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    Medaglia d’argento per le azzurrine agli Europei Under 16

    Di Redazione Si ferma in finale la corsa dell’Italia nei Campionati Europei Under 16 femminili: le azzurrine di Pasquale D’Aniello si arrendono all’inarrestabile Russia a Nyiregyhaza (Ungheria), anche se mettono paura alle campionesse continentali strappando loro il secondo set e impegnandole fino all’ultimo nel terzo. Medaglia d’argento dunque per l’Italia, la seconda consecutiva dopo quella conquistata nel 2019 a Trieste (sconfitta in finale contro la Turchia) e dopo l’oro dell’edizione inaugurale nel 2017. La finale si è giocata molto sul servizio: 12 i servizi vincenti delle russe, trascinate da Kovaleva, autrice di 25 punti, e Asliamova con i suoi 18 punti. In evidenza tra le azzurre capitan Esposito con 13 punti e 3 ace sui 9 servizi vincenti delle azzurre. Il secondo posto arriva al termine di un torneo in cui nella fase a gironi le azzurrine si sono arrese solo alla Bulgaria nella gara d’esordio prima di vincere la semifinale con la Turchia al tie break. La medaglia di bronzo va proprio alle bulgare, che piegano la Turchia in rimonta per 3-2 (21-25, 20-25, 25-10, 25-20, 15-6). La cronaca:Azzurrine in campo con Coba ed Esposito in diagonale, Manfredini e Monaco centrali, Vighetto e Amoruso schiacciatrici con Baratella libero. Russia subito avanti 0-2, il fallo in palleggio di Eremeeva pareggia i conti sul 2-2 con Vighetto che a muro mette a terra il vantaggio azzurro (3-2). Il muro russo ferma le azzurre, Russia in vantaggio 4-5 e col successivo ace di Asliamova si porta sul 4-6. La Russia mette la freccia e si porta sul punteggio di 7-11 grazie all’attacco vincente di Eremeva. Capitan Esposito a segno con la parallela che vale il punto numero 9 per le azzurre contro i 14 della Russia. Le azzurre cercano di contenere l’avanzata delle avversarie, avanti 11-18. Cambio in casa Italia, D’Aniello manda in campo Talerico per Amoruso ed è suo il muro che vale il punto numero 13 dell’Italia contro i 19 della Russia. La solita Eremeva mette a terra il punto del 14-20. Fallo in attacco di Asliamova dalla seconda linea azzurre a 6 punti dalla Russia, 16-22. La Russia spreca la prima palla set sul 16-24 con un errore al servizio: set chiuso dalle russe col punteggio di 21-25 dopo il buon turno al servizio di Manfredini e ben cinque palle set annullate. L’Italia inizia bene il secondo set, avanti 3-2 con un attacco vincente di Vighetto. L’errore in attacco della Russia porta le azzurre avanti di due lunghezze (6-4), che diventano 3 per un’incomprensione tra le russe in fase di ricostruzione. Kovaleva da seconda linea accorcia le distanze, Italia avanti 9-8. La Russia resta ad un solo punto dalle azzurre sull’11-10, ma l’errore in attacco di Eremeeva e l’ace di Monaco portano l’Italia avanti 14-10 con le azzurre brave a gestire il vantaggio (17-13). La Russia accorcia le distanze, break di tre punti fino al 18-17. Funziona il primo tempo con Manfredini che va a segno per il punto del 22-20 a favore delle azzurre. La Russia trova il pareggio con Asliamova, suo il pallonetto vincente del 22-22. L’Italia ritrova subito il vantaggio con un errore in attacco proprio di Asliamova 23-22 e conquista la prima palla set con un ace di Amoruso 24-22; set chiuso sul 25-22 con un altro attacco out di Asliamova. Russia subito avanti 0-4 nel terzo set con l’ace di Sarapova che vale il punto numero 4. Cambi tra le azzurre sullo 0-6 a favore della Russia, dentro Del Freo per Vighetto. L’Italia mette a segno i primi punto del set portandosi sul 2-6. Manfredini mette a terra il punto numero 4 per l’Italia contro gli 8 della Russia. Amoruso firma il quinto punto per le azzurre che cercano di contenere la Russia avanti 5-11. L’Italia ci crede nonostante il distacco, capitan Esposito firma il punto numero 9, 9-14. L’ace di Esposito porta avanti la rimonta azzurra, Russia avanti 13-15. La Russia prova a riprendere il suo vantaggio portandosi