosismo in campo con l’Australia che cerca di contenere l’avanzata azzurra che arriva al secondo time out tecnico sul punteggio di 16-9. L’Italia raggiunge il massimo vantaggio sul 19-10. Il muro di Michieletto su Azeez porta l’Italia sul 23-13 mettendo in cassaforte il match, ed è lo stesso Michieletto che conquista il primo match point sul 24-14. Match chiuso dal muro di Pinali per il definitivo 25-15. Italia-Australia 3-0 (25-20, 25-22, 25-14)Italia: Gardini ne, Balaso (L), Galassi 12, Sbertoli 1, Michieletto 13, Spirito, Pinali 13, Cavuto 6, Vitelli, Cortesia ne, Recine, Bottolo ne, Mosca 6, Federici (L) ne. All. Valentini.Australia: Graham 5, Dosanjh 4, Macdonald ne, Weir ne, O’Dea 6, Perry (L), Mote 8, Smith 9, Butler ne, Senica 1, Taylor 4, Aubrey, Azeez 1, Greber (L) ne. All. Miranda.Arbitri: Maroszek (Polonia) e Macias (Messico).Note: Durata Set: 28′, 33′, 30′. Australia: 3 a, 15 bs, 5 mv, 22 et. Italia: 1 a, 10 bs, 4 mv, 18 et. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    NBV esce di scena. Venduto il titolo a Verona Volley, Magrini dice addio

    Di Redazione Il silenzio che in questi mesi ha circondato la NBV Verona è finalmente terminato. Infatti, come riportato nell’edizione odierna del quotidiano L’Arena, la società chiude i battenti venendo il titolo a Verona Volley. Stefano Magrini, Andrea Corsivi, Luca Bazzoni, Gian Maria Stella dicono addio al volley, non faranno più parte della nuova gestione con i soli Gian Andrea Marchesi, direttore sportivo che è in gialloblù dal giugno del 2012, e Fabio Venturi, direttore generale in sella già dalla scorsa stagione a fare da filo conduttore del passaggio alla nuova società. Nomi non se ne fanno, ma pare che a subentrare alla vecchia presidenza e al vecchio sponsor ci sia “un imprenditore importante con radici nel tessuto veronese, solido, anche se ai più poco conosciuto“. La pratica per l’acquisizione del titolo è già stata inoltrata alla Lega Pallavolo Serie A Maschile. Ora sono in corso gli accertamenti. Sul fronte mercato, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano sopra citato, restano la squadra e lo staff tecnico. Radostin Stoytchev ha sposato il nuovo progetto e così hanno fatto i giocatori che hanno sottoscritto i contratti con Verona 2016 Volley con Spirito, Jensen, Aguenir, Caneschi, Bonami, Magalini e Asparuhov pronti a scendere in campo con la maglia di Verona. Unico nome nuovo, accostato alla formazione scaligera, come già avevamo riportato qualche giorno fa, è il giovane schiacciatore sloveno Rok Mozic. LEGGI TUTTO

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    Gli azzurri calano alla distanza e il Giappone vince al tie break

