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    In banda a Ravenna uno tra Djokic e Ulrich. Giombini vice di Zanini

    Di Redazione Continua ad essere l’unica squadra del massimo campionato maschile che non ha ancora annunciato un nome di mercato. Stiamo parlando della Consar Ravenna che, avendo dato per ultima l’ok ad iscriversi alla Superlega sta ponderando bene che rosa fare. Da quanto riporta oggi Il Resto del Carlino Ravenna, il dg Giorgio Bottaro ha rimandato alla prossima settimana i primi nomi di mercato. Tra i nomi che circolano sembra esserci al centro il sogno resta Mosca e al palleggio, come già detto, Falaschi. Per gli attaccanti, si guarda all’estero estero, che il neo coach Zanini, ct della Croazia, conosce bene. Dalla Svizzera potrebbe arrivare uno fra Jovan Djokic (dal Ginevra) e Luca Ulrich (dallo Schonenewerd) e dalla Macedonia del Nord potrebbe arrivare il futuro opposto romagnolo Aleksandar Ljaftov. Per il ruolo di libero bisognerà capire le intenzioni dell’ex Goi, reduce dalla promozione in Superlega con Taranto. Se Goi andrà a Cisterna, potrebbe liberarsi Cavaccini. Per quanto riguarda lo staff, il vice Matteo Bologna seguirà Bonitta in Polonia. II suo posto sarà preso da Leondino Giombini, ex opposto azzurro e del Porto Ravenna in A1 dal ’95 al ’99. LEGGI TUTTO

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    L’Italia conclude il cammino nella VNL con una maratona: 3-2 sulla Germania

    Di Redazione Scende in campo per l’ultimo incontro di questa VNL l’Italia di coach Valentini. Nella bolla di Rimini, l’ultimo avversario degli azzurri è la Germania allenata da coach Andrea Giani. L’Italia parte in quarta, chiudendo il primo parziale 25-12. I tedeschi iniziano poi ad ingranare e portano a casa il set ai vantaggi. Inizia l’equilibrio: 25-22 e 21-25 sono i punteggi del terzo e quarto parziale, si arriva al tie break. Gli azzurri sono intenzionati a chiudere con il sorriso la competizione internazionale, e così è: 15-13. Top scorer azzurro, con 22 punti, Michieletto. LA PARTITA Valentini ha schierato la diagonale Sbertoli-Nelli, Michieletto e Bottolo i martelli, Mosca e Cortesia i centrali con Balaso libero. Nel primo set la giovane formazione azzurra ha immediatamente imposto un buon ritmo che ha messo in difficoltà gli avversari fin dalle primissime battute. Il vantaggio accumulato è stato importante da subito e questo ha permesso a Sbertoli e compagni di gestire la situazione senza alcun problema fino al 25-12 che ha decretato la conclusione del primo parziale. Nel secondo set gli azzurri hanno subìto il ritorno dei tedeschi che hanno giocato molto meglio che nella frazione d’apertura. Nonostante qualche difficoltà nella parte centrale del parziale, i ragazzi di Valentini sono stati comunque in grado di recuperare la situazione e dopo un interessante testa a testa nelle fasi conclusive sono arrivati addirittura a servire per il set. Proprio sul più bello però la rimonta tricolore si è interrotta con i tedeschi che dopo aver annullato la palla set, grazie a due ace di Schott hanno vinto ai vantaggi portando la gara in parità. Terzo set molto combattuto con le due squadre che hanno battagliato per lunghi tratti con nessuna delle due formazioni in grado di piazzare l’allungo decisivo. Gli azzurri da parte loro hanno giocato con lucidità solo a tratti, alternando buoni momenti a fasi di difficoltà. Ciò che ne è scaturito è stato un parziale equilibrato e concluso tra le polemiche per una chiamata arbitrale che non ha convinto Giani e i suoi uomini.   Nel quarto nuovamente azzurri in difficoltà e costretti a inseguire per lunghi tratti con i tedeschi che hanno gestito costantemente vantaggi tra i 4 e i 6 punti. Valentini da parte sua ha effettuato qualche cambio sperando di invertire l’inerzia della frazione che però non è mai cambiata con gli uomini di Giani in grado di impattare la situazione sul 2-2. Proprio quando l’Italia sembrava conoscere la situazione di massima difficoltà, il giovane gruppo azzurro si è ritrovato nel tie-break e proprio nel momento clou ha trovato la forza mentale di chiudere 15-13 seppur con qualche difficoltà. Alessandro Michieletto: “E’ stata una gara difficile, di alti e bassi. Non abbiamo espresso la nostra migliore pallavolo, ma era importante vincere per chiudere nel migliore dei modi questo torneo. Nel complesso credo che per noi sia stata un’esperienza positiva, non iniziata benissimo, ma credo conclusasi positivamente”.   Italia-Germania 3-2 (25-12, 24-26, 25-22, 21-25, 15-13) Italia: Balaso, Sbertoli (2), Michieletto (22), Nelli (12), Spirito, Pinali (4), Cavuto (4), Vitelli (1), Cortesia (6), Recine, Bottolo (14), Mosca (13), N.E. Federici, Scanferla. All. Valentini Germania: Fromm, Schott (14), Reichert (9), Sossenheimer (1), Bohme (4), Zenger, Hirsch (15), Baxpohler (3), Zimmermann (2), Weber (2), Krick (16), N.E. Kaliberda, Burggaf, Rohrs. All. Giani LEGGI TUTTO

