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    Iacopo Botto ritrova Cuneo: “Torno dove tutto è iniziato”

    Di Roberto Zucca Il suo arrivo alla BAM Acqua S.Bernardo Cuneo è stato accolto da un mix di sorpresa ed entusiasmo. Iacopo Botto torna nel luogo in cui, poco più che maggiorenne, esordì nella massima serie, in una piazza sempre viva nella memoria di tutti gli appassionati di pallavolo: “Sono contento di ritornare qui perché da qui è iniziato tutto. Cuneo ha rappresentato l’inizio di un percorso che poi mi ha portato in altre piazze a cui sono legato. L’esordio in A è avvenuto in una squadra che ricordo molto bene“. Chi ricorda più di tutti? “Forse Giba e Wijsmans, due grandi campioni. Qualcuno diceva che avevo gli stessi gesti tecnici di Giba, e sicuramente per il personaggio che ha rappresentato è un bel complimento. Ricordo anche tutto il periodo delle giovanili, passate con Parusso, Parodi, Baranowicz. E ora sono qui per scrivere un’altra pagina della mia carriera“. Da lei si aspettano molto. Torna qui da capitano. “Sicuramente è una responsabilità che cercherò di onorare al meglio. La squadra mi piace, si respira una bella atmosfera e abbiamo tutti fame di fare bene quest’anno“. Foto Cuneo Volley A Cuneo per? “Giocare e vincere. Ho deciso di scendere di categoria perché ho chiesto fortemente di giocare. Gabriele Costamagna mi ha parlato di questo progetto e ho accettato subito quando me lo ha proposto. Nelle ultime stagioni ho sofferto un po’ il non poter entrare in campo quando serviva“. Cosa mancava a Piacenza? “Tante volte ero pronto, ma mi rendevo conto che non venivo mai opzionato per sostituire magari qualcuno che aveva un po’ di difficoltà in determinati incontri. Onestamente mi è spiaciuto. Col senno di poi ho la presunzione di pensare che avrei potuto giocarmela in tante gare lo scorso anno“. Tanti ottimi anni a Monza. Mi dica se è pentito di averla lasciata. “No, era un percorso che, dopo tanti belli anni trascorsi con persone che col tempo sono diventate amiche, era da considerarsi concluso. Avevo bisogno di stimoli nuovi e di fare delle esperienze diverse“. Foto Instagram Iacopo Botto Si parlò di lei per Perugia. “Quell’anno non mi lasciarono andare. È un rimpianto, perché avrei potuto giocare in una società così prestigiosa e così vincente. Mi sarebbe piaciuto. Ora però voglio guardare avanti, e qui a Cuneo vorrei davvero vincere“. Le manca? “Non sono uno che ha vinto così tanto in carriera, quindi non mi dispiacerebbe giocare questi anni per cercare di ottenere qualcosa di soddisfacente dalla pallavolo. Per il resto sono contento. Le soddisfazioni sono arrivate anche da altro“. La sua famiglia, Martina. Il suo mondo si è riempito di molte cose. “La mia famiglia mi è sempre stata accanto e ho cercato dagli scorsi anni di poter stare in ogni momento libero a casa. Martina, poi, sulla felicità ha sicuramente inciso e quest’anno mi spiace essere un pochino lontano da lei. Rimedieremo incontrandoci a La Spezia, dove abbiamo casa e dove mi piacerebbe vivere in futuro. Sassuolo e Cuneo sono esattamente a metà strada da lì…“. LEGGI TUTTO

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    Primo allenamento congiunto per VBC Èpiù Casalmaggiore e Volley Bergamo 1991