sul 16-18. Asliamova impedisce all’Italia di ristabilire la parità, suo il punto del 19-21. La Russia, brava a gestire il proprio vantaggio, conquista la prima palla set sul 21-24, chiudendo il set sul 21-25 con un pallonetto vincente di Kovaleva. Avvio di quarto set analogo al terzo con la Russia subito avanti 0-4. Cambio tra le azzurre, in campo Del Freo per Vighetto sullo 0-5. Ivankina firma il punto dell’1-7. Suona la sveglia in casa Italia, break di 3 punti per il 4-7 fino a ridurre a due i punti di distacco (6-8). La Russia allunga di nuovo trovando il massimo vantaggio sul 12-21 dopo un break di 10 punti. D’Aniello prova la carta Marchesini ma le russe continuano a macinare punti, 13-22. L’errore in attacco di Manfredini consegna alla Russia la prima palla match (14-24) e il match si chiude sul 16-25.  Russia-Italia 3-1 (25-21, 22-25, 25-21, 25-14)Russia: Sarapova 2, Zakharova 2, Eremeeva 11, Ananina (L), Asliamova 18, Afinogenova 2, Pavlova 10, Pogorelchenko, Kuznetsova, Kovaleva 24, Ivankina 3, Nesterova ne. All. Safranova.Italia: Manfredini 10, Amoruso 8, Baratella (L), Monaco 6, Talerico 1, Vighetto 9, Esposito 13, Capponcelli, Marchesini, Coba 2, Del Freo 6, Mescoli ne. All. D’Aniello.Arbitri: Tillmann e Salabashyan.Note: Durata set: 24′, 27′, 27′, 25′, totale 1h43′. Russia: battute vincenti 12, battute sbagliate 10, attacco 44%, ricezione 51%-18%, muri 6, errori 27. Italia: battute vincenti 9, battute sbagliate 8, attacco 36%, ricezione 45%-20%, muri 6, errori 25. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    L’Italia si ferma ai piedi del podio agli Europei Under 17

    Di Redazione Resta a secco di medaglie la nazionale Under 17 maschile nei Campionati Europei di categoria: nella finale per il terzo posto di Tirana gli azzurrini si arrendono per 1-3 alla Polonia, che conquista così il terzo gradino del podio. Non basta alla squadra di Monica Cresta una buona partenza: è decisivo il terzo set, in cui l’Italia si arrende ai vantaggi dopo aver fallito un set point sul 24-23. Il quarto parziale è poi dominato dai polacchi e la nostra nazionale si ferma al quarto posto, risultato comunque importante se si tiene conto delle difficili condizioni di gara e, in particolare, del grave lutto familiare che ha costretto Alessandro Bristot a rientrare in patria destabilizzando l’intero gruppo. Assente anche nella finale per il terzo posto Carpita, colpito da un infortunio alla caviglia durante il riscaldamento nella gara di ieri. In evidenza anche oggi l’opposto Barotto, autore di 22 punti, e Magliano con i suoi 17 punti. A fare la differenza sicuramente gli errori commessi dagli azzurri (31 contro 21). La cronaca:Avvio sprint della Polonia, subito avanti fino al 5-10. Il vantaggio aumenta nonostante il tentativo degli azzurri di tenere la scia polacca, (8-15). Il block out vincente di Chacinski vale l’11-17 per la Polonia. L’ace di Barotto rimette in carreggiata gli azzurri l’Italia sul 16-18 e la rimonta si completa grazie ad un muro azzurro e ad un altro servizio vincente dell’opposto per il 18-18. Gli azzurri trovano il vantaggio grazie ad un muro di Giacomini (20-19), che si conferma in attacco subito dopo per il 21-19. Magliano chiude l’azione che vale il 24-22, regalando due palle set ai suoi. Barotto chiude in attacco per il 25-23.  Polonia subito avanti 1-4 nel secondo set, vantaggio che diventa di 5 lunghezze (3-8) prima del time out chiamato da Monica Cresta. Il muro su Barotto porta la Polonia sul 3-11. La Polonia trova strada libera, il primo tempo di Golebiowski vale il 6-15. Break azzurro che porta tre punti fino al 9-15, ma un ace permette alla Polonia di allungare fino all’11-19. Il set prosegue con la Polonia che gestisce il vantaggio sugli azzurri: Latella mette a terra il punto numero 14 contro i 22 polacchi. La Polonia pareggia i conti conquistando il secondo set col punteggio di 16-25, l’ultimo punto porta la firma di Potrykus. L’Italia cerca di riordinare le idee e l’avvio di terzo set vede le