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    Colangelo parla del lavoro con Sonego: “Deve spostare il suo gioco verso la rete. Vogliamo fare bene negl Slam”

    Sonego in campo con Colangelo (foto SuperTennis)

    Fabio Colangelo crede nel futuro del suo assistito Lorenzo Sonego, con un lavoro mirato verso un tennis sempre più aggressivo e proiettato verso la rete, senza grandi stravolgimenti tecnici ma una propensione maggiore ad entrare nel campo. In una bella intervista rilasciata a SuperTennis, il 43enne coach lombardo ha raccontato la base della sua collaborazione con il torinese e soprattutto come intende indirizzare gli allenamenti per far decollare di nuovo il tennis coraggioso di “Sonny”. La preparazione per il 2025 è iniziata in Italia e ora si svolge in Spagna presso la notissima Academy di Rafa Nadal.
    Riportiamo i passaggi più significativi del pensiero di Fabio, iniziando dal percorso di Lorenzo nelle prime settimane. “Siamo stati contattati da loro (la Academy di Nadal, ndr) e visto che ci saranno tanti giocatori presenti, ci è sembrata una buona scelta. Resteremo in Spagna 10 giorni, poi torneremo una settimana a Torino per Natale e già il 26 dicembre partiremo, insieme anche al preparatore Davide Cassinello, per Hong Kong, dove Lorenzo giocherà l’Atp 250. Poi in Nuova Zelanda, ad Auckland, e infine a Melbourne”.

    Ciao Lorenzo Sonego! 👋🏼 Welcome one more year to Rafa Nadal Academy! Good luck in the preseason! VAMOS‼️ pic.twitter.com/bnqTNuzAs5
    — Rafa Nadal Academy by Movistar (@rnadalacademy) December 10, 2024

    Ecco su cosa si concentrerà il lavoro: “Avere a disposizione queste quattro settimane – perché noi abbiamo cominciato a lavorare a fine novembre – è fondamentale. Quando abbiamo cominciato a lavorare insieme ad aprile, ‘Sonny’ mi ha chiesto espressamente di esplorare cose nuove. Avendo avuto sempre la stessa guida per tutta la sua vita da giocatore, voleva cambiare direzione, ma per introdurre queste novità c’era bisogno di tempo. Un tempo che durante l’anno, visto il calendario fitto di tornei, non è mai abbastanza. Poter lavorare con continuità senza l’assillo della partita è un’altra cosa. Su cosa ci concentriamo? Una maggiore predisposizione verso la rete. Lorenzo deve essere più aggressivo. Per il fisico che ha, per come gioca i colpi di inizio gioco, vista anche la sua mano e la sua rapidità, è fondamentale che lui riesca a sviluppare in chiave offensiva il suo tennis. Questo è il tema principale sul quale stiamo lavorando e la cosa è condivisa anche dall’opinione di Umberto Rianna – che è già stato con noi un paio di giorni a Torino – e Vincenzo Santopadre, con il quale da qualche settimana è cominciata una collaborazione”.
    Un lavoro principalmente tattico: “Capire come e quando farlo è fondamentale ed è chiaro che poi l’aspetto tecnico deve aiutare a farlo nel modo più efficace. Non sono mai favorevole, avendolo anche provato sulla mia pelle, a cambiamenti tecnici esagerati su atleti già formati. Lorenzo poi è un professionista evoluto che ha già raggiunto risultati importanti. Non ci si deve inventare nulla”.
    Il rovescio è sempre stato il lato debole di Sonego: “Non è un segreto che quando gli avversari vogliono pressarlo vanno verso il rovescio, quindi stiamo lavorando anche su questo fondamentale per dargli più sicurezza, anche qui facendo delle cose nuove e un po’ diverse rispetto al passato“.
    Ha destato curiosità l’ingresso di Vincenzo Santopadre come collaboratore di Sonego. Così Colangelo spiega la situazione: “La premessa è che Lorenzo ha sempre avuto grande stima di Vincenzo. Già l’anno scorso, quando Santopadre si era lasciato con Berrettini, aveva questa idea di lavorare con lui. Idea che, per vari motivi, non è andata a buon fine. Possibilità che invece si è concretizzata quest’anno e con termini molto chiari. Vincenzo rimane il coach di Luca Van Assche a tempo pieno, con però una disponibilità, quando avremo bisogno, di poterci ritagliare dei momenti per andare a Roma per una collaborazione. Non ci saranno settimane durante i tornei, nemmeno nei momenti condivisi, ma sicuramente ci sentiremo spesso al telefono per una consulenza. E mi piace anche sottolineare la disponibilità del francese nell’accettare questa situazione visto che, di fatto, Lorenzo è un suo rivale. E nelle poche trasferte in cui non riuscirò ad affiancare Lorenzo, con lui ci sarà Davide Galoppini”.
    Il 2024 non è stata un’annata buona per Sonego… “Per lui è stata una stagione complicatissima. Non era iniziata bene e a fine marzo ha preso questa decisione molto difficile. E il trauma di aver interrotto un rapporto di lunga data lo ha certamente un po’ condizionato. Pian piano ha visto sfuggirgli di mano un obiettivo importante come l’Olimpiade, con anche la prospettiva interessante di giocare il doppio con Sinner. Quindi la prima metà della stagione è stata molto negativa. Dall’erba in poi è andata decisamente meglio”.
    Il titolo a Winston-Salem l’unico vero sorriso dell’anno, e il primo successo da coach per Colangelo. Così lo ricorda: “Emozione bellissima, anche perché in quel torneo ho visto Sonny mettere in atto in maniera efficace alcune cose che avevamo provato in allenamento. Ha giocato una settimana molto buona, ma la mia gioia più grande è stata vedere la sua espressione quando ha vinto: lo sguardo di una persona sollevata. Invece mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa in più nella trasferta cinese”.
    Per il coach le migliori doti di Sonego sono: “Intanto la solarità: è sempre propositivo, sorridente, allegro. È un lato fantastico del suo carattere. In campo, è un giocatore molto curioso e che ha la grande qualità di fare con facilità le cose che gli vengono chieste. E non è una cosa così scontata tra giocatori così evoluti”.
    Gli obiettivi di Sonego per il 2025: “Non c’è un numero. Nel momento in cui Lorenzo riuscirà a fare meglio e con continuità le cose che stiamo provando, siamo convinti che la classifica andrà di conseguenza e sia destinata a migliorare. Ha vinto un titolo ATP su ogni superficie, ha battuto il n.1 del mondo (allora era Novak Djokovic, ndr), ha vinto la Coppa Davis e giocato una semifinale a Roma. Quello che gli manca è fare un bel risultato in un torneo del Grande Slam”.
    Colangelo così racconta il suo passaggio da giocatore a coach, grazie all’aver seguito Leonardo Caperchi, all’epoca allenatore di un giovane Fognini: “Era il 2006 ed ero in piena attività come giocatore. Ho condiviso con lui una trasferta sudamericana durata due mesi, e vedendolo lavorare con Fabio Fognini e Gianluca Naso ho capito che mi sarebbe piaciuto moltissimo allenare. Anche lui ha notato questa mia propensione e qualche tempo dopo mi ha chiesto di seguire Naso. La svolta è arrivata quando ho smesso ho fatto il maestro al Quanta Club di Milano per un anno, ed è stata un’esperienza molto formativa. Poi, dopo l’esperienza con Brizzi e Crugnola, nel 2021 ho seguito Federico Gaio. Ultimamente, oltre all’impegno con lo Sporting Club di Torino, facevo molte telecronache. Poi, già dal torneo di Stoccolma nel 2023, ho cominciato a seguire in qualche trasferta Sonego”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Davis Cup e BJKCup su SuperTennis per 4 anni. Binaghi: “Se non ci concedono Rai1, ci terremo l’esclusiva”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Supertennis trasmetterà dal 2025 per quattro anni la Davis Cup e la Billie Jean King Cup, in esclusiva a meno che la tv di stato non conceda al tennis il canale principale, Rai 1. Siamo campioni del mondo nel tennis a squadre e meritiamo lo stesso trattamento della nazionale di calcio. Così dichiara il Presidente FITP Angelo Binaghi in un’intervista a Il Foglio.
    “Più tennis sulla rete ammiraglia, Rai 1, e non su Rai 2. Chiedo solo pari opportunità con la Nazionale di calcio. Non posso più sopportare che il tennis venga considerato dalla Rai uno sport minore. Non lo è. Lo dimostrano gli ascolti”. afferma Binaghi. “Il nostro scopo non è commerciale ma divulgativo ma chiediamo attenzione. Abbiamo il nostro canale e se la Rai non ci dà le giuste risposte offriremo il bel tennis sul nostro canale tematico”.
    Alla tv di Stato, prosegue il Presidente, “[abbiamo sempre offerto] la nostra disponibilità. Siamo venuti incontro alle richieste e concordato perfino gli orari delle gare degli Internazionali di Roma”.
    Binaghi ha chiesto ai vertici della Rai una collocazione più prestigiosa per il tennis. “Mi è stato risposto che ci sono valutazioni di marketing. Ovviamente ho ringraziato l’ad Rossi, ma io devo fare l’interesse del tennis, e gli sarei più grato quando la Rai ci darà la vetrina della nazionale di calcio, Rai 1. E’ una sfida per tutti. Il nuovo Sinner deve vedere il tennis sulla tv pubblica e non su una pay tv. Il tennis è popolare come il calcio, la Rai lo comprenda. Il danno è per il Paese”.
    “Gli spagnoli hanno avuto la possibilità di vedere sulla loro tv pubblica la finale del Roland Garros, la finale tra lo spagnolo Alcaraz e Zverev”. In Italia, invece, “la nostra Paolini è arrivata in finale a Wimbledon ma gli italiani non hanno visto la partita in chiaro, sulla Rai”. Questo succede – si legge sul sito FITP – perché nella lista degli eventi sportivi considerati di interesse generale, da trasmettere in chiaro (non necessariamente sulla Rai), per quanto riguarda il tennis figurano soltanto semifinali e finale delle nazionali italiane in Coppa Davis e Billie Jean King Cup, e di giocatori o giocatrici italiani agli Internazionali BNL d’Italia. L’elenco è contenuto nella delibera 131/12/CONS dell’AGCOM, approvata nel marzo 2012.
    Binaghi incalza: “Chiedo una finestra in chiaro, una vetrina vera, per le partite. Voglio che le finali dello Slam possano essere guardate dai ragazzi che amano il tennis”. Ne ha parlato anche al Governo, spiega. “Mi hanno assicurato che la norma verrà modificata. Speriamo, e presto”.
    Il prossimo anno SuperTennis trasmetterà anche il WTA Tour e il Challenger tour, oltre alle due principali manifestazioni a squadre, Davis e BJKCup. Fa bene Binaghi ad alzare l’asticella: in questo momento storico di vittorie mai raggiunte prime e di boom del tennis in Italia, avere la massima visibilità e considerazione anche sulla Tv pubblica sarebbe un contributo importante, inclusa la possibilità di vedere le finali degli Slam in chiaro, come accade in molti paesi con le Pay Tv che detengono i diritti per l’intero torneo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Svolta nei Diritti TV del Tennis: US Open 2024 anche su Sky, WTA su SuperTennis?

    Svolta nei Diritti TV del Tennis: US Open 2024 anche su Sky, WTA su SuperTennis

    Una notizia di grande rilievo scuote il mondo del tennis italiano e il panorama televisivo sportivo. Secondo quanto riportato da Claudio Plazzotta, giornalista di Italia Oggi noto per le sue fonti affidabili nell’ambito della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), si è finalmente giunti a un accordo che ridisegna la mappa dei diritti televisivi del tennis in Italia.
    Il punto focale dell’accordo riguarda gli US Open 2024, ultimo Slam della stagione, che saranno trasmessi anche su Sky Italia.In cambio di questa concessione, SuperTennis, il canale ufficiale della FITP, otterrà da Sky i diritti televisivi dell’intero circuito femminile WTA (pare non in esclusiva), oltre all’accesso all’archivio ATP. Questo scambio rappresenta un notevole arricchimento per l’offerta di SuperTennis, che potrà così trasmettere in chiaro tutti i tornei WTA.
    L’accordo sembra segnare la fine di un periodo di tensioni tra la Federazione Italiana Tennis e Padel e Sky, suggerendo una nuova era di collaborazione che potrebbe beneficiare enormemente gli appassionati di tennis in Italia.
    Plazzotta sottolinea l’importanza di questo accordo, definendolo una “pace fatta” tra le parti coinvolte. Questo nuovo assetto promette di offrire una copertura più ampia e diversificata del tennis in tv, con SuperTennis che si afferma come la casa del tennis femminile in Italia, mentre Sky consolida la sua posizione come broadcaster di riferimento per i tornei del Grande Slam e del circuito ATP.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    SuperTennis Plus: lanciata la nuova piattaforma multichannel sul digitale terrestre

    La schermata di SuperTennis Plus (foto supertennistv)

    SuperTennis, canale monotematico della FITP, si arricchisce oggi di una nuova piattaforma multicanale su digitale terrestre per chi possiede una smart tv connessa a internet: SuperTennis Plus. Gli appassionati potranno arricchire la propria offerta ogni giorno con la possibilità di passare da una produzione all’altra attraverso la tecnologia HbbTV.
    “Acronimo di Hybrid Broadcast Broadband TV, l’HbbTV non è altro che una funzione presente su tutte le Smart TV di recente fabbricazione connesse ad internet, che consente allo spettatore di un canale l’accesso ad una serie di contenuti gratuiti aggiuntivi di varia natura” si legge nel comunicato diffuso sul sito Supertennis.tv. “Spingendo la freccia in su del telecomando, i possessori di una smart tv connessa ad internet e abilitata al servizio potranno sempre accedere a un menu interattivo attraverso il quale seguire incontri di tennis o padel, ritrovare on demand le puntate delle rubriche di SuperTennis o le news. In questa nuova versione, più strutturata ed esteticamente più accattivante, i contenuti saranno ordinati per categorie in modo intuitivo in modo da garantire una navigazione semplice e consentire a tutti di accedere presto al contenuto desiderato. SuperTennis Plus resterà fissa come evoluzione del canale e permetterà ai telespettatori di poter accedere a tutti i contenuti presenti all’interno del suo palinsesto e restare sempre aggiornati su quanto accaduto nel mondo degli sport da racchetta”.
    Quindi la funzione prima attiva in caso di eventi contemporanei è adesso attiva ogni giorno, e lo sarà anche per US Open, dove gli appassionati potranno seguire tre canali extra con gli incontri del quarto Slam stagione, i cui diritti tv sono in esclusiva per il canale SuperTennis (oltre all’App SuperTennix). LEGGI TUTTO

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    Il Futuro di SuperTennis in bilico tra Diritti TV e dissidi con Sky. Dal 01 Marzo si spegne il segnale su Sky?

    Il Futuro di SuperTennis in bilico tra Diritti TV e dissidi con Sky. Dal 01 Marzo si spegne il segnale su Sky?

    La disputa tra Sky e la Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) continua a tenere banco nel mondo del tennis, portando a galla questioni riguardanti i diritti televisivi e la visibilità dello sport. La situazione tra le due entità si è intensificata a causa dell’acquisizione massiccia di diritti TV da parte di Sky, che ha messo in difficoltà SuperTennis, emittente ufficiale della Federazione, nella sua aspirazione di trasmettere tornei ATP e WTA.
    Da tempo, SuperTennis si trova in una situazione di stallo, sperando di ottenere in sublicenza i diritti per una serie di tornei di prestigio. Tuttavia, nonostante le trattative, non è stato raggiunto alcun accordo, lasciando il canale in una condizione di incertezza. Questa assenza di intesa persiste da settimane, alimentando una polemica latente che ora rischia di esplodere in seguito all’annuncio che, dal 1° marzo, il canale potrebbe non essere più disponibile su Sky.
    Secondo quanto riportato da ItaliaOggi, la mancanza di tornei ATP e WTA ha costretto SuperTennis a riempire il proprio palinsesto con partite storiche, tornei challenger, e eventi di padel, distanziandosi dalla consueta offerta di tennis di alto livello. Nonostante il canale detenga i diritti per eventi significativi come la United Cup, la Laver Cup, e gli US Open, l’assenza di altri tornei principali pesa sul valore dell’offerta complessiva.
    Le trattative per lo scambio di diritti sono fallite, con Sky che avrebbe proposto a SuperTennis i diritti di alcuni tornei di rilievo, ma l’offerta è stata considerata eccessiva e quindi respinta. Una seconda fase di negoziazioni, incentrata su alcune partite degli US Open, si è conclusa senza successo, segnalando una profonda divergenza tra le parti.
    La prossima scadenza del 1° marzo rappresenta un ulteriore punto di tensione: se non verrà raggiunta un’intesa per prolungare l’accordo che permette a SuperTennis di essere trasmesso su Sky, il canale rischia di sparire dalla piattaforma. La Federazione spera in una proroga dell’accordo, almeno per un breve periodo, per mantenere la presenza del canale e continuare a negoziare una soluzione più stabile.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Coach Petrone: “L’obiettivo 2024 di Arnaldi è consolidare l’identità del suo tennis”

    Petrone negli studi di Tennis Talk

    Alessandro Petrone, allenatore di Matteo Arnaldi, è stato ospite del programma Tennis Talk su Supertennis. Una bella chiacchierata nella quale si è parlato di molti argomenti, soffermandosi sulla crescita, punti di forza e obiettivi del sanremese, attualmente n.41 del ranking ATP, appena tre passi dietro al proprio best di n.38 toccato lo scorso 29 gennaio. Sarà una stagione importante e non facile per Arnaldi: confermare la crescita spettacolare del 2023, quando è passato dal 134esimo posto della classifica al n.44 di fine anno, con la sofferta ma fantastica vittoria in Coppa Davis, decisiva per riportare a casa l’Insalatiera dopo 47 anni.
    Petrone ha parlato nel dettaglio del focus del lavoro nella breve pausa prima della ripartenza in Australia: “Il main topic della pre-season è stato il servizio. Abbiamo lavorato anche tanto sulla seconda e siamo arrivati a una media di 160 km/h” afferma Alessandro, come riportiamo da Supertennis. “Quest’anno dobbiamo consolidare l’identità di gioco. A livello tattico deve migliorare molto, imparare a essere meno frettoloso. Sotto pressione gli viene da accorciare dai tempi di gioco“.
    Arnaldi è il progetto di una vita per l’allenatore: “Ho investito sulla carriera di Matteo quando era 950 del mondo e non era mai andato oltre i quarti nei Future. Avevo visto in lui qualità mentali, di professionalità e dedizione. Viveva per il tennis, forse anche troppo: poi ha dovuto trovare un equilibrio fuori dal campo. Aveva tante aspettative, e ne ha ancora come è giusto che sia”.
    “Il 2023 è stata la prima stagione in cui ha giocato con continuità nel circuito ATP. La vittoria con Ruud gli ha dato la consapevolezza di poter vincere con giocatore molto forti. C’è anche un effetto negativo, però, di quel match. Prestazioni così succedono una volta l’anno e invece a volte Matteo vorrebbe giocare ancora quella partita lì”.
    “Arna” è un grande lavoratore, come conferma il suo coach: “A volte devo frenarlo un po’ in allenamento. A Brisbane faceva le navette sul campo in erba con 40 gradi alle due del pomeriggio…”.
    La classifica non è un obiettivo, ma solo il risultato del gioco e dei risultati: “Non ci poniamo obiettivi di classifica. Devo dire che sono sempre stato più conservativo di Matteo. Nel 2022 avevo detto: ‘Se finiamo top 200 va benissimo’. Lui si era dato come obiettivo di finire in Top 150 e ha chiuso da numero 134. A inizio 2023 per me l’obiettivo era finire la stagione da Top 70, il suo era la Top 50. E ha avuto ancora una volta ragione lui. C’è solo un traguardo che si era dato e non ha raggiunto l’anno scorso, vincere un 250. Per il 2024, per me, se si consolida nei prima 50 per me è fantastico. Lui ancora una volta si è dato un obiettivo più alto” conclude Petrone.
    Quest’anno intanto Arnaldi potrà disputare Indian Wells e Miami, mentre nel 2023 disputò le qualificazioni in entrambi i 1000 di primavera, senza entrare nel mai draw. Potrebbero essere punti importanti per lui, visto che da aprile inizieranno le cambiali pesanti: la vittoria al Challenger di Murcia, poi il terzo turno a Madrid, tanto per iniziare.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sky e SuperTennis ai ferri corti? Non si trova accordo parziale per i diritti nel 2024

    Sky e SuperTennis ai ferri corti? Non si trova accordo parziale per i diritti nel 2024

    Sky ha annunciato ufficialmente un mese fa di essere diventata la casa quasi esclusiva del tennis, un accordo che durerà fino al 2028. La piattaforma televisiva ha acquisito i diritti esclusivi per tutti i tornei ATP 1000, 500 e 250, le Nitto ATP Finals, le Next Gen ATP Finals, i tornei WTA 1000 e le WTA Finals. Questo enorme pacchetto mette Sky in una posizione di preminenza nel mondo del tennis televisivo.Tuttavia, la situazione non sembra ancora risolta. Emergono tensioni tra i vertici di SKY Sport e quelli di Supertennis, il canale televisivo della Federazione italiana tennis e padel. In passato, i due canali hanno collaborato scambiandosi i diritti tv per vari tornei, tra cui ATP 250, 500, Coppa Davis, Next Gen, ATP 1000 di Roma, WTA e Wimbledon in differita. Questa sinergia si è rivelata vantaggiosa per entrambi.
    Con il nuovo accordo firmato da SKY Europe, valido in tutti i Paesi dove opera, il panorama si è modificato drasticamente. Fonti della FITP riportate da “La Stampa” (Stefano Semeraro) e ItaliaOggi (Claudio Plazzotta) suggeriscono che SKY, che ha speso 7 milioni di euro per l’acquisto del pacchetto ‘all inclusive’, richieda ora fra i 15 e i 18 milioni di euro per cedere alcuni diritti a SuperTennis, inclusi tornei WTA e ATP 250, nonché una partita in differita degli ATP 500.
    La FITP era disposta a un ‘adeguamento’, considerando il crescente valore del tennis italiano, specie dopo le recenti prestazioni di Sinner alle ATP Finals e la vittoria in Coppa Davis. L’offerta iniziale era di raddoppiare i 2,5 milioni dell’accordo precedente, ma la richiesta di SKY equivale a ottuplicare tale cifra, una somma insostenibile per la FITP.Nonostante ciò, le trattative continuano, sebbene complicate da questioni commerciali e dal sentimento di “tradimento”. La possibilità che SuperTennis rimanga senza i diritti è alta, e il canale potrebbe doversi concentrare su tornei Challenger e di Padel.
    Il pacchetto acquisito da SKY comprende oltre 80 tornei e più di 4 mila partite all’anno, trasmesse sui canali SKY Sport e sulla piattaforma streaming NOW. Di conseguenza, a Supertennis resterebbe solo l’US Open, che si svolge per sole due settimane in orari poco favorevoli per il pubblico italiano.In assenza di nuovi accordi, il palinsesto di Supertennis, disponibile in chiaro e su Sky, rischia di apparire piuttosto vuoto. Eurosport, detentore dei diritti per l’Australian Open e il Roland Garros, non sembra intenzionato a negoziare o a cedere alcun diritto.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Woodforde: “Assegnare punti ATP in Davis è un’opzione per il futuro”

    Mark Woodforde (foto Getty Images)

    Mark Woodforde, storico tennista australiano e formidabile doppista in coppia con Todd Woodbridge, è stato intervistato da Alessandro Mastroluca per SuperTennis in quel di Bologna in merito all’attualità della Coppa Davis e al suo futuro. Oggi il 57enne nativo di Adelaide è presidente del Davis Cup Committee e membro del Consiglio direttivo dell’ITF, un ruolo quindi un certo peso nell’ambito della politica tennistica. Secondo l’australiano, il fascino della Coppa Davis è ancora assai vivo, ma i tempi sono cambiati con tantissimi tornei ATP in calendario. L’idea di assegnare punti per il ranking individuale con le presenze in nazionale è un’ipotesi sul tavolo, da non scartare nel prossimo futuro. Riportiamo alcuni estratti dell’interessante intervista.
    “Quando giocavo io, il tennis non aveva così tanti tornei in calendario come adesso. Penso che il rapporto con la nazionale e la Davis sia cambiato, perché il tennis si è evoluto. L’ATP Tour prospera, ci sono tanti tornei a vari livelli. Ci sono giocatori per i quali giocare per la loro nazione non è una priorità perché il circuito sta facendo tanto anche in termini di prize money. E consideriamo che la Coppa Davis non coinvolge soltanto le squadre presenti nella fase a gironi, ma oltre 150 nazioni. Quella di non venire a giocare la Coppa Davis è una decisione personale. Noi abbiamo un canale di comunicazione con i giocatori, ma siamo un’organizzazione di nazioni. Cerchiamo di raccogliere tutte le informazioni e i feedback, dobbiamo considerare anche il calendario e la presenza di altre competizioni a squadre che mettono in palio prize money alti. La Coppa Davis è sempre stata la competizione più grande, più prestigiosa nel nostro sport. Oggi, però, per i giocatori ci sono molte più opzioni”.
    “Per arrivare a questo formato, c’era stata un’ampia consultazione con i giocatori. Poi quando si è andati al voto, quasi il 75% delle nazioni si è espresso a favore del nuovo format. Tutti erano consapevoli che eliminare il modello precedente, in cui per ogni partita di ogni turno una squadra giocava in casa, e passare a questa versione simile a un Mondiale del tennis, avrebbe portato a giornate più difficili quando la nazione ospitante non fosse stata in campo. Ma anche nei tornei del circuito ATP ci sono giornate con meno pubblico, spesso le prime, in cui i tifosi non riempiono lo stadio. Abbiamo discusso la questione nel Committee, nel board dell’ITF, all’epoca con Kosmos. Quel che è certo è che nel vecchio format la Coppa Davis stava morendo. C’erano nazioni che non volevano organizzare i tie, anche nelle categorie più alte della manifestazione, perché economicamente non sarebbero rientrate dei costi. Stiamo comunque raccogliendo feedback in tutte le città sedi dei gironi per capire come migliorare. La Coppa Davis resta un valore, e secondo me non celebriamo abbastanza i giorni di successo, come quelli in cui abbiamo riempito gli stadi a Bologna o a Manchester questa settimana”.
    “La partnership con l’ATP è iniziata quando c’era ancora Kosmos e va avanti. Per noi è importante lavorare con il massimo della coesione. L’ITF è una delle sette organizzazioni che governano il tennis, per noi è importante avere questo rapporto con ATP per il futuro di questa competizione. Né l’ITF né il Davis Cup Committee hanno scelto la settimana in cui giocare la fase a gironi, ad esempio. Riuscire a lavorare insieme con ATP permetterà non sono di ragionare insieme del calendario, ma anche di darci aiuto reciproco nel promuovere gli Slam, i Masters 1000 e la Coppa Davis, uno dei pilastri del nostro sport”.
    “Punti ATP con i match in Davis? Abbiamo discusso questa opzione, ed è ancora sul tavolo. C’è un’altra competizione a squadre a inizio stagione, la United Cup, che li assegna. Come ho detto, i giocatori oggi hanno tante opzioni. La Coppa Davis si gioca dopo gli slam, noi speriamo che i giocatori si impegnino a disputarla, perché far parte della Coppa Davis rimane un grande onore, ma non possiamo poggiare soltanto su questo concetto. Assegnare punti rimane un’opzione, ne abbiamo parlato e vale la pena continuare a farlo con ATP”. LEGGI TUTTO