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    Filippo Lanza verso i Giochi: “Proviamo a rimarginare la ferita di Rio 2016”

    Di Redazione A un mese esatto dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo, il Corriere di Verona ha intervistato Filippo Lanza, uno dei sicuri protagonisti con la maglia della nazionale. Pensando ai Giochi lo schiacciatore non può fare a meno di ripensare alla finale di Rio 2016: “Il momento più duro della carriera. Tanti di noi ricordano la gioia d’essere arrivati all’argento. Però la verità è che quel Brasile-Italia 3-0 ha anche lasciato una ferita aperta“. Rammarico, dunque, ma anche voglia di riscatto: “Siamo il gruppo di cinque anni fa – continua Lanza – ma più maturo a livello internazionale. La fame agonistica di Rio, quando paradossalmente ci rendemmo conto solo alla fine di dov’eravamo, ci servirà a Tokyo. Poi si vedrà. Alle Olimpiadi entrano in gioco la fortuna, il caso e mille altre variabili“. Lo schiacciatore analizza così la situazione azzurra all’inizio dell’avventura: “Abbiamo singoli delle caratteristiche importanti: la battuta, che nella nuova pallavolo incide molto, il contrattacco, la fase di muro-difesa con la regia di Giannelli. Nel girone partiamo avvantaggiati, al netto della Polonia le altre sono il Giappone, il Canada che ha difficoltà a trovare un gioco fluido, il Venezuela che non ci ha mai dato problemi e l’Iran che col cambio d’allenatore dovrà ritrovare equilibri“. Nell’altro girone Usa, Francia, Russia e Brasile: “Cercheranno di farsi fuori l’una con l’altra. Per noi è importante chiudere in testa il girone: se usciamo ai quarti sarà un disastro, se andiamo in semifinale siamo contenti, arrivare in finale significherebbe aver fatto il botto. Se ci fosse l’occasione di rimarginare la ferita di Rio, varrebbe la pena provarci” conclude Filippo lanciando il guanto di sfida. (fonte: Corriere di Verona) LEGGI TUTTO

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    Megabox, da Martignacco arriva Viola Tonello: “Ci tenevo a lavorare con Bonafede”

