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    Matteo Sperandio resta al centro della rete per Porto Viro

    Di Redazione Al centro del progetto, di ruolo e di fatto. Matteo Sperandio rinnova il suo contratto con il Delta Volley Porto Viro e si appresta a vivere la terza stagione consecutiva alla corte del Presidente Luigi Veronese. In mezzo a tanti movimenti in uscita, la conferma dell’atleta trevigiano era considerata una priorità assoluta da parte dell’entourage nerofucsia, che attorno al centrale sta costruendo una rosa competitiva per il prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca. Il “patto”, del resto, era questo sin dall’arrivo di Sperandio a Porto Viro nell’estate del 2019: vincere l’A3 per poi proseguire insieme nella categoria superiore. Causa pandemia c’è voluto un anno in più del previsto per completare il salto, ma ora il Delta Volley e il suo totem sono pronti per scrivere, a quattro mani, un nuovo capitolo. “La promozione in A2 è stato l’obiettivo che ci siamo dati quando sono arrivato qui, ora però vogliamo continuare questo percorso di crescita – afferma Sperandio –. Abbiamo l’opportunità di rendere ancora più solido il nostro legame con la città e il territorio, nonché di imporci definitivamente come realtà pallavolistica di alto livello della regione, visto che dopo Padova e Verona, oggi ci siamo noi e Motta. Il mio rinnovo? La società ha cambiato parecchi giocatori della rosa, per cui sono onorato di essere stato confermato, significa che la società mi apprezza come giocatore e prima ancora come persona. Mi sento davvero al centro del progetto e sono felice di poter aiutare il club non solo a livello tecnico, ma anche al di fuori, collaborando per la parte marketing e comunicazione”. Sperandio è già stato protagonista, e per diverse stagioni, in A2, conquistando anche una promozione in Superlega quando era a Sora, nel 2015/2016. Chi meglio di lui, dunque, per tracciare le coordinate della prossima avventura. “L’asticella si alzerà parecchio rispetto all’A3, ne abbiamo già avuto prova l’anno scorso in Coppa Italia e dobbiamo essere consapevoli che quest’anno le partite saranno tutte così, non ci saranno gare facili o scontate – spiega – Il livello e la velocità del gioco aumenteranno, così come lo stress fisico per noi giocatori. Inoltre, sperando che torni il pubblico in palazzetto, ci sarà da tenere in considerazione il fattore campo. Insomma, anche se abbiamo diversi giocatori esperti della categoria, in generale come gruppo e come società dovremo pian piano ‘acclimatarci’ al nuovo campionato. Avendo cambiato buona parte del roster sarà fondamentale la fase di preparazione per trovare subito il giusto feeling di squadra: in fondo è come se ripartissimo da zero o quasi”. Già, il Delta è cambiato molto, ma non per questo partirà ad handicap. “Il gruppo è nuovo ma potrebbe essere già affiatato visto che molti di noi si conoscono già – prosegue Sperandio – Sulla carta siamo squadra molto equilibrata con un grandissimo palleggiatore e degli ottimi laterali, per cui dovremo essere in grado di esprimere un gioco veloce e soprattutto tecnico. L’obiettivo numero uno è la salvezza, ma la rosa è stata costruita per fare bene da subito e personalmente credo che possiamo puntare ai playoff”. Per due anni consecutivi l’atleta trevigiano si è portato a casa il titolo (virtuale) di miglior muratore della Serie A3 (nonché migliore centrale a livello complessivo), un exploit che gli era riuscito anche nel suo ultimo campionato di A2 a Sora. Che Paganini possa ripetere questa volta? “Posso dare il mio contributo anche in questa categoria, sinceramente non so se posso ripetermi su quei livelli e non penso di essere il miglior centrale del campionato, ma di sicuro farò il massimo per esserlo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tokyo 2020, i Giochi Olimpici a porte chiuse. Niente tifosi sugli spalti

