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    Europei maschili: rimonta vincente per la Russia, Francia e Germania a punteggio pieno

    Di Redazione Entra nel vivo la prima fase dei Campionati Europei maschili: nella Pool C la Russia si rimette definitivamente in carreggiata battendo in rimonta i padroni di casa della Finlandia in rimonta: primo set da brividi, poi salgono in cattedra i battitori della squadra di Sammelvuo con 10 ace complessivi (3 di Iakovlev e Kobzar), e il resto lo fanno Volkov e Podlesnykh in attacco. Almeno gli ottavi di finale sono già al sicuro, anche perché la Macedonia del Nord perde nettamente in tre set con la Turchia (altri 16 punti di Lagumdzija) ed è a un passo dall’eliminazione, insieme alla Spagna. A Ostrava, la Repubblica Ceca prosegue nel suo rendimento altalenante e, dopo aver incredibilmente ceduto alla Bielorussia, costringe al tie break la ben più temibile Bulgaria nella serata di gloria del giovane schiacciatore Lukas Vasina: 20 punti con il 48% in attacco, 3 muri, 2 ace e addirittura l’81% di ricezione positiva. Fa ancora meglio di lui però il bulgaro Martin Atanasov, che vola a quota 31 (5 muri, 3 ace, 64% di efficacia). Il risultato consente all’Italia di portarsi da sola al primo posto nel girone grazie al 3-0 sul Montenegro. Intanto, in attesa dello scontro diretto di domani, Francia e Germania fanno il loro dovere: i campioni olimpici superano la Croazia faticando un po’ soltanto nel terzo parziale, quando Bernardinho dà spazio alle seconde linee (fuori Jean Patry, che chiude nonostante questo da top scorer con 13 punti e il 75% in attacco), mentre i tedeschi schiantano senza difficoltà l’Estonia, travolta dagli attacchi di Georg Grozer (16 punti) e dai muri di Tobias Krick. Nella Pool A, infine, la Polonia continua a vincere senza però convincere troppo: la squadra di Heynen concede il terzo set alla combattiva Grecia e rischia grosso anche nel quarto, portandolo a casa soltanto ai vantaggi (26-24). Al Portogallo non riesce la rimonta dallo 0-2 sull’Ucraina, che si salva al tie break con i punti di Viietski: battaglia avvincente a muro, con 15 punti per i lusitani e 19 per gli ucraini. Discorso ancora apertissimo in chiave qualificazione. LA SITUAZIONE Pool A (a Cracovia): Portogallo-Ucraina 2-3 (18-25, 23-25, 25-21, 26-24, 11-15); Grecia-Polonia 1-3 (15-25, 22-25, 25-20, 24-26). Classifica: Polonia 3 vittorie (8 punti), Serbia 2 vittorie (7 punti), Ucraina 2 (4), Belgio 1 (4), Portogallo 1 (3), Grecia 0 (1). Prossimo turno: Portogallo-Serbia lun 6/9 ore 17.30; Polonia-Belgio lun 6/9 ore 20.30. Pool B (a Ostrava): Repubblica Ceca-Bulgaria 2-3 (10-25, 25-23, 25-18, 24-26, 11-15); Italia-Montenegro 3-0 (25-17, 25-20, 26-24). Classifica: Italia 2 vittorie (6 punti), Bulgaria 2 (5), Rep.Ceca 1 (4), Bielorussia e Slovenia 1 vittoria (3 punti), Montenegro 0 (0). Prossimo turno: Bulgaria-Italia lun 6/9 ore 15.45; Slovenia-Bielorussia lun 6/9 ore 19. Pool C (a Tampere): Macedonia del Nord-Turchia 0-3 (22-25, 12-25, 15-25); Russia-Finlandia 3-1 (22-25, 25-15, 25-23, 25-17). Classifica: Turchia 3 vittorie (9 punti), Olanda 2 (7), Finlandia 2 (6), Russia 2 (5), Spagna e Macedonia del Nord 0 (0). Prossimo turno: Macedonia del Nord-Spagna lun 6/9 ore 16; Turchia-Olanda lun 6/9 ore 19. Pool D (a Tallinn): Estonia-Germania 0-3 (19-25, 16-25, 21-25); Francia-Croazia 3-0 (25-15, 25-16, 26-24). Classifica: Francia e Germania 2 vittorie (6 punti), Lettonia 1 (4), Estonia e Croazia 1 (2), Slovacchia 0 (1). Prossimo turno: Lettonia-Slovacchia lun 6/9 ore 16; Germania-Francia lun 6/9 ore 19. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    L’Italia bissa la vittoria dell’esordio: 3-0 sul Montenegro

    Di Redazione Un Montenegro che tiene il passo, nel secondo e terzo set soprattutto, ma un’Italia che trova il giusto sprint e i giusti colpi di testa: termina 3-0 la seconda uscita degli Azzurri guidati da De Giorgi in questo Campionato Europeo, sul taraflex di Ostrava. Il CT azzurro per questo secondo impegno nella rassegna continentale ha scelto il consueto schieramento che prevede la diagonale Giannelli-Pinali, Lavia e Michieletto i martelli, Galassi e Anzani i centrali con Balaso libero. Montenegro in campo con Strugar in palleggio, Culafic opposto, Milic e Jecmenica i centrali, Cacic e Vukasinovic gli schiacciatori con Lakcevic libero.    Primo set caratterizzato da una partenza lanciata degli azzurri bravi a portarsi subito sul 6-1 (poi 11-3). Con il passare dei minuti però i montenegrini hanno parzialmente ridotto il gap (15-10) complice qualche disattenzione a muro e nella fase difensiva del gruppo tricolore. A quel punto, anche se la manovra non è apparsa totalmente fluida, Giannelli e compagni sono comunque riusciti a chiudere in proprio vantaggio il primo set sul 25-17.    