    Di Redazione Prima uscita ufficiale per Volley Bergamo 1991 e Vbc Èpiù Casalmaggiore: le due squadre sono scese in campo al PalaAgnelli in un allenamento congiunto, affrontandosi in un particolare esercizio a rotazioni bloccate. 4 battute delle padrone di casa, altrettante delle ospiti, 4 free ball per la VBC e altrettante per Bergamo: questa l’alternanza scelta dai due tecnici. L’allenatore delle casalasche Martino Volpini ha schierato Bechis e Zhidkova in diagonale, Braga e Shcherban in banda, Guidi e Zambelli al centro, con Carocci libero. Minuti importanti però anche per Ferrara, Szucs, Mangani, White e Di Maulo. Un’ottima occasione per iniziare a testare schemi, velocità e soprattutto intese tra le protagoniste di un roster totalmente nuovo ma con tanta voglia di fare. Già si sono intravisti sprazzi di bel gioco, anche a buona velocità a tratti, tante le palle sporcate a muro e qualche “cannonata” in attacco.  “Come prima uscita avevo chiesto alle ragazze di aiutarsi a vicenda e gestire l’errore – dice coach Martino Volpini – e soprattutto di spingere in battuta. Questo lo abbiamo visto e quindi sono molto contento di questa prima occasione, soprattutto considerando che sia la squadra che lo staff sono totalmente nuovi. Portiamo a casa sicuramente spunti interessanti su cui lavorare questa settimana“. A livello statistico, Ellen Braga è stata la top scorer con 12 punti, mentre Ludovica Guidi ha messo a segno 2 muri; in ricezione (55% di squadra) la migliore è stata ancora Braga con il 78% di positiva, seguita da Martina Ferrara e Luna Carocci al 75%. 10 gli ace, 3 dei quali di Yana Shcherban; in attacco Adhu Malual ha fatto registrare il 50% di efficacia, seguita da Braga al 44% e Szucs al 40%. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Clamoroso a Ostrava: la Repubblica Ceca fa fuori la Francia!

    Di Redazione La sorpresa più incredibile dei Campionati Europei maschili si concretizza proprio nell’ultimo ottavo di finale: la Francia, neo-campione olimpica e favoritissima della vigilia (oltre che dominatrice della prima fase) esce di scena già nel primo turno a eliminazione diretta, a Ostrava, per mano della Repubblica Ceca. Un risultato davvero impronosticabile, e ancor più lo è lo 0-3 finale, scaturito però da una gara dominata per due set dai cechi e da uno spettacolare finale del terzo: due set point annullati ai francesi sul 24-22, poi ben 9 match point fino al conclusivo 32-34. Per la squadra di Jiri Novak, che già aveva dato prova di un rendimento quantomeno ondivago nel girone iniziale, un vero e proprio miracolo sportivo firmato ancora una volta dal giovane Lukas Vasina, grande rivelazione di questi Europei. Lo schiacciatore firma 15 punti con il 71% in attacco e riceve con il 57%, spalleggiato ottimamente da Jan Hadrava (18 punti) e dai muri di Zajicek. Il resto lo fa la Francia con ben 26 errori-punto e una serata storta di quasi tutte le sue stelle, tra le quali si salva soltanto Jean Patry (20 punti con il 57%): non certo un buon inizio per l’avventura del nuovo CT Bernardinho alla guida dei Bleus. La Repubblica Ceca ora ritroverà nei quarti la Slovenia, che aveva già battuto a sorpresa nella gara d’esordio; con ogni probabilità la partita si giocherà nella serata di mercoledì 15 settembre (gli orari sono ancora da confermare) e di conseguenza il quarto tra Italia e Germania avrà inizio alle 16. OTTAVI DI FINALERussia-Ucraina 3-1 (22-25, 25-16, 25-22, 25-22)Polonia-Finlandia 3-0 (25-16, 25-16, 25-14)Olanda-Portogallo 3-2 (22-25, 25-22, 26-24, 20-25, 15-13)Serbia-Turchia 3-2 (25-18, 22-25, 22-25, 25-23, 15-12)Italia-Lettonia 3-0 (25-14, 25-13, 25-16)Germania-Bulgaria 3-1 (25-14, 18-25, 25-19, 25-22)Slovenia-Croazia 3-0 (25-20, 25-18, 19-25, 25-12)Francia-Repubblica Ceca 0-3 (22-25, 19-25, 32-34) QUARTI DI FINALEOlanda-Serbia mar 14/9 ore 17.30 a GdanskPolonia-Russia mar 14/9 ore 20.30 a GdanskItalia-Germania mer 15/9 a Ostrava*Slovenia-Repubblica Ceca mer 15/9 a Ostrava**orari da definire LEGGI TUTTO

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    Yuri Romanò e i giovani talenti sacrificati all’esterofilia

    Di Paolo Cozzi Nella nostra nazionale maschile, che ieri si è imposta con un veloce 3-0 contro la Lettonia negli ottavi di finale dei Campionati Europei, c’è un giocatore che tanti appassionati italiani forse conoscono poco, visto che è giovane e arriva dritto dritto dalla Serie A2. Lui è Yuri Romanò e di ruolo fa l’opposto, per la precisione il secondo opposto per la precisione della nuova nazionale targata De Giorgi. A 24 anni il giovane brianzolo ha già alle spalle ben 4 campionati di serie A2 giocati da titolare e da grande protagonista nelle fila di Potenza Picena, Olimpia Bergamo ed Emma Villas Aubay Siena, risultando nelle ultime stagioni uno dei migliori bomber del campionato. Proprio per queste sue qualità, con una buona lungimiranza, l’Allianz Milano ha deciso di riportarlo a casa e di usarlo come alternativa a Jean Patry… peccato solo che quest’ultimo, ora, campione olimpico, sia un titolare inamovibile, e che trovare spazio sarà una autentica mission impossible. E proprio questo è il punto: possibile che nessuna squadra di Superlega abbia trovato il coraggio di investire su un giovane italiano come titolare? Possibile che solo Milano, e a quanto si dice anche Vibo Valentia, abbiano offerto al ragazzo un ruolo nella massima categoria nazionale, anche se da secondo opposto? Andando ad analizzare i roster delle squadre di Superlega, ci si chiede se davvero Jensen, Klapwijk, Linus Weber o Swarcz (quest’ultimo addirittura adattato dal ruolo di centrale), per citarne solo alcuni, valgano di più di Yuri. Davvero non c’era spazio in campionato per il secondo opposto della nostra nazionale? È un problema di ingaggio? Non credo, avrebbe firmato al minimo sindacale pur di giocare titolare in Superlega. È un problema di costi legati al prestito del cartellino? O, come penso, è un problema di esterofilia, inteso come propensione ad affidarsi a giocatori stranieri anche se magari dietro non ci sono grandi garanzie tecniche? Credo che prima o poi bisognerà affrontare la questione nella stanza dei bottoni del volley italiano, perché se è un bene che le società spendono tanto per portare nel nostro campionato dei grandi campioni, è anche vero che ogni anno arrivano anche, nei vari pacchetti dei procuratori, atleti che poco hanno da offrire, ma che tolgono spazio ai nostri giovani. Sono contrario al blocco degli stranieri o all’Under obbligatoriamente schierato in campo come qualcuno propone; i giovani italiani il campo devono guadagnarselo, non ottenerlo per grazia ricevuta. Ma un’occasione, quella sì, se la meritano. Ed è proprio quello che spero per il futuro del nostro movimento: più chance per i giovani che si mettono in mostra e meno stranieri di scarso valore, per costruire insieme un nuovo ciclo vincente che da troppi lustri manca alla nostra nazionale. LEGGI TUTTO

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    Per gli azzurri c’è la Germania di Giani. Nimir trascina l’Olanda