    Di Redazione Ci avevamo sperato fino alla fine anche se la notizia era preventivabile e, anzi, la si sapeva già da tempo. Oggi è arrivata l’ufficialità da parte del Comitato Olimpico. I Giochi di Tokyo 2020 si disputeranno a porte chiuse. Dunque nessun spettatore potrà essere presente sugli spalti per assistere alle Olimpiadi. Di seguito vi riportiamo quanto apparso sul sito di Tokyo 2020. Oggi, giovedì 8 luglio, a seguito della decisione del Governo del Giappone di dichiarare lo stato di emergenza a Tokyo, le cinque parti (Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), comitato organizzatore di Tokyo 2020, il governo metropolitano di Tokyo (TMG)) si è riunito. Durante questo incontro, il CIO e l’IPC sono stati informati dalla parte giapponese dell’impatto di questa decisione sui Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020. Hanno sostenuto le misure presentate dalle autorità giapponesi. Le principali decisioni sono le seguenti: Il Governo giapponese ha deciso giovedì 8 luglio di dichiarare lo stato di emergenza a Tokyo. Questa estate di emergenza a Tokyo mira ad attuare misure per reprimere il flusso di persone nel tentativo di prevenire la diffusione delle attuali infezioni, a causa del numero di casi confermati di COVID-19 che rimane elevato e del numero in aumento di persone infette da COVID-19 e varianti a Tokyo. La conclusione della riunione delle cinque parti del 21 giugno 2021 recitava in particolare: “Nel caso in cui, dopo il 12 luglio 2021, venissero poste in essere lo stato di emergenza o altre misure prioritarie volte a limitare il tasso di infezione, le restrizioni nel numero di spettatori ai Giochi, inclusa l’assenza di spettatori per determinate competizioni, sarà concordato in base al contenuto dello stato di emergenza o di altre misure in vigore al momento dell’annuncio“. In risposta allo stato di emergenza, tutte e tre le parti giapponesi hanno adottato misure più severe per quanto riguarda le Olimpiadi di Tokyo. Nessuna sede olimpica situata a Tokyo sarà in grado di ospitare il pubblico durante i Giochi Olimpici. Di conseguenza, nelle aree in cui non vengono applicate misure di emergenza. In caso di variazione significativa del numero di contagi, verrà immediatamente organizzato un incontro delle cinque parti per rivedere le capacità di accoglienza degli spettatori. Nella stessa riunione del 21 giugno è stato inoltre deciso che: “Le politiche equivalenti che disciplinano i Giochi Paralimpici saranno decise entro il 16 luglio 2021, una settimana prima dell’apertura dei Giochi Olimpici“. Tuttavia, ora sembra necessario prendere una decisione in base al numero di infezioni al momento giusto. Per questo motivo, la decisione sull’accoglienza degli spettatori per i Giochi Paralimpici verrà presa dopo i Giochi Olimpici. Il CIO e l’IPC rispettano questa decisione e la sostengono nell’interesse di organizzare Giochi Olimpici sicuri per tutti. Le cinque parti si rammaricano, per gli atleti e gli spettatori, che queste misure siano necessarie per i motivi sopra spiegati. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Michieletto, l’orgoglio di papà Riccardo: “Solo 19 anni e già una convocazione olimpica”

    Di Redazione Alessandro Michieletto è stato scelto da coach Blengini per prendere parte ai “fantastici 12” di Tokyo. Dopo la bella prestazione alla Volleyball Nations League, il giovane di casa Itas Trentino è stato chiamato a continuare le sue performance anche alle Olimpiadi. Ad accompagnarlo sempre, come padre e come dirigente, è papà Riccardo, Team Manager della società del presidente Mosna. Da Riccardo ad Alessandro, la passione per la pallavolo si è trasmessa in famiglia. A raccontarlo, è Riccardo stesso in un’intervista al Corriere del Trentino. Riccardo Michieletto, è emozionato più di suo figlio Alessandro? «Raggiungere la convocazione olimpica non accade tutti i giorni, a maggior ragione a 19 anni come il più giovane del gruppo. E’ ancora più emozionante da padre e da dirigente di una società che porta un prodotto del proprio vivaio alle Olimpiadi». Come avete vissuto questi ultimi giorni in famiglia? «In ansia fino all’ultimo minuto perché è un traguardo meritato ma non scontato. La concorrenza era veramente agguerrita e il ct Blengini è stato coraggioso. Abbiamo seguito con passione Alessandro in Nations League: penso che abbia costruito lì questa convocazione». Quando ha capito che il sogno olimpico poteva diventare realtà? «Abbiamo sempre visto in lui doti importantissime e una coordinazione naturale sopra la media. Ha lavorato bene con Lorenzetti ma ad un certo punto abbiamo smesso di pensare a Tokyo: doveva solo divertirsi. Così si è creato uno spazio anche in Nazionale e sono convinto che lo abbiano convocato perché sanno che può essere utile». Adesso cosa succede? «Questo deve essere un punto di partenza: nei prossimi due anni dovrà consolidarsi come uomo e atleta. Finora ci ha stupiti facendo cose da 30enne. Dopo le Olimpiadi però ha un altro obiettivo». Quale? «I Mondiali Juniores in Sardegna di fine settembre, sono sempre stati un suo desiderio. Ci tiene molto a concludere il suo percorso a livello giovanile con quel gruppo. Poi sarà un problema per noi di Trentino Volley farlo recuperare in vista del campionato». Come società queste convocazioni vi rendono onore. «Vediamo alle Olimpiadi tre ragazzi usciti dal nostro vivaio e altri che sono stati protagonisti qui come Juantorena e Colaci. In questi anni siamo stati bravi e fortunati, ringrazio il presidente Mosna per aver creduto ed investito nel settore giovanile con l’obiettivo di portare atleti in prima squadra». LEGGI TUTTO