    Di Redazione Una bella Italia solo a metà nella sfida di VNL maschile contro il Giappone: gli azzurri partono benissimo e vanno per due volte in vantaggio, ma a metà del quarto set si bloccano e assistono impotenti alla fuga di Ishikawa e compagni, che dominano anche il tie break. Sulla prestazione degli azzurri incide sicuramente un po’ di stanchezza dopo una lunghissima battaglia, caratterizzata come di consueto dalle straordinarie difese dei nipponici; manca però quella reazione di carattere chiesta a più riprese da Valentini, che prova tutte le mosse possibili per cercare di rianimare i suoi, ma senza esito. Tra gli azzurri prova generosa di Recine (16 punti, top scorer insieme a Nelli) e di Bottolo, coinvolto però nel naufragio finale così come Spirito, a cui è affidata la regia dall’inizio della gara. Grandi difese da parte di Fabio Balaso, ma in questo fondamentale l’Italia non ha davvero nulla da rimproverarsi. Nella squadra giapponese non si può che sottolineare la grande prestazione di Yuki Ishikawa e del giovanissimo Ran Takahashi, entrambi autori di 19 punti. La cronaca:Avvio equilibrato, ma sono gli azzurri a firmare il primo break sul servizio di Recine (8-6). Poi si scatena Bottolo che, in attacco e a muro, fa volare l’Italia sull’11-7; dopo il time out arriva anche il più 5. Ancora Bottolo protagonista con un ace per il nuovo break azzurro del 16-10. Nelli sigla anche il 18-11, ma il Giappone non molla e dal 20-13 rimonta fino al 20-17. Michieletto tiene a distanza gli avversari (23-19), Nelli si procura il set point e Mosca chiude a muro per il 25-20. Nel secondo set parte forte il Giappone, che si stacca sul 4-7 con Otsuka protagonista. L’Italia riduce subito il gap (6-7) ma ancora Otsuka firma il nuovo allungo nipponico (9-11, 10-13). Recine accorcia nuovamente le distanze e Nelli completa la rimonta per il 14-14; nel punto a punto che segue però i giapponesi mettono di nuovo la testa avanti (15-17) e Ishikawa è determinante nella fuga del 17-21. Non si arrendono Nelli e Bottolo (20-21), ma ancora Ishikawa mette a segno due punti consecutivi per il 21-24 e Takahashi sfrutta il secondo set point per il pareggio (22-25). Arriva subito la reazione azzurra in avvio di terzo set (3-1), ma il Giappone non si lascia staccare e pareggia sul 6-6 con l’ace di Otsuka. Inizia un punto a punto serrato (8-7, 9-10) che si sblocca solo sul servizio di Recine per il 15-13. Due muri di Bottolo e Vitelli fanno scappare l’Italia sul 17-14, ma Shimizu riporta sotto gli avversari (18-17). Nuovo break azzurro con Recine (20-17) e nuova risposta di Shimizu con l’ace del 20-19. Nelli fa la voce grossa in attacco e a muro (22-19), ma poi sbaglia per il 23-22; ci pensa Michieletto a conquistarsi comunque il set point, trasformato da Spirito con il muro vincente del 25-22. Nel quarto set gli azzurri sembrano determinati a chiudere subito: 5-2 con l’ace di Bottolo. Dal 7-4 firmato Recine, però, il Giappone rimonta e pareggia con l’ace di Takahashi (7-7), portandosi poi in vantaggio sull’8-9. Ancora il giovane Takahashi mette la firma sul break del 9-12, che spinge Valentini al tie break. Dentro Sbertoli e Pinali per il doppio cambio, ma dal 12-14 arriva un altro parziale di 0-5 con i punti di Otsuka e Ishikawa (12-19). Gli azzurri non riescono più a ritrovarsi e il Giappone dilaga con Shimizu e un altro turno di servizio devastante di Takahashi (14-24), prima di chiudere con Ishikawa. Il trend favorevole ai nipponici continua nel tie break: subito 2-4 firmato da Takahashi, che poi replica per il 3-6. Anche i centrali Yamauchi e Ri si iscrivono alla festa e al cambio di campo è 4-8. L’Italia si rialza con il servizio di Pinali e l’attacco di Recine (7-8), ma non completa la rimonta e subisce il 7-10 di Ishikawa. Il resto lo fa Takahashi con un altro ace e una pipe devastante (7-12). Cavuto sbaglia la battuta dell’ultima speranza e Ri infila l’ace del match point (8-14); al secondo tentativo è Ishikawa a scrivere la parola fine (9-15). Mattia Bottolo commenta così la gara degli azzurri: “Ovviamente non siamo contenti per il risultato, stiamo crescendo di partita in partita ma una vittoria serve per far salire l’orgoglio e la consapevolezza nei nostri mezzi. Oggi è andata così, portiamo a casa ciò che c’è di buono, resettiamo e pensiamo a domani. Il Giappone è una buona squadra con ottimi difensori, ma noi forse abbiamo fatto ancora meglio di loro in difesa: questa è la chiave per la prossima partita, però dobbiamo crescere al servizio e in attacco“. Italia-Giappone 2-3 (25-20, 22-25, 25-22, 15-25, 9-15)Italia: Gardini, Balaso (L), Sbertoli, Michieletto 8, Nelli 16, Spirito 4, Pinali, Cavuto, Vitelli 7, Cortesia 5, Recine 16, Bottolo 15, Mosca 3, Federici (L) ne. All. Valentini.Giappone: Shimizu 5, Onodera 3, Fujii 1, Fukuzawa ne, Yamauchi 5, Sekita, Ishikawa 19, Ri 11, Takahashi K. 2, Takanashi, Otsuka 16, Yamamoto (L), Takahashi R. 19, Ogawa (L) ne. All. Nakagaichi.Arbitri: Caçador (Brasile) e Collados (Francia).Note: Durata Set: 33′, 32′, 33′, 30′, 17′. Giappone: 6 a, 14 bs, 7 mv, 21 et. Italia: 3 a, 14 bs, 13 mv, 25 et. LEGGI TUTTO

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    VNL maschile: gli argentini Lima, Danani e Lazo sospesi per violazione della quarantena

    Di Redazione Prime sanzioni ufficiali dalla FIVB per la violazione delle regole della “bolla” di Volleyball Nations League a Rimini. Tre giocatori della nazionale argentina, Bruno Lima, Santiago Danani e Nicolas Lazo, sono stati privati dell’accredito fino a sabato 12 giugno per aver lasciato le loro camere d’albergo durante la quarantena preventiva a cui erano soggetti. I tre fanno infatti parte del gruppo di 9 giocatori che erano inizialmente rimasti in patria per via di contatti sospetti con atleti positivi al Covid-19 e si erano aggregati al gruppo della nazionale soltanto a competizione iniziata: per questo sarebbero dovuti rimanere in isolamento per 72 ore, misura che a quanto pare non è stata rispettata. Lima, Danani e Lazo sono risultati negativi ai test anti-Covid, ma la Federazione internazionale ha deciso comunque di punirli con la squalifica: i tre, che erano scesi regolarmente in campo ieri contro l’Italia, sono stati esclusi dalla partita vinta oggi dall’Argentina contro l’Australia e non saranno a disposizione neppure domani contro il Giappone. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Elia Bossi al centro della rete per Cisterna?

    Di Redazione Tante voci di mercato accanto al nome della Top Volley. Attorno alla futura squadra di Coach Soli, anche se non ancora ufficializzato, sembrano ruotare vari atleti. Partendo dal nuovo regista Michele Baranowicz e dal giovane schiacciatore Tommaso Rinaldi. Per quanto riguarda l’eventuale ingaggio dello schiacciatore canadese Stephen Maar la trattativa è ancora in corso. Da quanto riporta oggi il Messaggero la società del presidente Gianrio Fallvene sta contendendo a Piacenza il ventisettenne Elia Bossi dato in uscita da Modena che in un primo momento sembrava proprio indirizzato verso il club emiliano. Il fatto che Cisterna si stia interessando a un centrale lascerebbe pensare che la società pontina abbia risolto il nodo Sabbi-Szwarc per il ruolo di opposto, che potrebbe essere ricoperto quindi dal canadese. L’arrivo quindi di Bossi, da affiancare al tedesco Tobias Krick, accrediterebbe l’uscita di Giulio Sabbi. LEGGI TUTTO