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    Girone Bianco: colpo in coda di Bologna, Brugherio lotta ma cede in tre set

    Di Redazione Lo scontro diretto tra i fanalini di coda del Girone Bianco del campionato di A3 va alla Geetit Bologna che in casa si impone per tre set a zero sulla Gamma Chimica Brugherio (25-22, 26-24, 25-15 i parziali). Un risultato pesante che allarga la forbice tra le due squadre a sette punti in favore degli emiliani. Geetit Bologna – Gamma Chimica Brugherio 3-0 (25-22, 26-24, 25-15)Geetit Bologna: Faiulli 4, Dalmonte 6, Marcoionni 5, Spagnol 27, Maretti 7, Soglia 4, Zappalà 0, Ghezzi (L), Bonatesta 2. N.E. Cogliati, Venturi. All. Asta. Gamma Chimica Brugherio: Bonacchi 6, Chiloiro 8, Innocenzi 7, Mitkov 14, Piazza 9, Compagnoni M. 2, Colombo (L), Regattieri 0. N.E. Compagnoni F.. All. Durand. ARBITRI: Grossi, Grassia. NOTE – durata set: 26′, 28′, 24′; tot: 78′. LEGGI TUTTO

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    Torneo Wevza, l’Italia Under 18 maschile battuta dal Belgio in semifinale

    Di Redazione Nella semifinale del Torneo Wevza Under 18 maschile, gli azzurrini di Michele Zanin non sono riusciti a superare il Belgio, uscendo sconfitti dalla Sport Hall Villa d’Agri di Marsicovetere 1-3 (18-25, 23-25, 25-21, 23-25). L’Italia ha dovuto cedere agli avversari, al termine di un match condotto in buona parte dal Belgio. Domani la nazionale tricolore tornerà in campo (ore 18), in diretta sul canale youtube della FIPAV, per giocarsi la finale per il terzo e quarto posto contro la perdente dell’altra semifinale in programma questa sera alle 20.30 tra la Francia e la Germania. Nonostante il mancato accesso in finale l’Italia avrà comunque la possibilità di staccare il pass per i prossimi Campionati Europei di categoria che si disputeranno dal 9 al 17 luglio 2022 a Tbilisi, in Georgia, attraverso il secondo round di qualificazione in programma dal 21 al 24 aprile.  1° SET – Nella prima frazione di gioco è stato il Belgio a comandare, l’Italia ha perso terreno e il set si è messo subito in salita (6-11). Le battute degli ospiti hanno creato diversi problemi alla ricezione azzurra e così lo svantaggio è cresciuto ulteriormente (9-16). I ragazzi di Zanin hanno cercato di recuperare, ma il Belgio è riuscito a respingere gli assalti e il parziale è terminato (18-25).2° SET – Nel secondo set Zanin ha inserito Barotto al posto di Britot con le due formazioni che hanno battagliato punto a punto (7-7). Con il passare delle azioni, però, la formazione belga ha preso il controllo ed è stata in grado di aggiudicarsi anche il secondo parziale 25-23. 3° SET – Copione invertito nel terzo set, qui Magliano e compagni dopo una prima fase di equilibrio hanno spinto sull’acceleratore e hanno piazzato l’allungo decisivo per chiudere il parziale a proprio favore (25-21).4° SET – Entusiasmante la quarta frazione. Dopo una prima parte di sostanziale equilibrio, l’Italia con grande grinta ha allungato sul +3 (10-7). Nel finale, però, la formazione guidata da Moyaert grazie anche ad un ottimo servizio ha ribaltato l’inerzia del set e con determinazione si è portata sopra chiudendo set e partita con il parziale di 25-23. Top scorer dell’incontro il belga De Vleeschhauwer autore di 21 punti.  ITALIA-BELGIO 1-3 (18-25, 23-25, 25-21, 23-25)Italia: Mariani 1, Bristot 1, Taiwoo 9, Magliano 15, Carpita 14, Russo 10, Bonisoli (L). Barotto 8, Morazzini, Malavasi 2, Spagnolli. N.e. Mati. All. ZaninBelgio: Ponseele 4, Van Looveren 19, Spiessen 7, De Vleeschhauwer 21, Maerten 16, Lips 3, Verwimp M. (L). Lechien. N.e. Van Hooghten, Verlooy, Verwimp K, Bus. All. MoyaertArbitri: Zyber (GER) e Romero Martinez (SPA)  Durata set: 21’, 28’, 26’, 27’Italia: 7 a, 8 bs, 8 mv, 26 etBelgio: 11 a, 15 bs, 8 mv, 29 et (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Impresa di Ortona che sbanca Cantù in tre set nell’anticipo della 2° di ritorno