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    Capitan Sylla: “Sono la solita Miriam. Con una responsabilità in più”

    Di Redazione Il 25 luglio l’Italia di coach Mazzanti affronterà la Russia nella sua prima partita alle Olimpiadi di Tokyo. Nei giorni scorsi, la Nazionale ha giocato due test match contro la Serbia, entrambi persi al tie break. Ma il gruppo sta rodando e questo non deve essere un cattivo segnale in vista di Tokyo. Nella capitale del Sol Levante, sarà Miriam Sylla a guidare le azzurre verso un, sognato, podio. “All’inizio pensavo di non essere all’altezza. Ho sempre immaginato che un capitano dovesse essere il mio opposto. Ma se me l’hanno chiesto vuol dire che non devo cambiare. Oggi, fascia da capitana o meno, sono la solita Miriam. Con una responsabilità in più” dichiara Sylla al giornale Grazia. In famiglia come hanno reagito? “Mia sorella è orgogliosissima. I miei fratelli conoscono una parte di me che non appare normalmente. Due anni e mezzo fa abbiamo perso la nostra mamma e spesso sono io a decidere ciò che è giusto o sbagliato. Sono la sorella maggiore e mi vedono autoritaria, quindi, secondo loro, adatta a fare il capitano”. Se lei è arrivata sul tetto del mondo del volley dipende anche dalla forza del suo papà? “Sì. Ho imparato molto dal suo spirito di adattamento e dalla sua capacità di guardare le cose in modo positivo. Quando è arrivato in Italia per lui tutto era buio. Se si fosse lasciato andare, non sarei qui. Non ha mai avuto tanti soldi, ma non mi ha mai fatto mancare niente”. Il Capo dello Stato ha detto al vostro team: “Vorrei che il nostro Paese fosse come voi”. Che cosa ne pensa? “Dalla pandemia si poteva uscire migliorati o peggiorati. Credo che l’Italia abbia fatto un passo indietro, ma possiamo migliorare. Il Presidente Sergio Mattarella ha visto nel nostro gruppo coesione e solidarietà. Gli italiani devono capire che siamo tutti dalla stessa parte, come in una squadra di pallavolo”. LEGGI TUTTO

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    Italia ancora sconfitta al tie break dalla Serbia in amichevole