due squadre in equilibrio (2-2). Il block out di Chacinski porta avanti la Polonia 4-5. Polonia che sul 5-7 cerca di staccare gli azzurri, i quali però con una parallela vincente di Barotto ritrovano subito la parità (7-7). Squadre avanti in equiibrio fino al 10-10; l’Italia si porta avanti con Barotto sul 13-12 e allungando grazie alla pipe di Magliano (14-12). La Polonia però trova nuovamente il vantaggio ribaltando la fase centrale del set (14-15). Il muro di Giacomini impedisce alla Polonia di allungare, l’Italia aggancia sul 17-17. Il muro di Nowak porta la Polonia sul più 3 nella parte finale del set (23-20). Il solito Barotto accorcia ad una lunghezza il distacco dalla Polonia, 23-22, e un fallo a rete fischiato alla Polonia porta le squadre in parità sul 23-23. Ancora Barotto mette a segno il punto del 24-23 a favore dell’Italia che si gioca la sua prima palla set. Annullata la chance degli azzurri, la Polonia conquista la sua prima possibilità per chiudere il set 24-25. Dopo altre due occasioni polacche, un errore in attacco di Magliano chiude il set a favore degli avversari col punteggio di 27-29.  La Polonia torna in campo galvanizzata e si porta subito avanti 1-4 grazie ad un servizio che mette in difficoltà la seconda linea azzurra. Il muro polacco ferma l’attacco azzurro, 1-5. L’ampio vantaggio si consolida nel corso delle prime fasi del set fino al 4-11. L’attacco vincente di Potrykus porta la Polonia avanti 6-16. Magliano cerca di tenere in gara gli azzurrini, suo il punto numero 8 contro i 16 della Polonia. Monica Cresta tenta il cambio in regia mandando in campo Melonari con la Polonia avanti 11-19. La prima palla match per la Polonia arriva sul 15-24 grazie ad un ace di Chacinski, e il match si chiude sul 16-25 a favore della Polonia che si piazza sul terzo gradino del podio. Monica Cresta: “Ci hanno messo sotto col loro servizio flottante e non siamo riusciti a fare quello che dovevamo fare. Avevamo qualche problema di organico ma nonostante ciò siamo stati bravi in alcune situazioni ad andare a riprenderli. Sono stati più bravi di noi e hanno vinto. Noi siamo stati poco concentrati, ma quando saltano diverse situazioni a questa età è difficile giocare come si vorrebbe. Le cose a volte non vanno come uno pensa, avremmo voluto fare qualcosa di meglio ma non ci siamo riusciti. Credo che almeno in due set siamo stati bravi a lottare contro un’ottima avversaria come la Polonia. Il quarto posto, con queste condizioni, credo comunque sia un risultato da non buttare. I ragazzi hanno sudato per questo risultato e lo dedichiamo anche ad Alessandro Bristot con tutto il nostro cuore. Questa è una squadra in costruzione, sono contenta per quello che hanno fatto questi ragazzi“. Italia-Polonia 1-3 (25-23, 16-25, 27-29, 16-25)Italia: Melonari, Mariani, Magliano 17, Latella 7, Barretta 3, Russo 3, Giacomini 11, Filippelli, Barotto 22, Bonisoli (L), Carpita ne. All. Cresta.Polonia: Chacinski 15, Szpernalowski 1, Kapucinski, Granieczny (L), Nowik, Drozdz ne, Potrykus 17, Kubacki, Golebiowski 8, Janczyk 1, Brzostowicz 21, Nowak 8. All. Cop.Arbitri: Buchar (Rep.Ceca) e Zotovic (Serbia).Note: Durata set: 25′, 23′, 32′, 25′. Italia: battute vincenti 3, battute sbagliate 12, attacco 39%, ricezione 37%-24%, muri 6, errori 31. Polonia: battute vincenti 9, battute sbagliate 8, attacco 41%, ricezione 51%-25%, muri 7, errori 21. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le nazionali sono a Tokyo. Due amichevoli per le ragazze di Mazzanti

    Di Redazione La delegazione Fipav composta dalla nazionale femminile, quella maschile e dalle tre coppie di Beach Volley, è arrivata sabato 17 luglio a Tokyo in vista delle Olimpiadi 2020, e in serata ha preso possesso dei suoi alloggi presso il Villaggio Olimpico. In attesa dell’inizio delle gare, oggi le formazioni tricolori cominceranno i loro allenamenti.  Per le due nazionali di pallavolo, in attesa del’inizio del torneo olimpico, sono in programma alcune gare amichevoli: la squadra di Davide Mazzanti giocherà domani, lunedì 19 luglio, contro il Brasile e giovedì 22 luglio contro la Corea del Sud di Stefano Lavarini. La formazione maschile di Gianlorenzo Blengini, invece, mercoledì 21 luglio affronterà la Tunisia, già incontrata nella fase di preparazione. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Federico Crosato sbarca in Superlega: giocherà nella Kioene Padova

    Di Redazione Federico Crosato completa il reparto centrali della Kioene Padova per la stagione 2021-22 di SuperLega. Nato il 22 maggio 2002 a Treviso, Crosato è cresciuto nel settore giovanile del Volley Treviso fino ad arrivare a disputare con questa maglia il campionato di serie B nelle ultime due stagioni. Reduce dal secondo posto alle recenti Finali Nazionali Under 19, vanta anche molte esperienze con le Nazionali giovanili di categoria: dal torneo Wevza in Belgio e Italia, passando per l’oro all’Eyof di Baku nel 2019, la vittoria ai Mondiali Under 19 in Tunisia sempre nel 2019 e gli Europei a Brno nel 2020. “Dopo tanti anni trascorsi a Treviso – dice Crosato – per me è arrivato il momento di fare una nuova esperienza e sono contento di arrivare a Padova. Questa è una squadra che ho affrontato molte volte in ambito giovanile in questi anni, in una sorta di continuo derby veneto che ha reso queste sfide sempre speciali. Sarà un’esperienza dura ma stimolante. So che si sarà moltissimo da lavorare ma questo non mi spaventa. Anzi, da giocatori di grande esperienza posso solo imparare cose nuove per poter crescere come atleta e come persona“. A Padova troverai anche diversi ex avversari che condivideranno con te la SuperLega… “Sì, penso ad esempio a Mattia Gottardo e ad Andrea Schiro, che conosco da diverso tempo. Il fatto di arrivare in una nuova squadra e in un nuovo ambiente, conoscendo però diversi giocatori, mi aiuterà a integrarmi nel gruppo: questo è il mio primo obiettivo. Giocare poi con atleti forti ti aiuta a migliorare. Sappiamo che ci attenderà un campionato impegnativo in cui  affronteremo delle squadre stellari. Ma da ‘spettatore’ ho sempre visto una Kioene Padova capace di divertire e giocare bene. Anche la scorsa stagione lo ha dimostrato“. Se tu dovessi scegliere una partita che hai disputato e che ricorderai per sempre con particolare emozione, quale sceglieresti? “La finale dei Mondiali. Entrai nel corso del terzo set giocando fino alla fine del match. Rimarrà indelebile tra i miei ricordi il mio penultimo punto, seguito da quello di Rinaldi che ci diede la vittoria con la Russia. Ogni volta che ne parlo mi vengono i brividi“. Nella vita privata cosa studi e quali hobby hai? “Ho studiato in una scuola per geometri e vorrei iniziare a studiare Ingegneria ambientale qui a Padova. La mia passione per la pallavolo non mi consente di avere molti hobby ma, quando posso, adoro andare a fare delle lunghe passeggiate in montagna. L’aria pulita e la quiete di quei posti permette di ricaricarsi“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’azzurra Rebecca Piva è la novità della Delta Despar Trentino

    Di Redazione Grandissima rivelazione del campionato di Serie A2 con la maglia dell’Olimpia Teodora Ravenna e protagonista a sorpresa anche in maglia azzurra nella recente Volleyball Nations League andata in scena a Rimini. Rebecca Piva, giovane schiacciatrice bolognese classe 2001, dopo un’annata da incorniciare è pronta al grande salto, quello che la porterà nella massima serie con la maglia della Delta Despar Trentino. Figlia d’arte – entrambi i genitori sono stati pallavolisti di buon livello – Rebecca ha iniziato a calcare i parquet nella sua Bologna, per poi trasferirsi a Novara, dove ha giocato nelle categorie giovanili e ha conquistato una promozione in B1. Il biennio a Ravenna, in serie A2, le ha permesso di proseguire il suo importante percorso di crescita in una realtà dove ha scalato molto rapidamente le gerarchie, tanto da chiudere l’ultima stagione come terza migliore laterale del campionato di serie A2 con 542 punti a referto in trenta gare giocate. “Sono molto contenta di entrare a far parte della Delta Despar Trentino e di indossare questa maglia – spiega Rebecca Piva – in tanti mi hanno parlato benissimo della società e dello staff e il progetto che mi è stato presentato mi è piaciuto fin dal primo momento. Dopo aver parlato con Bertini non ho avuto alcun dubbio sulla decisione da prendere; per me sarà la prima stagione nella massima serie e oltre a non vedere l’ora di iniziare sono assolutamente convinta che nel corso dell’anno avrò l’occasione di migliorare molto e di imparare tante cose dalle giocatrici più esperte che avrò al mio fianco. Sono certa che grazie alla società e allo staff tecnico sapremo toglierci importanti soddisfazioni“. Piva completa la batteria di schiacciatrici a disposizione di Matteo Bertini, una pattuglia completamente rinnovata rispetto allo scorso anno: oltre a lei in posto-4 ci saranno la giovane Chiara Mason e le esperte straniere Rivero e Nizetich. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Filippo Vedovotto torna a casa: “Dopo tanti anni, ne avevo bisogno”

    Di Roberto Zucca Il ritorno (quasi) vicino a casa è una notizia che soddisfa tutti: sia Filippo Vedovotto sia la Delta Volley Porto Viro. L’ambiziosa società veneta ha deciso di annoverare l’esperto schiacciatore tra le sue conquiste di mercato in vista del suo primo campionato di Serie A2: “Torno a casa, in Veneto. E sono molto felice di farlo dopo tanti anni trascorsi in lungo e in largo in giro per l’Italia. Ne avevo bisogno e sono rimasto piacevolmente colpito dal progetto che mi ha presentato Porto Viro“ Come ha conosciuto Porto Viro? “Il mio gancio è stato Matteo Sperandio, compagno di squadra di tanti anni e amico. Mi ha parlato molto bene di questa realtà. È una società ambiziosa al punto giusto, con degli ottimi elementi e potrà fare una A2 dignitosa, nonostante sia una neopromossa“. Foto Delta Volley Porto Viro Mi dica, per ciò che ha visto finora, chi le piace della nuova A2? “Le dico che rispetto ai soliti nomi che si sentono, che per carità hanno allestito degli ottimi organici, mi sta piacendo il mercato di Santa Croce. Hanno un ottimo opposto, che farà sicuramente molto bene, e in generale la squadra ha un bell’organico. Loro secondo me potrebbero fare la differenza“. Del mercato di Porto Viro cosa pensa? “La società ha fatto e sta facendo molti sforzi per allestire una squadra competitiva. Sono felice ad esempio di ritrovare Marco Fabroni, che è un giocatore di grande esperienza e che sarà un elemento in grado di far ruotare bene il gioco in attacco. Anche l’acquisto di Barone è il sintomo che vogliamo ritagliarci il nostro ruolo nel prossimo campionato“. So che per lei la prossima stagione sarà una stagione di rinascita. “Non nego che le ultime vicissitudini mi hanno spinto a cercare un contesto nel quale ritornare ad esprimermi in un certo modo. Sull’inizio dello scorso campionato a Castellana è meglio non parlare. Il mio arrivo a Lagonegro è stato, da un lato, un modo di liberarmi da una scelta di carriera sbagliata. Ma la situazione era già abbastanza compromessa e, pur con l’impegno della società e della squadra, i risultati non sono arrivati“. Foto Lega Pallavolo Serie A Ha superato lo scoglio dei 30 anni. Pensa di avere ancora qualcosa da dimostrare nel mondo della pallavolo? “Mah, non penso. Sono un atleta che si è fatto conoscere negli anni per il suo impegno e ho sempre cercato di fare il mio in ogni società in cui mi sono ritrovato a cercare. A Porto Viro penso solo di voler dare il mio contributo perché la società e la squadra lo meritano“. Negli scorsi giorni l’abbiamo vista al matrimonio di Cester. Il prossimo sarà lei? “Quello di Enrico è stato un bellissimo matrimonio. Ci conosciamo da molti anni ed è stato un ritrovo di amici. Io per ora sono felicemente fidanzato con Brenda e stiamo bene così. Poi chissà, nel caso ci risentiamo per l’annuncio! (ride, n.d.r.)”. LEGGI TUTTO

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    Balaso sull’esclusione: “Me lo sentivo, ma non mollo. Avrò un posto da titolare”

    Di Redazione “Non sono uno che molla, ho 25 anni e lavorerò anche per prendermi un posto da titolare in azzurro, magari all’Europeo!”. Fabio Balaso, libero Campione d’Italia e del Mondo con la Cucine Lube, dimostra tenacia e carattere dopo l’esclusione dalla lista dei 12 atleti che rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Reduce da un’annata stellare in biancorosso e protagonista di una VNL da titolarissimo con la Nazionale a Rimini, l’asso della seconda linea non cela il dispiacere per non essere con i compagni in Asia, ma al tempo stesso si dimostra pragmatico e guarda avanti, con stile e sicurezza nei propri mezzi. Il futuro è suo e gli apprezzamenti dei tanti fan sono dei segnali forti. Fabio Balaso: “Intanto ringrazio i tifosi per le numerose testimonianze di affetto. Mi sentivo che non sarei stato il libero della Nazionale a Tokyo, ma ho sperato fino all’ultimo di partire almeno come quarto schiacciatore. Il ct Blengini mi ha spiegato le sue scelte, d’altronde ha portato quattro schiacciatori di ruolo con buone doti in ricezione e seconda linea. Ovviamente preferirei essere con loro. Vorrà dire che seguirò l’evento da tifoso azzurro nella speranza che i ragazzi ci regalino un grande risultato. Avrò anche più tempo per ricaricare le pile dopo un’annata lunga e difficile. Il prossimo ct, Fefè De Giorgi, mi ha detto di tenermi pronto per gli appuntamenti internazionali. Intanto voglio essere in forma e lottare per tutti gli obiettivi con la mia Lube. Quest’anno a Civitanova avrò anche un grande aiuto in seconda linea e in difesa da Lucarelli, sarà bello avere un alleato come lui”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Folie verso Tokyo: “Ho vinto tutto con l’Imoco, ora le Olimpiadi”

    Di Redazione A Tokyo per conquistare l’oro a cinque cerchi, non ci si accontenta. E’ con questo spirito che le Nazionali sono partite ieri alla volta del Sol Levante, dove dal 23 luglio disputeranno le Olimpiadi. Nel roster della Nazionale italiana femminile, allenata da un determinato coach Mazzanti, appare anche Raphaela Folie, centrale di Missiano alla sua prima Olimpiade. L’intervista all’Alto Adige. “Personalmente sono reduce da una stagione perfetta, vittoria dello scudetto, della Coppa Italia, della Supercoppa e della Champions: coronarla con una medaglia olimpica sarebbe un sogno bellissimo. Non ci sarà il pubblico, un peccato ma non si può fare altrimenti. Siamo abituate perché nell’ultima stagione i palazzetti erano vuoti, decisamente triste ma almeno abbiamo giocato”. A livello societario lei è una “campionessa a 360 gradi”? “Essere “campione di tutto” è bello ma dopo un po’ la sensazione svanisce, io sono un’agonista, un animale da campo e attendo nuove sfide. Riparto guardando all’obiettivo successivo, vincere non stanca mai”. È la sua prima Olimpiade, quando ha iniziato a realizzare che si sarebbe realizzato il sogno? “Diciamo con le convocazioni ufficiali ma sono due anni che gioco in questo gruppo. Ero rimasta sorpresa nel 2019 quando ero stata chiamata per disputare le qualificazioni olimpiche a Catania dopo un anno di inattività a seguito della rottura del crociato e collaterale del ginocchio sinistro. Ho giocato tutte e tre le partite compresa l’ultima decisiva contro l’Olanda vinta per 3 a 0: un grande successo perché l’Italia non si era mai qualificata al primo turno”. A Tokyo girone di qualificazione difficile ma non impossibile, concorda? “Si, è vero anche se ci attende un bell’esordio contro la Russia che vanta giocatrici molto fisiche, molto alte, con un muro importante e che amano giocare con la palla alta. Cina e Stati Uniti sono sicuramente le favorite del gruppo mentre dal Turchia potrebbe diventare ostica anche perché da dieci anni è allenata da un tecnico italiano, Giovanni Guidetti. Contro l’Argentina dovrebbe essere facile ma mai sottovalutare nessuno”. LEGGI TUTTO