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia aggiunge un altro importante tassello al suo organico: si tratta della centrale Viola Tonello, nata a Genova il 3 gennaio 1994, al debutto in massima serie dopo anni di alto livello in A2 tra Pesaro, Mondovì e Martignacco. Dopo i primi passi in palestra all’età di 8 anni, la carriera di Viola è cominciata a 16 anni alla Futura Busto Arsizio, in B1; poi sono seguiti altri tre anni in B1 tra Chieri e Pinerolo, prima dell’anno di A2 a Pesaro (2016/17) e altri tre a Mondovì, sempre in A2. L’anno scorso era a Martignacco, con cui ha incontrato due volte le tigri nel Girone Est, perdendo a Vallefoglia al tie-break e in casa per 3-1. Così presenta la nuova atleta biancoverde il Direttore sportivo della Megabox Piero Babbi: “Viola è un’atleta esperta: è all’esordio in A1, ma ha giocato la A2 a lungo e con squadre ambiziose, vincendo un campionato e giocando finali di Coppa Italia di categoria. L’anno scorso l’abbiamo incrociata a Martignacco e abbiamo visto quanto vale. Per lei questa stagione è l’occasione per testare il proprio valore in massima serie, noi crediamo in lei e siamo convinti che possa giocarsela anche a questi livelli”. Queste le prime parole della nuova centrale delle tigri: “Sono molto felice di tornare nella provincia di Pesaro, dove sono stata nella stagione 2016/17 al Volley Pesaro, con cui conquistammo la promozione in A1. Ho bellissimi ricordi della città e delle persone, io poi sono di Genova e quindi adoro le città di mare. Vallefoglia è così vicina, quindi sarà come trovarsi a casa. E poi ritroverò i Balusch, che ricordo molto bene per l’affetto con cui ci hanno seguito all’epoca. Spero che quest’anno possano ritornare presto al palasport a tifare per noi e che con la squadra ci si possa prendere delle belle soddisfazioni. Vengo in una società solida e molto organizzata, che è stata capace di conquistare subito un obiettivo enorme come la serie A1. Bonafede è un tipo esigente, tenevo moltissimo a lavorare con lui. La società mi ha voluto qua per questa nuova avventura, sono molto riconoscente della fiducia che mi è stata data e che farò di tutto per ripagare. Per me questa è un’occasione meravigliosa, è la mia prima stagione in A1 dopo tanta A2, anche se sempre con squadre di fascia medio-alta. A Mondovì ho incrociato per una stagione Francesca Scola, con cui mi sono trovata molto bene. Il buffo è stato che entrambe abbiamo firmato per la Megabox senza sapere l’una dell’altra, per cui quando abbiamo saputo che ci saremo ritrovate insieme a Vallefoglia in A1 siamo state felicissime: siamo amiche, e tra l’altro abbiamo in comune l’amore per il disegno. Io mi sono laureata in Architettura e adesso sto studiando privatamente Disegno ed Illustrazione: non so se ciò si trasformerà in un lavoro in futuro, ma è una mia grande passione che coltivo nel mio tempo libero”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Martina Ghezzi e Alessia Conti, due nomi nuovi per la Unet E-Work

    Di Redazione Mercato quasi completo per la Unet E-Work Busto Arsizio, che in vista della prossima stagione deve ancora riempire soltanto la casella della quarta schiacciatrice. Una decisione che, secondo La Prealpina, la società bustocca potrebbe decidere di spostare più avanti nel tempo, aspettando un profilo esperto a cui affidare una maglia che, originariamente, sarebbe stata destinata al ritorno di Francesca Marcon (la quale ha poi deciso di restare al Volley Bergamo). Se invece si decidesse di optare per una giocatrice più giovane, le strade percorribili sarebbero due: una “promozione” dal vivaio o un innesto dall’esterno. Nel primo caso tra le papabili ci sarebbe Alessia Conti, classe 2003 che quest’anno ha vestito la maglia biancorossa in Serie B2 e Under 19; nel secondo il nome più caldo è quella di Martina Ghezzi, in A2 prima a Sassuolo e poi a Olbia nelle ultime due stagioni. Per la milanese classe 2001, cresciuta nei settori giovanili più titolati d’Italia (Orago e Volleyrò), sarebbe un’occasione d’oro per sbarcare nel volley delle “grandi”. LEGGI TUTTO

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    La giovane schiacciatrice Eleonora Penna vestirà ancora la maglia dell’Omag

    Di Redazione Ad Eleonora Penna è arrivata la chiamata del presidente per la riconferma nella prossima stagione con la maglia dell’Omag. Eleonora la giovane Marignanese classe 2003 sarà quindi a disposizione del coach Barbolini nel ruolo di schiacciatrice. Ciao Eleonora, che bello averti ancora tra noi! Speriamo di vederti di più in campo dopo la gavetta dell’anno scorso, sei contenta di essere un’altra stagione la più giovane del gruppo? “Sì, sono molto contenta di poter continuare a imparare e migliorare grazie all’esperienza delle ragazze più grandi”. Quest’anno c’è la maturità: sei pronta alle trasferte con libri e appunti? “Sì, sono pronta perché già l’anno scorso portavo i libri in trasferta e nei momenti liberi studiavo. In ogni caso sarà una stagione molto intensa”. I tuoi professori hanno già cominciato a chiederti gli autografi? “No, i professori ancora no, ma tutti i miei amici sono tifosi!“. Che effetto preferisci per immortalare le tue schiacciate su Instagram? “Non ho un effetto in particolare ma non appena mi scattano una bella foto sono pronta a condividerla su instagram.” Cosa urli alle tue compagne quando siete sotto e dovete recuperare? Non valgono parolacce eh “Beh se non valgono le parolacce… FORZA RAGAA!“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Battocchio: “Non pensavo che saremmo arrivati a questo livello”