    Di Redazione La nazionale femminile ha ceduto ancora per 2-3 (25-19, 28-30, 25-17, 27-29, 9-15) alla Serbia nella seconda delle tre amichevoli in programma a Belgrado. Rispetto alla prima uscita le ragazze di Mazzanti hanno messo in mostra segnali di crescita, giocando per diversi tratti una buona pallavolo e appoggiandosi a una Paola Egonu superlativa in attacco (36 punti). L’ultimo test-match tra Serbia e Italia è in programma venerdì 9 luglio alle ore 18. La cronaca:Come formazione iniziale il ct azzurro ha schierato Malinov in palleggio, opposto Egonu, centrali Chirichella e Danesi, schiacciatrici Sylla e Bosetti, libero De Gennaro. Nel primo set le due squadre sono rimaste attaccate fino al 14-15, poi le azzurre hanno cambiato marcia e con grande convinzione si sono portate al comando (19-16). L’attacco azzurro è andato a segno a ripetizione e le padrone di casa hanno ceduto nettamente (25-19). Nella seconda frazione le campionesse del mondo si sono dimostrate più combattive, mentre le ragazze di Mazzanti hanno dovuto rincorrere (12-16). L’ingresso di Pietrini per Sylla ha ridato ritmo all’Italia e il set è tornato in equilibrio (22-22). Sotto 22-24, le ragazze di Mazzanti sono riuscite a rientrare (24-24), dando vita a una lunghissima battaglia, conclusasi in favore delle serbe (28-30). La Serbia ha tentato di allungare (4-7) nel terzo parziale, ma le azzurre non si sono fatte trovare impreparate e grazie a uno strepitoso turno in battuta di Pietrini hanno ribaltato le cose (16-10). Il servizio azzurro ha creato tantissimi problemi alle avversarie, incapaci di reagire sino al definitivo 25-17. Molto più combattuta la quarta frazione, entrambe le squadre hanno viaggiato allo stesso ritmo (10-10). Nessuna delle due è riuscita a prendere il sopravvento e così si è arrivati in parità sul 23-23. La Serbia ha avuto la prima palla set, ma la nazionale tricolore l’ha annullata (24-24). A sua volta l’Italia non è stata in grado di chiudere (25-25). La girandola di palle-set si è chiusa in favore delle serbe (27-29). Nel tie-break le padrone di casa hanno guadagnato un buon margine (5-8) e per la nazionale azzurra non c’è stato più niente da fare (9-15). Italia-Serbia 2-3 (25-19, 28-30, 25-17, 27-29, 9-15)Italia: Sorokaite, Gennari ne, Malinov 3, De Gennaro (L), Folie ne, Orro 1, Bosetti 12, Chirichella 10, Danesi 9i, Fahr ne, Pietrini 9, Sylla 5, Egonu 36. All. Mazzanti.Serbia: Busa 1, Lazovic, Popovic M. 5, Mirkovic, Mihajlovic 9, Ognjenovic 1, Pusic (L) ne, Bjelica 1, Aleksic 5, Rasic 9, Popovic S. (L), Boskovic 32, Milenkovic 2, Blagojevic 2, Kocic ne. All. Terzic.Note: Durata set: 20′, 28′, 21′, 31′, 13′. Italia: battute vincenti 14, battute sbagliate 16, attacco 48%, ricezione 32%-27%, muri 4, errori 47. Serbia: battute vincenti 8, battute sbagliate 12, attacco 44%, ricezione 20%-18%, muri 10, errori 43. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Leonardo Scanferla resta il padrone della seconda linea di Piacenza

    Di Redazione Anche nella prossima stagione le chiavi della difesa biancorossa saranno affidate a Leonardo Scanferla. Il giovane libero originario di Padova, infatti, vivrà la sua terza annata con la maglia di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza. Sempre presente nella stagione 2020/2021 con 37 presenze e 141 set disputati, giornata dopo giornata Scanferla ha confermato una crescita già avviata nella passata annata. Reattività e prontezza di riflessi le armi del padovano, capace di compiere in più occasioni difese incredibili. Il classe’98, inoltre, è risultato tra i migliori nella speciale classifica redatta da Lega Pallavolo per quanto riguarda le ricezioni perfette, 187 in tutta la stagione. In attesa di tornare sul taraflex Scanferla si sta godendo un po’ di riposo ma il pensiero è proiettato già verso il prossimo campionato: “Sono super contento di rimanere anche nella prossima stagione il progetto di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza è in continua crescita. Ogni anno la Società cerca sempre di migliorare e la squadra che sta allestendo per il prossimo campionato è molto promettente. Sarà un gruppo più giovane ma i giocatori sono di qualità e potremo toglierci delle soddisfazioni. Le altre squadre si sono rafforzate e il livello come sempre è molto alto ma noi cercheremo di essere tra le protagoniste e di fare del nostro meglio” Le prestazioni stagionali di Scanferla non sono passate inosservate al CT della Nazionale maggiore che lo ha convocato per alcuni collegiali e poi inserito nella lista dei convocati alla Volleyball Nations League disputata a Rimini. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Delta Despar Trentino riparte da Vittoria Piani, Eleonora Furlan e Ilenia Moro