    Di Redazione Nell’anticipo della seconda giornata del girone di ritorno del campionato di A2 maschile la Sieco Service Ortona supera agevolmente in trasferta la Pool Libertas Cantù in tre set: 18-25, 22-25, 16-25 i parziali. Per l’Impavida si tratta del terzo successo consecutivo (il primo lontano da casa) e con questi ulteriori tre punti conquistati lascia momentaneamente l’ultimo posto in classifica salendo a quota 11, mentre Cantù resta a 18 punti. Una vittoria che è figlia di una ottima prestazione corale ma che vede un super Pessoa mostruoso, autore di 21 punti con una percentuale punto che si attesta al 67%. STARTING SIX – Coach Matteo Battocchio butta nella mischia fin dall’inizio la new entry Alessandro Frattini al centro in diagonale con Federico Mazza, con Manuel Coscione palleggiatore, Matheus Motzo opposto, Tino Hanzic e Felice Sette schiacciatori, e Riccardo Bortolini libero. Coach Nunzio Lanci risponde con Leonardo Ferrato in cabina di regia, con l’ex di turno Andrea Santangelo opposto, Antonio De Paola e Gabriel Pessoa schiacciatori, Micheal Molinari ed Alberto Elia centrali, e Pasquale Fusco libero. 1° SET – Inizio shock del Pool Libertas, e coach Battocchio ferma tutto (0-4). Al rientro in campo Cantù si porta subito sotto con Motzo (5-6), ma un’invasione di Frattini, che poi uscirà dal campo per infortunio, riporta avanti Ortona (6-9). Le squadre lottano palla su palla, ma un errore in ricostruzione dei canturini convince coach Battocchio a parlarci su (12-16). I canturini lottano, ma non riescono a ricucire lo strappo. Chiude un attacco di Pessoa (18-25). 2° SET – A inizio secondo set la Sieco Service prova a scappare guidata da Santangelo (3-5). Il turno in battuta di Hanzic, però, frutta un parziale di 5-0 che ribalta la situazione e convince Coach Lanci a fermare il gioco (8-5). Al ritorno in campo due muri consecutivi di De Paola su Motzo riportano il punteggio in parità a quota 9. Nuovo strappo canturino (12-9), a cui rispondono Pessoa e due ace consecutivi di De Paola, con Coach Battocchio a chiamare time-out (12-13). Al rientro in campo la Sieco Service allunga con il solito Pessoa e Molinari (14-17), ma il turno al servizio di Motzo ribalta di nuovo il tutto, con Coach Lanci che vuole parlarci su (18-17). Una pipe di Pessoa manda gli abruzzesi a +2, e Coach Battocchio ferma tutto (20-22). E’ lo strappo decisivo: agli ospiti basta gestire il vantaggio per chiudere con Santangelo (22-25). 3° SET – Terzo set che inizia con il punteggio in equilibrio fino ai due attacchi di Elia e al muro di Ferrato che convincono Coach Battocchio a parlarci su (7-11). Al rientro in campo uno scatenato Motzo riporta sotto i suoi (9-11), ma la Sieco Service gioca compatta e allunga di nuovo (9-15). E’ lo strappo decisivo: a Ortona basta giocare il cambiopalla alla perfezione per chiudere parziale e partita con Pessoa (16-25). Queste le parole di coach Battocchio a fine partita: “Ortona, con il cambio del palleggiatore, ha vinto tre gare su quattro, quindi penso che questo la dica lunga. Io ci tengo a fare i complimenti ai miei ragazzi, perché, anche quando le cose sono andate male, loro hanno messo in campo tutto quello che potevano. Stamattina mi sono scusato con chi è rientrato oggi dal Covid, e ha dovuto giocare senza neanche allenarsi. Abbiamo dei giocatori che sono veramente delle persone splendide: uno si scaviglia al termine del riscaldamento, durante le battute, gioca lo stesso e fa un’ottima partita; un altro si scaviglia a inizio partita e stringe i denti. È un momento così, ma loro stanno mettendo tutto quello che hanno. Mi scuso con loro perché sicuramente non sono stato una persona giudiziosa, ma purtroppo non avevamo alternative. Questa partita era per noi uno scontro diretto per provare a salvarci. Devo fare loro i complimenti perché stanno dando tutto quello che hanno e anche di più, anche se il momento è molto complicato”. Nunzio Lanci, coach dell’Impavida Ortona: “Una gara giocata con l’atteggiamento giusto, la giusta voglia e la giusta attenzione. Stiamo migliorando in tutti i fondamentali e non possiamo che essere contenti di come abbiamo giocato. Attenzione però a non cullarci troppo sugli allori. Il nostro obiettivo è quello di fare più punti possibile perché la salvezza è ancora alla nostra portata. Guardiamo avanti e cerchiamo di fare sempre del nostro meglio”. Pool Libertas Cantù – Sieco Service Ortona 0-3 (18-25, 22-25, 16-25)Pool Libertas Cantù: Coscione 1, Sette 8, Frattini 0, Motzo 21, Hanzic 5, Mazza 5, Moreno Garcia (L), Salvador 1, Trovò 1, Bortolini (L), Pietroni 0, Rota 1. N.E. Princi, Pellegrinelli. All. Battocchio. Sieco Service Ortona: Ferrato 3, Pessoa 21, Molinari 6, Santangelo 14, De Paola 10, Elia 3, Benedicendi (L), Fusco (L), Del Fra 0. N.E. Bulfon, Di Silvestre, Fabi, Cappelletti. All. Lanci. ARBITRI: Russo, Nava. NOTE – durata set: 26′, 31′, 27′; tot: 84′. Muri Punto:  Cantù  4 – Ortona 9Aces: Cantù 5 – Ortona 3Errori Al Servizio: Cantù 10 – Ortona 7Percentuali Attacco: Cantù 40% – Ortona 58%Percentuali Ricezione: Cantù 37% POS. / 30% PERF. – Ortona 55% POS. / 34% PERF (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, le pagelle: Plummer sempre lucida, Karakurt braccio armato