    Di Redazione È la Germania l’avversaria dell’Italia nei quarti di finale dei Campionati Europei maschili. La nazionale di Andrea Giani, finalista nel 2017, supera il primo turno a eliminazione diretta battendo per 3-1 la Bulgaria in una partita a lungo condizionata dall’efficacia dei rispettivi servizi: la svolta nel quarto set, quando i tedeschi recuperano dall’8-12 al 13-13 e poi piazzano sul 21-17 il break decisivo per eliminare la nazionale di Silvano Prandi. Pericolo pubblico numero uno per gli azzurri sarà un Georg Grozer pienamente recuperato (57% in attacco e 3 ace), ma occhio anche al top scorer Moritz Karlitzek e ad Anton Brehme. L’Olanda fatica più del previsto per conquistare la qualificazione ai quarti di finale, a cui peraltro non arrivava da 12 anni; il Portogallo rende la vita difficilissima alla squadra di Roberto Piazza, trascinandola al tie break e arrendendosi soltanto sul 15-13 (dopo aver avuto anche il pallone del 2-1 nel terzo set). Ben 8 muri di Filip Cveticanin (13 di squadra) e una ricezione al 61% di positività per i portoghesi; manco a dirlo, però, il re della serata è Nimir Abdel-Aziz, che con 37 punti personali, il 55% in attacco, 2 ace e 3 muri è determinante per trascinare gli orange al turno successivo. Nei quarti gli olandesi troveranno, già martedì, una Serbia che rischia davvero grosso, andando sotto 1-2 contro la Turchia e restando in bilico fino al 20-19 nel quarto set e al 13-12 del tie break. I campioni in carica alla fine passano aggrappandosi all’esperienza dei vari Kovacevic e Podrascanin, ma anche agli ingressi di Krsmanovic e Luburic per Lisinac e Atanasijevic, entrambi in difficoltà. Esce a testa altissima la squadra di Ozbey che, con 11 muri punto e 4 giocatori in doppia cifra, sfiora il miglior risultato della sua storia. OTTAVI DI FINALERussia-Ucraina 3-1 (22-25, 25-16, 25-22, 25-22)Polonia-Finlandia 3-0 (25-16, 25-16, 25-14)Olanda-Portogallo 3-2 (22-25, 25-22, 26-24, 20-25, 15-13)Serbia-Turchia 3-2 (25-18, 22-25, 22-25, 25-23, 15-12)Italia-Lettonia 3-0 (25-14, 25-13, 25-16)Germania-Bulgaria 3-1 (25-14, 18-25, 25-19, 25-22)Slovenia-Croazia lun 13/9 ore 16 a OstravaFrancia-Repubblica Ceca lun 13/9 ore 19 a Ostrava QUARTI DI FINALEOlanda-Serbia mar 14/9 ore 17.30 a GdanskPolonia-Russia mar 14/9 ore 20.30 a GdanskItalia-Germania mer 15/9 a Ostrava*vincente Slovenia/Croazia-vincente Francia/Rep.Ceca mer 15/9 a Ostrava**orari da definire (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    La Bosca S.Bernardo Cuneo si aggiudica il Challenge Eric Kleiber

    Di Redazione Come nel 2020 la coppa del Challenge International Eric Kleiber di Saint-Raphael prende la strada di Cuneo: nella prima uscita stagionale la Bosca S.Bernardo trova un successo che dà fiducia e ulteriori stimoli per il prosieguo della preparazione. Dopo la sconfitta ad opera del RC Cannes nella giornata di sabato, domenica le biancorosse hanno superato LPM BAM Mondovì e Saint-Raphaël Var Volley-Ball, entrambe con il punteggio di 2-0. MVP del torneo la schiacciatrice russa Sofya Kuznetsova, autrice di ottime prestazioni in tutti e tre gli incontri, disputatisi al meglio dei due set. Nel primo match del torneo la Bosca S.Bernardo Cuneo fatica ad entrare in partita ed è costretta a un continuo inseguimento. In vantaggio solo per un breve frangente del secondo parziale, le cuneesi devono arrendersi alle francesi. Miglior marcatrice Kuznetsova con otto punti. Ad aprire la domenica del Challenge International Eric Kleiber è il derby della Provincia Granda con la LPM BAM Mondovì: Nel primo set equilibrio fino al 13-13, poi le biancorosse accelerano e chiudono con uno show di Kuznetsova dalla linea dei nove metri. Più combattuto il secondo parziale, con Mondovì che si porta avanti dopo la partenza sprint di Cuneo. A trascinare le gatte al successo è Squarcini, autrice di un grande finale di set a muro e in attacco. Kuznetsova chiude con cinque ace, bene anche Giovannini con il 62% in attacco. Bosca S.Bernardo Cuneo e Saint-Raphaël Var Volley-Ball si presentano alla sfida conclusiva del torneo con la consapevolezza che dal match uscirà la squadra vincitrice. Partono meglio le padrone di casa: 5-1 e time out per Cuneo, che parte con Agrifoglio in cabina di regia. Un proficuo turno al servizio di Squarcini ristabilisce la parità (5-5). Le cuneesi provano a scappare ma il Saint-Raphaël Var Volley-Ball non ci sta e c’è equilibrio fino al 15-15. È un primo tempo di Squarcini a consegnare alle cuneesi il primo parziale. L’avvio del secondo set è all’insegna dell’equilibrio fino al 3-3, quando un bell’attacco di Degradi e un’infrazione delle francesi confezionano il primo allungo ospite. La prima azione lunga è delle locali, che impattano (6-6). La Bosca S.Bernardo Cuneo accelera su un turno al servizio di Kuznetsova e sul 7-11 coach Farjaudon ferma il gioco. Dentro Gay per Spirito. Tentativo di rimonta delle francesi che risalgono fino all’11-15, poi un errore al servizio e un attacco di Kuznetsova mettono in ghiaccio il set. Il non desistono e si portano sul 16-19: coach Pistola ferma il gioco. Kuznetsova piega le mani del muro, poi stampa il muro che vale il 18-21. Doppia Degradi e Zanette regalano set, match e torneo alla Bosca S.Bernardo Cuneo. Mercoledì 15 settembre il remake della sfida a Andora, con un allenamento congiunto alle ore 18 con ingresso a offerta libera (prenotazione obbligatoria via mail a gabbianovolley@gmail.com). Tutto il ricavato verrà devoluto alla famiglia del piccolo Alessio, bambino affetto da atassia telangectasia che la società Gabbiano Volley ha già sostenuto con altre iniziative solidali.   Noemi Signorile: “Dopo un inizio un po’ difficile nella seconda e nella terza partita siamo riusciti a esprimerci al meglio. È stata un’ottima occasione per iniziare a conoscerci in partita. La squadra si sta amalgamando bene: l’obiettivo è continuare a lavorare come in queste prime quattro settimane e migliorare la comunicazione e l’intesa in campo. Sofya (Kuznetsova, n.d.r.) si impegna tantissimo in allenamento e oggi ha dimostrato ciò di cui è capace. Il suo è un MVP meritato; siamo felici per lei e come squadra, perché è un’arma in più su cui contare“. Andrea Pistola: “Un torneo in crescendo. Ieri abbiamo patito il pallone diverso e il viaggio, oggi invece abbiamo dato segnali di crescita. Quello che si è visto oggi è una base di partenza su cui lavorare nelle prossime settimane. Kuznetsova ha confermato quanto di buono avevamo visto, si sta inserendo molto bene anche dal punto di vista caratteriale. In parte ci sono ancora problemi legati alla lingua, ma il suo atteggiamento sempre positiva e entusiasta aiuta molto“. RISULTATISabato 11 settembreOre 10.45 Racing Club de Cannes – Saint-Raphaël Var Volley-Ball 0-2Ore 14.30 Bosca S.Bernardo Cuneo – Racing Club de Cannes 0-2Ore 16.30 LPM Banca Alpi Marittime Mondovì – Saint-Raphaël Var Volley-Ball 1-2 Domenica 12 settembreOre 10.45 Bosca S.Bernardo Cuneo – LPM Banca Alpi Marittime Mondovì 2-0Ore 14.30 LPM Banca Alpi Marittime Mondovì – Racing Club de Cannes 2-1Ore 16.30 Bosca S.Bernardo Cuneo – Saint-Raphaël Var Volley-Ball 2-0 (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    They-Breidenbach e Windisch-Cottafava trionfano nel World Tour di Cervia

    Di Redazione Doppia medaglia d’oro italiana nel World Tour 1 Stella di Cervia: un esito non così difficile da pronosticare visto l’elevato numero di coppie del nostro paese al via, ma poi le finali bisogna vincerle sul campo. Ed è quello che hanno fatto al Fantini Club i due team italiani più in forma del momento, imponendosi in un doppio duello con coppie USA: nel torneo femminile Chiara They e Sara Breidenbach hanno superato per 2-1 (22-20, 18-21, 15-12) Turner-Cannon, mentre in quello maschile Jakob Windisch e Samuele Cottafava si sono imposti per 2-0 (21-13, 21-16) su Evans-Field. Il bilancio del weekend romagnolo si completa con il quarto posto di Giulia Rubini e Giada Godenzoni, che dopo aver sfiorato l’impresa in semifinale proprio contro They-Breidenbach (18-21, 28-26, 15-5 i parziali di un match tiratissimo) si sono arrese alle slovene Kotnik-Lovsin nella finale per il bronzo, terminata sul 2-0 (21-13, 21-15). I neo-campioni d’Italia Windisch e Cottafava, invece, avevano superato in semifinale per 2-0 (21-16, 21-13) gli austriaci Trummer-Friedl, che poi hanno ceduto anche il terzo posto ai finlandesi Nurminen-Siren. Quinto posto per Ranghieri-Viscovich e Benzi-Bonifazi, così come, al femminile, per Tega-Orsi Toth e Scampoli-Bianchin. Nella giornata di oggi a Cervia si è svolto anche il Memorial Piero Molducci riservato alle categorie Master maschili: nella categoria Master 40 si sono imposti Vianello-Sposino davanti a Sala-Grimaldi e Ruini-Malavasi, tra i Master 50 Sanguanini-De Angeli hanno superato Ruini-Malavasi e Dalco-Di Lorenzo. Nella categoria Master 60, infine, oro per Macri-Fiammenghi, argento per Orlandi-Malisardi e bronzo per Barbieri-Vaccari. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    L’Italia fa polpette della Lettonia ed entra tra le prime 8 degli Europei

    Di Redazione L’Italia vola ai quarti di finale dei Campionati Europei maschili: basta poco più di un’ora agli azzurri per travolgere in tre set la malcapitata Lettonia nel primo turno a eliminazione diretta, e conquistare quel posto tra le prime 8 del continente che era un traguardo tutt’altro che scontato alla vigilia della manifestazione. La nazionale di Fefè De Giorgi tornerà in campo mercoledì 15 settembre contro la vincente della sfida tra Germania e Bulgaria, che avrà inizio tra poco (ore 19). Troppo ampio il divario tra i nostri e la Lettonia, ma l’Italia è brava a sfruttarlo da subito, prendendo il volo sul 14-11 del primo set e non mollando più fino allo scontato finale. Ancora bravissimo Simone Giannelli a dare fuoco alle polveri di tutti i suoi attaccanti, sfruttando spesso e volentieri i centrali Gianluca Galassi (100% su 7 palloni!) e Simone Anzani; ancora decisivi il muro (12 punti) e la battuta, ancora protagonisti Daniele Lavia, che si carica la squadra sulle spalle nel terzo set senza commettere neppure un errore, e Fabio Balaso. Le novità positive, anche in chiave futura, sono la discreta prestazione di Giulio Pinali, che chiude con 9 punti e il 41% in attacco, e soprattutto l’impatto di Francesco Recine, entrato dal secondo set al posto di Michieletto e capace di sigillare secondo e terzo parziale. Poco da dire su una Lettonia che non riesce a entrare in partita neppure quando, nel terzo set, gli azzurri le concedono qualche errore in più: annullato l’atteso Egleskalns, decisamente negativo anche l’apporto dei due “italiani” Freimanis (Taranto) e Dardzans (Perugia). I SESTETTI – Nessun cambiamento nello starting six dell’Italia, che ancora una volta si presenta con Giannelli in regia, Pinali opposto, Anzani e Galassi centrali, Michieletto e Lavia schiacciatori e Balaso libero. La Lettonia schiera Petrovs in palleggio in diagonale a Egleskalns, Freimanis e Svans al centro, Ozolins e Smits in posto 4 e Ivanovs con la maglia del libero. 1° SET – La Lettonia inizia molto aggressiva spingendo Michieletto all’errore dell’1-2 e si tiene nella scia degli azzurri, grazie alla fisicità dei propri attaccanti e a numerosi errori in battuta (7-7). Il primo break lo sigla Galassi a muro per l’11-9, ma un’invasione rimette subito il punteggio in parità. Per poco: Galassi e Lavia riportano avanti gli azzurri e Pinali tira fuori dal cilindro l’ace del 14-11, costringendo la Lettonia al time out. Quando in battuta va Lavia, però, per gli avversari è notte fonda: un muro di Galassi (17-12) e due consecutivi di Giannelli per aumentare a dismisura il vantaggio (20-12). Gli azzurri volano sul 23-13 e chiudono senza problemi con Michieletto e Lavia (25-15). 2° SET – Dentro Dardzans nella Lettonia al posto di un disastroso Egleskalns, ma il copione non cambia: subito due muri di Anzani (2-0), poi l’Italia vola sul 5-2 con un errore di Smits e sull’11-4 con l’ennesimo block di Michieletto. Gli azzurri imperversano e, dopo l’ace del 16-7 del talento trentino, De Giorgi lo toglie per lasciare spazio a Recine; intanto Pinali va a segno ancora una volta dai nove metri (19-9). Nel finale sale in cattedra proprio Recine: muro-punto (21-10), due attacchi vincenti consecutivi (24-11) e per chiudere in bellezza anche l’ultimo punto, dopo due set point annullati (25-13). 3° SET – Confermato Recine nel sestetto di partenza azzurro, mentre Keel propone Jansons al centro. Il set si apre con due muri consecutivi di Smits su Pinali (0-2), ma Lavia rimedia subito sul 3-3 ed è sempre lui a mettere la firma sul controbreak azzurro (8-5). Ancora Lavia, stavolta con l’ace, per il 10-7; poi due errori azzurri, a cui però fanno da contraltare il muro di Recine e l’ace di Galassi per il 13-8. Il time out della Lettonia non cambia la situazione: Recine sigla il più 6, Anzani e Galassi fanno volare gli azzurri (16-11, 18-12). Entra Romanò, che si iscrive alla festa con il muro del 20-12; Galassi fa uscire l’Italia da una situazione complicata (22-12) ed è ancora una volta di Recine l’ultimo pallone per il 25-16. Italia-Lettonia 3-0 (25-15, 25-13, 25-16)Italia: Giannelli 4, Balaso (L), Galassi 8, Sbertoli ne, Romanò 1, Anzani 6, Michieletto 8, Lavia 13, Piccinelli (L) ne, Ricci ne, Pinali 9, Cortesia ne, Recine 8, Bottolo ne. All. De Giorgi.Lettonia: Ivanovs (L), Svans 3, Sauss 1, Smits 7, Egleskalns 1, Petrovs D. 1, Buivids ne, Skruders ne, Freimanis 4, Petrovs A. (L) ne, Platacs ne, Ozolins 3, Dardzans 4, Jansons 1. All. Keel.Arbitri: Rajkovic (Croazia) e Aro (Finlandia).Note: Spettatori 575. Italia: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 53%, ricezione 71%-55%, muri 12, errori 18. Lettonia: battute vincenti 0, battute sbagliate 7, attacco 29%, ricezione 43%-38%, muri 2, errori 18. LEGGI TUTTO