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    Ruud sprona Sinner: “Spero vada avanti a testa alta”. Il silenzio di Shelton, i dubbi di Paul

    Casper Ruud e Jannik Sinner a Torino

    Casper Ruud è stato tra i primi colleghi a sostenere Jannik Sinner nella “bufera mediatica” scatenata dalla positività dell’azzurro al Clostebol, vicenda poi conclusa a sorpresa con un accordo proposto da WADA e accettato, con discreta riluttanza, da nostro campione di Sesto Pusteria. Interpellato in quel di Acapulco dal collega statunitense Ben Rothenberg, Ruud ha spiegato più nel dettaglio la sua posizione in merito alla vicenda di Jannik. Nei giorni scorsi una sua breve dichiarazione era stata, a suo dire, mal tradotta e quindi non ben riportata. Casper approfitta così della breve intervista per dettagliare il suo pensiero, approvando la scelta di Sinner di acconsentire ad un accordo con WADA per il timore che le vie tutt’altro che rette di un procedimento giudiziario potessero riservargli sorprese ancor più amare di una sospensione comunque non meritata.
    “Mi dispiace per Jannik. Secondo me, non ha fatto nulla in modo intenzionale” afferma Ruud al cronista statunitense. “E purtroppo non è la prima volta che succede, intendo un accordo per risolvere un questione e sospensione per doping, il che è stato probabilmente sorprendente per alcune persone. Guardando al sistema legale, non è insolito che una cosa del genere accada quando qualcuno sta per andare a processo. Voglio dire, ci sono molti altri casi in cui gli accordi sono avvenuti appena prima di un processo”.
    “Se io fossi nei panni di Jannik ovviamente mi piacerebbe avere la possibilità di difendermi in un processo pubblico, cosa che sono sicuro lui stesse cercando. Ma se provo a mettermi al suo posto, penso che quando vai a processo c’è sempre il rischio che tu possa essere dichiarato colpevole, se le giurie o i giudici vedono le cose in modo diverso. Guarda in quanti casi al mondo qualcuno è andato in prigione pur non essendo colpevole. Quindi, c’è sempre il rischio che tu possa essere dichiarato colpevole anche se non lo sei. Per questo un accordo di tre mesi, o una sospensione di tre mesi, è stato qualcosa che entrambe le parti sono state felici di fare. Tuttavia, mi dispiace per Jannik. Starà fuori, perderà 4 Masters 1000 su 9 per qualcosa che non ha fatto intenzionalmente“.
    “Spero che Sinner vada avanti a testa alta. Personalmente, faccio sempre il tifo per lui. Penso che sia una gioia vederlo giocare e spero che i tre mesi passino velocemente. Sì, è solo triste per lui, e per il tennis come sport quando il numero 1 al mondo attraversa qualcosa del genere. Questo è il mio pensiero al momento” conclude Ruud.
    Il giornalista americano ha chiesto un parere anche a Shelton e Paul, ma le posizioni dei due sono state assai diverse. Beh ha tagliato corto: “L’accordo è stato raggiunto. Il caso è chiuso. Sono solo contento che ora possiamo giocare, andare avanti. I miei pensieri sono i miei pensieri. Molte persone vogliono parlare mentre io sono qui solo per giocare”.
    Così invece ha parlato Tommy Paul, senza alcuna voglia di esporsi sul caso: “Non lo so davvero… Cioè, cerco di starne fuori il più possibile. Lui gioca un tennis incredibile. Mi ha battuto prima che uscisse fuori tutta questa roba, e mi ha battuto anche dopo. Ha gestito la situazione in modo incredibilmente buono. Ovviamente ha vinto per tutto il tempo in cui ha dovuto affrontare tutta questa faccenda. Non ne so abbastanza sulla situazione. Si sentono dire così tante cose che non so davvero cosa sia vero e cosa non lo sia. Quindi è difficile per me commentare”.
    Le parole di Paul piuttosto sollevano una riflessione più ampia. Certamente Tommy, se avesse la voglia di farlo, potrebbe facilmente informarsi nei particolari della faccenda leggendo le carte, come per esempio ben fatto da Chris Eubanks (non a caso uno dei primi e più convinti sostenitori di Sinner tra i colleghi), o i media che hanno affrontato la vicenda con rigore (BBC di recente) o anche podcast che hanno affrontato la questione con dovizia di particolari (quello di Andy Roddick su tutti, davvero un contributo onesto e dettagliato). Tuttavia spiace rilevare che la informazione sul caso riportata da molti media internazionali – di settore e non, alcuni anche importanti – è stata lacunosa e con zone d’ombra, tanto da alimentare confusione e sospetti. E non parlo delle “sparate” social di uno sparuto manipolo di giocatori o ex che, proprio con le loro parole, hanno dimostrato la totale ignoranza della vicenda e pregiudizi, ma di player importanti della informazione sportiva e non che così facendo non hanno reso affatto un buon servizio alla comunità.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tommy Paul, sorrisi e ambizioni: “Dopo la top10 ho nuovi obiettivi. È una vita da sogno”

    Tommy Paul

    Entrare nella top 10 è un sogno diventato realtà, ma non è il massimo obiettivo di Tommy Paul, pronto a partire verso traguardi sportivi ancor più ambiziosi sempre con il sorriso, perché questa vita è meravigliosa. Il 27enne del New Jersey sta vivendo il miglior momento in carriera, appena entrato tra migliori dieci nel ranking dopo i quarti di finale agli Australian Open. Nel 2024 ha trionfato in tre tornei e questa settimana è impegnato nella difesa del titolo conquistato a Dallas l’anno scorso. Da n,9 ATP è terza testa di serie nel torneo texano, dietro a Fritz e Ruud, in un tabellone che vede già al secondo turno il nostro Matteo Arnaldi. Paul ha rilasciato un’intervista a ATP.com, nella quale si dice molto contento di come le cose stanno andando, ma anche di esser sempre in guardia di fronte a troppi complimenti perché lo mettono quasi in difficoltà. Il tennis di vertice vive di massima competizione e per restare agganciato al treno dei migliori è necessario continuare a spingere e crescere, provando ad alzare l’asticella con nuove ambizioni.
    Paul si è presentato a Dallas con il suo solito sorriso e la tranquillità che lo contraddistingue, tanto che i suoi pensieri questa settimana vanno anche al prossimo Super bowl (domenica notte) dove i Philadelphia Eagles, dei quali è tifosissimo, proveranno l’impresa contro i campioni in carica di Kansas City, guidati dalla stella Patrick Mahomes. Quando la stampa locale ha interrogato Tommy sulla difesa del titolo 2024 a Dallas, congratulandosi per l’ingresso in top10 e chiedendogli come si sente riguardo a tutta questa attenzione, Paul ha scrollato le spalle rispondendo: “Top10? Molto bene, ma non è il mio obiettivo finale. È bello, ma adesso ho dovuto reimpostare gli obiettivi dopo averne raggiunto uno, e ora sono concentrato solo sui nuovi. Mi sento sempre un po’ a disagio quando le persone si congratulano con me per qualcosa“.
    Modesto e sereno, Paul è il classico ragazzo che cavalca la sua vita e carriera con sincero disincanto, cercando di non mettersi mai addosso pressione negativa e riuscendo a trarre gli aspetti positivi dalla sua giornata e prestazioni. Come quando si butta avanti dietro attacchi non perfetti e viene passato dal rivale, ma al punto successivo ci riprova aggredendo il campo e le traiettorie degli avversari con rinnovata fiducia.
    “Sono orgoglioso del lavoro che ho fatto. Sono più orgoglioso delle cose che faccio lontano dai tornei che nei tornei, a dire il vero. E sono orgoglioso del mio team“, continua Paul. “Penso che senza il team che ho, non sarei dove sono”. L’allenatore storico di Paul è Brad Stine, ex coach di Jim Courier e Kevin Anderson. I due sono alla sesta stagione insieme. “Penso che Tommy sia diventato progressivamente più professionale nel suo approccio alle cose”, afferma Stine. “Una volta che è entrato nella Top 100 ha iniziato a vedere i progressi passo dopo passo, e il miglioramento è diventato un processo naturale. Ha voglia di continuare a migliorare, continuare a salire la scala, soprattutto adesso che c’è un bel gruppo si ragazzi statunitensi che si motivano a vicenda“.
    Paul ama stare in compagnia, è forse il più compagnone tra i colleghi del suo paese, sempre pronto ad organizzare qualcosa per stare assieme e chiamare tutti per sentire come va. Vedere i successi di Fritz, Shelton e Tiafoe è stata per lui una molla decisiva a credere sempre più in se stesso. “I suoi amici erano in una posizione sempre migliore e  Tommy sentiva di dover spingere per avvicinarsi a loro, arrivare a competere con quei ragazzi ai loro livelli”, continua Stine. “Questa è stata un forte motivazione per lui, inseguire gli altri ragazzi che erano davanti. Ma direi che la cosa più importante resta la disciplina, la disciplina per fare la cosa giusta dentro e fuori dal campo”.
    Paul è migliorato tanto affinando il lavoro e credendo fermamente che solo grazie alla qualità degli allenamenti puoi raggiungere i risultati. Ha incrementato gli allenamenti atletici tanto da diventare uno tennisti più veloci in campo e tra i più in forma. Del resto il suo tennis si basa sulla velocità di copertura del campo e sull’anticipo della palla degli avversari. Un tennis rapido che non può prescindere da una perfetta condizione fisica. “Ci sono allenamenti per così dire fastidiosi e ripetitivi. Molte volte sono entusiasta di andare ad allenarmi e lavorare, ma a volte tutto è davvero ripetitivo. Ci sono dei giorni nei quali proprio non voglio fare atletica, tipo il sabato, ma alla fine mi ritrovo sempre lì fuori a farlo ogni sabato!”, racconta Paul. “Dipende anche da quanto siamo lontani da un torneo. Se c’è spazio, faremo un certo tipo di lavoro più intenso, mentre quando ci avviciniamo allora le ripetizioni cambiano e si cerca il massimo spunto”.
    Per Stine lavorare con Paul è un piacere visto l’ottima attitudine del suo assistito: “Tommy è una persona con cui è davvero facile stare. Dal punto di vista professionale è ineccepibile, è disposto a lavorare e a dedicare tutto il tempo che serve. Ma anche fuori dal campo è un ragazzo con cui è molto facile trascorrere del tempo, è divertente stare con lui. E questo rende il nostro rapporto bello. Il lavoro non sembra nemmeno un lavoro la maggior parte delle volte, visto il buon clima con cui lo affronta”.
    Top10 raggiunta, qual è ora l’obiettivo di Paul? Uno Slam? “Penso che lo sia per tutti, no?” sorride Tommy. Una meta a dir poco difficile, e forse per Paul impossibile, ma intanto si sta godendo il viaggio… “È fantastico. È bello non stare seduto dietro una scrivania per vivere. Mi piace fare ciò che sto facendo, è quello che amo. Vivere e guadagnare soldi con lo sport. È un sogno” conclude l’americano.
    Davvero un’attitudine perfetta quella di Paul per affrontare lo stress e le difficoltà del tennis di vertice. Lavorare tanto, con dedizione, migliorare il proprio gioco ma senza l’ossessione della vittoria ad ogni costo. Meglio un bel sorriso e godere di quel che la vita gli ha portato, sperando domenica di vincere anche il Super Bowl.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Paul per la prima volta in top 10 (nella classifica Live)

    Tommy Paul

    Non è mai troppo tardi. A 27 anni Tommy Paul entra per la prima volta nella Top10 ATP, seppur ancora in modo “virtuale” visto che stiamo parlando della classifica Live. L’americano infatti, attualmente al n.11 del ranking, con gli ottavi di finale conquistati all’Australian Open sale a 3295 punti, piazzandosi al nono posto e scavalcando sia Rublev (estromesso all’esordio dal “ciclone” Fonseca) che Dimitrov (k.o. e costretto al ritiro al Melbourne dopo un set contro Passaro). Sono in gara a Melbourne ancora diversi giocatori, che teoricamente potrebbero sorpassarlo e quindi farlo scendere di nuovo fuori dai primi 10, ma visto il gap di punti su Musetti e Draper (rispettivamente 2650 e 2680 nella Live) e quello tutto sommato discreto su Rune e Humbert, le chance di terminare il torneo da n.9 o 10 al mondo sono molto buone.
    Negli ottavi dell’Australian Open 2025 Paul se la vedrà con Davidovich Fokina, bravo a rimontare due set contro la potenza di Mensik. Sarà una partita molto aperta ma Paul è  favorito, vista la sua maggior esperienza ad alto livello e anche la semifinale ottenuta a Melbourne nel 2023, in quello che resta il suo miglior piazzamento in carriera in uno Slam. Condizioni che l’americano evidentemente gradisce.
    Tommy è tennista dinamico, veloce e propositivo, non sempre solido nelle fasi “calde” degli incontri e nemmeno costante nel rendimento. Tuttavia è un più che un discreto giocatore e sui campi rapidi può essere un brutto cliente per tutti. Il suo ingresso in top 10 può considerarsi un premio assai meritato, o chissà, magari un punto di partenza per nuovi ambiziosi obiettivi. Il 2024 è stato per lui un anno molto positivo: 3 titoli (Dallas, Queen’s e Stoccolma) oltre ai quarti di finale a Wimbledon, suo miglior risultato nel torneo più prestigioso al mondo. Sulla scia di questi risultati, ecco che arriva ora la chance di infrangere questa barriera, simbolica e allo stesso tempo molto prestigiosa.
    Oltre a Fritz, gli Stati Uniti al termine degli AO25 potrebbero avere due tennisti tra i migliori dieci al mondo, cosa che non accadeva dall’estate del 2011, quando in top10 figuravano Fish e Roddick. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Montreal: Darderi stoppato da Paul

    Luciano Darderi (foto Getty Images)

    Dalla terra rossa olimpica di Parigi al cemento in Canada c’è di mezzo molto più di un oceano da attraversare, con condizioni assai diverse ed attitudini da aggiustare, ma il risultato tra Luciano Darderi e Tommy Paul non cambia. I due si giocano il secondo match in pochi giorni ed è di nuovo il 27enne a stelle a strisce a prevalere in due set, 6-4 7-6(2) lo score dell’incontro di primo turno concluso al Masters 1000 di Montreal. Una discreta partita da parte di Luciano, che con la potenza del suo diritto e schemi tanto lineari quanto ben eseguiti conferma che il suo tennis può essere pericoloso anche sul veloce; ma è stata proprio la maggior velocità generale di Paul a prevalere, in particolare quella dei piedi nell’aggredire le traiettorie dell’italiano nato in Argentina e la rapidità nel portare colpi in anticipo con i quali ha tenuto spesso in mano il tempo di gioco. Tommy è stato più incisivo soprattutto in risposta, prendendosi un vantaggio sul campo che ha messo pressione all’azzurro e fruttato molti punti, tra errori provocati ed aperture dello spazio per attacchi, non sempre precisi ma alla lunga vincenti.
    Darderi ha un tennis se vogliamo prevedibile, servizio potente e via a spingere con tanto punch col diritto, soprattutto da sinistra, uno schema che può portare lauti dividendi anche sul cemento outdoor, dove la palla salta abbastanza; ma per lui è indispensabile controllare lo scambio, perché rispetto alla terra rossa ha meno tempo per spostarsi e difendere, e quindi controbattere. La sua minor reattività e velocità nello scappare dopo aver colpito, e una qualità in risposta oggi non ottimale, sono stati i punti deboli che ha pagato con la sconfitta. Paul ha commesso diversi errori in spinta, tra quel diritto un po’ “arrangione” e un evidente difficoltà generale nel gestire in una manciata di giorni la diversa superficie, palle condizioni generali (era a Parigi con Fritz in doppio nel weekend scorso!), ma alla fine ha servito un po’ meglio di Darderi e soprattutto ha risposto con più continuità, andando a prendersi così il centro del campo e il comando del ritmo di gioco.
    Luciano forse poteva provare a giocare un diritto anche meno rapido ma più carico di spin su quello del rivale, visto che Tommy da destra – soprattutto quando corre verso destra – può perdere il controllo con quell’apertura molto personale e non esattamente efficace, e questo lo costringe poi ad accelerare fin troppo nella fase dell’impatto per recuperare il tempo perso aprendo; Darderi al contrario ha provato dall’inizio alla fine ad imporre la sua potenza, un attitudine corretta ma che non sempre gli ha portato frutti. Nei game nei quali l’americano ha servito poche prime palle è stato spesso in difficoltà, e si salvato buttandosi a rete con coraggio appena possibile. Tattica “yankee”, da giocatore nato e cresciuto sul cemento, e che oggi ha funzionato visto che la copertura del campo di Luciano non sempre è stato ottimale.
    Darderi sta attraversando la miglior fase della sua carriera, una battuta d’arresto contro Paul in Nord America ci può stare. Ora testa a Cincinnati, dove potrà arrivare con più tempo per studiare campi, palle e condizioni. Ha la potenza e attitudine giusta per fare bene.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Darderi esordisce nel M1000 canadese al servizio, sfoggiando il “suo” tennis, servizio e diritto potente. Un doppio fallo, ma ai vantaggi muove lo score. Paul gioca su anticipo e velocità, ma sul 30 pari esagera nell’attacco, partendo da troppo lontano, è comodo il passante di rovescio di Luciano. Tommy salva la palla break comandando lo scambio dal centro del campo, 1 pari. Sul 2 pari è l’americano ad aver la chance per l’allungo, grazie ad un bel lob calibrato con precisione. Il BREAK purtroppo per Darderi arriva, la seconda palla incoccia il nastro e vola via out. 3-2 e servizio per il 27enne di Voorhees. Paul sale in cattedra: comanda il gioco con sicurezza, grande anticipo e sicurezza nella profondità, si porta 4-2 e poi incanta anche in risposta con un rovescio vincente tirato con un controllo del corpo da campione. Una bellezza. 15-30, Darderi è di nuovo in difficoltà al servizio e la sua prima palla non lo sostiene a dovere. Paul esagera, comanda ma commette due errori. Luciano resta in scia, 3-4, ma è l’americano a menare le danze, e italo-argentino non riesce ad incidere in risposta. Netta la statistica sul 5-3 Paul: nel 46% delle battute di Tommy, Luciano non ha rimesso la palla in gioco. Così è molto dura… Alza al massimo la velocità della spinta Darderi e vince il nono game, Paul serve per chiudere il set. Non trova la prima di servizio Tommy, e Luciano si fa trovare pronto: spinge in risposta (gran vincente col diritto nel primo punto) e l’americano sbaglia poi un colpo di scambio. 15-30. Ritrova la prima di servizio Paul, controlla il tempo di gioco buttandosi bene a rete. 40-30 e Set Point. Con una seconda di servizio con un “kick” estremo provoca l’errore in risposta dell’italiano. 6-4 Paul, 41 minuti di tennis classico da “duro”. Paul più consistente e veloce, in controllo del tempo forte di colpi d’inizio gioco più incisivi.
    Secondo set, Darderi to serve. Quando la prima palla lo sostiene ed ha il tempo per girarsi sul diritto da sinistra, trova la classica pallata imprendibile. Le cose cambiano quando Paul anticipa i colpi e sposta a correre l’italiano, assai meno preciso in questa situazione. Molto incisivo Luciano, si prende due punti a rete di prepotenza (e mostrando anche buona mano). 1-0. Arriva il miglior momento del match dal punto di vista tecnico, entrambi giocando a un bel livello, offensivi e rapidi, e si seguono i turni di battuta. Sul 2-1 Darderi, Paul si ritrova sotto 0-30 al servizio (errore di diritto e gran difesa dell’azzurro). Non va la prima di palla del nativo del New Jersey, Darderi ci prova con diritto a tutta sul 15-30, ma la palla gli esce di un niente. La palla break arriva lo stesso: sotto il forcing di Luciano, Paul si scompone e sbaglia un rovescio, 30-40. E ancora niente prima palla… Con coraggio Tommy aggredisce col diritto e si butta a rete, un po’ lento qua Darderi a correre a sinistra e il passante muore in rete. Poco preciso Paul col diritto in questo game, non trova il miglior timing e ne sbaglia un altro. Si scambia sulla seconda PB, nessuno dei due prende l’iniziativa ed è l’italiano il primo a sbagliare. Con grande fatica, Paul si porta 2 pari, peccato per le due chance non sfruttate. Il set torna in equilibrio e si seguono i servizi. In tutto il secondo parziale il diritto di Darderi è molto pesante e incisivo, ma il rendimento della battuta resta altalenante. Duro il settimo game, complicatosi per l’italiano da 40-0, ma senza concedere palle break lo porta a casa (4-3). Tutto per facile per Paul, che col settimo Ace del match si porta 4 pari. Il nono game è un “festival” degli errori… tanti, da entrambi, e ai vantaggi è Luciano a commettere quello più grave, un rovescio che gli costa la palla break, prima da difendere nel set. E in un momento critico… La prima palla non entra, ma spreca Paul col rovescio, dopo una risposta molto profonda. Sorride amaro, consapevole di aver perso l’attimo per volare verso il successo. 5-4 Darderi. Luciano è sotto attacco anche servendo sul 5 pari, esagera sulla spinta e la risposta di Paul sul 30 pari è ottima. 30-40, nuova palla break per l’americano. Si salva l’italiano con il suo schema principe, servizio esterno, due passi a sinistra e bordata inside out precisa. L’equilibrio non si spezza, tiebreak. Inizia bene Luciano, gran smorzata vincente, poi è lui a cedere il primo punto al servizio sotto un pressing molto ben costruito dallo statunitense, 3 punti a 2 e servizio Paul. È preciso il diritto inside out sul rovescio di Darderi, si gira 4-2 Paul. Ci prova Luciano col diritto, ma scappa di poco largo, 5-2. Il quinto doppio fallo di Luciano consegna ben 4 match point a Tommy. Basta i primo, spettacolare risposta di diritto cross che fulmina l’azzurro. Peccato per un tiebreak scivolato via troppo rapido, dopo un secondo set piuttosto equilibrato.

    1T Paul – Darderi (0-0)ATP Montreal Tommy Paul [10]67 Luciano Darderi46 Vincitore: Paul ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* ace 2-2* 3*-2 4*-2 5-2* 6-2*6-6 → 7-6T. Paul40-A 15-0 30-0 40-0 40-155-6 → 6-6L. Darderi30-40 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-5 → 5-6T. Paul 15-0 ace 30-0 30-15 df 30-30 40-304-5 → 5-5L. Darderi 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 4-5T. Paul 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 4-4L. Darderi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-3 → 3-4T. Paul 15-0 30-0 30-15 df 40-152-3 → 3-3L. Darderi 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3T. Paul 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-2 → 2-2L. Darderi 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-301-1 → 1-2T. Paul 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1L. Darderi 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1T. Paul 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 6-4L. Darderi 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-3 → 5-4T. Paul 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 5-3L. Darderi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3T. Paul 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-2 → 4-2L. Darderi 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df2-2 → 3-2T. Paul 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 df A-401-2 → 2-2L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2T. Paul 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 df A-400-0 → 0-1

    Statistiche
    🇺🇸 Paul
    🇮🇹 Darderi

    Punteggio servizio
    301
    267

    Ace
    9
    1

    Doppi falli
    3
    5

    Percentuale prime di servizio
    53% (39/73)
    53% (43/81)

    Punti vinti con la prima
    79% (31/39)
    70% (30/43)

    Punti vinti con la seconda
    65% (22/34)
    55% (21/38)

    Palle break salvate
    100% (3/3)
    67% (2/3)

    Giochi di servizio giocati
    11
    11

    Punteggio risposta
    117
    56

    Punti vinti in risposta sulla prima
    30% (13/43)
    21% (8/39)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    45% (17/38)
    35% (12/34)

    Palle break convertite
    33% (1/3)
    0% (0/3)

    Giochi di risposta giocati
    11
    11

    Punti vinti a rete
    69% (9/13)
    75% (9/12)

    Vincenti
    22
    17

    Errori non forzati
    23
    17

    Punti vinti al servizio
    73% (53/73)
    63% (51/81)

    Punti vinti in risposta
    37% (30/81)
    27% (20/73)

    Punti totali vinti
    54% (83/154)
    46% (71/154)

    Velocità massima servizio
    216 km/h
    216 km/h

    Velocità media prima di servizio
    188 km/h
    183 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    149 km/h
    153 km/h LEGGI TUTTO

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    Musetti si ferma in finale al Queen’s, vince Paul in due set

    Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

    Lorenzo Musetti non riesce a coronare con il primo titolo sull’erba la sua fantastica settimana al 500 del Queen’s club di Londra. Il toscano è sconfitto da Tommy Paul per 6-1 7-6(8) al termine di una partita condotta maggiormente dall’americano e nella quale Lorenzo ha pagato a caro prezzo un primo set troppo modesto al servizio, chiuso con soli 8 punti vinti alla battuta. Nel secondo parziale è arrivata la reazione di Musetti, ha migliorato il rendimento della battuta e ha iniziato a spingere con maggior decisione con tutti i colpi, in particolare il diritto, tornato piuttosto efficace (ma non come nei match precedenti, dove era stato superlativo). Va sotto di un break Musetti sul 3 pari, e Paul serve per chiudere ma smarrisce la prima palla e sale in cattedra “Muso”: con tre risposte di diritto fantastiche strappa il contro break e si arriva al tiebreak, una vera lotta punto su punto, che alla fine premia Paul, complessivamente più forte e solido. È una sconfitta che brucia, per il pessimo avvio, ma la reazione c’è stata, forte e positiva, come il buon tiebreak del secondo set, dove Lorenzo ha giocato senza tremare e con bel piglio. Peccato per quella palla corta rischiata sul 4 punti a 3 del tiebreak, e anche l’errore col diritto che ha dato il via al successo di Tommy, ma in altri punti Lorenzo è stato bravo, lucido e incisivo.
    Alla fine Paul ha meritato il successo, molto rapido a coprire il campo con la sua velocità, e bravo a governare maggiormente i ritmi di gioco e non subire le tante variazioni dell’italiano grazie all’ottimo approccio sulla palla. Proprio la velocità negli spostamenti di Paul ha neutralizzato i tagli e variazioni dell’azzurro, e forse fin troppo pochi sono stati i tentativi di cambio col rovescio in lungo linea, soluzione che poteva scardinare le certezze di Tommy. Alla fine 24 vincenti per Musetti contro i 17 di Paul, segnale di come si cresciuto il livello di Lorenzo dal secondo set. In una finale, non puoi permetterti una partenza così lenta e incerta. Peccato per non aver forzato l’incontro al terzo set.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Paul inizia la finale con un buon turno di servizio, mentre Musetti mette in mostra il suo meraviglioso rovescio passante, ma il game è per Tommy, 1-0. Non buona la partenza di Lorenzo, sbaglia un paio di colpi in scambio (brutto un diritto a mezza rete) che gli costa il 15-40, subito palle break da difendere. E il break purtroppo arriva, si difende bene Paul coi piedi non lontani dalla riga di fondo e tira un rovescio molto profondo al centro che sorprende l’azzurro. 2-0 Paul. Tommy regala uno smash in rete, e serve pochissime prime, ne approfitta Lorenzo con un gran rovescio. Arriva la palla break sul 30-40, ma se la gioca bene lo statunitense con una smorzata di rovescio ottima. Game complicato, ma Paul lo porta a casa, 3-0. Paul è bravo a caricare col diritto e spostare l’italiano, costretto troppo a rincorrere negli angoli, non riesce quasi mai ad anticipare e comandare. Finalmente Musetti inizia a servire meglio e col diritto dopo il servizio comanda. Muove lo score, 3-1. Paul è solido al servizio, copre bene il campo, 4-1. Musetti alterna buoni angoli col diritto a qualche errore, il sesto game va ai vantaggi. La brutta notizia è che la battuta scompare di nuovo, e così far partita pari è impossibile. Un diritto del toscano incoccia il nastro, s’impenna ed esce. Palla break per Tommy. Non entra la prima palla, ed è bravissimo Paul a difendersi correndo con equilibrio e tirare un’improvvisa accelerazione cross di diritto che sorprende Lorenzo. 5-1 Paul. Serve per il set l’americano, ma è meno preciso dei game precedenti e un errore di rovescio sul 30 pari gli costa una palla break. Se la gioca alla grande Tommy: ottimo attacco col diritto inside out e via volée precisa, forse si poteva fare meglio col passante ma non era facile. Paul chiude al primo set point, servizio esterno e diritto vincente in avanzamento. 6-1 Paul, l’americano ha concesso poco ed ha risposto con miglior qualità, come ben mostra il 45% dei punti vinti con la prima palla da Musetti e 8 in totale nel set con la battuta. Impossibile così fare match pari.
    Musetti inizia con un buon turno di servizio il secondo set, è necessario un primo colpo dopo il servizio più incisivo, e percentuali di prime palle migliori per tenere fermo l’americano, un fulmine negli spostamenti. Il set avanza sui turni di battuta, fino al 3 pari. Musetti serve e inizia male subendo un’ottima risposta di Paul, la sbracciata di rovescio è larga, poi comanda lo scambio, attacca con buon tempismo ma sbaglia il tocco, un po’ lezioso forse… 0-30. Bene Paul per la copertura e tocco difensivo. Si butta avanti Musetti, ma l’attacco è prevedibile, la prima volée non incisivo e il secondo passante al corpo di Paul non è gestibile. 0-40, tre palle break delicatissime. Lorenzo salva la prima, ma sulla seconda è ributtato indietro da un’ottima difesa di Paul, e alla fine Musetti sbaglia l’accezione in corridoio. Break Paul, avanti 4-3 e servizio. L’americano non concede nulla, vola avanti 5-3, ma anche Musetti regge, 5-4. Serve per chiudere Tommy, ma è disordinato, un doppio fallo, poi subisce una risposta di diritto vincente di diritto di Lorenzo, splendida! Gli vale il 15-30. Paul non mette più la prima palla, si lotta. Con un’altra risposta di diritto, stavolta cross, Musetti sorprende Paul che si ritrova sotto 30-40. Ancora la risposta, di diritto, VINCENTE! 3 spallate in risposta col diritto, clamorose, Contro BREAK Musetti! Male Paul alla battuta, palle decisamente meno incisive, ma ottime le risposte dell’italiano che finalmente si è acceso a tutta. 5 pari. Sfrutta il momento positivo l’azzurro, Paul è sempre rapido a coprire il campo ma è meno incisivo, evidentemente bloccato col braccio rispetto a 10 minuti prima. Musetti si porta in vantaggio 6-5, quanto corre ora il diritto di Lorenzo. Si va al tiebreak. Paul cede un punto alla battuta con un errore in spinta, 2-1 Musetti. Serve bene l’azzurro, fa la faccia cattiva e urla sul 4-1. Paul vince i suoi due punti, 4-3. Musetti sceglie una palla corta dopo il servizio, ma la palla non passa la rete. Rischio eccessivo. 4 pari. Arriva uno scambio durissimo, entrambi corrono come matti, alla fine è Paul ad attaccare ma spedisce in rete lo smash, 5-4. Ottima prima palla al T, 5 punti pari. Arriva il punto decisivo: serve bene l’americano, 6-5, Match Point Paul. Lo annulla Lorenzo rischiando un diritto cross su di una palla corta e storta. Si gira 6 punti pari. Buona prima palla esterna, 7 punti a 6 e set point Musetti. Apre benissimo l’angolo col diritto, vince un duro scambio. 7 punti pari. Che lotta! Ormai ogni scambio è una battaglia, stavolta sul rovescio, la vince Paul e 8-7, secondo Match point. Ace! 8 pari. Noooo!?! Lorenzo sparacchia via un diritto inside out dopo la battuta, era fuori equilibrio, colpo difficile. 9-8 Paul e Match point. Chiude con una prima palla al centro. Game Set Match. 14 anni dopo Querrey uno statunitense torna a vincere al Queen’s. Bravo Musetti a riprendersi dopo un primo set molto negativo alla battuta. Chiude con una sconfitta, ma resta una settimana fantastica.

    [5] Tommy Paul vs Lorenzo Musetti ATP London / Queen’s Club Tommy Paul [5]67 Lorenzo Musetti16 Vincitore: Paul ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 3-4* 4-4* 4*-5 5*-5 6-5* 6-6* 6*-7 7*-7 8-7* 8-8* 9*-86-6 → 7-6T. Paul 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-305-6 → 6-6L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 5-6T. Paul 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-405-4 → 5-5L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4T. Paul 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-403-3 → 4-3T. Paul 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3T. Paul 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2T. Paul 15-0 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1T. Paul 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-1 → 6-1L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-1 → 5-1T. Paul 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 ace3-1 → 4-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-153-0 → 3-1T. Paul 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 3-0L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0T. Paul 15-0 15-15 40-150-0 → 1-0

    Statistiche
    🇺🇸 Tommy Paul
    🇮🇹 Lorenzo Musetti

    Punteggio servizio
    296
    271

    Ace
    6
    2

    Doppi falli
    1
    0

    Percentuale prime di servizio
    68% (47/69)
    77% (43/56)

    Punti vinti con la prima
    77% (36/47)
    65% (28/43)

    Punti vinti con la seconda
    59% (13/22)
    62% (8/13)

    Palle break salvate
    67% (2/3)
    25% (1/4)

    Giochi di servizio giocati
    10
    9

    Punteggio risposta
    182
    108

    Punti vinti in risposta sulla prima
    35% (15/43)
    23% (11/47)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    38% (5/13)
    41% (9/22)

    Palle break convertite
    75% (3/4)
    33% (1/3)

    Giochi di risposta giocati
    9
    10

    Punti vinti a rete
    71% (12/17)
    57% (8/14)

    Vincenti
    17
    24

    Errori non forzati
    6
    10

    Punti vinti al servizio
    71% (49/69)
    64% (36/56)

    Punti vinti in risposta
    36% (20/56)
    29% (20/69)

    Punti totali vinti
    55% (69/125)
    45% (56/125)

    Velocità massima servizio
    217 km/h
    209 km/h

    Velocità media prima di servizio
    191 km/h
    189 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    152 km/h
    143 km/h LEGGI TUTTO

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    Alcaraz giocherà con Paul l’esibizione a Città del Messico a novembre

    L’esibizione del prossimo 29 novembre in Messico

    Sarà Tommy Paul l’avversario di Carlos Alcaraz nell’esibizione che andrà in scena il prossimo 29 novembre alla Plaza de Toros di Città del Messico. L’esibizione nella metropoli messicana, chiamata Tennis Fest, è diventata un classico nel paese dopo quella tra Roger Federer e Alexander Zverev del 24 novembre 2019, che con i suoi 42.500 spettatori divenne per qualche mese l’incontro di tennis con più pubblico nella storia. Il record poi fu superato nel 2020 dall’esibizione tra Roger e Rafa e Città del Capo (Sudafrica).
    In Messico da allora si svolge questo happening a fine stagione tennistica, lo scorso anno sbarcarono nella Plaza Rafa Nadal e Casper Ruud. Nel paese da mesi girava voce che sarebbe stato Jannik Sinner a dividere il campo con il più giovane n.1 della storia. Invece stanotte è arrivata la conferma ufficiale, sarà lo statunitense Paul l’avversario di Alcaraz.

    Carlos Alcaraz Tommy Paul
    ¡El español ya tiene rival para el #TennisFestGNP en la Plaza México! #Viviresincreíble @GNPSeguros pic.twitter.com/ckO0qK6vAA
    — TennisFest GNP (@tennisfestmx) September 25, 2023

    Oltre a questo incontro maschile, previsto per le ore 21, la serata di tennis sarà aperta da un match tra Maria Sakkari e Caroline Wozniacki, oltre a un concerto del cantante colombiano Sebastian Yatra. LEGGI TUTTO

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    Laver Cup: Paul, Shelton, Hurkacz e Monfils completano i team in gara a Vancouver

    Il doppio Federer-Nadal alla Laver Cup 2022 a Londra

    È stato ufficializzato il campo dei partecipanti all’edizione 2023 della Laver Cup, ricca esibizione post US Open che quest’anno andrà in scena a Vancouver (22-24 settembre). Sulla falsa riga della Ryder cup di golf alla quale si ispira, con un team Europe e un team World a contendersi il successo al termine di tre giorni di gare tra singolo e doppio, la competizione ideata da Roger Federer e lanciata nel 2017 quest’anno si giocherà in Canada e vedrà al via i seguenti giocatori:
    Team Europe:
    Casper Ruud, Stefanos Tsitsipas, Andrey Rublev, Holger Rune, Hubert Hurkacz e Gael Monfils

    Will Team Europe take back the Laver Cup title in Vancouver? pic.twitter.com/TIqKor8yV0
    — Laver Cup (@LaverCup) August 23, 2023

    Team World: Taylor Fritz, Frances Tiafoe, Felix Auger-Aliassime, Tommy Paul, Francisco Cerundolo e Ben Shelton

    Will Team World succeed in its quest to repeat as Laver Cup champions? pic.twitter.com/NeSSA82QAG
    — Laver Cup (@LaverCup) August 23, 2023

    Molti quindi gli esordienti rispetto alla scorsa stagione, la più ricca di campioni e passata alla storia come ultimo evento giocato da Roger Federer. Mancano i super big, Djokovic, Alcaraz oltre gli infortunati Nadal, Kyrgios e Shapovalov che spesso sono stati presenti all’evento arricchendolo con la propria classe e personalità. Largo a giovani (Rune, Shelton) oltre a tennisti emergenti e alla “vecchia volpe” Monfils, uno dei giocatori che più esalta il pubblico con le sue giocate istrioniche.
    Federer sarà presente a Vancouver nella serata di venerdì: Jim Courier farà da cerimoniere, con un’intervista in campo e la possibilità per gli spettatori sugli spalti di rivolgere alcune domande in diretta all’indimenticabile campione elvetico. Questa Q&A si preannuncia come uno degli happening principali di un’edizione che, onestamente, sembra un po’ in tono minore rispetto alle precedenti, con qualche nome di richiamo in meno.
    L’edizione 2022, come tutte le precedenti, ha avuto un ottimo successo, grazie agli attori protagonisti ma anche una formula che funziona coinvolgendo il pubblico in match divertenti, più “leggeri” rispetto a quelli del tour ATP ma comunque spettacolari in campo e discretamente combattuti. Sarà interessante vedere che spettacolo i protagonisti di quest’anno riusciranno a produrre e quale sarà il coinvolgimento del pubblico in tribuna e sugli spalti. Tutte le precedenti edizioni hanno riscontrato ascolti tv altissimi e grande interesse. Per il futuro e sopravvivenza di quest’evento, l’edizione 2023 sarà un test molto importante. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Madrid: Jannik Sinner si salva, annulla tre match point e rimonta Tommy Paul

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Esordio col brivido per Jannik Sinner al Masters 1000 di Madrid. L’azzurro parte bene, ma al momento di chiudere il primo set crolla e va sotto contro Tommy Paul giocando un tennis caotico e pieno di errori. Arriva ad un passo dal perdere, ma rifiuta la sconfitta: annulla tre match point, due in risposta (uno di pura furia agonistica con un diritto micidiale a tutto rischio), vince il tiebreak del secondo set e spacca la partita con un allungo a metà del terzo parziale. Chiude 6-7 7-6 6-3, un successo sofferto, strappato di grinta e testa, che non cancella una prestazione mediocre condita da troppi errori e incertezze, con un rendimento dei colpi di inizio gioco deficitario. Al prossimo turno sfiderà Alex De Minaur.
    Nelle 2 ore e 59 minuti di partita sul Centrale di Madrid si è visto davvero un po’ di tutto, tre film nello stesso match, e molto diversi tra loro. Anche un buon Jannik a tratti, quello dei primissimi giochi e del terzo set, incisivo e offensivo, sostenuto dal servizio e veloce nel prendersi il rischio e chiudere l’affondo. Ma la prestazione dell’azzurro è stata a dir poco macchiata da quel crollo improvviso dal 5-2 del primo set, con incertezze ed errori gravi che gli sono costati la rimonta, un tiebreak giocato malissimo e un secondo set a dir poco ripreso per i capelli, quando ormai i titoli di coda erano pronti a scattare sullo schermo. Non è la prima volta quest’anno che Sinner riprende una partita mal giocata, che pareva persa, annullando match point. Vince in rimonta, recupera, pur giocando male. È l’ennesimo segnale della classe e della forza mentale di Sinner. Rifiuta di perdere sino all’ultima palla. Il modo in cui ha cancellato i match point sono lo specchio della sua partita: rabbia, frustrazione ma anche classe. Ha accelerato a tutta, si è preso un rischio che può apparire “folle”, ma che in realtà è anche un segnale di forza. Certo, quelle pallate potevano uscire di poco, come troppe altre sue accelerazioni oggi, e adesso il commento sarebbe stato quello di un’amara sconfitta. Invece, com’è come non è, ha vinto. Sinner è un agonista micidiale, anche in giornate così grigie, in cui crolla e vive fasi davvero negative, riesce a resistere e riprendersi, riesce a giocare bene i punti decisivi. La qualità del campione.
    Tuttavia quel calo, la lunga fase di incertezze ed errori deve farlo riflettere. Il campo aveva mostrato un tennista chiaramente più forte: Sinner. Giocava con più velocità, profondità, il suo tennis era più incisivo. All’improvviso si è imballato, come altre volte appena ha perso efficacia con la prima di servizio. Lì tende ad accelerare i tempi, va in confusione, perde di vista quella tattica che l’aveva portato in vantaggio. Oggi ha risposto davvero male, eccetto pochissimi game (anche nei break ottenuti, con la risposta non è stato incisivo né preciso), ha regalato tantissimi errori diretti, decisamente troppi. Nella parte centrale del match, quella in cui è stato in difficoltà, non riusciva a riprendere possesso dello scambio, senza che Paul facesse il fenomeno. L’americano è stato bravo a giocare un tennis solido, continuo, ordinato. Zero regali, moltissime prime in campo e diritti aggressivi. Sinner ha sbagliato tanto di rovescio, cosa per lui strana. Non è riuscito ad inchiodare il rivale a sinistra, ha cercato di sfondare commettendo troppi errori. Ha perso l’equilibrio tra spinta e rischio. La sua vera forza è allontanare l’avversario dalla riga di fondo, buttarlo nell’angolo e quindi infilarlo in progressione. Oggi c’è riuscito solo all’inizio e, per fortuna, alla fine. Ma quando ha perso quell’equilibrio, è andato in tilt. Non sempre riuscirà a riprendere questi tipi di match, in questo deve lavorare assolutamente.
    Alla fine resta una vittoria importante, un’ulteriore conferma di quanto Jannik sia tosto, agonista, lucido nel giocarsi momenti chiave. Vedremo contro De Minaur se riuscirà a tenere alto il livello senza un calo così importante nel corso del match.
    Marco Mazzoni

    La cronaca dell’incontro.
    Sinner inizia il suo torneo a Madrid al servizio. Ottimo inizio: tennis rapido e due Ace, per muovere lo score. Molto più complesso il primo game di Paul. Subito un doppio fallo (seconda fuori di 2 metri!) e poi non regge il pressing di Jannik. 0-30 e 15-40, due immediate palle break per l’azzurro. Si salva Tommy, un bel rovescio e poi errore di Jannik, che spreca anche la terza PB del game con una risposta di rovescio lunga. A fatica, si porta 1 pari l’americano. Il set avanza sui game di battuta, molto verticale il tennis dell’azzurro, aggressivo anche col rovescio lungo linea e bene alla battuta (altri 2 Ace nel quinto gioco). Sul 3-2 Sinner, Tommy è di nuovo in affanno. In risposta Jan spinge con palle profonde, ruba campo al rivale e lo costringe a difendersi. Un errore di rovescio costa all’americano la quarta palla break del match. Ancora out la risposta di Sinner, che sciupa anche la seconda chance del game (di nuovo risposta larga) ma finalmente trasforma la sesta, grazie ad un passante di diritto cross “calante”, che coglie Tommy un po’ in ritardo, tanto che la volée è in rete. BREAK Sinner, 4-2 e servizio. È evidente come la palla di scambio dell’italiano sia più veloce, profonda e sicura “sul rosso” rispetto a quella del 24 del New Jersey. Bellissimo lo schema di “Jan” nel secondo punto: diagonali per spostare il rivale, qualche back per guadagnare un metro dentro al campo e via accelerazione a tutta col diritto lungo linea da sinistra, imprendibile. Viene anche avanti Sinner a prendersi il punto, in discreto controllo del match anche se non ricava poi molto con la prima palla. 5-2 per l’azzurro, con l’ennesima bordata di diritto che destabilizza la difesa del rivale. Cerca di venire avanti Paul per uscire dalla morsa di Jannik e si prende grandi rischi in spinta. Resta in scia, 3-5, Sinner serve per il primo set. Inizia bene, botta al T ingestibile, ma poi si inceppa del tutto alla battuta l’azzurro, Paul ne approfitta spingendo forte col diritto e venendo avanti. 30 pari. Arriva un brutto errore di Jannik, un rovescio cross all’uscita dal servizio che non passa la rete. Improvvisamente, ecco la palla del contro break per Paul. Trova una risposta profonda l’americano, ma poi gioca malissimo un rovescio totalmente fermo coi piedi, sbagliando l’esecuzione. Senza la prima di servizio, Jannik subisce nello scambio seguente, concede la 2a palla break. Bravo Paul, risponde (stavolta alla prima) profondo, guadagna campo e chiude col diritto inside out dal centro. Male Sinner al momento di chiudere, ha giocato il peggior game del primo set, passivo e soprattutto senza alcun aiuto dal servizio. Troppi gli errori di Jannik adesso, da 5-2 siamo 5 pari, senza che Paul abbia fatto chissà cosa, è solo stato aggressivo in risposta, guadagnando campo. Ritrova finalmente solidità l’azzurro, pochi fronzoli e si porta 6-5 e inizia il 12esimo game in risposta con un vincente di diritto, 0-15. Non si scompone Paul, servizio e diritto, ora molto precisi. Si va al tiebreak, con 41 punti vinti a testa. Inizia male l’azzurro, seconda palla troppo centrale, Tommy entra a tutta col diritto. Con coraggio, l’americano cerca e trova una riga, su di una risposta troppo morbida. Con un’altra bella prima palla, vola 3-0 Paul. Lavora col diritto Jannik, è molto aggressivo, ma esagera con un diritto inside out su di una palla piuttosto bassa e lenta. 0-4 (e 8 punti di fila persi). Paul ringrazia, spinge su di una seconda di Sinner troppo docile e si prende il quinto punto del TB. Finalmente sbaglia un diritto Tommy, si gira 5-1. Un altro rovescio di scambio out costa a Sinner il 6-1 e 5 Set Point. Ritrova due Ace Jannik, ma è troppo tardi. Paul chiude 7-4, non centra una risposta l’azzurro. Incredibile come sia girato il set, quando sul 5-2 Sinner era in totale controllo e aveva servito sul 5-3.
    Secondo set, Paul to serve. Forte del vantaggio, gioca solido con il suo schema principe: prima consistente, un passo avanti e via a spingere col diritto. In un amen, 1-0 avanti. È in confusione Sinner, sembra non trovare la via per scardinare la solidità del rivale. Spinge tanto, ma sbaglia troppo, senza che l’avversario gli metta molta pressione. Una fretta di chiudere il punto che non lo aiuta. Già sotto 15-30 nel secondo game Sinner, per fortuna lo aiuta Paul con una risposta out. Tommy trova un lob perfetto, Jannik indietreggia ma rimette la palla troppo lunga. 30-40 e palla break delicatissima da difendere. E niente prima… Doppio fallo! La palla è disiata out dal nastro, BREAK Paul, che si ritrova 2-0 avanti, ancora una volta senza aver fatto cose incredibili, solo un tennis ordinato e consistente. Finalmente Sinner si scuote, trova un paio di risposte incisive, profonde. Si porta 0-30, ma sbaglia col rovescio in scambio e poi di nuovo impatta una risposta spedendola 3 metri fuori. Ancora un errore col rovescio, costa a Sinner lo 0-3. Siamo su un parziale di 8 punti vinti e 23 persi, foto del crollo dell’azzurro dalla metà del primo set. Trova un game più solido Jannik, muove lo score nel set, 1-3, ma il problema è riuscire a strappare un game di servizio all’americano, cosa che non gli è più riuscita dal sesto game del primo parziale. Costruisce un discreto pressing Sinner, ma Paul non regala niente, gioca con discreta profondità, e nel tentativo di cambiare ritmo Jannik sbaglia. Cerca di avanzare l’azzurro, ma il tocco sotto rete non è definivo, Paul arriva e chiude il 15 che lo porta 4-1. Sul 2-4, arriva una piccola chance per l’azzurro in risposta, con un doppio fallo che porta Tommy 15-30. Se la gioca male però “Jan”, in scambio sbaglia col diritto in recupero da sinistra, e poi spedisce malamente lunga una risposta su di una seconda tutt’altro che ficcante. Con una bella prima esterna, Paul vince il terzo punto di fila, per il 5-2. Tutto troppo facile per l’americano. Serve per chiudere il 5-3 Paul. Sinner trova finalmente un punto da “grande Sinner”: velocità. pressione, fa il pugno. Sul 30 pari Paul attacca ma la palla gli resta corta, il passante di Jannik è vincente. 30-40, palla del contro break per l’azzurro, all’ultimo tuffo! Niente prima palla in campo… Si scambia al centro, Tommy trova un rovescio lungo linea dal centro micidiale, vincente. Altro lungo scambio, Paul comanda, sposta l’azzurro e trova anche una riga. Match Point Paul. Stavolta è l’americano a sbagliare un rovescio di scambio. Un altro rovescio in rete costa a Sinner il secondo Match Point, Con rabbia furibonda, scarica un diritto vincente Jannik, cerca di restare aggrappato alla partita con tutto quel che ha. Con un’altra mazzata col diritto, stavolta inside out, Sinner trova la riga e la seconda palla per riaprire il match. Ancora col diritto, un’altra accelerazione a tutta, e Sinner strappa il game all’ultimo tuffo. Un BREAK che riapre il match, serve 4-5. Incredibile come la partita sia girata in un attimo, ora è Tommy a sbagliare qualcosa, e Sinner ha ripreso il controllo del gioco, usando anche qualche discreto back di rovescio stretto, per spostare l’avversario dalla sua “piazzola”. 5 pari, il set è tornato in equilibrio. L’americano è bravo a interrompere il momento dell’azzurro verticalizzando subito il gioco. Si porta 6-5. Sinner inizia con un errore in scambio il dodicesimo game, 0-15, poi il servizio lo aiuta. Sul 30 pari, Paul comanda col diritto, piedi sulla riga trova un affondo che Jannik non contiene. Arriva il terzo Match Point per l’americano, stavolta in risposta (16 minuto dopo il secondo). Sinner non trema, inchioda l’avversario a sinistra e spacca lo scambio con una bordata di rovescio. Anche il secondo set va al tiebreak, dopo 2h e 5 minuti. Si butta a rete Tommy, cerca di mettere pressione all’italiano. Il primo a commettere un errore è Sinner, sull’1 pari, un diritto inside out è largo. 2-1 Paul e servizio. Sbaglia col diritto Tommy, 2 pari, ma poi è bravissimo a tagliar il campo e trovare un vincente di rovescio eccellente. 3-2 Paul. Che rischio Sinner, tenta un servizio e volée, chiude bene la seconda volata in allungo. Si gira 3 pari. Sul 4 pari Sinner comanda col diritto, trova un bel contro piede e strappa il punto che lo manda 5-4 e servizio. Sbaglia la risposta Paul, 6-4 e due Set Point Sinner! Trasforma il primo, con un diritto potente che Paul non contiene. Urla Sinner, siamo un set pari, dopo aver annullato 3 Match Point. Si va al terzo.
    Terzo set, scatta Sinner alla battuta e trova un ottimo game, con un Ace e una palla corta. Paul non si è scomposto per il set perso in rimonta con 3 match point non trasformati, si aggrappa al servizio e si porta 1 pari. Ora la prima palla di Jannik è tornata a funzionare, e la musica cambia. Sul 2-1 Sinner, Tommy incassa un paio di vincenti notevoli di Sinner, il game va ai vantaggi. Non va la prima dell’americano, e nemmeno il diritto, un classico unforced che gli costa la prima palla break del set (da 40-15 avanti). Cerca uno sciagurato Serve and Volley Paul sulla seconda palla, la volée bassa è difficile e scappa larga. BREAK Sinner, approfitta di una pausa ed errori dell’americano, ora è in comando sul 3-1. Brutto momento per Tommy, sbaglia palle che finora giocava in sicurezza. Jannik ringrazia, con un game a zero sale 4-1. Uno strappo improvviso che lancia l’azzurro, mentre l’americano ora è in balia di Sinner, anche per un calo fisico. Ha due palle per il 5-1 l’azzurro ma non le trasforma. Paul si salva, resta in scia 2-4. Ci crede ancora Paul, si porta 15-30 in risposta, ma regala con un back di rovescio. È l’ultimo sussulto del set, Sinner si aggrappa alla battuta – tornata finalmente a funzionare – e si porta 5-2. Va a servire per chiudere la partita avanti 5-3. Inizia con una bella accelerazione “Jan” dopo il servizio, 15-0. Poi è Tommy a sparacchiare largo col diritto, 30-0. Un altro errore dello yankee vale lo 40-0. Chiude al primo match point col servizio. Una vittoria a dir poco sofferta per l’azzurro, che deve necessariamente salire di livello se vuol continuare la sua strada nel torneo.

    Tommy Paul vs [10] Jannik Sinner ATP Madrid Tommy Paul763 Jannik Sinner [10]676 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6T. Paul 15-0 40-0 40-15 40-302-5 → 3-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-4 → 2-5T. Paul 0-15 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 ace A-401-4 → 2-4J. Sinner 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 3-2* 3-3* 3*-4 4*-4 4-5* 4-6*6-6 → 6-7J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5J. Sinner 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5T. Paul 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 5-3T. Paul 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-304-2 → 5-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2T. Paul 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df3-0 → 3-1T. Paul 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-0 → 3-0J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df1-0 → 2-0T. Paul 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 4-0* 5*-0 5*-1 6-1* 6-2* 6*-3 6*-46-6 → 7-6T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 40-155-5 → 5-6T. Paul 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-5 → 5-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A3-5 → 4-5T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-5 → 3-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-4 → 2-5T. Paul 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A2-3 → 2-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-152-2 → 2-3T. Paul 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2T. Paul 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 0-1
    1 ACES 83 DOUBLE FAULTS 376/121 (63%) FIRST SERVE 64/108 (59%)56/76 (74%) 1ST SERVE POINTS WON 46/64 (72%)20/45 (44%) 2ND SERVE POINTS WON 29/44 (66%)8/11 (73%) BREAK POINTS SAVED 2/4 (50%)16 SERVICE GAMES PLAYED 1718/64 (28%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 20/76 (26%)15/44 (34%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 25/45 (56%)2/4 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 3/11 (27%)17 RETURN GAMES PLAYED 1676/121 (63%) SERVICE POINTS WON 75/108 (69%)33/108 (31%) RETURN POINTS WON 45/121 (37%)109/229 (48%) TOTAL POINTS WON 120/229 (52%) LEGGI TUTTO