In avvio di secondo set i montenegrini si sono portati in vantaggio per la prima volta dall’inizio dell’incontro, gli azzurri hanno sì impattato da subito la situazione, ma a quel punto le squadre sono rimaste a contatto (12-11, 13-12) con i centrali azzurri che hanno avuto qualche difficoltà nell’attacco di primo tempo (17-17). Con le squadre appaiate fino alle fasi finali, gli azzurri sono poi riusciti a piazzare l’allungo poi rivelatosi decisivo (22-20) che è valso il 25-20 e dunque il 2-0 anche se con qualche affanno. Nel terzo De Giorgi ha inserito Ricci al posto di Anzani, ma l’andamento dell’incontro non è cambiato e sulla scia della frazione precedente, le squadre si sono ritrovate ancora appaiate (13-13, 17-17, 18-18) con gli azzurri che non sono riusciti a scrollarsi di dosso gli avversari. A quel punto i montenegrini sono passati in vantaggio (19-22) sorprendendo Giannelli e compagni. Nonostante tutto però gli azzurri sono rimasti concentrati e hanno prima piazzato il break che gli ha permesso di portarsi in parità (22-22). Sul 23-23 un attacco fuori del Montenegro ha regalato all’Italia il primo match ball andato sprecato a causa di un muro out (24-24). Al secondo match ball un attacco di Lavia toccato a muro ha regalato agli azzurri la gara grazie al 26-24 finale.       Pochissimo tempo per rilassare i muscoli e tirare il fiato, la Nazionale italiana torna in campo domani pomeriggio, ore 15.45, per affrontare la prossima avversaria del girone: la Bulgaria che ci insegue in classifica. Le dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport: De Giorgi: “Oggi è una stata una partita con qualche dfficoltà in più rispetto a ieri, soprattutto nel finalizzare situazioni di muro. Bravi gli avversari a giocare sulle mani, meno noi a essere precisi con le posizioni. L’importante era vincere, contro squadre che danno l’anima. Tra la prima partita e quella di oggi ho notato la stessa intensità in difesa, la stessa volontà. Anche se siamo stati meno precisi della prima partita, soprattutto nel muro a 2-3. La Bulgaria ha tanti giocatori che conosciamo e di buonissimo livello, l’asticella si alza sicuramente dal punto di vista tecnico. Sarà una bella partita da vedere. C’è da dire che noi ci scopriamo giorno dopo giorno, siamo solo alla quinta partita insieme. Ne approfitto per fare i complimenti alla nostra Nazionale femminile!” Lavia: “Come si è visto oggi, abbiamo giocato di squadra. La nostra chiave è infatti la squadra, siamo un gruppo giovane che si diverte insieme e che ha rispetto e fiducia l’uno dell’altro. Dalla Bulgaria ci aspettiamo una partita difficile, è una squadra che mette in difficoltà in battuta. Quella di oggi è stata una prova per il nostro gruppo, domani saremo ancora più consapevoli e fiduciosi”. Italia-Serbia 3-0 (25-17, 25-20, 26-24) ITALIA: Giannelli 4, Pinali 14, Galassi 6, Anzani, 7 Michieletto 10, Lavia 14, Balaso (L). Ricci 2. Ne: Sbertoli. Cortesia, Recine, Bottolo, Romanò, Piccinelli (L). All: De GiorgiMONTENEGRO: Strugar, Cacic 12, Culafic 15, Jecmenica 3, Milic 3, Vukasinovic 12, Lakcevic (L). Perunicic (L), Pavicevic. Ne: Minic, Babic, Zvicer, Ćinćur, Dubak. All: BasicArbitri: Simonovic (SRB), Ferreira (POR)Spettatori: 411 Durata set: 23’, 29’, 32’  Italia: a 5 bs 7 mv 13 et 16Montenegro: a 2 bs 11 mv 6 et 19 (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Campionato Italiano Assoluto, il tricolore femminile a Toti-Allegretti

    Di Redazione Cala il sipario sulla settimana tricolore e sull’edizione numero ventotto del Campionato Italiano Assoluto con l’assegnazione dello scudetto femminile e dei vincitori di tappa (maschili e femminili). Alla presenza del vicepresidente FIPAV Adriano Bilato, del Segretario Generale Alberto Rabiti e dell’ex presidente della Federazione Italiana Pallavolo Pietro Bruno Cattaneo sono state Giulia Toti e Jessica Allegretti a conquistare il titolo tricolore, che festeggiano nuovamente dopo lo scudetto vinto, sempre alla Piter Pan Arena di Caorle, nel 2019. Le atlete romane nonostante la sconfitta per 2-1 (21-19, 11-21, 15-3) nel sesto turno, match che valeva l’accesso in semifinale, hanno avuto la certezza di conquistare i punti necessari per assicurarsi il tricolore 2021. Secondo scudetto, dunque, per il duo tricolore che si è presentato a questa terza e decisiva tappa di Caorle dopo aver conquistato il primo posto a Palinuro e la quinta posizione nella tappa di Bellaria-Igea Marina. Il titolo maschile, come noto, è stato già assegnato ieri agli azzurri Jacob Windisch e Samuele Cottafava; nel match del quarto turno hanno battuto con il punteggio di 2-0 (26-24, 21-16) la coppia formata da Tobia Marchetto e Gianluca Dal Corso conquistando così i punti necessari per assicurarsi lo scudetto 2021. A differenza degli scorsi anni, infatti, il tricolore è stato assegnato alla coppia che ha totalizzato il maggior numero di punti nei tre tornei del Campionato Italiano (Bellaria Igea Marina, Palinuro e Caorle). Le scudettate Toti-Allegretti hanno così commentato il successo: Giulia Toti: “E’ stata per noi una stagione lunghissima e l’abbiamo chiusa nel migliore dei modi con uno scudetto che ci riempie il cuore di gioia. Qui a Caorle è stata una vera e propria battaglia, il livello delle avversarie era davvero alto. Rimane solo un po’ di dispiacere per non aver ottenuto il podio di tappa. Jessica Allegretti: “Caorle per noi è una tappa speciale, qui abbiamo avevamo già vinto uno scudetto e una coppa Italia.  E’ stato un percorso molto duro, il primo posto di Palinuro ci ha dato punti importanti e tanta fiducia per affrontare la finale di Caorle. A conquistare, invece, la tappa di Caorle nel tabellone femminile sono state le azzurre Marta Menegatti e Valentina Gottardi, che nella spettacolare finale primo e secondo posto hanno battuto con il punteggio di 2-0 (25-23, 24-22) la compagine russa formata da Dabizha-Ksenia. Salgono sul gradino più basso del podio tricolore Michela Lantignotti e Francesca Michieletto, al termine di un match dominato fin dalle prime battute e conclusosi con il punteggio di 2-0 (21-17, 21-14) su Sonia Galazzo e Sofia Balducci. Il tabellone maschile che ha visto di fronte nella finale primo e secondo posto la forte coppia polacca Bartosz Losiak – Michael Bryl opposta al duo tricolore Adrian Carambula ed Enrico Rossi ha regalato spettacolo con quattro beachers di altissimo livello come dimostrato dai loro risultati in campo internazionale nelle ultime stagioni. A spuntarla, al temine di un match dal livello tecnico altissimo, sono stati i polacchi che hanno chiuso le ostilità con il punteggio di 2-0 (21-12, 21-16). Applausi per due coppie di livello che tra qualche settimana saranno impegnate nelle finali del World Tour, in programma in Sardegna dal 6 al 10 ottobre.  Il terzo posto è andato, invece, ai lettoni Samoilovs-Smedins per rinuncia degli azzurri Paolo Nicolai e Daniele Lupo. Il forfait degli atleti azzurri è legato ad un infortunio a Nicolai nella parte conclusiva della semifinale di questa mattina contro Carambula-Rossi. I premi di MVP della tappa sono stati assegnati a Marta Menegatti nel femminile e Bartosz Losiak nel maschile. Il vice presidente FIPAV, Adriano Bilato, ha così commentato la settimana tricolore e la stagione 2021 del beach volley italiano: “Possiamo ritenerci soddisfatti di questa bellissima settimana tricolore iniziata con i tornei giovanili e conclusa, oggi, con l’assegnazione dei titoli assoluti.  Abbiamo organizzato sette tappe del circuito Serie Nazionale, le finali del Campionato Italiano per Società e tre tappe del Campionato Italiano Assoluto. La tappa di Caorle è stata impreziosita dalla presenza di coppie straniere e italiane di assoluto livello che ci hanno regalato un grande spettacolo. Ringrazio ancora una volta il Comune di Caorle, la società JBA, il Consorzio Gestione Arenili della Marina di Caorle e la Fondazione Caorle Città dello Sport che hanno contribuito a rendere davvero speciale questo finale di stagione tricolore” Soddisfazione per l’organizzazione degli eventi di beach volley è stata ribadita anche dal segretario generale della Federazione Italiana Pallavolo Alberto Rabiti: “Chiudiamo questa settimana tricolore a Caorle nel migliore dei modi, una settimana di grande sport in cui sono stati assegnati tre scudetti giovanili e oggi quelli assoluti e campionati master.  L’anno scorso – prosegue Rabiti – causa covid abbiamo fatto un’unica tappa. Quest’anno, invece, siamo riusciti ad organizzare il campionato italiano per società, dieci tappe tra serie nazionale e campionato italiano che hanno toccato molte regioni italiane. È stato aumentato il montepremi anche alle finali scudetto che è salito a ben 36.000, questo ha spinto tanti atleti a partecipare.  Il lavoro svolto dall’organizzatore locale in questa settimana tricolore è stato assolutamente magnifico. Ci tengo a ringraziare – conclude il segretario generale – tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita di questo importante evento di beach volley. Nella giornata di oggi sul lungomare Trieste di Caorle sono stati assegnati anche i tricolori master: FemminileTonon-Parenzan (Master 40)MaschileSanfilippo-Dal Din (Master 40), Vianello-Sposimo (Master 45), Gerotto-Bellinaso (Master 50), Sanguanini-De Angeli (Master 55), Cella-De Nigris (Master 60) I risultati della giornata conclusiva del Campionato Italiano Assoluto Tabellone femminileFinale 1°-2° postoMarta Menegatti-Valentina Gottardi/ Dabizha-Ksenia  2-0 (25-23, 24-22) Finale 3°-4 postoSonia Galazzo-Sofia Balducci/ Michela Lantignotti-Francesca Michieletto 0-2 (17-21, 14-21) Tutti i risultati del torneo femminile sono disponibili QUI Finale 1°-2° postoBartosz Losiak-Michal Bryl/ Adrian Carambula-Enrico Rossi 2-0 (21-12, 21-16) Finale 3°-4Aleksandrs Samoilovs – Janis Smedins/ Daniele Lupo-Paolo Nicolai 2-0 (21-0, 21-0 (forfait Lupo-Nicolai) Tutti i risultati del torneo maschile sono disponibili QUI  La gallery fotografica completa della terza giornata di gare e la cerimonia di premiazione delle finali del Campionato Italiano Assoluto è visibile QUI Albo d’oro Campionato Italiano Assoluto maschile1994 Cesenatico: Ghiurghi-Lequaglie, 1995 Cervia: Fracascia-Masciarelli, 1996 Cervia: Conte-Sanguanini, 1997 Cervia: Rigo-Marino, 1998 Cervia: Raffaelli-Pimponi, 1999 Marina di Ravenna: Lequaglie-Mascagna, 2000 Catania: Cordovana-Mascagna, 2001 Jesolo: Raffaelli-Pimponi, 2002 Jesolo: Fenili-Galli, 2003 Jesolo: Ghiurghi-Mascagna, 2004 Jesolo: Lione-Varnier, 2005 Jesolo: Lione-Varnier, 2006 Jesolo: Fenili-Tomatis, 2007 Jesolo: Domenghini-Fenili, 2008 Jesolo: Domenghini-Zaytsev, 2009 San Salvo, Nicolai-Varnier, 2010 Jesolo: Ingrosso-Ingrosso, 2011 Jesolo: Fenili-Giumelli, 2012 Jesolo: Casadei-Ficosecco, 2013 Cesenatico: D.Lupo-Nicolai, 2014 Catania: D.Lupo-Ranghieri, 2015 Catania: Carambula-Ranghieri, 2016 Catania: Caminati-Rossi, 2017 Catania: Lupo-Nicolai, 2018 Catania: Caminati-Rossi, 2019 Caorle: Ingrosso Matteo-Ranghieri Alex, 2020 Caorle: Paolo Nicolai-Daniele Lupo. 2021 Caorle: Jacob Windisch- Samuele Cottafava. Femminile: 1994 Cesenatico: Bruschini-De Marinis, 1995 Cervia: Parenzan-Perrotta, 1996 Roma: Solazzi-Turetta, 1997 Barletta: Gattelli-Perrotta, 1998 Porto San Giorgio: Bruschini-Solazzi, 1999 Marina di Ravenna: Bruschini-Solazzi, 2000 Catania: Del Core-De Marinis, 2001 Cesenatico: Bruschini-Solazzi, 2002 Cagliari: Bruschini-Solazzi, 2003 Cagliari: Chiavaro-Malerba, 2004 Rimini: Bruschini-Solazzi, 2005 Sottomarina di Chioggia: Bruschini-Lunardi, 2006 Lido di Ostia: Gattelli-Perrotta, 2007 Lido di Ostia: Gioria-Momoli, 2008 Vasto: Gattelli-Perrotta, 2009 Vasto: Cicolari-Menegatti, 2010 San Salvo: Campanari-Fanella, 2011 San Salvo Marina: Mazzulla-Lo Re, 2012 Pescara: Bacchi-Momoli, Mazzulla-Lo Re, 2013 Cesenatico: Menegatti-Orsi Toth, 2014 Catania: Menegatti-OrsiToth, 2015 Catania: Cicolari-Momoli, 2016 Catania: Giombini-Menegatti, 2017 Catania: Giombini-Zuccarelli, 2018 Catania: Menegatti – Orsi Toth, 2019 Caorle: Toti Giulia-Allegretti Jessica, 2020 Caorle: Sara Breidenbach-Giada Benazzi. 2021 Giulia Toti-Jessica Allegretti. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’albo d’oro degli Europei femminili: terzo trionfo per le azzurre

    Di Redazione Lo strepitoso successo sulla Serbia nella finale di Belgrado segna la terza vittoria dell’Italia nella storia dei Campionati Europei femminili: i due precedenti erano arrivati in Lussemburgo nel 2007 e in Polonia nel 2009. Da allora le azzurre (in precedenza vincitrici di due medaglie d’argento) non erano più riuscite a conquistare la finale, chiudendo al terzo posto nell’edizione 2019. L’Italia raggiunge così proprio la Serbia a quota 3 successi, dietro a una Russia che resta irraggiungibile (con 6 ori) anche nella sua versione post-Unione Sovietica. Le serbe, campionesse nel 2017 e nel 2019, hanno mancato la terza affermazione consecutiva – impresa mai riuscita a nessuno nell’era moderna – e non sono riuscite a bissare il trionfo casalingo del 2011, unica occasione negli ultimi 25 anni in cui la vittoria sia andata al paese ospitante. ALBO D’ORO1949 – URSS1950 – URSS1951 – URSS1955 – Cecoslovacchia1958 – URSS1963 – URSS1967 – URSS1971 – URSS1975 – URSS1977 – URSS1979 – URSS1981 – Bulgaria1983 – Germania Est1985 – URSS1987 – Germania Est1989 – URSS1991 – URSS1993 – Russia1995 – Olanda1997 – Russia1999 – Russia2001 – Russia2003 – Polonia2005 – Polonia2007 – Italia2009 – Italia2011 – Serbia2013 – Russia2015 – Russia2017 – Serbia2019 – Serbia2021 – ITALIA LEGGI TUTTO

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    L’Italia è campione d’Europa: Serbia travolta in rimonta a Belgrado

    Di Redazione
    “It’s coming Rome“: l’Italia è campione d’Europa, per la terza volta nella storia e a 12 anni dall’ultimo successo. La storica vittoria nei Campionati Europei femminili arriva nel modo più straordinario e più difficile: al termine di un percorso immacolato, fatto di soli successi, e proprio a Belgrado in casa della più temibile delle concorrenti, quella Serbia che aveva negato alle azzurre il titolo mondiale e la qualificazione alle semifinali di Tokyo (oltre a essersi laureata campione nelle ultime due edizioni).
    L’Italia vince in un contesto d’altri tempi, per gli oltre 20mila spettatori assiepati in spregio a qualsiasi norma anti-Covid e anche per qualche tentativo di “condizionamento ambientale”, e lo fa con una prestazione meravigliosa. Perso di un nulla il primo set per qualche sbavatura che sembrava fatale, le azzurre sono andate crescendo punto dopo punto, vincendo il secondo in rimonta dal 20-22 al 25-22, rintuzzando il tentativo di reazione serba nel 3-8 e dominando letteralmente il quarto parziale fino a un umiliante 25-11 che rende ancora più enorme la portata dell’impresa.
    Foto CEV
    Il trionfo azzurro porta la firma di tutte le protagoniste, ma uno speciale riconoscimento va a Davide Mazzanti, che si prende la rivincita dopo la valanga di critiche post-Olimpiadi. Il CT azzurro le azzecca davvero tutte: ripagata la scelta di puntare su Miriam Sylla, assoluta protagonista della finale con la sua miglior partita dell’anno (20 punti, 54% in attacco, 2 muri e 2 ace), e anche l’esecrata alternanza in palleggio tra Alessia Orro e Ofelia Malinov, decisiva nel finale.
    Felice anche la decisione di non sovraccaricare in attacco Paola Egonu, che alla fine si libera dalla tensione e chiude con tre ace in fila come straordinario suggello, e di dare fiducia a Elena Pietrini, la più costante in questi Europei. Poi ci sono tutte le qualità che l’Italia ha sempre avuto, dalla straordinaria compattezza a muro (13 punti totali di cui 6 di una super Anna Danesi) al ritmo indiavolato della difesa guidata da Moki De Gennaro. Il tutto nonostante assenze pesanti come quelle di Caterina Bosetti e Sarah Fahr.
    Fa da contraltare all’incontenibile gioia dell’Italia la tremenda delusione della Serbia, che vede sfumare proprio all’ultimo un titolo che sentiva già in tasca e alla fine chiude l’estate con l’amaro bilancio di un bronzo olimpico e un argento europeo. La squadra di Zoran Terzic paga certamente le ben note difficoltà in posto 4, evidenziate dall’inutile staffetta tra Lazovic e Busa; ma la fotografia della finale è la prova di Tijana Boskovic, che dopo una partenza arrembante crolla nel finale subendo 7 murate e commettendo 6 errori di pura frustrazione. Una defaillance sanguinosa che potrebbe, speriamo, diventare il simbolo di un passaggio del testimone…
    Foto CEV
    I SESTETTI – Subito una buona notizia per Mazzanti, che recupera dall’inizio Sylla e dunque schiera la formazione titolare: Orro in regia, Egonu opposta, Danesi e Chirichella al centro, Pietrini in posto 4 con il capitano e De Gennaro libero. Terzic ripropone Lazovic nel sestetto iniziale dopo la buona prestazione della semifinale, insieme a Milenkovic; Ognjenovic è la regista, Boskovic l’opposta, Rasic e Mina Popovic le centrali e Silvija Popovic il libero.
    1° SET – Il primo attacco di Boskovic è murato da Sylla e Danesi, ma è Popovic a procurare il primo break alle serbe con il muro su Chirichella (1-3). Rasic allunga sul 2-5, il servizio di Sylla però mette in difficoltà Lazovic e permette a Egonu di pareggiare (5-5). Boskovic va a segno per la prima volta con il punto del 7-8. L’Italia resta lì (9-9) e alla prima occasione passa avanti con la battuta di Egonu: un ace e un “quasi ace” trasformato da Pietrini per il 12-10. Sbaglia però Sylla e il muro di Milenkovic riporta avanti la Serbia (12-13), con conseguente time out azzurro.
    Al rientro la battuta di Popovic continua a fare danni: Rasic vince il contrasto con Orro e Boskovic allunga (12-15). Ma ancora il servizio, stavolta di Sylla, consente all’Italia di pareggiare e poi di sorpassare grazie al doppio aiuto del nastro (16-15). Si continua punto a punto con l’Italia avanti (19-18, 20-19), poi però Egonu non passa per due volte e spedisce out in palleggio: 20-22 e time out azzurro. Milenkovic sigla il pallonetto del 21-23, Boskovic si procura due set point: Sylla è straordinaria e li annulla entrambi (24-24). Rasic però si conquista una terza chance e Boskovic da seconda linea (con sospetta “pestata”) chiude sul 24-26.
    2° SET – Grande reazione azzurra in avvio: due attacchi di Sylla per il 3-0 iniziale, ed è suo anche il punto del 4-1. L’errore di Chirichella consente però alla Serbia di riavvicinarsi (4-3) e il muro di Popovic su Pietrini vale il pareggio sul 7-7. Le azzurre ritrovano subito il break di vantaggio proprio con Pietrini (9-7) e lo mantengono a lungo (11-9, 14-12); basta però una piccola sbavatura – attacco out di Pietrini – e le padrone di casa si riportano di nuovo in parità sul 15-15.
    Il testa a testa prosegue, con scambio di cortesie tra Egonu e Boskovic (17-17); un muro di Ognjenovic e un recupero rocambolesco di Lazovic regalano il vantaggio alla Serbia (19-20) e spingono Mazzanti al time out. Boskovic tiene avanti le padrone di casa, l’errore di Egonu vale il 20-22; Popovic però sbaglia e Pietrini firma il pari sul 22-22. Finale imprevedibile: Boskovic sbaglia e Terzic chiama time out, Lazovic sbaglia a sua volta (smascherata dal challenge) e concede due set point alle azzurre, e un super muro di Danesi su Boskovic vale il 25-22 che rimette il punteggio in parità.
    Foto CEV
    3° SET – La Serbia vuole subito riscattarsi e parte fortissimo: due errori azzurri e ace di Popovic per lo 0-3, poi arriva il muro di Rasic su Danesi (1-5). Egonu prova ad accorciare con due attacchi di fila (3-5), ma ancora Rasic ristabilisce le distanze con attacco e muro e l’errore dell’opposta azzurra vale il 3-8. Dentro Malinov in regia, Sylla riduce di nuovo lo svantaggio (5-8); Egonu tiene l’Italia in scia (7-10), poi l’attacco out di Milenkovic e il muro di Danesi la riportano a 10-11. La rimonta si completa con il muro vincente di Sylla per il 12-12; Terzic ferma il gioco, ma al rientro arriva anche il sorpasso con un ace di Pietrini (13-12).
    Il CT serbo cambia rotta inserendo Busa per Lazovic, ma le azzurre non si fermano: altro ace di Danesi per il 15-13, Boskovic sbaglia per il più 3 e Chirichella mette a segno il muro del 18-14 che costringe Terzic a giocarsi anche il secondo time out. La Serbia appare in confusione e regala anche l’invasione del 19-15, Malinov vince un contrasto a rete e la palla di Boskovic sull’astina appare come il segno della resa (23-17). Infatti Pietrini si procura ben 6 set point e Sylla trasforma con autorità il secondo per il 25-19 che vale il vantaggio.
    4° SET – Busa e Malinov confermate nei due sestetti titolari. Continua il momento di crisi di Boskovic, che subisce il muro di Danesi e poi sbaglia concedendo a Egonu la palla del 2-0. Fallo a rete di Ognjenovic e altro “murone” di Sylla su Boskovic: 5-1 e inevitabile time out serbo. Sylla e Pietrini fanno impazzire le avversarie per l’8-2 e gli ennesimi muri, firmati da Chirichella e Malinov, valgono addirittura l’11-4.
    Boskovic prova a farsi sentire di nuovo (12-5) ma Danesi piazza un altro muro su Popovic per il 14-5 ed Egonu mette giù il pallone del 16-7. Ormai in campo c’è una squadra sola: dopo il muro del 18-8 di Malinov arriva l’apoteosi con tre ace consecutivi di Egonu, un attacco vincente di Sylla e una palla insaccata in rete da Boskovic (23-8). Scatta un po’ di “braccino” per le azzurre, che commettono tre errori di fila; poi però è Egonu a guadagnarsi il match point sul 24-11. L’ultima palla è un colpo da biliardo di Sylla per uno storico e straordinario 25-11.

    Serbia-Italia 1-3 (26-24, 22-25, 19-25, 11-25)Serbia: Busa, Lazovic 2, Caric ne, Popovic M. 13, Mirkovic ne, Ognjenovic 3, Veljkovic ne, Bjelica ne, Rasic 12, Popovic S. (L), Boskovic 20, Milenkovic 4, Blagojevic (L) ne, Kocic ne. All. Terzic.Italia: Gennari, Bonifacio ne, Malinov 2, De Gennaro (L), Orro, Chirichella 5, Danesi 8, Pietrini 13, Nwakalor ne, Sylla 20, Egonu 29, Parrocchiale, Mazzaro (L) ne, D’Odorico ne. All. Mazzanti.Arbitri: Burkiewicz (Polonia) e Ozbar (Turchia).Note: Spettatori 20560. Serbia: battute vincenti 1, battute sbagliate 12, attacco 40%, ricezione 41%-28%, muri 11, errori 22. Italia: battute vincenti 8, battute sbagliate 12, attacco 48%, ricezione 46%-39%, muri 13, errori 22.
    SEMIFINALITurchia-Serbia 1-3 (34-32, 26-28, 23-25, 13-25)Olanda-Italia 1-3 (19-25, 17-25, 25-16, 18-25)
    FINALE 3° POSTOTurchia-Olanda 3-0 (25-20, 25-19, 25-23)
    FINALE 1° POSTOSerbia-Italia 1-3 (26-24, 22-25, 19-25, 11-25) LEGGI TUTTO

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    Leonardo Puliti torna in Serie A: “La pallavolo non è mai uscita dalla mia vita”

    Di Roberto Zucca “Non so cosa farò il prossimo anno“. Era il 2016 e Leonardo Puliti aveva giocato una stagione non proprio esaltante dal punto di vista dei risultati. Capita, nella vita di tanti atleti, di non girare per una stagione o di affidare al fato la propria carriera in attesa di una telefonata, che, nel suo caso, è arrivata qualche anno dopo. Non si fa tanto caso ad una dichiarazione del genere a fine campionato, ma per risentire la sua voce e per capire cosa ne è stato di quell’eccellente schiacciatore che tanto aveva lasciato il segno qualche anno prima a Monza, ho atteso ben cinque anni: “Vuole sapere cosa è successo? Sono tornato a casa, a Terni, avevo bisogno di dedicarmi ad altro che non fosse la pallavolo di alto livello. Mi sono messo in testa anni fa di completare gli studi in giurisprudenza e ho utilizzato il tempo che avevo per lo studio. Tra qualche settimana avrò 30 anni, ho una laurea in tasca e il progetto di frequentare un Master a Milano. Oltre all’obiettivo di giocare una bella stagione in Serie A“. Torniamo al 2016, Leonardo. Cosa non è andato? “Diciamo che non è tanto quello che è andato, ma una questione di scelte, di priorità. Ho scelto di darla allo studio. Ma la pallavolo non è mai uscita dalla mia vita perché non sarei mai stato in grado di rinunciare ad essa. Ho giocato a Terni, a San Giustino, in serie B, e sono state delle stagioni stupende, che mi porterò sempre nel cuore“. Foto Pallavolo San Giustino Ha sempre avuto una famiglia molto presente. Sono stati loro a guidarla nella scelta? “Sono stati a loro a non giudicarla e a riaprirmi la porta di casa. Mi hanno lasciato libero, dandomi il tempo per completare gli studi e seguendomi sempre durante le partite in serie B. Papà ora sarà contento di poter tornare allo stadio a vedere la Juve di sabato e poi la domenica venire a vedere la partita a Garlasco!“ Posso chiederle cosa le hanno dato quegli anni? “Una laurea, un sacco di amici a cui voglio molto bene. E la gioia pallavolistica di giocare in un ambiente che mi piaceva. Mi sono sentito utile alla squadra e responsabile tante volte della buona riuscita di una gara. Sono state stagioni emozionalmente forti dal punto di vista dei risultati. Quest’anno ho lasciato per andare a Garlasco“. Ritorna in Serie A. Dopo cinque stagioni. Paura? “No, intanto tengo molto a raccontare che il contatto è avvenuto grazie a Claudio Bonati del Vero Volley, che saputa la mia esigenza di trovare squadra al nord ha subito diffuso la voce. Marco Fumagalli, con cui per anni ho lavorato a Monza, mi ha chiesto assieme a Mario Motta, che è stato mio allenatore in Svizzera, di giocare a Garlasco“. Foto Lega Pallavolo Serie A Squadra neopromossa in A3. Con quale obiettivo? “Siamo una squadra giovane e ci daremo da fare per poter dire la nostra in questo campionato. Per me è un’esperienza totalmente nuova in un campionato in cui non ho mai giocato. Ma sono molto carico per questo nuovo impegno“. Oltre al campionato, è vero che si specializzerà nell’ambito del management sportivo? “Farò un master alla Business School del Sole 24 ore in Sport Business and Management. Il progetto è quello di aprire un’agenzia che tuteli gli atleti nel loro percorso di vita sportivo. Ho avuto modo di studiare legge e con una specializzazione nel mondo dello sport penso potrei essere utile alla causa“. Foto Pallavolo San Giustino Cosa le è mancato di più dei suoi anni passati? “L’adrenalina delle partite che giocavo in A. Oltre a questo tanti amici che ho trovato sul campo. A Monza stavo veramente bene. Ricordo gli anni assieme a Iacopo Botto, Thomas Beretta, Alberto Elia, Simone Tiberti. Anni belli dal punto di vista dei risultati, anni divertenti dal punto di vista della squadra che avevamo formato. Abbiamo ancora una chat in cui scriviamo praticamente ogni giorno“. A Garlasco tornerà schiacciatore dopo anni da opposto. “Dovrò scordarmi i punti che mettevo a segno in B! Ma sono nato schiacciatore, sarà bello tornare al primo ruolo“. LEGGI TUTTO

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    Europei femminili: la Serbia doma anche la Turchia ed è di nuovo in finale

    Di Redazione La storia si ripete: la Serbia è ancora in finale ai Campionati Europei femminili, per la terza edizione consecutiva (con due vittorie alle spalle), e questa volta se la giocherà davanti al pubblico amico di Belgrado. A fare le spese dell’insaziabile squadra di Zoran Terzic è ancora una volta la Turchia, battuta in finale nel 2019 e in semifinale nel 2017: in questo caso la formazione di Giovanni Guidetti lotta alla pari per tre set, non sfruttando 3 occasioni per andare sul 2-0, prima di alzare bandiera bianca nel quarto. Il match dura più di due ore ed è, per lunghi tratti, bellissimo e avvincente. La Turchia parte fortissimo nel primo set, ma la Serbia la raggiunge (13-8, 13-13) e inizia un’infinita lotta punto a punto che si risolve soltanto sul 34-32, dopo 7 set point per le turche e 3 per le campionesse in carica. Nel secondo parziale Terzic conferma definitivamente in campo Lazovic al posto della spenta Busa, le Serbe volano avanti (0-4, 12-16) ma c’è nuovamente una rimonta, stavolta della Turchia, che pareggia a quota 16 e sigla il break del 21-18. Ancora parità sul 21-21, poi Erdem e compagne hanno tre occasioni per chiudere (24-23, 25-24, 26-25), ma non le sfruttano e il muro di Rasic decide. Foto CEV È la svolta della partita, anche se dal terzo set non sembrerebbe: sotto 13-16 e 15-19, la Turchia trova ancora la forza di recuperare pareggiando i conti sul 19-19. Un letale errore al servizio di Erdem, però, consegna il set point alla Serbia, che lo sfrutta immediatamente sul 23-25. Guidetti sa che la sua squadra ha esaurito le energie e le prova tutte, gettando nella mischia Guveli, Unal e Boz, ma serve a poco: nel quarto set la Serbia si invola subito (3-7) e poi dilaga addirittura (5-13, 10-17). Dal 13-19 si vola direttamente alla chiusura sul servizio di Ognjenovic. Tijana Boskovic è naturalmente l’eroina della serata con i suoi 39 punti (54% in attacco) ma non può sfuggire il contributo delle centrali Milena Rasic e Mina Popovic, entrambe in doppia cifra, oltre che di una Katarina Lazovic ormai pronta per grandi palcoscenici. Da parte turca Ebrar Karakurt (23 punti) fa tutto il possibile per tre set insieme a Eda Erdem (4 muri vincenti, 67% in attacco), ma la serata no di Zehra Gunes e quella della ricezione, soprattutto di Hande Baladin, vanificano gli sforzi. Turchia-Serbia 1-3 (34-32, 26-28, 23-25, 13-25)Turchia: Akoz (L), Ozbay 6, Senoglu 10, Baladin 12, Guveli 1, Ismailoglu, Aykaç (L) ne, Unal, Boz, Erdem 14, Gunes 6, Aydin ne, Baskir ne, Karakurt 23. All. Guidetti.Serbia: Busa, Lazovic 11, Caric, Popovic M. 10, Mirkovic, Ognjenovic 2, Veljkovic ne, Bjelica ne, Rasic 11, Popovic S. (L), Boskovic 39, Milenkovic 6, Blagojevic (L) ne, Kocic ne. All. Terzic.Arbitri: Puecher (Italia) e Pashkevich (Russia).Note: Spettatori 7300. Turchia: battute vincenti 4, battute sbagliate 12, attacco 44%, ricezione 41%-33%, muri 11, errori 30. Serbia: battute vincenti 4, battute sbagliate 13, attacco 50%, ricezione 46%-36%, muri 13, errori 24. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Europei maschili: Lagumdzija e Mandiraci puniscono la Russia

    Di Redazione Subito una grande sorpresa nei Campionati Europei maschili, inauguratisi ieri ed entrati nel vivo oggi con le prime gare delle “big”. Proprio una di queste, la Russia, cade inaspettatamente sotto i colpi della Turchia, che si impone in quattro set e mette in discussione le gerarchie del girone di Tampere. Sammelvuo è costretto a sperimentare schierando come opposto Egor Kliuka (comunque top scorer con 20 punti), ma a dire la verità i meriti dei turchi superano di gran lunga i demeriti dei russi: strepitosi i bomber Adis Lagumdzija ed Efe Mandiraci – 19 punti a testa – e tutta la nazionale di Ozbey brilla per concretezza e precisione. Nello stesso girone, ottimo esordio per l’Olanda di Roberto Piazza, vittoriosa per 3-0 sulla Spagna in una gara comunque combattuta: l’annunciato protagonista Nimir Abdel-Aziz firma 19 punti con il 52%, anche se a fare la differenza è soprattutto la ricezione degli orange. Anche la prima gara di Cracovia regala emozioni, con l’Ucraina che deve recuperare per due volte lo svantaggio su una combattiva Grecia, salvo poi dilagare nel finale. Oleh Plotnytskyi è sempre più leader con 24 punti, il 58% in attacco e 4 ace (su 11 di squadra), dall’altra parte brilla Athanasios Protopsaltis con 23. I padroni di casa della Polonia hanno a loro volta un bel daffare per piegare il Portogallo, a cui concedono anche un set; alla fine però arriva il 3-1 firmato Kurek (18 punti con il 58%) e Kochanowski (14 punti, 5 ace). E nemmeno l’ultima delle grandi, la Serbia, riesce a chiudere la pratica velocemente: il Belgio strappa un set ai campioni in carica, anche se i tre restanti sono sempre condotti dalla squadra di Boban Kovac. Grandissimo protagonista Uros Kovacevic con 28 punti, il 67% in attacco, 3 muri e 5 ace; Aleksandar Atanasijevic entra al posto di Luburic e in un set e mezzo riesce a realizzare 11 punti. LA SITUAZIONE Pool A (a Cracovia): Grecia-Ucraina 2-3 (25-22, 24-26, 25-22, 19-25, 6-15); Polonia-Portogallo 3-1 (25-16, 22-25, 25-16, 25-19); Belgio-Serbia 1-3 (13-25, 18-25, 25-21, 20-25). Classifica: Polonia e Serbia 1 vittoria (3 punti), Ucraina 1 (2), Grecia 0 (1), Portogallo e Belgio 0 (0). Prossimo turno: Belgio-Portogallo ven 3/9 ore 17.30; Ucraina-Serbia ven 3/9 ore 20.30. Pool B (a Ostrava): Italia-Bielorussia ven 3/9 ore 14.15; Montenegro-Bulgaria ven 3/9 ore 17.15; Rep.Ceca-Slovenia ven 3/9 ore 20.15. Pool C (a Tampere): Russia-Turchia 1-3 (27-29, 25-16, 21-25, 19-25); Olanda-Spagna 3-0 (25-23, 26-24, 25-22). Classifica: Finlandia, Olanda e Turchia 1 vittoria (3 punti), Spagna, Macedonia del Nord e Russia 0 (0). Prossimo turno: Turchia-Spagna ven 3/9 ore 16; Olanda-Macedonia del Nord ven 3/9 ore 19. Pool D (a Tallinn): Croazia-Germania ven 3/9 ore 16; Francia-Slovacchia ven 3/9 ore 19. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO