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    Civitanova parte subito forte: 3-0 contro i ragazzi terribili di Padova

    Di Redazione Subito spettacolo nell’anticipo che dà il via alla nuova stagione di Superlega. A Padova si affrontano i padroni di casa della Kioene, uno dei roster più giovani del campionato, e i campioni d’Italia della Lube Civitanova. Al contrario di quanto potrebbe far intuire il risultato, netto in favore di Juantorena e soci, il match ha regalato numerose fasi di gioco di altissimo agonismo, soprattutto nei primi due set dove Civitanova ha tirato sempre fuori il suo killer instinct nei punti finali. Primo set – La Kioene fa subito la voce grossa a inizio match e con due ace di Weber si porta avanti 4-1, ma è solo una fiammata che la Lube spegne sul nascere grazie a un’altra serie in battuta, a firma Juantorena, che vale prima il pareggio (5-5) e poi il sorpasso (5-6). A metà set gli ospiti vanno sul +5 (8-13) con un brillante Garcia, il 22enne portoricano schierato opposto in sostituzione del convalescente Zaytsev. Spettacolare e degno di nota il sedicesimo punto della Lube, messo a terra da un muro profondo di Simon solo al termine di una serie infinita di recuperi in tuffo su entrambi i lati del campo. Nelle battute finali i ragazzi terribili di Padova cercano di tornare in scia, e ci riescono anche con Marco Vitelli, che con quattro ace di fila riporta i suoi a un solo punto di svantaggio (20-21). Anche in questo caso, però, la fiammata non provoca un incendio e la Lube si porta sullo 0-1 chiudendo il parziale 21-25. Secondo set – Alla ripresa del gioco sono ancora gli ospiti a brekkare (3-5) e ancora una volta i padroni di casa a tornare in pista dal servizio, questa volta con una serie firmata da Bottolo (6-5). La Kioene questa volta tiene testa, e punteggio, per due terzi del set, poi la maggiore esperienza consente alla Lube di gestire meglio i palloni che pesano scappando via fino al 20-25. Terzo set – Nel terzo parziale, invece, non c’è storia. Questa volta i campioni d’Italia vanno subito a velocità doppia e il gap si fa subito importante (5-12). I punti concessi a Padova questa volta sono 19 e senza fiammate in grado di mettere in discussione il set. Vittoria netta, dunque, come da pronostico, ma è stata subito grande pallavolo. Mattia Bottolo (Kioene Padova): “Giocare qui con il pubblico è fantastico, avere i padovani sugli spalti per noi significa molto. Sappiamo che possiamo solo migliorare, siamo giovani e abbiamo tanta voglia di lavorare in palestra”. Luciano De Cecco (Cucine Lube Civitanova): “I nuovi innesti si stanno aggregando alla grande nella squadra, dobbiamo mantenere questo ritmo e questa mentalità perché tutte le partite sono importanti”. Kioene Padova – Lube Civitanova 0-3 (21-25, 20-25, 19-25 in 1h 17’)Kioene Padova: Bassanello (L) ne, Gottardo (L), Loeppky 8, U Schiro, Vitelli 8, Zoppellari, Guzzo ne, Volpato 4, U Bottolo 6, Zimmermann 2, Canella ne, Weber 13, Crosato ne, Petrov. All. CuttiniCucine Lube Civitanova: Anzani 8, Balaso (L), Garcia Fernandez 6, Kovar, Sottile, Marchisio ne, Juantorena 13, Lucarelli 9, Diamantini ne, Simon 13, De Cecco 3, Ambrose (L) ne, Penna ne. All. BlenginiPadova: 17 battute sbagliate, 8 ace, 1 muri vincenti, 45 % in attacco, 35% in ricezione (11% perfette). Civitanova: 9 battute sbagliate, 8 ace, 9 muri, 55% in attacco, 45% in ricezione (27% perfette). LEGGI TUTTO

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    Zaytsev: “Lavoro 7 ore al giorno. De Giorgi? Se mi chiama rispondo…”

    Di Redazione È un Ivan Zaytsev carico a molla quello che si racconta sulle colonne della Gazzetta dello Sport. L’operazione al ginocchio per lui è già una parentesi lontana, testa e gambe sono già proiettati al ritorno in campo: “Sono a un terzo del percorso di riabilitazione. Lavoro 6-7 ore al giorno per tornare al 100%. Un lavoro sui muscoli e aeroboico, anche con i gradoni in stile Zeman” racconta. Foto Lube Volley In un’altra recente intervista il compagno di mille battaglie in azzurro, Osmany Juantorena, ha dichiarato che senza Zaytsev le squadre che faranno la voce grossa in Superlega saranno sicuramente Perugia in prima battuta, Modena in seconda. Ma anche quando lo “Zar” tornerà in campo rinforzando ancor di più la squadra da battere, la Lube, l’impressione generale è che questo campionato di Superlega sarà un’incognita fino alla fine. “Lo confermo – dice Zaytsev -. La Superlega è in assoluto il campionato di pallavolo più competitivo al mondo. E quest’anno, in particolare, non ci si potrà rilassare neanche contro l’ultima in classifica”. Un importante passaggio della bella intervista rilasciata al collega della Gazzetta dello Sport, Davide Romani, riguarda poi il futuro in nazionale. Una nazionale, quella del nuovo corso voluto da Fefè De Giorgi, che ha dimostrato con i giovani di essere già pronta e vincente, e sono già in tanti a chiedersi (lo abbiamo fatto anche noi con un sondaggio dedicato, i cui risultati sono stati “chiari” sulla questione) se in questo gruppo ci sarà ancora spazio per i “veterani” e campioni come Zaytsev. “Con De Giorgi ci siamo sentiti prima dell’Europeo con l’idea di risentirci quando avrò recuperato. Se mi chiama sono pronto” la sua risposta, che non lascia dubbi sul fatto che l’addio alla nazionale non lo sfiora minimamente. (fonte: Gazzetta dello Sport) LEGGI TUTTO

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    Aumenta al 60% la capienza consentita per i palazzetti

    Di Redazione L’aumento tanto atteso è arrivato, anche se siamo ancora lontani dalla riapertura al pubblico totale: il Consiglio dei Ministri di oggi ha votato all’unanimità il provvedimento che incrementa al 60% la capienza consentita in zona bianca per gli impianti al chiuso, in precedenza fissata al 35%. Qualcosa in più, dunque, del 50% suggerito dal Cts che aveva fatto gridare allo scandalo le istituzioni pallavolistiche (e non solo); ma di certo un risultato non pienamente soddisfacente se si considera che lo stesso decreto autorizzerà anche l’apertura delle discoteche – locali in cui i contatti fisici sono certamente ben maggiori che in un palazzetto – con una capienza massima del 50%. C’è poi un ulteriore dettaglio di cui tenere conto: le nuove disposizioni entreranno in vigore da lunedì 11 ottobre, dunque non potranno essere applicate alle gare in programma nella prima giornata dei campionati di Serie A, tra sabato e domenica. (fonte: Governo.it) LEGGI TUTTO

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    Quante novità per Aimone Alletti. Dalla figlia Avila al ritorno in Superlega

    Di Roberto Zucca Aria, Avila e Aimone. Nel cuore di Leila, la moglie di Aimone Alletti, c’è una caratteristica che l’esperto centrale racconta, a margine della nascita della loro secondogenita, avvenuta il 14 settembre scorso: “Il nome di Avila lo abbiamo scelto assieme ma doveva rispettare una tradizione: quello di avere la doppia A. È ciò che accomuna tutti noi Alletti. Se fosse nato un maschietto, lo avremmo chiamato Alvaro, come mio papà” Qualche settimana dalla nascita di Avila. Continui lei. “Emozionante. Lei è bravissima, mangia e dorme. La vita non ci è stata assolutamente stravolta. Per assurdo è stato più impegnativo iniziare i lavori per la nostra casa di La Spezia” Giusto il tempo per rientrare a Taranto nella prima settimana di agosto? “Abbiamo iniziato presto, ma lo abbiamo fatto in un clima molto più disteso, ossia senza i dubbi della pandemia come lo scorso anno oppure come due anni prima quando il Covid ha interrotto bruscamente la stagione. Siamo in un periodo di amichevoli e inizieremo subito a misurarci contro Civitanova e Cisterna” Il ritorno in Superlega per lei come sarà? “Sarò onesto. Molte squadre iniziano ad allestire la rosa già da gennaio. Noi siamo sbarcati ufficialmente in Superlega a giugno. Quindi abbiamo avuto meno tempo per attrezzarci rispetto alle altre compagini. Ma è stato un bel mercato e arriveranno a Taranto degli ottimi atleti. Sono contento ad esempio dell’arrivo di Joao Rafael, perché è un atleta che può fare molto bene e portare anche un bell’equilibrio in attacco” Obiettivo salvezza? “Tutto quello che arriverà in più sarà ben accetto. Sicuramente le squadre con cui ce la dovremo giocare maggiormente saranno Padova, Cisterna, Ravenna. Lavoreremo comunque per toglierci le nostre soddisfazioni” Da esterno mi dia invece un giudizio sulla nazionale. “Ne parlavo proprio in spogliatoio qualche ora fa, dicendo che non pensavo si riuscisse così rapidamente a dimenticare Tokyo e superare con agilità la fase a gironi. Invece è stato un crescendo importante e sono davvero felice per loro. È un nuovo inizio ma ciò che si è visto è stato veramente molto bello” LEGGI TUTTO

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    Juantorena: “Senza Zaytsev la favorita è Perugia. Il futuro? Tengo d’occhio la Cina”

    Di Redazione Osmany Juantorena torna a calcare i taraflex, dopo l’esclusione dal Campionato Europeo, e lo fa con la maglia della Cucine Lube Civitanova per la settima stagione consecutiva. La sua Lube è considerata tra le favorite di questo campionato, niente di nuovo insomma, ma per Juantorena la situazione non è così scontata come sembra. In un’intervista a Il Resto del Carlino Macerata, Osmany parla di Lube, campionato e futuro. Juantorena, lunedì un brillante 3-0 nei confronti di Perugia nell’ultimo test. Era solo un’amichevole, ma per voi battere la Sir è sempre cosa buona e giusta. «Sicuramente è stata la miglior amichevole come prestazione, però loro sono più indietro di noi perché da pochi giorni si allenano davvero tutti insieme». Partite col tricolore sul petto e come squadra da battere. Tempo fa il direttore Cormio ha affermato che Perugia è la vera favorita: pre-tattica o lo pensa anche lei? «Lo credo pure io, insieme a Modena hanno fatto un gran mercato. Inoltre nei primi due mesi saremo senza Zaytsev». In estate ha due volte postato sui social una foto con Marouf ipotizzando un futuro assieme e magari in Cina. Le piace così tanto l’Oriente? «Ma no, sono battute, lui vorrebbe giocassimo insieme là, di certo non è una cosa immediata». E’ sotto contratto fino a giugno 2023 e nessuno vorrebbe vederla allora in un’altra squadra italiana. Meglio l’estero? «E dove posso andare in Italia stando meglio che alla Lube? Quando il contratto scadrà ne parlerò con la mia famiglia, per la Cina ho un occhio di riguardo perché il campionato è corto, non tanto impegnativo e ho vari amici che giocano là». LEGGI TUTTO

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    Sardinia Beach Finals: inizia male il cammino degli azzurri

    Di Redazione Tre sconfitte in altrettante partite: non è iniziata nel migliore dei modi l’avventura delle coppie italiane alle Sardinia Beach Finals di Cagliari, le finali del World Tour di Beach Volley. Gli unici a strappare il tie break sono stati Daniele Lupo e Paolo Nicolai, che però si sono arresi in rimonta per 1-2 (21-10, 14-21, 15-17) agli olandesi Varenhorst-Van de Velde. Nette sconfitte, invece, per Enrico Rossi e Adrian Carambula contro i campioni olimpici Mol-Sorum (19-21, 10-21), e nel femminile per Marta Menegatti e Valentina Gottardi con le svizzere Betschart-Huberli (16-21, 14-21). Foto FIVB Nelle altre gare, da segnalare la doppia sconfitta delle statunitensi Ross-Klineman, medaglia d’oro a Tokyo 2020, ad opera delle russe Makroguzova-Kholomina e delle tedesche Borger-Sude. Battute anche le terze classificate dei giochi, le elvetiche Vergé Dépré-Heidrich, vittime delle americane Sponcil-Claes. Ancora in corso gli ultimi incontri della giornata per una manifestazione disputata assurdamente senza pubblico, nella stessa città che solo pochi giorni fa ha ospitato la finale dei Mondiali Under 21 indoor davanti a centinaia di spettatori. Domani si ricomincia a giocare alle 9.30: doppio impegno per Menegatti-Gottardi (proprio contro Ross-Klineman alle 11.30 e Makroguzova-Kholomina alle 19.30) e Lupo-Nicolai (con Plavins-Tocs alle 14.30 e Crabb-Gibb alle 21.30), mentre Carambula-Rossi scenderanno in campo soltanto alle 18.30 contro Cherif-Ahmed, finalisti a Tokyo. Tutti i match sono trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube di Volleyball World. MASCHILEPool A: Perusic/Schweiner-Varenhorst/Van de Velde 2-1 (27-25, 27-29, 15-10); Crabb/Gibb-Plavins/Tocs 2-0 (21-19, 21-16); Nicolai/Lupo-Varenhorst/Van de Velde 1-2 (21-10, 14-21, 15-17); Crabb/Gibb-Perusic/Schweiner in corso.Pool B: Brouwer/Meeuwsen-Semenov/Leshukov 1-2 (21-17, 17-21, 11-15); Mol/Sorum-Carambula/Rossi 2-0 (21-19, 21-10); Cherif/Ahmed-Semenov/Leshukov ore 21.30. FEMMINILEPool A: Betschart/Huberli-Borger/Sude 2-1 (16-21, 26-24, 15-12); Makroguzova/Kholomina-Ross/Klineman 2-1 (22-24, 21-19, 15-10); Menegatti/Gottardi-Betschart/Huberli 0-2 (16-21, 14-21); Ross/Klineman-Borger/Sude 1-2 (20-22, 21-13, 8-15). Pool B: Pavan/Humana Paredes-Keizer/Meppelink 2-0 (21-17, 25-23); Sponcil/Claes-Vergé Dépré/Heidrich 2-1 (19-21, 21-14, 15-11); Agatha/Duda-Pavan/Humana Paredes ore 22.30. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Novara cede all’Imoco, Fersino: “Ci è mancata la lucidità”

    Di Redazione La stagione 2021-2022 incomincia con la Supercoppa femminile. L’atteso appuntamento tra Novara e Imoco, le due big della Serie A1 femminile, non rivela particolari sorprese. E’ ancora l’Imoco a vincere. Ottavo trofeo in due anni, quarta Supercoppa consecutiva, 3-1 sull’Igor. Eleonora Fersino, il giovane libero titolare di Novara analizza i pro e contro di una sfida ad alta quota, per cui è necessaria la lucidità al 100% e che, invece in alcuni casi, alla Igor è mancata: Eleonora Fersino (libero Igor Gorgonzola Novara): “C’è rammarico per la sconfitta, soprattutto per l’andamento della partita e per la lucidità che ci è mancata in alcuni momenti decisivi. Complimenti a Conegliano per la vittoria, da parte nostra c’è sicuramente del buono nella prestazione offerta, anche perché siamo a inizio stagione e i margini di miglioramento sono tanti. Dobbiamo ripartire da questo: come eravamo agguerrite prima di questa partita, lo saremo ancora di più da lunedì, per rialzarci subito”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Italia U21 da impazzire: Polonia ribaltata, è finale mondiale

    Di Redazione Gli azzurri conquistano la finale del Mondiale Under 21 recuperando due set di svantaggio alla Polonia e imponendosi poi al tie-break. 20-25, 20-25, 25-11, 25-20, 15-12 i parziali di una semifinale che ha regalato emozioni infinite. Top scorer del match Alessandro Michieletto con 20 punti, seguito da Tommaso stefani con 18 punti messi a segno.  Avversaria per il titolo (domenica 3 ottobre, ore 19.00) sarà la Russia, che nell’altro match ha battuto 3-0 (27-25, 28-26, 25-17) l’Argentina. Per l’Italia quella di Cagliari rappresenterà la quinta finale mondiale di categoria nella sua storia, dopo quelle di Milani 1985, Il Cairo 1991, Rosario 1993 e Manama 2019. Gli azzurri sembrano in palla a inizio match, ma sul 12-10 subiscono un parziale di 6-0 che fa crollare ogni certezza e spinge i polacchi fino alla vittoria del parziale (20-25). Nel secondo set l’inerzia non cambia, l’Italia è ancora in grossa difficoltà e cede con lo stesso punteggio. La svolta, però, arriva nel terzo set, con gli azzurri trascinati da Michieletto che torna a fare male col servizio (anche float), mentre a muro cresce Cianciotta. Alla Polonia vengono concessi appena 11 punti, che salgono a 20 nel quarto parziale che rimanda tutto al tie-break. Qui l’Italia non scala di marcia e corre subito sul 7-1. La Polonia non ci sta: risale fino al -1 (11-10) e poi impatta sul 12-12. Ma la sua partita finisce qui. L’Italia non sbaglia più e il monster block finale di Rinaldi chiude i conti. Alessandro Michieletto: “A partire dal terzo set abbiamo iniziato a sbagliare meno a partire dalla battuta e quindi riuscivamo a fare più break point. Nei primi due set non riuscivamo ad accettare il punto a punto e loro prendevano sistematicamente il largo. Nei tre set successivi, invece, siamo partiti meglio e abbiamo iniziato a giocare meglio. I primi due set della partita con la Polonia ci serviranno da lezione per la finale di domani contro la Russia. Dopo la finale europea dello scorso anno, ora quella mondiale sempre con la Russia. Noi siamo pronti e non vediamo l’ora di affrontarli”. ITALIA U21-POLONIA U21 3-2 (20-25, 20-25, 25-11, 25-20, 15-12)Italia: Michieletto 20, Cianciotta 10, Stefani 18, Rinaldi 11, Crosato 11, Porro 1, Catania (L). Gottardo 1, Schiro 2, Ferrato. N.e. Comparoni, Magalini. All. FrigoniPolonia: Kwasigroch 11, Urbanowicz 10, Dulski 10, Kraus 8, Strulak 9, Pawlun 6, Nowowsiak (L). Gomulka 8, Markiewicz 1, Gniecki 1. N.e. Czerwinski, Gierzot. All. PlinskiDurata set: 28’, 29’, 24’, 28’, 20’Italia: 2 a, 19 bs, 15 mv, 35 etPolonia: 3 a, 15 bs, 14 mv, 31 et LEGGI TUTTO