    Di Alessandro Garotta La Prosecco DOC Imoco Conegliano conquista la Coppa Italia Frecciarossa femminile 2021-2022 battendo la Igor Gorgonzola Novara nella finalissima al Pala Eur, sotto gli occhi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ogni volta che qualcosa finisce, bisogna tirare le somme e valutare quello che di più o meno buono è stato fatto: ecco i voti alle protagoniste della finalissima tra Conegliano e Novara. PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO Joanna Wolosz voto 7,5. Si trova rapidamente a doversi adattare ad una situazione complicata, nella quale le attaccanti faticavano più del solito a mettere giù palla e le centrali erano difficili da innescare, in particolare De Kruijf, che perde via via fiducia. Così nella terza frazione pensa di aggrapparsi sempre di più a Plummer, che risponde presente, e a far ritrovare feeling in fase offensiva ad Egonu: scelta vincente. A muro si fa sentire (2 blocks) e al servizio crea le basi per 2 break point. Paola Egonu voto 7,5. La sua sfida con Karakurt è una delle chiavi annunciate del match, dato che sia al servizio sia negli attacchi contro muro schierato una buona parte del destino delle due squadre dipende da loro. Se la chiave di valutazione fosse solo questa l’opposta della nazionale non ne uscirebbe necessariamente vincente, visto che la turca attacca leggermente meglio (47%-43%) ed incappa in meno errori. C’è un però: la devastante azione esercitata sugli equilibri del match dal posto-2 della Igor va ad intermittenza, mentre quella di Paola cresce scambio dopo scambio risultando determinante per la rimonta. Considerando che ha vinto il premio di MVP e chiuso questa due giorni con 32 punti in semifinale e 26 nella finalissima (con il 30% di efficienza), è difficile rimproverarle qualcosa, anche se non sono state le sue migliori partite quanto a statistiche.  Robin De Kruijf voto 6,5. Non ripete la bellissima prova di mercoledì (13 punti, 6 muri e 7 su 12 in attacco), ma alla fine è proprio lei a firmare il punto che spegne le velleità di rimonta della Igor nel tie break. In attacco non riceve tanti palloni (10) pur mettendone a terra 6, senza subire alcun muro. Proprio in questo fondamentale ha vita dura (1 block), mentre al servizio si rende utile con 2 break point.  Raphaela Folie voto 8,5. Essere una buona centrale è possibile, senza dubbio. Essere considerata un’ottima centrale, o di livello mondiale, sembra una sfida un po’ più complessa. Non per la numero 7 dell’Imoco che dopo i problemi fisici torna grande protagonista in una finale con 15 punti complessivi, destreggiandosi benissimo in primo tempo (69% in fase offensiva) e risultando granitica a muro con 4 stampate a referto. Da sottolineare anche la sua buona prova in semifinale: sigla 12 punti, imbrigliando completamente le attaccanti di Busto Arsizio (6 muri). Miriam Sylla voto 5. Lontana dalla forma migliore e dagli standard di prestazione a cui ci ha abituato, non riesce a tenere testa alle avversarie producendo solo 4 punti e non svolgendo al meglio il suo compito di banda. Paga alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (19% di ricezione perfetta) e la sua scarsa vena realizzativa (-9% di efficienza) mette in seria difficoltà Wolosz. Kathryn Plummer voto 8. Aspettavamo con una certa impazienza questa Final Four, quale affidabile cartina tornasole per capire la consistenza reale della sua crescita, registrata nella prima parte dell’esperienza in gialloblù. Il campo dà tutte le conferme del caso, non c’è che dire: in attacco sa estrarre dal cilindro bordate devastanti, diagonali stretti, pallonetti e palle piazzate, un intero campionario da banda di livello assoluto (17 punti con il 50% di positività e il 46% di efficienza). In ricezione se la cava abbastanza bene (56% di positiva e 1 errore), non perdendo mai lucidità. Megan Courtney voto 7. Avrebbe dovuto entrare solo per dare una mano in seconda linea a causa di un problema al gomito, invece la prova sottotono di Sylla la costringe a tornare in pista da schiacciatrice vera in diagonale con Plummer. Il suo contributo più importante alla causa lo dà senza dubbio in attacco: su 15 palloni servitele da Wolosz ne mette a terra 7, senza errori o murate. Invece, meno brillante di altre volte appare in ricezione, anche se a dispetto dei numeri (58% di tocchi positivi e 25% perfetti) la cosa non incide più di tanto sul cambio palla di Conegliano, soprattutto perché le battitrici avversarie la colpiscono appena 12 volte. Loveth Omoruyi s.v. Monica De Gennaro voto 7,5. Prestazione di grande sostanza per il libero gialloblù, a referto con il 73% in ricezione positiva, il 65% di perfetta e 2 errori nel fondamentale. Il suo è un lavoro oscuro fatto di recuperi impossibili, di grande concentrazione e calma, ma molto redditizio: per le sue compagne di squadra è indispensabile avere una giocatrice che trasmette una tale sicurezza in difesa. Lara Caravello voto 6,5. Ogni volta che entra per il giro dietro o nei momenti di appannamento delle schiacciatrici titolari, alza il livello della squadra in ricezione e dà maggior equilibrio (75% di perfetta su 4 palloni). In battuta non è sempre incisiva (1 errore). IGOR GORGONZOLA NOVARA Micha Hancock voto 7. Poter contare su una ricezione sempre affidabile, su tre uscite di palla alta solidissime e su una centrale spietata in attacco come Chirichella è il sogno di ogni regista che deve affrontare Conegliano. Tuttavia, a partire dal terzo set, l’americana deve iniziare a correre di più e non può chiamare in causa i posti-3 come vorrebbe, così ripiega su combinazioni sempre più veloci con Karakurt, Daalderop e Bosetti, aiutandole comunque a viaggiare su buone percentuali. Al servizio si fa sentire in avvio di match con 2 ace (0 errori nel fondamentale). Ebrar Karakurt voto 7,5. Non si può parlare di consacrazione totale perché quella, di fatto, è già arrivata nella prima parte di stagione. Semmai la conferma a un livello dove troviamo poche altre opposte in Italia. La turca rappresenta il braccio armato della Igor, un elemento che a tratti risulta quasi immarcabile: vive un passaggio a vuoto importante nel terzo set, ma per il resto è sempre presente, si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui si può contare in attacco (23 punti complessivi con il 47% di positività e 4 errori nel fondamentale).  Rosamaria Montibeller s.v.  Cristina Chirichella voto 7. La centrale partenopea è brava a mettere in campo tanta sostanza e la sua finale è di buon livello. Presente a muro (2 blocks), precisa in attacco (64% di positività), puntuale sulle fast dove sciorina tutta la sua velocità, riesce a firmare 11 punti complessivi e a tirare fuori tutta la sua “cazzimma”. Non è però decisiva fino in fondo: dopo 8 punti nelle prime due frazioni, cala nella seconda parte del match anche perché Hancock la serve meno. Sara Bonifacio voto 6. Tutto lasciava immaginare cose promettenti dopo la buona prova nei quarti contro Firenze in cui la centrale azzurra aveva mostrato talento e solidità (8 punti con il 60% in attacco e 2 stampate). Invece, contro Conegliano fatica a entrare in partita e a fare la differenza: in attacco pur ricevendo pochi palloni (9) ne mette a terra 5, mentre a muro ha vita dura (0 blocks). Haleigh Washington voto 5,5. Il suo ingresso dalla panchina non porta alcuna risorsa in più alla squadra, nonostante un atteggiamento positivo: si dimostra grintosa, prova a bucare le avversarie in primo tempo, ma trovare la marcia in più al rientro da uno stop di un mese per infortunio è davvero complicato così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete (alla fine mette giù 1 pallone su 3 e non sigla alcun muro). Caterina Bosetti voto 7,5. In partite ad alta tensione come quella di ieri servono le qualità tecniche e i nervi saldi delle vere leader. Nonostante una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, la schiacciatrice dimostra di possedere entrambe le doti mettendo in campo una prova a tutto tondo. Più che il 48% in attacco, comunque non disprezzabile in una gara con tante azioni lunghe, vanno evidenziati il peso specifico dei suoi 16 punti, il 73% in ricezione, ma soprattutto la capacità di rispondere sul campo a qualche frettolosa critica, ricevuta dopo una prima parte di stagione alla ricerca della forma migliore. Nika Daalderop voto 7. Le sue ottime prove stanno diventando una consuetudine, dai playoff della scorsa stagione ad ora, e la finale di Coppa Italia non fa eccezione. L’olandese soffre meno del solito in ricezione (69% di positive e 28% di perfette), incassando un ace su 46 battute avversarie, e in attacco porta un contributo essenziale. Basta scorporare i valori delle cinque frazioni per leggerne una sostanziale regolarità: 42% nel primo set, 50% nel secondo, 66% nel terzo, 20% nel quarto e 40% nel tie break. Britt Herbots voto 5,5. Nella terza frazione entra al posto di Daalderop per dare freschezza all’attacco novarese, ma non dà molto di più (per lei 1 su 4 in attacco e 25% di ricezione perfetta). Nel finale dimostra di avere tanta personalità con una buona serie al servizio che quasi riapre il match. Sofia D’Odorico s.v. Eleonora Fersino voto 8. Le battitrici venete cercano di evitarla, ma riesce comunque a ricevere per 24 volte con buone percentuali: 83% di tocchi positivi e 54% di perfetti (coprendo molto bene le zone di conflitto). Dove dà il meglio è però ancora una volta in difesa: grazie alla sua reattività, alla capacità di scegliere la posizione giusta e ad alcuni tuffi decisivi, salva molti palloni che favoriscono le rigiocate delle azzurre. LEGGI TUTTO

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    Daniele Santarelli: “La nostra vittoria più bella in questa Coppa”

    Di Redazione È stata una finale di sofferenza per Daniele Santarelli, come capita raramente al tecnico della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano. Che però, alla fine, si può godere il trionfo in rimonta ai danni dell’Igor Gorgonzola e l’ennesimo trofeo, quello della Coppa Italia Frecciarossa: “L’avevo detto prima della partita, noi siamo gli artefici di noi stessi” sorride ai microfoni di RaiSport. Poi Santarelli spiega: “Novara è una squadra fortissima, hanno difeso e contrattaccato senza paura. Noi non eravamo lucidi, in particolare eravamo disordinati a muro e in difesa. Poi abbiamo cominciato a crederci, trovato un po’ di equilibrio e giocato meglio, e quando prendi fiducia cambia tutto. Il tie break poi è stata una guerra: questa è stata la nostra vittoria più bella in Coppa Italia. Sì, lo sappiamo: siamo forti, la squadra è una corazzata e tutti ci danno sempre per favoriti, però le finali poi bisogna vincerle. Ci siamo spesso, ne abbiamo portato a casa tante, ma non è mai facile“. Foto LVF/Rubin L’allenatore di Conegliano analizza anche la mossa che ha cambiato la partita, con l’ingresso di Megan Courtney: “Abbiamo delle difficoltà in posto 4 in questo momento. Miriam ci dà grande solidità in seconda linea ma in attacco si sta allenando poco, Courtney ha un problema al gomito e non sarebbe mai dovuta scendere in campo oggi, speravamo di non averne bisogno. Omoruyi è un’attaccante pura e deve ancora crescere in ricezione. Quando Megan mi ha detto che se la sentiva l’ho lanciata, ma è stata brava tutta la squadra a uscire da questa situazione“. LEGGI TUTTO

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    Cristina Chirichella: “Serve una partita perfetta, daremo il massimo”

    Di Redazione Sarà ancora Igor Gorgonzola Novara contro Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano: l’ennesima puntata di una sfida infinita assegnerà, come lo scorso anno, la Coppa Italia Frecciarossa. Il match è in programma giovedì 6 gennaio alle 17.30 (diretta Rai 2): le novaresi non hanno potuto disputare la semifinale contro Chieri, a causa delle positività al Covid nella Reale Mutua, mentre Conegliano ha battuto per 3-1 Busto Arsizio. Il capitano Cristina Chirichella presenta così la sfida: “Siamo ovviamente dispiaciute per quanto occorso a Chieri e per non aver potuto conquistare l’accesso alla finale sul campo. Ciò detto, domani abbiamo l’opportunità di giocarci un trofeo prestigioso e importante, il primo del 2022, e daremo il massimo per provare a raggiungere l’obiettivo. La partita tra Conegliano e Busto Arsizio ha dimostrato che chiunque avesse vinto sarebbe stato un osso duro da affrontare, come anche sarebbe stato con Chieri in semifinale. Quando si arriva a questi appuntamenti, ogni partita è una sfida a sé ed è una vera e propria battaglia, per cui stasera e domattina lavoreremo per preparare al meglio la partita con Conegliano“. “È un avversario con cui ci si conosce bene – aggiunge Chirichella – per le tante sfide che abbiamo affrontato negli ultimi anni, e siamo consapevoli che per riuscire a vincere servirà una partita senza sbavature, al limite della perfezione. Siamo concentrate e determinate, vogliamo provare a iniziare il nuovo anno sul campo nel migliore dei modi“. La società novarese, intanto, attacca RaiSport per aver dato notizia dei presunti sintomi influenzali accusati da una giocatrice dell’Igor: “Tutte le atlete, risultate peraltro negative ai regolari tamponi di controllo effettuati come da protocollo, stanno bene e prenderanno parte al match di domani. Siamo tuttavia dispiaciuti per il comportamento tenuto dal giornalista che, dopo aver ricevuto una prima volta una smentita da parte nostra alla notizia, ha ribadito la stessa notizia, pur sapendo che questa era priva di ogni fondamento. Un comportamento, questo, che riteniamo scorretto e per nulla consono al momento che tutti stiamo vivendo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Monza torna alla vittoria, tie break stregato per Taranto

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] L’anticipo della terza giornata di ritorno di Superlega maschile premia la Vero Volley Monza, che torna alla vittoria in campionato dopo due sconfitte consecutive. Per la Gioiella Prisma Taranto la partita sembra una fotocopia di quella disputata pochi giorni prima contro Milano: i padroni di casa sono a lungo avanti nel punteggio, vincono il primo e il terzo set, ma alla fine soccombono nuovamente al tie break, guadagnando comunque un altro punto prezioso in chiave salvezza. Grande cuore e tanta lucidità nelle fasi calde del match sono le qualità con cui Monza si è imposta sull’ispirata formazione di casa, guidata nel primo e terzo parziale dalle bordate di Randazzo e Sabbi. I monzesi, senza Grozer e Federici (quest’ultimo out per i postumi del vaccino), soffrono il servizio dei padroni di casa, bravissimi anche in difesa, trovando dal secondo set nella ricezione di Katic, preferito ad uno spento Karyagin, e nelle accelerazioni di Davyskiba e Dzavoronok le armi per arginare l’avanzata dei pugliesi. Vinto il secondo set e soprattutto il quarto, Monza ha saputo appoggiarsi anche all’entusiasmo, ritrovando di conseguenza la pallavolo frizzante ed efficace delle giornate migliori. Ad agevolare la correlazione muro-difesa un Beretta in grande spolvero (per lui un grande lavoro a muro e tanta precisione dai nove metri) e un Grozdanov molto concentrato che, entrato al posto di Galassi, ha saputo fare male in attacco e contenere i tentativi di offensiva di Joao Rafael. La firma dell’ottavo successo stagionale monzese è stata però possibile anche grazie alla lucida regia di Orduna, alle ottime difese di Gaggini e ad uno straordinario Dzavoronok (MVP con 32 punti, di cui 3 ace e 1 muro con il 65% in attacco). Domani si disputeranno due ulteriori incontri del terzo turno: Milano-Piacenza alle 16 e Vibo Valentia-Modena alle 18. La cronaca:Di Pinto sceglie Falaschi in diagonale con Sabbi, Alletti e Di Martino al centro, Randazzo e Joao Rafael in banda e Laurenzano libero. Eccheli sceglie Orduna in regia, Davyskiba opposto, Beretta e Galassi al centro, Dzavoronok e Karyagin schiacciatori e Gagagini libero. Taranto spinge bene dal centro con Alletti e dal lato con Randazzo, i monzesi si fanno sentire con Dzavoronok, 5-5. Il primo break lo firmano i pugliesi con Randazzo e l’errore di Dzavoronok, 7-5, tenendo il vantaggio con Sabbi (8-6). Eccheli cambia Karyagin con Katic, bravo ad andare subito a segno tenendo in corsa i suoi, 10-8, ma Taranto torna a martellare bene sia in attacco che dai nove metri, costringendo Eccheli al time-out sul 12-8 per i padroni di casa. Mani e fuori di Dzavoronok dopo la fiammata di Davyskiba ad accendere i monzesi (14-11), bravi ad accorciare ulteriormente dopo la battuta vincente di Dzavoronok, 15-13 e Di Pinto chiama la pausa. Pipe vincente di Randazzo a rispondere alla buona giocata centrale di Beretta, ma il muro di Joao Rafael fa registrare il 19-15 Gioiella Prisma. Davyskiba a segno per la rincorsa Vero Volley, 20-17, ma Randazzo continua ad andare a bersaglio con regolarità, 21-17. Con il muro di Di Martino su Dzavoronok Taranto continua a macinare punti (22-17), ma Galassi, Dzavoronok e Davyskiba tengono vivi i rossoblù, 22-20. Mani e fuori di Sabbi (24-21), pallonetto vincente di Davyskiba (24-22), ma il primo tempo di Alletti chiude il primo set per Taranto, 25-22.   Katic confermato per Karyagin tra le fila di Monza nel secondo set. Subito break Taranto con il muro di Sabbi su Orduna dopo il pallonetto di Randazzo, 3-1. Dzavoronok e Katic guidano la Vero Volley al sorpasso, 4-5, ma i pugliesi controsorpassano con Joao Rafael e Randazzo, 7-5. Con generosità e determinazione i rossoblù pareggiano i conti, risolvendo con Dzavoronok delle azioni lunghe e combattute, 8-8, ma c’è ancora una volta Sabbi a trainare Taranto al più due, 11-9. Un importante mani-out di Davyskiba ed il successivo errore di Joao Rafael coincide una breve fase di parità, 11-11, perché la Gioiella Prisma torna subito avanti con Sabbi, 14-12. Falaschi dal centro consolida il break dei pugliesi, 16-14, ma i monzesi agganciano con Davyskiba e l’errore di Sabbi, 16-16. La Vero Volley è brava a tornare avanti con il muro vincente di Davyskiba su Sabbi (17-18), e a scappare con l’ace di Davyskiba, 18-20; Di Pinto chiama time-out. Con Gironi in battuta Taranto pareggia i conti (slash di Randazzo) ed Eccheli chiama a raccolta i suoi (20-20). Punto a punto fino al 23-23, poi bel lampo di Katic e primo tempo di Beretta a regalare il gioco a Monza, 23-25.     Nel terzo set subito break Taranto (5-2) con il muro di Alletti su Dzavoronok ed il diagonale vincente di Sabbi. Eccheli chiama time out ma, alla ripresa del gioco, Joao Rafael (muro su Dzavoronok) e Di Martino allungano fino al 7-3 per i pugliesi. Falaschi gioca bene con i suoi centrali, complice una ottima ricezione dei suoi, e la Gioiella Prisma si porta sul 10-5, con Eccheli che chiama nuovamente la pausa. Beretta dal centro interrompe il filotto pugliese (10-6), ma Randazzo e Sabbi schiacciano bene: 12-6. Ci pensa Dzavoronok, però, con due preziosismi (attacco vincente ed ace) a far rientrare in corsa i suoi (14-10) e Di Pinto chiama time out. I pugliesi riallungano con Joao Rafael (16-10), ma i monzesi non mollano, accorciando nuovamente con Davyskiba (16-12). Azioni lunghe e combattute accompagnano il gioco sul 20-14 Taranto (Sabbi a segno in diagonale), con i monzesi che però continuano a rincorrere con Dzavoronok, 20-15. Dzavoronok risponde a Randazzo, Davyskiba lo imita bene con una giocata da favola (22-18) e Di Pinto chiama a raccolta i suoi. Il lob di Davyskiba non basta a riaprire il parziale, perché l’errore di Galassi dai nove metri e l’ace di Falaschi chiudono il terzo set, 25-19. Grozdanov per Galassi è la novità di un quarto parziale che si apre in equilibrio (2-2). Katic e Dzavoronok (ace) piazzano il break Vero Volley, 4-2, e Di Pinto chiama time-out. Parità Gioella Prisma con Sabbi (4-4), bravo poi a murare Katic e a piazzare l’ace dell’8-5 per i suoi. Con pazienza e lucidità la Vero Volley acciuffa la parità con Dzavoronok e Grozdanov, sull’ottimo turno in battuta di Beretta, e passa avanti con l’errore di Randazzo, 10-11. Arriva un prezioso più tre dei monzesi con Dzavoronok e Davyskiba (ace), 11-14, ma Sabbi è sempre pronto a schiacciare bene per i pugliesi (13-15). Dzavoronok martella fortissimo per i lombardi con due pipe fantastiche, 14-19, Joao Rafael e Randazzo però gli rispondono subito (16-19). Errore di Sabbi, pallonetto delizioso di Dzavoronok, sempre sul preciso turno in battuta di Beretta, ed è 17-22 Vero Volley. Finale tutto Vero Volley, capace di chiudere il gioco 19-25 con Grozdanov e Dzavoronok. Punto a punto iniziale nel tie break (3-3). Primo tempo vincente di Grozdanov, errore di Randazzo, pipe di Dzavoronok e muro di Katic su Sabbi a valere il più quattro Vero Volley, 3-7. Un Dzavoronok devastante, grazie anche alle ottime difese dei suoi compagni, ed il muro di Beretta su Alletti fa registrare il 4-10 rossoblù ed il time-out Di Pinto. Finale tutto Vero Volley, brava a non disperdere il vantaggio e conquistare il set sul 10-15. Mirko Corsano: “Nel quarto set abbiamo iniziato a subire maggiormente in ricezione e abbiamo pagato dazio contro una squadra che poi è salita di livello. Monza ha dimostrato di essere una delle migliori formazioni del campionato. Alla lunga, i loro valori sono venuti fuori ma c’è rammarico in quanto non siamo riusciti a bloccare subito il momento positivo degli avversari. Guardiamo comunque il bicchiere mezzo pieno: è un punto che muove la classifica e potrebbe, alla lunga, rivelarsi fondamentale in ottica salvezza“. Thomas Beretta: “È stata una partita tosta. Taranto ha dimostrato  ancora una volta, come successo nelle ultime uscite casalinghe, di essere in grande forma. Per noi è un successo prezioso. Con le assenze che abbiamo avuto dobbiamo ancora trovare la nostra identità e stasera, caratterialmente, abbiamo fatto un passo in avanti. Serviva una vittoria per il morale ed il fatto di averla raggiunta con questa intensità l’ha resa ancora più importante. Da qui in poi dobbiamo continuare a fare punti, raggiungere vittorie e migliorare ulteriormente“. Gioiella Prisma Taranto-Vero Volley Monza 2-3 (25-22, 23-25, 25-19, 18-25, 10-15)Gioiella Prisma Taranto: Falaschi 6, De Barros Ferreira 18, Di Martino 10, Sabbi 22, Randazzo 20, Alletti 8, Pochini (L), Dosanjh 0, Laurenzano (L), Stefani 1, Gironi 1. N.E. Freimanis. All. Di Pinto. Vero Volley Monza: Orduna 0, Karyagin 1, Beretta 8, Davyskiba 22, Dzavoronok 32, Galassi 2, Galliani 0, Katic 10, Gaggini (L), Grozdanov 3. N.E. Calligaro. All. Eccheli. Arbitri: Caretti, Zavater. Note: Durata set: 29′, 30′, 31′, 28′, 18′; tot: 136′. LA CLASSIFICA AGGIORNATASir Safety Conad Perugia 41, Cucine Lube Civitanova** 31, Itas Trentino* 31, Leo Shoes PerkinElmer Modena** 28, Vero Volley Monza 22, Gas Sales Bluenergy Piacenza*** 21, Kioene Padova* 17, Allianz Milano*** 17, Top Volley Cisterna* 14, Verona Volley* 13, Gioiella Prisma Taranto** 12, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia**** 9, Consar RCM Ravenna*** 2.*Una partita in meno (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Raphaela Folie: “Abbiamo fatto degli errori, ma ne siamo uscite di squadra”

    Di Redazione Non è una novità per la Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano di quest’anno essere costretta a soffrire fino in fondo prima di festeggiare, come successo nella semifinale di Coppa Italia contro Busto Arsizio. E non è una novità neppure che Raphaela Folie sfoderi grandi prestazioni nelle gare che contano: “Abbiamo fatto degli errori – dice la centrale ai microfoni di RaiSport a fine partita – che hanno permesso a Busto di tenerci sempre lì nel punteggio, però ne siamo uscite di squadra e abbiamo giocato veramente una bella gara. La Unet E-Work ha comunque giocato benissimo, complimenti a loro“. D’altra parte, sottolinea Folie, anche l’Imoco è una squadra “umana”: “Come tutte le altre anche noi lavoriamo duramente e quest’anno abbiamo avuto tanti problemi da risolvere. Poi sì, la squadra è abituata a giocare partite importanti e nei finali di set sa accendersi“. Domani l’ennesima finale con Novara, che viene da un giorno di forzato riposo non avendo giocato la sua semifinale: “Non penso inciderà così tanto – dice la centrale – certo, noi avremo una partita in più sulle gambe, però è una finale e bisogna giocarla, non vediamo l’ora. Sarà un’altra bella battaglia“. Anche Joanna Wolosz fa professione di modestia: “Non penso di fare sempre le scelte giuste, ogni tanto sbaglio, come nel secondo set in cui potevo fare sicuramente meglio. Però abbiamo vinto, e siamo contente perché era il nostro obiettivo: adesso riposiamo un po’ e domani speriamo che sia una battaglia contro Novara. Mi aspetto una bella partita come sempre, anche se penso che noi, purtroppo, ci portiamo dietro un po’ più di stanchezza: abbiamo giocato 5 partite più di tutti gli altri e non abbiamo avuto riposo. Speriamo di metterci prima di tutto il cuore“. Ottimo l’impatto sulla gara della giovane Loveth Omoruyi: “Anche se abbiamo faticato, oggi si è visto un grande gioco di squadra e sono molto contenta di come abbiamo giocato. Nel secondo set ci sono stati un po’ di errori di distrazione sulle cose più facili e dall’altra parte c’era comunque una squadra che sa giocare e che difende molto. Novara la aspettavamo in finale, non vediamo l’ora di giocarcela“. LEGGI TUTTO