    Di Stefano Benzi Matteo Battocchio si trova nella non facile posizione di chi ha fatto talmente bene nella stagione appena conclusa da dover quasi promettere a tutti i costi qualcosa. Ma vale la pena anche ricordare come il Pool Libertas Cantù sia arrivato a un risultato insperato, i quarti di finale dei play off, cedendo solo davanti alla corazzata Taranto. E dire che la squadra sembrava avere ancora un bel margine di miglioramento: “È vero – dice Battocchio – siamo usciti contro la squadra più forte, conquistando un solo set in due partite, ma ce la siamo giocata alla pari e senza paura. Se devo essere completamente sincero, a inizio stagione non pensavo saremmo arrivati a questo livello. E se devo dirla tutta, mi sarebbe piaciuto se il torneo fosse durato ancora un pochino. Perché stavamo crescendo“. Il tutto considerando una stagione davvero strana, nella quale Cantù è stata sicuramente la squadra costretta a confrontarsi con il calendario più bizzarro in assoluto: “Tutte le società hanno avuto i loro problemi, perché la pandemia ha penalizzato tutti – continua il coach – ma noi siamo stati gli unici a stare fermi per settimane per poi recuperare turni di gioco all’impazzata, uno dopo l’altro con trasferte davvero problematiche. Ancora oggi mi chiedo perché e se non ci fosse un modo migliore e più equo di organizzare le cose. Ma ormai è andata“. Photo credit: Patrizia Tettamanti Lo spirito di adattamento della squadra è stata la grande qualità che ha portato fino a un risultato insperato: “Indubbiamente abbiamo imparato molto su noi stessi e sulla gestione del gioco, certe fragilità che avevamo all’inizio e che ci sono costate dei punti alla fine della stagione erano state decisamente rimosse. Abbiamo chiuso in crescita, migliorando e con la possibilità di pensare che tutto sommato potesse andare anche meglio di com’è andata“. Motzo, richiestissimo, resta a Cantù. Arrivano lo schiacciatore Sette da Ortona, il centrale Copelli da Santa Croce, il giovane Giani dalla B1 di Monza ma soprattutto Manuel Coscione, che dopo avere guidato Taranto in Superlega sostituirà in pallggio l’estone Viiber. Una bella sorpresa: “Abbiamo scelto un uomo di spessore e ringrazio il presidente che fino a questo momento, non senza enormi sacrifici, sta disegnando la squadra che pensavo. Manuel aiuterà i giovani a crescere e conto sul fatto che potrà avvicinare tante persone convincendole a tornare al palazzetto. Mai come ora abbiamo bisogno della nostra gente, della loro presenza“. Manca uno schiacciatore di peso: “Non c’è fretta – conclude Battocchio – vediamo che cosa si muove e quali possibilità ci sono. La società sa con chi mi piacerebbe lavorare. Se ci saranno opportunità saremo sicuramente pronti a coglierle. Mi aspetto una A2 molto equilbrata, di alto livello ma soprattutto molto competitiva e compatta. Saranno poche le cose che faranno la differenza“. LEGGI TUTTO

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    Pasqualino Giangrossi in pole per la panchina di Bergamo

    Di Redazione Comincia a prendere forma il Volley Bergamo, a poche settimane dall’annuncio dell’iscrizione della squadra orobica al campionato di Serie A1. Il primo nodo da sciogliere è quello dell’allenatore: secondo L’Eco di Bergamo il nome caldo – dopo il no di Simone Bendandi, rimasto a Ravenna – è quello di Pasqualino Giangrossi. Il tecnico laziale, ex San Severino, Palmi e Olbia, tornerebbe così in Italia dopo due anni nel campionato greco all’AO Markopoulo e farebbe la sua prima esperienza in Serie A1. Come suo vice dovrebbe essere confermato Marco Zanelli. Sul fronte giocatrici il nome nuovo è quello della canadese Alicia Ogoms, già protagonista in Italia a Legnano e nell’ultima stagione a Firenze. La nordamericana completerebbe il reparto centrali con la tedesca Marie Scholzel e con Fatim Kone, entrambe ancora da annunciare. LEGGI TUTTO