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    Us Open M: Entry list Md. Ben 9 gli azzurri ai nastri di partenza

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Us Open Main Draw in programma dal prossimo 30 AgostoNovak Djokovic 1Daniil Medvedev 2Rafael Nadal 3Stefanos Tsitsipas 4Alexander Zverev 5Dominic Thiem 6Andrey Rublev 7Matteo Berrettini 8Roger Federer 9Denis Shapovalov 10Pablo Carreno Busta 11Hubert Hurkacz 12Diego Schwartzman 13Casper Ruud 14Felix Auger-Aliassime 15Roberto Bautista Agut 16Alex de Minaur 17Gael Monfils 18Cristian Garin 19David Goffin 20Grigor Dimitrov 21Milos Raonic 22Jannik Sinner 23Aslan Karatsev 24Karen Khachanov 25Lorenzo Sonego 26Daniel Evans 27Ugo Humbert 28Stan Wawrinka 29Cameron Norrie 30Fabio Fognini 31Reilly Opelka 32Borna Coric 33Filip Krajinovic 34Alejandro Davidovich Fokina 35Marin Cilic 36Taylor Fritz 37Marton Fucsovics 38John Isner 39Alexander Bublik 40Adrian Mannarino 41Nikoloz Basilashvili 42Albert Ramos-Vinolas 43John Millman 44Dusan Lajovic 45Federico Delbonis 46Sebastian Korda 47Jan-Lennard Struff 48Benoit Paire 49Miomir Kecmanovic 50Lloyd Harris 51Laslo Djere 52Frances Tiafoe 53Tommy Paul 54Yoshihito Nishioka 55Nick Kyrgios 56Dominik Koepfer 57Aljaz Bedene 58Richard Gasquet 59Vasek Pospisil 60Lorenzo Musetti 61Federico Coria 62Jordan Thompson 63Marcos Giron 64Pablo Andujar 65Ilya Ivashka 66Jaume Munar 67Jeremy Chardy 68Kei Nishikori 69Sam Querrey 70Soonwoo Kwon 71Alexei Popyrin 72Carlos Alcaraz 73Kevin Anderson 74Gianluca Mager 75Guido Pella 76James Duckworth 77Emil Ruusuvuori 78Egor Gerasimov 79Facundo Bagnis 80Tennys Sandgren 81Marco Cecchinato 82Steve Johnson 83Ricardas Berankis 84Kyle Edmund 85Jiri Vesely 86Andreas Seppi 87Corentin Moutet 88Feliciano Lopez 89Roberto Carballes Baena 90Stefano Travaglia 91Radu Albot 92Jo-Wilfried Tsonga 93Pablo Cuevas 94Thiago Monteiro 95Mikael Ymer 96Pedro Martinez 97Norbert Gombos 98Yannick Hanfmann 99Arthur Rinderknech 100Pierre-Hugues Herbert 101Gilles Simon 102Lucas Pouille 103Philipp Kohlschreiber 112(WC)(WC)(WC)(WC)(WC)(WC)(WC)(WC)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)
    Alternates1 Andy Murray 1042 Tallon Griekspoor 1053 Mackenzie McDonald 1064 Denis Kudla 1075 Carlos Taberner 1086 Salvatore Caruso 1097 Taro Daniel 1108 Benjamin Bonzi 1119 Daniel Elahi Galan 11310 Yuichi Sugita 11411 Kamil Majchrzak 11512 Francisco Cerundolo 11613 Andrej Martin 11714 Thiago Seyboth Wild 11815 Yasutaka Uchiyama 11916 Pedro Sousa 12017 Bernabe Zapata Miralles 12118 Juan Pablo Varillas 12219 Mikhail Kukushkin 12320 Dennis Novak 124 LEGGI TUTTO

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    Gian Marco Moroni a SuperNews: “US Open il mio Slam preferito. Wimbledon? Djokovic favorito, ma Federer può ancora vincere. Rientrare nei primi 200 del ranking ATP il mio obiettivo”

    SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Gian Marco Moroni, tennista classe 1998 originario di Roma. Gian Marco ha rilasciato una lunga intervista ai nostri microfoni, in cui ha saputo sapientemente mantenere un filo conduttore tra passato, presente e futuro: dal racconto dei primi anni in cui giocava a livello juniores, al passaggio al professionismo nei tanti match dei Futures a cui ha partecipato. Moroni ci ha rivelato quale sia il tennista da cui trae ispirazione e quali tornei suscitano in lui maggiore attrattiva. Inoltre, il tennista romano ha anche espresso le sue considerazioni sull’esponenziale crescita del tennis italiano e sui prossimi grandi eventi, come l’inizio del torneo di Wimbledon. Infine, il nostro intervistato si è anche espresso sui suoi obiettivi e piani futuri.
    Gian Marco, quando e perché hai iniziato a familiarizzare con pallina e racchetta da tennis? Come nasce la tua passione per questo sport?Ho iniziato a giocare a tennis a 3 anni, quando mi sono fatto regalare la mia prima racchetta dai miei genitori. In casa tutti praticavano questo sport, così anche io me ne sono innamorato. Il mio primo maestro è stato mio padre.
    Raggiungi il primo successo tra i professionisti nel Futures F7 in Spagna, a Reus, nel marzo 2018, sconfiggendo Lukas Rosol ai quarti, Jordi Samper-Montana in semifinale e anche Pol Toledo Bague in finale. Che ricordi hai di quel torneo?Ricordo di essere partito un po’ titubante, e inoltre, anche se non si trattava di un vero e proprio infortunio, ricordo che mi faceva male una gamba. Pian piano, fortunatamente il dolore è scomparso. Così, ho potuto giocare abbastanza rilassato. Sono stato anche molto contento della sorpresa ricevuta dalla mia famiglia: mio padre e mia sorella, il giorno prima del torneo, sono venuti a trovarmi, e questo è stato per me fonte di grande carica. Giocare davanti la propria famiglia è sempre bello. Toledo Bague credo sia stato l’avversario più ostico dei tre, anche perché lo affrontavo nella mia seconda finale in carriera, quindi mi trovavo nella fase di gioco decisiva. Ricordo di essere stato molto teso inizialmente: mi sono trovato 2 a 0 sotto, ho preso subito il break. Poi mi sono sfogato, urlando e facendo uscire fuori la tensione, e questo mi ha aiutato, perché ho ripreso a giocare davvero bene.
    Nel 2019 giochi per la prima volta in carriera le qualificazioni degli Australian Open, dove purtroppo vieni eliminato al primo turno da Jason Jung, in un match molto combattuto. Che sensazione hai provato a giocare lo Slam australiano?Avevo già avuto modo di conoscere l’Australian Open, quando ho giocato il torneo Juniores. Mi sentivo a mio agio, perché conoscevo l’ambiente. Quel match è stato un peccato, perché credo mi sia un po’ scappato di mano. Avrei potuto vincerlo. Tuttavia, sono rimasto ugualmente soddisfatto, perché credo di aver giocato bene e di aver fatto una bella rimonta.
    Nello stesso anno, superando le qualificazioni del torneo di Gstaad, entri per la prima volta nel tabellone principale di un torneo ATP, e ottieni il suo primo successo nel circuito maggiore sconfiggendo lo spagnolo Tommy Robredo. E’ stata una delle partite più importanti per te?E’ stata molto importante, trattandosi della prima volta nel tabellone principale di un torneo ATP. Robredo è un avversario tosto: con lui ho sempre fatto delle belle lotte, mi sa mettere in difficoltà, soprattutto sotto l’aspetto mentale, e ha sempre trovato delle buone contromisure. Tuttavia, quel giorno ero davvero motivato, e il mio avversario non è riuscito a destabilizzarmi.
    Una sconfitta nella tua carriera che hai fatto fatica a metabolizzare?In realtà sono sempre in grado di metabolizzare le sconfitte. Se devo citarne una, dico la partita valida per il secondo turno del Santo Domingo Challenger persa contro Delbonis: ho avuto un match point, abbastanza facile, che non ho saputo sfruttare.
    Quale dei maggiori Slam suscita in te maggior fascino e perché?Gli US Open, prima di tutto perché io sono innamorato dell’America, e poi perché mi piace l’ambiente del torneo e il fatto che quello dello Us Open sia uno dei campi più rumorosi di tutti. Questo mi piace molto. Ovviamente, mi piace se il tifo è dalla mia parte, altrimenti no. (ride, ndr)
    C’è un tennista al quale ti ispiri o che ammiri particolarmente?Rafael Nadal: mi piace molto la sua carica, il suo atteggiamento e il suo gioco.
    Contro chi vorresti giocare, un giorno?Contro Nadal al Roland Garros. Mi piacerebbe molto.
    I nostri azzurri macinano successi e ci regalano grandi soddisfazioni. Berrettini è arrivato ai quarti di finale del Roland Garros contro Novak Djokovic, disputando una grande gara, così come Musetti, che ha giocato contro il serbo al quarto turno dello stesso Slam. E’ ugualmente ottimo il rendimento anche di tennisti come Sonego e Sinner. Cosa ne pensi del livello della nuova generazione del tennis italiano? Sì, è vero, il tennis italiano sta vivendo un bellissimo momento. Sono molto contento, perché conosco tutti questi professionisti, sono tutti bravi ragazzi oltre che bravi tennisti. In ogni caso, uno degli azzurri che mi piace di più Lorenzo Sonego.
    Tra poco inizierà lo storico torneo di Wimbledon. Chi pensi possa arrivare in finale e chi, dei nostri azzurri, può restare in gioco il più a lungo possibile?Per come sta giocando e per quello che ha vinto, credo che il favorito sia Novak Djokovic. Per quanto riguarda i nostri azzurri, direi Matteo Berrettini: l’ho visto giocare nel Queen’s e l’ho visto bene. Spero che vada il più avanti possibile, anzi, che possa magari vincere il torneo.
    Credi che Roger Federer riuscirà a dare lo spettacolo al quale ci ha sempre abituati sull’erba di Wimbledon?Nel tennis non si sa mai: magari un torneo lo giochi male, ma il successivo riesci a vincerlo. Secondo me, da Federer ci si può aspettare davvero di tutto, e credo che lo svizzero possa trionfare. In fondo, anche nel 2017, nel torneo in Australia, nessuno si aspettava vincesse lui.
    Quali sono i tuoi obiettivi adesso?Il mio obiettivo è quello di poter giocare uno Slam, in particolare lo US Open, e poi, entro la fine dell’anno, rientrare almeno nei primi 200. Tuttavia, non abbiamo parlato nello specifico di obiettivi, perché al momento sono concentrato maggiormente su obiettivi di tipo lavorativo. LEGGI TUTTO

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    Us Open: Ascolti TV. La finale femminile supera quella maschile. Finali in netto calo rispetto allo scorso anno

    Per la quarta volta negli ultimi sei anni, la finale degli US Open femminile ha avuto più pubblico di quella maschile negli Stati Uniti. Le cifre sono state annunciate questo martedì dal canale ‘ESPN’, che detiene i diritti di trasmissione negli Usa, e hanno rivelato che il duello tra Naomi Osaka e Victoria Azarenka ha […] LEGGI TUTTO

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    Dominic Thiem e la vittoria agli Us Open: “E’ il sogno di una vita. Ero molto nervoso, molto teso e pensavo sempre alle tre finali che avevo già perso e a quanto sarebbe stato brutto andare 0-4”

    Dominic Thiem, il nuovo campione degli US Open e del Grand Slam, è apparso con un sorriso sulle labbra e un brivido negli occhi in conferenza stampa dopo aver realizzato il sogno di una vita. Il 27enne austriaco ricorda i tempi in cui, da ragazzo, sognava uno di questi titoli e il momento in cui […] LEGGI TUTTO

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    Us Open, dove vedere la finale Zverev-Thiem: diretta tv e streaming gratis

    I due finalisti che si daranno battaglia per vincere l’Us Open sono Alexander Zverev (7° nella classifica ATP) e Dominic Thiem (3° nella classifica ATP). I due tennisti sono legati da una forte amicizia e si giocheranno un Us Open che esce da anni di dominio tra Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal. Il favorito per alzare al cielo il trofeo è il tennista austriaco, anche se ci si aspetta una Finale che si giocherà punto su punto. Per Thiem sono 16 titoli vinti in carriera (su 26 finali giocate) mentre per Zverev sono 11 titoli vinti in carriera (su 18 finali giocate). Nessuno di loro però ha ancora mai avuto l’ebrezza di tenere tra le mani un trofeo Slam. La finale inizierà alle ore 22:00. Ecco di seguito dove vederla in diretta tv e streaming. 

    Zverev-Thiem in diretta tv
    La finale degli Us Open, tra Alexander Zverev e Dominic Thiem, sarà visibile in diretta tv sui canali Eurosport (canale 210 del decoder Sky) ed Eurosport 1 (canale 211 del decoder Sky).
    Zverev-Thiem in diretta streaming gratis

    Sarà inoltre possibile gustarsi le emozioni della finale in diretta streaming su diverse piattaforme. Si potrà seguire l’incontro Zverev-Thiem su Eurosport Player, DAZN e in diretta streaming gratis in alcuni siti italiani con autorizzazione AAMS. LEGGI TUTTO