    Di Redazione Dopo la conferma in panchina di Matteo Bertini, inizia a prendere forma la nuova Delta Despar Trentino, quella che nella stagione alle porte parteciperà per il secondo anno consecutivo al campionato di serie A1 femminile. I primi tasselli della rinnovata rosa gialloblù sono tre importantissime conferme, la spina dorsale attorno alla quale sarà completato il nuovo roster. L’opposto Vittoria Piani, la centrale Eleonora Furlan e il libero Ilenia Moro, reduci da un’annata particolarmente positiva all’esordio da titolari nella massima serie, vestiranno nuovamente la casacca gialloblù della Delta Despar Trentino. Vittoria Piani: «Ho scelto di rimanere a Trento perché nei due anni in cui ho vestito questa maglia mi sono trovato benissimo sia con la società, sia con lo staff. Credo che questa sia la situazione ideale per poter completare il mio percorso tecnico, grazie alla presenza di coach Bertini e del resto dello staff. L’obiettivo personale sarà quello di migliorare in tutti i fondamentali e in tutti gli aspetti, oltre che cercare di divertirsi e di dimostrare tutte le nostre qualità per provare a portare il nome di Trento il più in alto possibile». Eleonora Furlan: «Trento è un ambiente che in questi anni mi ha dato molto e mi ha permesso di crescere tantissimo. Sono felicissima di aver prolungato il mio rapporto con la Delta Despar e di poter continuare a lavorare con lo stesso staff, con la possibilità di proseguire l’esperienza in questa categoria. So che nascerà una squadra competitiva che avrà l’obiettivo di togliersi belle soddisfazioni e portare avanti l’ottimo cammino iniziato lo scorso anno». Ilenia Moro: «Dopo un anno estremamente positivo sono particolarmente felice di rimanere a Trento e di continuare a lavorare con un allenatore che ha dimostrato di saperci migliorare sotto ogni aspetto. Abbiamo instaurato un rapporto importante e la crescita è stata evidente e continua. Trento mi ha dato la possibilità di giocare in questo ruolo e sarò sempre riconoscente loro per questa occasione. Vogliamo migliorare e migliorarci tutte assieme, dandoci da fare in palestra fin dal primo giorno». (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cantù, arriva il giovane schiacciatore Giacomo Rota: “Sarà sicuramente un’esperienza unica”

    Di Redazione Classe 2002, Giacomo Rota è il nuovo schiacciatore del Pool Libertas Cantù. Alla sua prima esperienza in Serie A2 Credem Banca, arriva da tre stagioni in Serie B con la maglia del Viaggiator Goloso Monza, insieme a Lorenzo Giani. Non altissimo (182cm), ma dotato di grande elevazione, non vede l’ora di cominciare la nuova stagione, anche se un pizzico di emozione trapela dalle sue parole. “Giacomo è stato uno dei primi giocatori con cui abbiamo trovato l’accordo – dice Coach Matteo Battocchio –. Sono molto contento perché è un ragazzo serio, che ha tanta fame e tanta umiltà, ed è un gran lavoratore. È dotato di un salto straordinario, ed è molto bravo nei fondamentali di seconda linea. Penso che potrà rivelarsi molto utile alla squadra fin da subito. Per lui sarà un anno di crescita, e ne è consapevole, però sa anche che il suo apporto alla squadra sarà importante. Dovrà far vedere tutto quello che sa fare e farlo nel migliore dei modi per mettere il suo talento a disposizione della squadra”. “Cantù è stata la prima società che mi ha cercato – dice lo schiacciatore lecchese –, ed è stata la mia prima scelta: la sua vicinanza a casa mi permette di conciliare meglio lo sport e l’Università. La prossima stagione sarà la mia prima volta nel volley ‘dei grandi’ dopo 3 anni di Serie B, e spero di imparare il più possibile dai giocatori più esperti di me. Sono un po’ emozionato per il mio esordio in A2, sarà sicuramente un’esperienza unica”. LA SCHEDAGIACOMO ROTANATO A: Merate (LC)IL: 12/12/2002ALTEZZA: 182cmRUOLO: schiacciatore CARRIERA:2010-2013: Merate (LC) (Giov.)2013-2021: Vero Volley Monza (Giov./B)2021-…: Pool Libertas Cantù (A2) Campione d’Italia Under 16 (2018)Trofeo delle Regioni (2018) (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO